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Scheda film IL DISCORSO DEL RE Nazione, anno: Gran Bret.

- Australia, 2010 Durata: 111 Regia: Tom Hooper Cast: Colin Firth, Geoffrey Rush, Helena Bonham Carter, Guy Pearce
La trama: Dopo la morte di suo padre Re Giorgio V (Michael Gambon) e l'abdicazione di suo fratello Edoardo VIII (Guy Pearce), Bertie (Colin Firth), che soffre da tutta la vita di una forma debilitante di balbuzie, viene incoronato Re Giorgio VI d'Inghilterra. Con il suo paese sull'orlo della II Guerra Mondiale e disperatamente bisognoso di un leader, sua moglie, Elisabetta (Helena Bonham Carter), la futura Regina Madre, organizza al marito un incontro con l'eccentrico logopedista Lionel Logue (Geoffrey Rush). Dopo un inizio burrascoso, i due si mettono alla ricerca di un tipo di trattamento non ortodosso, finendo col creare un legame indissolubile. Il regista: E nato a Londra nel 1972. Grazie all'aiuto del padre Richard, direttore della United News & Media, conosce il produttore della CBBC Matthew Robinson, che gli d l'opportunit di dirigere alcuni episodi per la serie televisiva per ragazzi Byker Grove. Nel 2004 debutta alla regia cinematografica con Red Dust. Tra il 2008 e il 2009 dirige il suo secondo lungometraggio cinematografico, ovvero Il maledetto United, tratto dall'omonimo romanzo. Il discorso del re riceve 12 candidature agli Oscar 2011, di cui quattro vinti. Tra questi v' il Premio Oscar al miglior regista. La critica: Opera incredibilmente intelligente e toccante, Il discorso del re fa sorrridere, commuove e coinvolge lo spettatore con incredibile maestria. Tratto da una storia vera, non ha mai una nota falsa o manierata, ma e' sempre concreto, diretto, sincero. Il merito e' certamente dell'incredibile ensemble di attori e della perfetta regia di Tom Hooper. Colin Firth si riconferma uno degli attori migliori in circolazione, calandosi con meticolosa perfezione nel personaggio del balbuziente e tormentato Giorgio VI, re controvoglia; Geoffrey Rush lo accompagna con una delle sue migliori interpretazioni e insieme creano una coppia perfetta, affiatata, viva e sincera, con una chimica e un affiatamento tali da lasciare impressionati. Una commedia umana, sempre in perfetto equilibrio tra toni drammatici e leggerezze, ricca di ironia ma soffusa di malinconia, a tratti molto commovente, ma capace anche di farci ridere. Non di risate grasse o prevedibili, ma di risate che nascono dal cervello e si trasmettono al cuore. Il discorso del Re parte dai fatti storici per addentrarsi in un dramma personale, senza abbandonare mai la Storia, che non fondale e sottofondo ma presenza imprescindibile di ogni istante del film, al fianco dei protagonisti.

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