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Dalla Design Factory all InnovAction Lab

INNOVACTION CAMP 2011: una sfida alla coopetizione italiana

Ci siamo convinti anche noi, attraverso lesperienza diretta, che il nostro Paese non dimostra abbastanza predisposizione all investimento, non solo perch si tratta di unarea in cui si fatica ad emergere per via di penalizzazioni strutturali e di sistema, ma perch spesso ci aspettiamo che lambizione alleccellenza e alloriginalit debba provenire dallinsegnamento. AllInnovAction Camp stata posta una condizione fondamentale: essere competitivi significa diventare innanzitutto imprenditori di se stessi.i Nato 2010 come prima assoluta sperimentazione del format InnovAction Lab, da unidea di Augusto Coppola, Carlo Alberto Pratesi e Paolo Merialdo, InnovAction Camp ha lintento di formare giovani talenti italiani nel campo dellimprenditorialit tecnologica e dellinnovazione organizzativa. Studenti universitari selezionati provenienti da atenei e facolt differenti sono chiamati a dar vita ad idee innovative e trasformarle in idee di business, sottoponendole alla valutazione di investitori privati e creare quindi un ecosistema di innovattori. La differenza da una startup school sta nel proposito di valutare il potenziale innovativo degli studenti, dei neolaureati, dei ricercatori, rifacendosi allo stimolo della Design Factory , progetto interuniversitario dellUniversit di Helsinki e di altri prodotti simili in India, negli Emirati Arabi e negli Usa, caratterizzate dalla stessa filosofia. Ma come sono andate le cose? Dal 18 al 22 luglio stata presentata la seconda edizione dellInnovAction Camp, una summer school che si svolta presso il Centro studi e ricerche dell Universit Roma Tre, sito presso la ex base NATO di Allumiere. Hanno preso parte allavventura 16 studenti selezionati per competenze specifiche e multidisciplinarit. Quindi sono stati inseriti in un contesto di coopetition, cio di cooperazione tra tutti e di competizione tra team. stata posta unipotesi di lavoro, basata su un microseed di 30000 Euro per 6 mesi e ai team che si erano intanto formati stata posta la domanda: cosa siete capaci di fare con questo investimento iniziale? InnovAction Lab resta al momento lunica iniziativa italiana con lobiettivo ultimo di creare una rete di innovattori che connetta tutte le regioni, sebbene lambizione maggiore sia quella di raggiungere tutto il Mediterraneo nel giro di qualche anno. I prossimi Laboratori saranno perci cruciali, perch InnovAction Lab dovr tendere sempre al massimo delle sue capacit di selezione degli studenti, di gestione delle competenze, mentre consolider lesperienza e accrescer le sue caratteristiche distintive per diffonderle a livello nazionale e valorizzarle successivamente anche in ambiti internazionali. Date queste premesse, la vision di essere riferimento internazionale dellinnovazione tecnologica ed organizzativa per la gestione, strategica e operativa, dell impresa italiana. La mission che ne consegue , perci, accrescere la competitivit e lattrattivit delle idee di business degli studenti italiani a partire da questo stesso momento

Ti interessa conoscere lesperienza InnovAction Lab e InnovAction Camp? Leggila su: http://it.startupbusiness.it/blogs/rosanna-perrone/innovaction-camp-2011-una-sfida-allacoopetizione-italiana

I DecAlumni: Antonio Becaqua, Roberto Casamassima, Julinda Stefa, Beatrice Rossetti, Federico Zambelli, Walter Dabbicco, Raffaele Giordanelli, Andrea Pastina, Roberto Oranger, Valerio Pappalardo, Marco Tiriolo, Daniele Briggi, Gabriella Anrcese, Adriana Scuotto e Alessia Gambi.

Rosanna Perrone

"Imprenditori di se stessi"*, "The Start-Up of You", una citazione fatta durante il primo seminario ad InnovAction Camp, relativa il commento di Thomas Friedman su The New York Times del 12/07/2011(http://www.nytimes.com/2011/07/13/opinion/13friedman.html?_r=2).

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