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PNL 3 INTRODUZIONE ALLE STRATEGIE MENTALI

CHIAVI DELLA COMUNICAZIONE E DEL CAMBIAMENTO

NUOVI APPROCCI ALLE STRATEGIE MENTALI ED ELEMENTI DI COMUNICAZIONE NON VERBALE: I MOVIMENTI OCULARI ED IL LORO SIGNIFICATO
A CURA DEL DR. MARCO PARET

INTRODUZIONE: comprendere gli altri dietro la loro maschera

Come ragionano i nostri interlocutori? E possibile dalla semplice comunicazione non verbale, cio dai loro gesti, movimenti ed azione comprendere chi sono e come costruiscono i loro pensieri? Si tratta di una serie di conoscenze utili per la vita, lamore, la professione, il successo. Da molti anni sono in corso studi per comprendere le cosiddette strategie mentali, ovverosia il funzionamento interno della nostra mente. Le strategie mentali sono il modo in cui organizziamo i nostri processi di pensiero. Una comprensione delle strategie mentali puo permettere ad esempio di creare maggior Rapport, cio disponibilit, con la persona di fronte. La chiave del rapport infatti entrare nel mondo dellaltro. Capire le strategie mentali puo essere una tappa per copiare un comportamento estremamente efficace di una persona. Ho piacere di offrire alcune considerazioni utili realizzate dalla nostra scuola per permettere anche ad altri di utilizzare tali strumenti evoluti. Questo libretto vuole rendere possibile sia facilitare lo sviluppo di maggiore cultura e maggiora conoscenza, sia dare indicazioni che possano essere utilizzate per comprendere meglio i nostri interlocutori. Questopera divisa in due parti complementari: nella prima esporremo alcune nuove ricerche ed il loro risultato in rapporto ai cosiddetti Movimenti Oculari. I movimenti oculari, assieme alle parole ed ai movimenti delle mani, sono tra gli strumenti pi importanti per la comprensione delle strategie mentali.

Nella seconda verranno analizzate le cosiddette strategie mentali proponendo una nuova metodica che tiene conto dello strato pi profondo della personalit, la cosiddetta metastrategia o sinestesia di base, la quale influenza profondamente la costruzione dei nostri programmi mentali.

DALLA PNL ALLA PNL 3: NUOVE LUCI SULLO STUDIO DEI MOVIMENTI OCULARI E DELLE STRATEGIE MENTALI

Esiste uno stretto legame tra corpo e mente. Nel corpo riflettiamo i nostri processi mentali attraverso movimenti delle mani, degli occhi e di tutto noi stessi Uno tra gli aspetti pi affascinanti delle nuove neuroscienze la possibilit di comprendere il comportamento ed i processi mentali di chi ci sta di fronte a partire da indici non verbali quali movimenti oculari ed altri elementi. I movimenti delle mani seguono specifici modelli che saranno analizzati pi avanti, ed anche gli occhi riflettono come stiamo pensando. Osserviamo mentre stiamo parlando con un interlocutore: raramente ci fisser continuamente, spesso le sue pupille si muoveranno in varie direzioni. Ancora di pi quando lui a parlare. Tutti quanti, infatti, quando parliamo, manifestiamo nel corso del discorso brevi movimenti delle pupille a destra, sinistra in alto ed in altre direzioni senza apparente correlazione con losservazione di un oggetto reale. Possiamo facilmente renderci conto di tale tipo di comportamento non verbale quando poniamo una domanda e la persona cerca una risposta: facile che i suoi occhi guardino in varie direzioni come a cercare una rispostala cosa notevole che in realt il nostro interlocutore non sta osservando oggetti reali: sta solo pensando. Questo succede perch i nostri processi mentali influenzano anche il movimento dei nostri occhi. Quindi: Il movimento degli occhi in relazione con i processi mentali di una persona e quando parliamo con qualcuno possiamo osservare come questi muove i suoi occhi, e da questi elementi comprendere il suo tipo di personalit ed il tipo di processi mentali che hanno luogo nella sua testa.

I MOVIMENTI OCULARI E LA LORO FUNZIONE IN VARIE CULTURE La scoperta della relazione tra movimenti oculari e funzionamento della mente era gi diffusa nellantichit e in varie culture. Ad esempio nello Yoga esiste un tipo di ginnastica particolare di tipo oculare, mentre nello Dzogchen (tradizione Bon tibetana) le posizioni oculari sono utilizzate per stimolare particolari qualit dellanimo. CENNI STORICI: GLI ANNI 80 ED IL METODO DILTS I primi accenni a tale possibilit vengono da analisi condotte dal ricercatore R. Dilts e dal padre (che da parecchi anni stava gi analizzando largomento) negli anni 80. Tali elementi vengono ad esempio utilizzati come ausilio per lestrazione delle strategie mentali e raccolti allinterno della definizione segnali di accesso. Negli anni 80 viene codificata una prima maniera di leggere tali segnali rapportandoli ai canali sensoriali. I canali sensoriali sono una semplificazione della realt e rappresentano i sensi. In pratica si rapporta ad ogni movimento oculare un senso che le persone utilizzano per rapportarsi allambiente che li circonda. Quindi, Vista, Udito, Sensazione etccorrispondono a posizioni oculari differenti. Tale descrizione una semplificazione, ma di facile apprendimento e puo servire per incominciare ad esercitarsi. I SEGNALI OCULARI SECONDO IL METODO DILTS: UNUTILE SEMPLIFICAZIONE Secondo tali osservazioni si crea il seguente schema empirico: Posizione Alto Destra: Vc VISIVO COSTRUITO Posizione Alto Sinistra:Vr VISIVO RICORDATO Posizione Destra a livello: Ac UDITIVO COSTRUITO Posizione Sinistra a livello: Ar UDITIVO RICORDATO Posizione Basso a destra: K CENESTESICO (termine per indicare emozioni e sensazioni) Posizione Basso a Sinistra: Di DIALOGO INTERNO NOTA: E probabile avere un sistema sensoriale in tale posizione, ma ovviamente non ne esiste la certezza, in quanto alla base dei movimenti non sono i sistemi sensoriali, bensi delle particolari e specifiche attitudini mentali che vedremo successivamente e che abitualmente implicano lutilizzo di determinati canali sensoriali. Potete esercitarvi ad imparare a riconoscere i segnali oculari del vostro interlocutore in rapporto alle sensorialit probabili da lui utilizzate:

COME UTILIZZARE LO SCHEMA A seconda della direzione presa dalla pupilla, sapremo che sistema rappresentazionale in questo momento il nostro interlocutore sta probabilmente utilizzando. Conoscere tale informazione utile ad esempio per rapportarci a lui, infatti potremo entrare a parlare accordandoci con la sua specifica maniera di ragionare. Facendo leva sullutilizzo del sistema sensoriale, ci troveremo automaticamente a comporre frasi che si accordino con le sue attitudini mentali. Se volete verificare tali movimenti, necessario porre allinterlocutore una domanda che presuppone una risposta secca. Ad esempio: Dove sei andato in vacanza lanno scorso?. In Francia. Prima della risposta gli occhi guarderanno in una determinata direzione indicandovi il probabile canale preferenziale. Il cosiddetto Visivo guarda in alto come se cercasse la risposta in un mondo immaginario sopra la sua testa; il cosiddetto Auditivo guarda in orizzontale; il cosiddetto Cenestesico rivolge lo sguardo in basso. importante cogliere lattimo prima della risposta in quanto i suoi occhi potrebbero andare in pi direzioni, in quanto ricerca in pi canali sensoriali. Dovete prendere in considerazione lultima direzione prima della risposta. In questa maniera otterrete il suo canale preferenziale o CANALE DI ACCESSO che vi consentir di entrare in sintonia con il vostro interlocutore.

POSIZIONE COSIDDETTAVISIVA

POSIZIONE COSIDDETTACENESTESICA POSIZIONE COSIDDETTAAUDITIVA

Se invece gli sottoponete una domanda che presuppone una riposta pi lunga vi fornir il secondo canale che utilizza meno frequentemente rispetto a quello di accesso. Sulla base di queste osservazioni si crea un modello che si basa sui canali sensoriali e potremo parlare col visivo ricordandoci di utilizzare immagini mentali, e col cenestesico utilizzando sensazioni etc... Abbiamo messo nei disegni le parole visivo, uditivo, e cenestesico tra virgolette, in quanto questo modello va bene in un primo livello di apprendimento, per semplificare lanalisi delle risposte. Per raggiungere la massima efficacia infatti importante comprendere che si tratta di unAPPROSSIMAZIONE di una realt pi complessa e varia utile, in una prima fase di apprendimento e pratica. Concentrarsi sul concetto di canale sensoriale aiuta ad esempio al praticante a ricordarsi di creare IMMAGINI MENTALI per chi guarda in alto, anche se poi unimmagine mentale conterr al contempo suoni e sensazioni. PARLARE IN MANIERA VISIVA IMPLICA: PARLARE IN MANIERA UDITIVA IMPLICA: PARLARE IN MANIERA CENESTESICA IMPLICA: Concentrarsi sulle sensazioni e sulle emozioni specifiche

Creare immagini mentali Utilizzare parole e complete riflessione (basso a sinistra)

LE STRATEGIE Osservare i movimenti degli occhi appare di utilit per determinare la sintassi delle cosiddette sequenze mentali di rappresentazione sensoriale, ovverosia il modo in cui la mente processa le informazioni che riceve. Se io osservo la sequenza di movimenti oculari accedo infatti a come la persona organizza linformazione. I RISULTATI PRATICI Si tratta di uno schema altamente efficiente per determinare le strategie mentali dellinterlocutore. Tuttavia importante comprendere che se utilizziamo i

termini Visivo, Uditivo e Cenestesico stiamo utilizzando una definizione non completa del significato del movimento oculare. Di qui gli sviluppi della PNL 3 nellindividuare nuovi schemi compatibili con gli antichi e nello stesso momento in grado di integrare nuove possibilit di analisi.

NOTA: ANNI 80-90: I NUOVI AGGIORNAMENTO DEI RISULTATI SPERIMENTALI E LA NASCITA DI NUOVI MODELLI PNL3 PERCHE LA DEFINIZIONE SENSORIALE DEVE ESSERE INTEGRATA Il modello sopra descritto da parte di professionisti esperti porta dei risultati a volte stupefacenti , ricordandosi tuttavia che si tratta di una prima approssimazione che necessario integrare con le osservazioni che saranno esposte in seguito. Coloro che sono abituati alla vecchia nomenclatura V A K potranno trovare nuovi input in questopera. La necessit di rivedere lantica nomenclatura viene dalla ricerca. In particolare le sperimentazioni di laboratorio (Reese et al.) mostrano: - Una media correlazione per il canale visivo in alto - Una bassa correlazione per il canale uditivo a livello - Nessuna correlazione per il canale cenestesico, nel senso che emozioni potevano essere percepite anche in altre posizioni. Una successiva analisi condotta per conto di unindustria automobilistica, al fine di determinare se i movimenti oculari avessero influenza sul comportamento del guidatore e determinati tipi di immaginazione lo distraessero pi di altri, mostrava come le immaginazioni visivi si diffondessero in tutta larea oculare, mentre i movimenti conseguenti ad unimmaginazione uditiva tendevano a concentrarsi esclusivamente attorno alla zona centrale dellocchio. Il concetto di senso funziona infatti poich concentrandosi sul singolo senso si attivano specifiche attitudini mentali. E anche interessante come ricerche eseguite tagliando la connessione tra i due emisferi cerebrali tendano a suggerire lutilizzo per scopi diversi dei movimenti nel campo visivo destro e sinistro. E possibile legare i movimenti dalla parte sinistra dellocchio ad accessi allemisfero destro del cervello e i movimenti dalla parte destra allazione dellemisfero sinistro. E necessario che integriate anche questo sistema per avere la massima comprensione dei movimenti oculari e riuscire ad estrarre strategie effettive.

POSIZIONE DESTRA/POSIZIONE SINISTRA Ognuno dei due emisferi cerebrali coordina una parte del corpo; lemisfero destro coordina la parte sinistra del corpo mentre lemisfero sinistro coordina la parte destra del corpo. Tale dinamica viene chiamata controlaterale. Ogni emisfero ha funzioni differenti/ Questo permette di creare un modello bipolare da integrare sicuramente con il precedente, e nel contempo anche utile in varie circostanze da solo. Tale modello emisferico destro/sinistro un altro modo di studiare i segnali oculari, in quanto ad ogni emisfero possono essere legate posizioni oculari specifiche.

La nostra ricerca ha permesso di combinare questo approccio col precedente delle sei posizioni. Presentiamo ora lattivit di ogni emisfero. EMISFERO SINISTRO: APPROCCIO ANALITICO

Quando lavoriamo ed analizziamo le cose con attenzione mettiamo in azione lemisfero sinistro. Al cervello sinistro legato lapproccio analitico, la capacit di isolare e separare gli elementi, e la capacit di utilizzare un approccio linguistico /deduttivo. Esso opera passando in rivista ogni elemento e trattenendo quelli che gli sembrano importanti. Allemisfero sinistro legato il movimento dellocchio verso destra, grazie ad una dinamica cosiddetta controlaterale EMISFERO DESTRO: VISIONE GLOBALE

Limmagine soprastante un simbolo, una metafora, immediatamente comprensibile dallemisfero destro. Al cervello destro legato lapproccio sistemico, la capacit di collegare elementi tra di loro, la capacit di immaginazione. Esso opera attraverso una visione globale delle cose, collegando avvenimenti differenti e cercando ragioni dietro le loro relazioni. Allemisfero destro legato il movimento dellocchio verso sinistra, grazie ad una dinamica cosiddetta controlaterale

analisi dei dettagli selezionando I pi importanti: ragionamento dalla causa alleffetto (causa/effetto)

Visione del quadro di insieme con ragionamento per analogia ed equivalenza (equivalenza)

Emisfero sinistro (coordina la parte destra del corpo)

Emisfero destro (coordina la parte sinistra del corpo)

Lo schema soprastante mostra come lemisfero sinistro ragioni per causa/effetto, mentre lemisfero destro per equiivalenza. UN SUGGERIMENTO PER LA PERSUASIONE Questa constatazione fondamentale ad esempio per la persuasione: quando presentiamo qualcosa rivolgiamoci ad entrambi gli emisferi di modo da ottenere il massimo del risultato. In genere comunque meglio partire dal quadro globale e da esempi ed analogie per introdurre successivamente gli elementi dellemisfero sinistro. ESEMPIO Nel presentare una nuova auto: Euna freccia! Perch il frutto delle pi recenti ricerche etc. etc. IMPATTO Ragione LOGICA EMOZIONALE

COME CAPIRE DAI MOVIMENTI OCULARI RAPIDAMENTE SE UNA PERSONA DA PREVALENZA ALLEMISFERO DESTRO O ALLEMISFERO SINISTRO Le conoscenze indicate pi sopra sul funzionamento dellemisfero destro e sinistro possono essere quindi di aiuto per capire dal movimento degli occhi se una persona utilizza maggiormente lemisfero destro od il sinistro MOVIMENTI A DESTRA E SINISTRA I movimenti a destra e sinistra sono correlati ai due emisferi e ci possono dire se una persona pi logica o immaginativa. 2 - Quando incominciate a parlare con lei, osservate dove volge gli occhi:

Se volge gli occhi a sinistra significa che da prevalenza allemisfero DESTRO. Questa persona ragiona quindi per equivalenze ed analogie (Verificate!). Il suo emisfero destro dominante e produce onde alfa (di riposo) il 50% del tempo.

Se invece scoprite che volge gli occhi a destra significa all80% prevalenza dellemisfero SINISTRO. Questa persona ragiona quindi per causa/effetto. Questa persona preferir le immagini globali ai dettagli specifici anche chiamati con termine inglese chunk down. Se per di pi questa persona muover I suoi occhi costantemente da destra a sinistra senza che possiate determinare da che lato ha iniziato anche probabile che si tratti di un tipo a dominanza sinistra. Questo perch sono le persone con emisfero sinistro dominante (secondo le osservazioni del dr. Bakan) che hanno onde alfa (di riposo) solo il 20% del tempo. Le persone con ragionamento specifico e dominanza dellemisfero sinistro vengono anche chiamate Chunk Down (pezzi piccoli in inglese) per la loro abitudine a spezzettare le informazioni. ESEMPIO

Se una persona nel raccontare si sofferma sulle minuzie, sulle enumerazioni etc specifico (CHUNK DOWN) Le persone con ragionamento generale e dominanza dellemisfero destro vengono anche chiamate Chunk Up e ragionano in maniera generale. ESEMPIO Se una persona nel raccontare una serie di episodi molto generale con ampi panorami CHUNK UP. Dovremo parlargli in maniera generale per adattarsi al suo livello. . 1 Potete controllare confrontando col suo modo di ragionare ed esaminare le cose: se utilizza tante espressioni di causa/effetto e logiche utilizza maggiormente lemesfero sinistro se per contro effettua molte equivalenze ed analogie utilizza prevalentemente lemisfero destro UTILIZZO APPLICATIVO Presentate le informazioni in maniera logica a coloro i cui segnali oculari mostrano che utilizzano lemisfero logico ed in maniera immaginativa agli altri. Attenzione: questa dinamica vale per la spiegazione RAZIONALE di un argomento (maggior comprensione). Lutilizzo invece del dialogo in amniera incrociata tende a produrre AFFASCINAZIONE.

DALLA PNL ALLA PNL 3: INTRODUZIONE AD UNA NUOVA MANIERA DI CONSIDERARE I SEGNALI OCULARI Come vedete, lo schema Destro/Sinistro completa lo schema originario dei sei movimenti. Ecco perch necessario un nuovo modello, che integri e permetta nuove applicazioni. I due schemi possono essere infatti completati luno dallaltro. Quella che proponiamo in questo libretto una nuova maniera di leggere tali segnali, il cui fine permetterci di estrarre il massimo di informazioni dai movimenti oculari del nostro interlocutore. Detto tra parentesi, tale visione pi coerente con i risultati sperimentali eseguiti dagli anni 80 ad oggi, ma nel contempo anche rispettosa del fatto che molte persone hanno ottenuto risultati col metodo proposto in tali anni. PRINCIPI 1 I segnali oculari non hanno connessione diretta coi canali sensoriali utilizzati, ma solo correlazione INDIRETTA. La ragione per cui certi sensi sembrano pi presenti in certe posizioni legata alla caratteristica dellattivit mentale legata ad un certo movimento. Al contempo i segnali oculari sono comunque utili indicatori dei processi di pensiero 2 I segnali oculari sono correlati allo stesso schema dei movimenti delle mani (vedi manuale di tecniche P.O.L.) e corrispondono allorientamento dellindividuo nei confronti dellambiente. In particolare: I movimenti in alto ed in tutto il campo visivo sono connessi ad attenzione a STIMOLI (ricordati od immaginati) ESTERNI. E riprendono le fissazioni gi osservate al momento della prima fissazione delloggetto. In questa maniera tutti i movimenti ampi corrispondono alla creazione di IMMAGINI MENTALI accompagnate dalle relative eventuali sensazioni o suoni (normalmente le sorgenti dei suoni sono a livello con le orecchie e quindi i movimenti a livello sulla sinistra sono spesso connessi col ricordo di voci di persone che ci hanno parlato). I movimenti in basso corrispondono ad attenzione della persona ALLINTERNO DI SE STESSA, distaccandosi dagli stimoli sensoriali esterni (vista ed udito) utilizzando canali sensoriali appropriati. METTERE TUTTO ASSIEME: INTEGRARE LE RICERCHE SPERIMENTALI, LO SCHEMA DELLE SEI POSIZIONI E LE SPERIMENTAZIONI EFFETTUATE Gli elementi proposti finora ci permettono di creare un NUOVO SCHEMA di movimenti oculari che amplia il precedente gi esistente e lo connette ai risultati sperimentali finora acquisiti in modo coerente.

ALTO: ATTENZIONE ALLESTERNO CONCETTO CORRELATO INDIRETTAMENTE ALLA VISTA VISIONE SPECIFICA
Progettualit logica. Chunk Down (specificazione) delle immagini. Corrisponde ad una attivit di costruzione mentale Risponde alla domanda come mi costruisco il futuro?. Normalmente se le pupille vanno in questa direzione abbiamo una immagine mentale in quanto con movimenti saccadici corrispondenti a come se la vedessimo davvero. Possiamo avere anche ASSIEME, suoni corrispondenti (raro in quanto sono rari i suoni dallalto) o sensazioni (pi frequente) (ex Visivo Costruito della PNL) Immagini ed anche Suoni costruite logicamente. Musica e costruzione musicale tipica dellemisfero sinistro Chunk Down (specificazione) delle sensazioni. Risponde alla domanda come mi sento specificatamente?. In realt lemisfero sinistro ha meno bisogno di toccare le cose: la visione periferica gli fornisce informazioni sufficienti (ex K cenestesico della PNL)

VISIONE GENERALE

Esperienze Vissute. Visione di insieme non specifica. Immagini ricordate ed immaginate liberamente. Normalmente se le pupille vanno in questa direzione abbiamo una immagine mentale in quanto con movimenti saccadici ampli corrispondenti a come se la vedessimo davvero. Possiamo avere anche ASSIEME, suoni corrispondenti (raro in quanto sono rari i suoni dallalto) o sensazioni (pi frequente) (ex Visivo Ricordato della PNL) Immagini ed anche Suoni ricordati ed immaginati: lemisfero destro si lascia penetrare dai suoni. Questa laltezza in cui i suoni e le voci sono state memorizzate. Manipolazione/Pensiero Concreto Lemisfero destro del cervello ha bisogno di manipolare gli oggetti. Costruisce il suo ambiente analizzando tattilmente i dettagli. Si puo pensare che questo si connetta al cosiddetto Dialogo Interno ovverosia alla capacit riflessiva che si esprime a parole. Le parole non sono comunque esclusive di tale posizione bensi solo preponderanti (ex Di Dialogo Interno della PNL)

BASSO: ATTENZIONE ALLINTERNO CONCETTO CORRELATO INDIRETTAMENTE ALLE SENSAZIONI INTERNE Lo schema puo essere ulteriormente ampliato in quanto possiamo inserirvi ulteriori specificazioni.

Abbiamo volutamente indicato un numero pi ampio di frecce, in quanto il passaggio da una posizione allaltra sfumato. La posizione al centro defocalizzata legata alla percezione di immagini mentali VANTAGGI DEL MODELLO Lo schema sopra indicato puo aiutarci nellindividuare gli elementi costitutivi fondamentali delle strategie Mentali Ad esempio possiamo individuare: - Progettualit Logica PL - Emozioni E - Pensiero Concreto PC - Esperienze Vissute EV NOTA, poich le strategie mentali sono qualcosa di globale, sempre utile integrare tali indicatori con ulteriori elementi. COME UTILIZZARE IL MODELLO A questo punto acquista particolare importanza il seguente modello di analisi dei Movimenti oculari. Primo Punto: la persona guarda a destra od a sinistra? (ci determina la dominanza emisferica) Secondo Punto: guarda in basso od in alto? (ci determina lattenzione allinterno od allesterno) Utilizzate termini LOGICI per lemisfero sinistro (parte destra del corpo) e termini IMMAGINATIVI per lemisfero destro (parte sinistra del corpo) Successivamente individuate se gli occhi vanno pi verso il basso (pensiero rivolto allinterno) o verso lesterno. Potete utilizzare tale informazione per comprendere gli elementi referenti della persona. Utilizzate il concetto sensoriale e siate polisensoriali, utilizzando sia immagini, che suoni, che sensazioni.

GESTUALITA DELLE MANI Il secondo elemento fondamentale per la determinazione delle strategie mentali attraverso la Comunicazione Non Verbale sono i movimenti delle mani. Giriamo per la citt ed osserviamo i movimenti della gente. Le persone gesticolano e muovono le mani. Osservando il modo in cui le persone gesticolano con le proprie mani permette di capire molto del loro carattere, del loro modo di porsi e delle modalit seguite nel loro comportamento comunicativo. A certi tipi di movimento della mani corrispondono anche specifiche AREE SPAZIALI: certi tipi di persone tendono ad avvicinarsi fino a toccare gli altri, mentre altri rimangono pi distaccati. GESTUALIT ED ATTEGGIAMENTO Inconsciamente ci viene da reagire a certe gestualit degli altri, e questo in funzione della nostra storia personale. I movimenti delle mani e la loro gestualit sono infatti collegati a modi specifici di atteggiarsi nei confronti dellambiente circostante. Possiamo capire chi ci sta davanti osservando semplicemente il suo comportamento e la sua modalit comunicativa. Indicatorio Modo di fare diretto, mano tagliente, attegiamento TESTA Clicca qui per i dettagli: devi essere connesso ad internet Superlogico Utilizzo del ragionamento, atteggiamento PETTO Clicca qui per i dettagli: devi essere connesso ad internet Propiziatorio Attenzione sulle emozioni, palmo verso lalto, atteggiamento ADDOME Clicca qui per i dettagli: devi essere connesso ad internet Misto Esiste infine un quarto sottotipo che costituito da un misto dei precedenti. La differenza essenziale con quelli che lo precedono risiede forse nella sua memoria dei comportamenti passati che gli permette maggiore flessibilit di azione. Questo tipo corrisponde alla posizione piedi

Tutti questi tipi di persone, con gestualit differenti, sono divisi a loro volta in vari sottotipi. Questo argomento approfondito sul Web in quanto si tratta di notizie gi fornite precedentemente in altri manuali. COME UTILIZZARE LE INFORMAZIONI RIGUARDO ALLA GESTUALIT SPECIFICA DI OGNI PERSONA E piacevole potersi esercitare in tali abilit. Per rendersi conto di quanto detto pi sopra la cosa pi semplice accendere la televisione e rendersi conto della gestualit comunicazionale che possiamo osservare. Privilegiate inquadrature nelle quali sia possibile vedere tutta la persona. Potrete rapidamente arrivare a notare lalternarsi di movimenti e concetti in sincronia. Successivamente, nel vostro contesto sociale sarete pi capaci di capire chi vi sta di fronte. Le informazioni qui indicate vanno incrociate con quelle derivate dalla linguistica specifica e dal tipo morfologico. La presenza di congruenze, cio di chiare relazioni tra un elemento e laltro potr allora essere attribuita ad un riscontrare la categoria indicata. La presenza di incongruenze, per contro, invita ad una maggiore analisi. La comprensione dellatteggiamento del nostro interlocutore ci permette di entrare in rapport con lui attraverso i due meccanismi del ricalco (similitudine) e compensazione (soprattutto a livello di atteggiamento generale comunicativo). ESEMPIO 1 Un allievo invitato a parlare in pubblico muove dapprima le mani in modo propiziatorio dicendo cosa posso dire e poi indicatorio. Uninterpretazione di quanto successo suggerisce che prima ha agito in quanto emozionato dalle persone che gli stavano dintorno e poi indicatorio in quanto corrispondente probabilmente al suo tipo abituale di comunicazione ESEMPIO 2 Un allievo invitato a parlare in pubblico gira intensamente le mani mentre parla ed utilizza molte espressioni come quindi perch etc. Tale allievo ha probabilmente una struttura mentale superlogica. ADATTARSI ALLA STRUTTURA MENTALE DEGLI ALTRI Se volete essere capiti adattatevi alla struttura mentale degli altri. Rimarrete stupiti dei risultati!

AIUTARE GLI ALTRI AD IMPARARE: DIFFERENTI MANIERE DI RICORDARE Possiamo utilizzare tali conoscenze per aiutare altre persone a ricordare. Loperare delle differenti aree cerebrali puo infatti anche essere connesso a differenti maniere di ricordare: Cervelletto Memorie Visive Memorie Udit. Memorie Motorie Emisferi Destro e Sinistro

Dove V significa Visivo (emisfero destro) ed A uditivo e logico (emisfero sinistro). Se osserviamo come si accede alla memoria troviamo infatti che il dialogo interno non un metodo abituale di accedere al passato, e che spesso la memoria di questo assente o abbastanza difficile da recuperare.

MODELLAMENTO E STRATEGIE LE STRATEGIE MENTALI Il movimento oculare ed il movimento delle mani sono di aiuto nellestrazione delle strategie. Il concetto di strategia inteso come una successione di passaggi mentali volto ad un determinato scopo. Cosi come per avviare unauto dobbiamo fare una serie di operazioni, come aprire la portiera, salire, sederci, inserire la chiavetta, schiacciare la frizione, girare la chiavetta etc. per ragionare eseguiamo una serie di operazioni mentali in successione. METTERE IN MOTO UNAUTO Aprire la portiera Salire etc Quando ad esempio diciamo che abbiamo scelto la cosa X perch ci stata presentata bene probabilmente perch questo modo di presentazione incontrava le nostre strategie mentali. Un pubblicitario se conosce le strategie mentali del suo target ha pi probabilit che il suo messaggio venga compreso. Esempio: TIPOLOGIA DI PUBBLICO: ATTENZIONE ALLINTERNO (EMOZIONI) GUIDA PER OPERARE NELLA VITA TIPOLOGIA DI MESSAGGIO SCENE DI INTERNI DI CUCINA (scena 1) SCENE DI BAMBINI CHE CORRONO NEL PRATO (scena 2) Presentazione Prodotto Nel lavoro in ipnosi moderna altrettanto importante che conosciamo la strategia mentale dellaltra persona. Nella terapia puo essere utile conoscere le strategie che le persone utilizzano per aiutarle a cambiarle. Per analizzare le strategie mentali losservazione ci ha condotto, partendo dal modello originario, ad un modello completo, che prende in esame pi componenti. Questo modello possiamo chiamarlo modello originale della PNL 3 in quanto combina: Estrazione di modelli di ragionamento di base Estrazione del tipo della personalit basato sul nuov concetto di METASTRATEGIA

COME NASCONO LE STRATEGIE MENTALI? La nostra storia personale spiega come nascono le strategie che utilizziamo. Alcune strategie permangono poich hanno dato risultati efficaci nel passato. Altre strategie vengono assorbite in maniera inconscia da parenti o persone significative. Una strategia un insieme di esperienze che producono un determinato risultato.

RINTRACCIARE LA STRATEGIA DI UNA PERSONA

Estrarre la strategia di una persona implica porle delle domande ed ascoltare le sue risposte. Poniamo domande in modo tale da arrivare ad una definizione TRASMISSIBILE del suo processo mentale. Questo significa che una strategia puo essere copiata, ovverosia insegnata ad unaltra persona. ECCELLENZA ED UTILIZZO DELLE STRATEGIE Il fine di tutto questo possono essere molteplici: ad esempio determinare le strategie ECCELLENTI in un dato contesto, ovverosia le pi efficaci per raggiungere un determinato risultato. Nel contempo importante osservare i suoi movimenti, lattitudine non verbale etc Una strategia puo in molti casi essere estratta anche solo dal comportamento non verbale. Possiamo anche estrarre una strategia ascoltando con attenzione quello che una persona ci dice. Esiste uno schema di domande che puo, una volta imparato, aiutarci nellestrazione (cio scoprire gli elementi costitutivi) di una strategia.

ESEMPIO: Estrazione di una strategia relativa al Come orientarsi

Anche un soggetto semplice come il come orientarsi puo essere esaminato negli elementi costitutivi. Ad esempio una persona dice: per andare in un posto devo crearmi nella mente un'idea di dove voglio andare. E chiedo informazioni sulla strada finch non ho una chiara idea della strada che sto per percorrere. Dopodich non ci penso pi e mi affido alla mia mente inconscia. Quando non ce la faccio con successo, spesso poich non ho raccolto sufficienti informazioni e non ho un'idea chiara. Se noi estraiamo la strategia di questa persona possiamo capire come fa ad orientarsi e capire i parametri da questa utilizzati. Capire la strategia di questa persona significa anche capire un po il suo tipo di personalit. Meccanismo Raccolta Input (informazione) ==> Immagine Lo schema sopradescritto la successione di elementi mentali della persona indicata sopra per andare in un posto. Questa persona ci sta dicendo che raccoglie informazioni per crearsi una chiara idea. Questo il primo livello di raccolta informazioni, ma ancora sufficiente per permettere a noi di copiare esattamente la sua strategia. Ci servono ulteriori informazioni. FASE 1 CHIEDIAMO Cosa importante nel chiedere informazioni? NOTA: Ci da il criterio che decide a chi chiedere informazioni e che tipo di informazioni adottare.

RISPOSTA (ad esempio): raccogliere un sufficiente numero di dati di modo da farmi una immagine chiara e non doverci pi pensare FASE 2 CHIEDIAMO E cosa necessario per farsi un'immagine chiara e nel non doverci pi pensare? NOTA Ovviamente ogni comunicazione avviene tramite parole che a volte possono essere imprecise. Puo essere utile individuare il cosiddetto equivalente comportamentale cio il comportamento che sta dietro una certa parola. RISPOSTA (Ad esempio): essere precisi. CONSIDERAZIONI La parola essere precisi ci riporta a comprendere la sua Metastrategia, si tratta di uninformazione che ci porta ad un livello pi profondo della personalit. NOMENCLATURA DELLE STRATEGIE Esiste una nomenclatura delle varie Metastrategie che abbiamo riportato nel libro Instant Rapport. Cosi come il numero di direzioni nello spazio teoricamente infinito, ma praticamente si puo ridurre ad una combinazione di sei direzioni (destra/sinistra/dietro/davanti/alto/basso) cosi possibile arrivare ad un elenco delle principali METASTRATEGIE possibili. Significa che data una serie di comportamenti possiamo DETERMINARE quale strategia in atto. e definirla. Gli elementi per determinare le metastrategie sono essenzialmente costituiti da dove si dirige abitualmente lattenzione del soggetto: allinterno (emozioni) , allesterno (suoni, immagini esterni), oppure si pone in attitudine Riflessiva. Nel caso specifico, dato il contesto ed il termine adottato a questo punto siamo in grado di supporre una metastrategia di tipo 1 (che significa nella nostra nomenclatura dallattenzione esterna alla riflessione su tali elementi) Raccolta dati ==> Essere Precisi La strategia di base appare invece di tipo 5 cio dalla riflessione allattenzione esterna : le due si combinano assieme e si completano nel criterio di "sufficienti dati per farsi un'immagine chiara" TERMINI UTILIZZATI ED ALTRE OSSERVAZIONI I termini utilizzati sono tutti riferiti a cose ed informazioni; non appaiono termini emozionali

ESECUZIONE DELLE DOMANDE Eseguito dal vivo, il processo molto pi semplice da capire che per iscritto, in quanto innumerevoli indici non verbali ci chiarificano gli elementi pi importanti da tenere in considerazione e prende un po pi di tre minuti. RISULTATI Lestrazione degli elementi sopra descritti ci da molte informazioni che possiamo utilizzare in seguito nella comunicazione Molto spesso la metastrategia di una persona ci da la chiave per entrare efficacemente in contatto con questa. Nel caso sopradescritto la metastrategia sembra essere di tipo 5. Molto spesso le persone con tale metastrategia tendono a raccogliere informazioni e a mantenere una certa distanza dagli altri, e questo in quanto il loro primo approccio al mondo riflessivo. - Per rapportarvi con questa persona utilizzate INFORMAZIONI - Per affascinarla utilizzate DESCRIZIONI COMPLETE - A livello di comunicazione non verbale NON INVADETE IL SUO SPAZIO INOLTRE Se voglio posso spiegare ad unaltra persona come orientarsi, e questaltra potr essere messa in grado di replicare al 100% il comportamento! PERCENTUALE DI ESATTEZZA NELLA VALUTAZIONE DI UNA METASTRATEGIA A PARTIRE DA SINGOLI SCAMBI COMUNICATIVI Tutte le nostre deduzioni sul tipo di personalit si sono basate su di un singolo scambio comunicativo. Maggiore esattezza si ha aumentando il numero di scambi comunicativi. Lesperienza ci mostra che: Sulla base di un singolo scambio comunicativo: 50% Sulla base di almeno tre scambi comunicativi: 75% Sulla base di scambi comunicativi in due giornate differenti: 90%

VITA E STRATEGIE MENTALI Nella vita, noi utilizziamo strategie per ogni cosa che facciamo. Le strategie costituiscono la sintassi mentale dei nostri comportamenti. Utilizziamo strategie per motivarci, per innamorarci, per fare la spesa

Comprendere le strategie ci permette di prendere una strategia in un posto e portarla in un altro posto. Possiamo ad esempio adottare una nuova strategia per cambiare un nostro comportamento Una persona puo' volere cambiare una sua strategia per imparare ad essere pi felice ad esempio Unaltra persona perch la strategia mentale che utilizza attualmente non lo facilita nei rapporti sociali Normalmente non siamo sufficientemente consci di come funzioni la nostra mente, e ci facciamo portare dal suo funzionamento, la comprensione di alcuni semplici meccanismi puo aumentare di molto la nostra efficacia. La maggior parte delle strategie possono essere facilmente cambiate conoscendone la struttura. MODELLO GENERALE DI CAMBIAMENTO Identificare la struttura di una strategia Introdurre un cambiamento

UN MODELLO GENERALE DELLE STRATEGIE La PNL3 individua un modello generale delle strategie ampliando lapplicazione di un modello chiamato orinariamente modello TOTE Per essere precisi esistono tre maniere di estrarre le strategie: 1 astraendo dalla metastrategia (cio dallo stile di personalit, come veniva fatto nei modelli anni 80). E pi veloce ma non cosi facile ritrasmettere la strategia estratta 2 comprendendo anche la metastrategia (cio stile di personalit). In questa maniera arriviamo ad una comprensione TOTALE della strategia. Cosi possiamo capire pi rapidamente le strategie adottate da una persona, al fine di modellarle per riutilizzarle in un altro contesto o con unaltra persona (ad esempio potremmo estrarre il TOTE di una strategia che aiuta ad essere molto efficienti e trasferirla ad unaltra persona). IL MODELLO TOTE E LE STRATEGIE TOTE unabbreviazione ed un termine molto utilizzato per descrivere le strategie mentali. In pratica permette di focalizzarsi sui costituenti essenziali di una strategia e quindi di estrarla (elicitarla) pi facilmente. Il concetto TOTE sta per le parole inglesi test, operate, test, exit. Detto in italiano: esame, operazione, esame, uscita. Il concetto di TOTE viene in origine da Miller, Galanter, Pribram in un libro chiamato "Plans and the Structure of Beahavior" Perch una strategia inizi ci vuole uno stimolo, interno od esterno. TEST: Una strategia inizia con un certo Esame. E' un qualche cosa che fa partire la strategia. E lo stimolo che inizia la strategia OPERATE: La strategia opera per un poco e poi TEST: controlla di nuovo, in rispetto ad un determinato criterio. EXIT: a questo punto la strategia finita Ovviamente la personalit dellindividuo, ovverosia la sua struttura di base influenza ladottare o meno una certa strategia. Anche la struttura di base puo essere codificato in quella che chiamiamo Metastrategia. La Metastrategia la struttura mentale di base di una persona. Le nostre ricerche ci hanno mostrato un stretto legame tra la Metastrategia e quella che viene chiamata enneafase, ovverosia ladottare una specifica posizione comunicativa.

Una delle innovazioni apportate dalla PNL3 la connessione tra strategia e metastrategia. La parola Meta significa oltre e si riferisce ad una strategia sovrastante tutte le altre. Se decidete di fare una proposta ad un vostro amico, normalmente avete gi unidea della risposta probabile che vi dar. Come fate ad avere tale informazione? Inconsciamente PREDITE il suo comportamento. Cio sulla base dei suoi passati comportamenti fate delle supposizioni sui prossimi. E esperienza comune come spesso i comportamenti delle persone si ripetano. Questo significa anche che le persone rispondono a stimoli di una data categoria pi spesso che ad altri. Una persona ad esempio puo essere pi sensibile alle richieste dirette delle persone che a quello che legge sul giornale, o viceversa. La Metastrategia di una persona opera normalmente da "filtro iniziale" nel determinare l'elemento di inizio di una strategia. Per semplicit distinguiamo questi elementi in alcune macrocategorie. Possono essere Cose, Persone, Informazioni, Attivit. In parte il concetto puo a volte essere connesso ai sensi, cio Vista (V), Udito (U), Sensazioni (K). Quella dei sensi pero una distinzione secondaria ed ha importanza solo in certi contesti specifici definibili come abilit. Una abilit ad esempio la lettura veloce. Il concetto di abilit, come lo intendiamo in queste righe, di un qualche cosa che astrae dalla comunicazione con le altre persone o dalladattamento allambiente. Quelle di maggior interesse per noi sono pero le strategie di di adattamento allambiente, anche perch sono quelle con cui pi spesso dobbiamo operare: Strategie di motivazione, di fascinazione, di innamoramento, di apprendimento Nel contesto invece pi generale delle strategie, intese come basi del comportamento, la distinzione secondaria ed il collegamento indiretto. Ad esempio il concetto persone puo essere legato ad una modalit K (cenestesico). Tuttavia una persona far partire la stessa strategia in risposta ad esempio ad una richiesta di aiuto di una persona scritta (V) o di una richiesta di aiuto ascoltata (A). FASE DI TEST INIZIALE DELLA STRATEGIA Una strategia difficilmente puo' iniziare con qualcosa diverso dal filtro iniziale, in quanto non sarebbe percepito. Il filtro iniziale ci da l'elemento di partenza, ed il filtro iniziale condizionato a sua volta dal contesto della strategia. Il contesto ha tre distinzioni di base: Stimoli attribuiti allarea intima (es. persone care, ma anche hobbies)

Stimoli attribuiti allarea intermedia (es. provenienti da amici) Stimoli attribuiti allarea sociale (es. provenienti da una pubblicit stradale o da uno sconosciuto). Dato il contesto significa che cambiamenti nella percezione dell'informazione (area intima, area intermedia, area sociale) potranno permettere ad un elemento di far partire o meno la strategia. Uno tra i modi di definire queste aree puo' infatti essere: luoghi dove determinati input procurano la partenza di determinate strategie. Questo spiega perch un certo tipo di informazioni puo' provocarci reazioni diverse a seconda dell'area nella quale percepito; ed il concetto di area (sociale, intermedia, intima) in stretto contatto col tipo di persone che lasciamo entrare nei nostri spazi. Un certo stimolo provoca reazioni differenti se dato dalla nostra amante o da un perfetto sconosciuto. Una persona potrebbe ad esempio dare pi importanza alle persone che alle cose: una richiesta di un email di un collega verrebbe preferita ad un messaggio di avvertimento virus del computer. Nel modello VAK di base tali stimoli sono identici. Nel modello PNL3 uno corrisponde a COSE e laltro a PERSONE Chi da preferenza ad esempio alle cose opererebbe in maniera opposta la scelta dello stimolo cui reagire, chiedendo al collega di aspettare. FASE DELLA STRATEGIA INTERMEDIA OPERATE Appena una strategia partita, scatta il meccanismo OPERATE: una serie di operazioni mentali, riassumibili in: - Relazione con l'esterno, cio Raccolta ulteriori Input dall'esterno/Emissione di output (azione) - Riflessione - Emozione Spesso la relazione con lesterno sorretta dal canale Visivo, la riflessione dal dialogo interno e lemozione dalla cenestesi. Se osserviamo tutte le reazioni mentali possibili possono cadere in queste 3 categorie Durante questa fase, oltre ad eventuali emozioni facenti parte della strategia importante l'EMOZIONE DI SOSTEGNO, cio l'emozione che accompagna tale successione di operazioni mentali. FASE DI TEST FINALE DELLA STRATEGIA Infine c' il secondo TEST, ovverosia il confronto con un criterio che ci dice che la strategia arrivata a buon fine. FASE DI USCITA A questo punto passiamo alla fase EXIT, cio il completamento della strategia. UTILIZZAZIONE

Questo tipo di conoscenza quindi utile per comunicare con gli altri in maniera effettiva. Possiamo far partire certe strategie comunicando con gli altri in maniera appropriata.

LALCHIMIA DELLA COMUNICAZIONE: LE CHIAVI DACCESSO ALLA PERSONA

Il concetto di strategia ha anche importanza nei rapporti personali. Quante volte abbiamo cercato la CHIAVE per comprendere una persona? Acquista in tale ambito importanza il concetto di CHIAVE DI ACCESSO: ognuno di noi puo' ammettere in area intima o sociale persone che si comportano in un determinato modo e che quindi successivamente attiveranno corrispondenti strategie.

Ogni persona reagisce ad una particolare sequenza di rappresentazioni mentali. Queste rappresentazioni mentali sono in stretto contatto con la sua METASTRATEGIA, ovverosia il suo tipo di PERSONALITA. Il concetto di CHIAVE dACCESSO indispensabile ad esempio nel RAPPORT, ovverosia nella creazione di RELAZIONE . Per attivare le differenti CHIAVI DI ACCESSO importante comprendere l'esistenza di tre differenti approcci: - Indicatorio - Superlogico - Propiziatorio

L'utilizzo di uno o dell'altro ci permetter di entrare pi o meno in contatto col nostro interlocutore. Fin da piccoli infatti siamo abituati ad entrare pi in relazione con certe persone e meno con altre. TUTTI I NOSTRI COMPORTAMENTI ESTERNI SONO IL RISULTATO DI MODELLI DI PROCESSO NEUROLOGICI Tutti i nostri comportamenti sono controllati da sequenze di rappresentazioni neurologiche interne od esterne. Se capita una certa cosa, allora ne consegue uno specifico comportamento. Se una cosa specifica non accade, allora il comportamento non si manifesta. Questo spiega lutilit di queste tecniche: possiamo imparare a fare quel qualche cosa che provoca i risultati. COME ELICITARE LE STRATEGIE Lelicitazione o estrazione di una strategia significa scoprire il modo di pensare di una persona. Dopo aver estratto una strategia possiamo trasferirla ad unaltra persona con una metastrategia compatibile. Ci sono due maniere di elicitare le strategie: formale ed informale. ELICITAZIONE INFORMALE Molto spesso sufficiente chiedere ad una persona come fa qualche cosa e ve lo dir. Con le opportune conoscenze riuscirete ad estrarre la sua strategia, i suoi valori, e magari anche l'emozione di sostegno. ELICITAZIONE FORMALE: ponendo una serie di domande possiamo estrarre le strategie. E' pi facile in molti casi. IL MODELLO ORIGINARIO DELLE STRATEGIE Livello C: IL Criterio Livello B: Lemozione soggiacente Livello D: Presupposti e Credenze Livello A: La strategia Operativa

ESTRAZIONE DI UNA STRATEGIA SEMPLICE SENZA METASTRATEGIA - QUADRANTE A Elicitazione di Una Strategia Rapport Stabilire il contesto Identificare una decisione specifica e quando era stata presa Far tornare il cliente all'esperienza, facendo attenzione che sia congruamente associato

Ancorare lo stato Parlare al tempo presente Utilizzare tutti i segnali d'accesso Porre domande semplici: "Com' che hai deciso?" "Cosa accade prima" o " Come sai che tempo di partire" "Come sai che hai finito" Passare all'elemento successivo Controllare di aver ottenuto una sequenza logica Notate se ci sono dei loop o delle sequenze ricorrenti Controllate di avere tutti gli elementi funzionali Fate partire l'ancora per assistere eventualmente il cliente ad accedere Fate molta attenzione alle affermazioni verbali Listate le possibili opzioni Elicitate e non installate Usate predicati non specifici Date pi di un'opzione Utilizzate un riferimento di contrasto Ridite la sequenza e calibrate

Il primo passo di essere in "rapport". Questo molto importante in qualsiasi tipo di processo. Il secondo passaggio definire il contesto. Quello che dovete fare stabilire un contesto tranquillizzante. Un esempio potrebbe essere: Deve sapere che, dato che sarei molto interessato nel porle delle domande che mi potranno permetterle di servirla meglio. Ora voi dovete entrare nello stato che state elicitando. Cio, se vogliamo estrarre la strategie decisionale di qualcuno, dobbiamo noi stessi entrare in uno stato nel quale nel passato abbiamo preso una decisione. Se c' rapport, questo guider anche il nostro cliente in tale stato. Adesso eseguiamo l'elicitazione in maniera formale come indicato sopra. FRASI AGGIUNTIVE Nel caso che sorgano dei problemi nell'elicitazione delle strategie, queste sono alcune frasi che si possono utilizzare: C' mai stato un tempo nel quale vi siete sentiti veramente motivati a fare qualcosa?

Cosa significa essere eccezionalmente creativo (o XXXX)? Pu parlarmi di un tempo nel quale lei era molto abile a fare X? Cosa significa essere X? Come fai X? Cosa ti capita quando X? IL SEGRETO PER BEN ESTRARRE LE STRATEGIE SEMPLICI Come praticanti di PNL3 sapete che ogni risultato dipende dallo stato emozionale: quindi non potete estrarre una strategia senza creare stato emozionale. Lo stato emozionale un altro componente della strategia, oltre agli elementi di metastrategia. Le frasi aggiuntive citate piu' sopra possono essere utilizzate come COMANDI NASCOSTI per elicitare lo stato emozionale desiderato. Un altro comando nascosto molto efficace : Come ti senti subito prima di... A questo punto l'estrazione della strategia facile e veloce. Portate molta attenzione ai predicati verbali, pi ancora che ai movimenti degli occhi, in quanto vi rendono pi facile stendere un primo abbozzo della strategia. Questo esercizio porta anche a rendervi conto della ragione per la quale la maggior parte delle persone utilizza sempre le stesse strategie: vivono sempre nello stesso stato emozionale ed i loro metastati gli impediscono di modificare la sequenza. SCHEMA DEL RAPPORTO TRA STATO - STRATEGIA E METASTATO METASTATO STATO == STRATEGIA A COSA SERVE TUTTO CIO' A capire lo stato emozionale di chi abbbiamo di fronte ed a ben formulare il nostro intervento, di modo da accordarci con la sua strategia ESERCIZIO 1 identificare gli stati d'animo corrispondenti a varie strategie

ESERCIZIO 2 modificare le proprie strategie semplici Identificare un momento nel passato nel quale abbiamo agito in una maniera che ci ha lasciato un'emozione negativa Determinare che tipo di strategia ci avrebbe potuto fare sentire differentemente Ripassare attraverso il momento del passato con la strategia individuata Rifare il passaggio piu' volte fino a cogliere lo stato emozionale necessario e riproiettarlo successivamente sul futuro

TIPI DI STRATEGIA

Per semplificare il modello distinguiamo: IL PRIMO LIVELLO: MODELLI DI SUCCESSIONE SENSORIALE E MODALE

I modelli di successione delle modalit e sensoriali rappresentano la fase OPERATE della strategia. Es. Luigi vede unauto; e prova unemozione Attenzione Esterna Attenzione Interna (nella vecchia nomenclatura V K) In tali modelli non presente un confronto tra alternative; si tratta di una successione di raccolta di informazioni (= apprendimento) Il primo elemento di una catena OPERATE (lauto) il risultato del precedente TEST (stimolo attraverso filtro selettivo della metastrategia). Esempio: una persona in vacanza non fa attenzione allo squillo del cellulare ( nellambiente suo personale intimo) Lo stesso squillo provoca una reazione immediata nellambiente di lavoro (ambiente sociale) IL LIVELLO SUPERIORE: LE METASTRATEGIE

Si tratta di uno degli aggiornamenti al metodo apportati dalla PNL3. Costituiscono la base della selezione mentale operata dai vari momenti TEST in quanto: Rappresentano il filtro selettivo allingresso (primo TEST) Collaborano nel raggiungimento e nella definizione del CRITERIO (secondo TEST)

Sono spesso SINESTESIE e sono elementi costituenti della personalit E la metastrategia che nellesempio precedente determina la non risposta allo squillo del cellulare mentre il nostro soggetto in vacanza. TUTTO INSIEME: STRATEGIE DI CONFRONTO TRA ELEMENTI E SCELTA Rappresentano il modello delle strategie nel suo insieme (METATRATEGIE + CRITERIO + STRATEGIA) Corrispondono al vecchio modello di strategia della PNL.

LE METASTRATEGIE ED I LIVELLI DI COSCIENZA Metastrategia sinonimo di caratteristica della personalit. Le metastrategie rappresentano le chiavi di come le persone interagiscono con l'ambiente che le circonda. Ogni metastrategia legata ad un VALORE specifico che ne costituisce lelemento determinante. Capire le metastrategie fondamentale per lo sviluppo personale, in quanto la strada per avere pi scelta. E anche fondamentale per installare una strategia ed evitare un rigetto. Solo strategie compatibili con la metastrategia possono essere infatti installate. Questo spiega perch per alcuni cosi difficile imparare le tecniche di lettura rapida: hanno una metastrategia in conflitto. Magari sono abituati ad effettuare tutta la loro analisi con lemisfero logico sinistro, invece di osservare il quadro globale (emisfero destro). Cosi si trovano ad analizzare ogni singola parola che leggono. Il metodo ENNEA, da noi sviluppato sulla base di unantico modo di classificare le personalit, spiega la relazione esistente tra le metastrategie. Le metastrategie possono infatti anche essere collegate al concetto di intelligenza multipla in quanto ogni metastrategia corrisponde a differenti modi di utilizzare la propria mente. Il concetto di intelligenza multipla strettamente correlato allattenzione ad alcuni elementi della realt e non ad altri. Nella nostra scuola il modello di intelligenza multipla sviluppato in connessione con lenneagramma, generando un nuovo sistema incredibilmente potente. Es. lintelligenza relazionale far pi attenzione alle persone che alle cose Le Intelligenze Multiple Che persona quella che ho di fronte? Che persona sono io? Ognuno di noi risponde differentemente e con ragionamenti diversi agli stimoli della vita. La struttura mentale del cervello cosi costituita da permettere lesistenza di INTELLIGENZE MULTIPLE, ovverosia di differenti approcci cognitivi alla realt. Questi differenti approcci si riflettono normalmente nella LINGUISTICA UTILIZZATA. Significa questo che nel momento in cui utilizziamo unintelligenza differente utilizziamo anche delle parole differenti.

Per permettere unanalisi pi organica del tutto, colleghiamo tali modelli linguistici ai singoli tipi attraverso un metodo chiamato metodo ENNEA in qunato basato su nove metastrategie di base. INTELLIGENZE E COSCIENZE MULTIPLE Spostando la vostra energia ad un altro stato della mente, potete attivare le abilit mentali del vostro cervello (E. De Beauport)

Per raggiungere un determinato fine la nostra mente opera in un certo modo Nella PNL era nato il concetto di sinestesia e strategia, ovverosia passaggi mentali per raggiungere un determinato fine. Ad esempio, per far di conto utile una strategia immagine Riflessione, cio (semplificando) Visiva Dialogo interno: vale a dire mi creo delle immagini nella mente e poi ci rifletto sopra. Per differenti obiettivi posso utilizzare differenti strategie. Questo concetto era gi stato allargato nella PNL 3 ad un ulteriore concetto fondamentale: il concetto di intelligenze multiple per lo sviluppo della persona. Per intelligenza intendiamo una particolare disposizione dellanimo rivolta ad un determinato fine. Si puo ad esempio distinguere tra unintelligenza logica ed unintelligenza emozionale, pi sensibile ai rapporti tra le persone, ma il campo ancora pi ampio. Il concetto di intelligenze multiple amplia il campo oltre alla semplice intelligenza emozionale ed ha molti fecondi approcci nel business, in terapia ed in altre applicazioni. E inoltre una delle chiavi per lo sviluppo dellintuizione.

Lintelligenza che utilizziamo la chiave del nostro successo

Il livello di intelligenza o di coscienza col quale operiamo fondamentale anche per la valutazione del nostro operato e questo fattore stato messo ampiamente in luce dagli studi sullintelligenza emozionale, che hanno mostrato come per la valutazione di un individuo sia fondamentale il tipo di intelligenza di riferimento. Il concetto di intelligenza multipla permette quindi anche di formulare la seguente osservazione: il significato della comunicazione la risposta che si ottiene interpretata ad un determinato livello di coscienza. In altre parole unazione senza effetto su di un piano puo averne uno grandissimo su di un altro. Lo schema ennea rappresenta un modello che individua una serie di schemi differenti di intelligenza, che possono essere collegati facilmente ad una serie di attivazioni differenti delle psiche organiche di primo livello, pur avendo comunque una differenza rispetto a questi; infatti tale modello opera a livello di elementi costitutivi della psiche ed indirizzanti per il resto della struttura. Per comprendere lo schema seguente vi consigliamo di leggere sullinternet il manuale sulle tecniche Psico-Organiche-Linguistiche: Modello Ennea (indirizzo della persona) Psiche Organiche (Processi) Orientamento nello spazio (qualit e direzione) Elementi di base (testa/petto/addome) focalizzazioni mentali finalizzate Neurologicamente, per comprendere il fenomeno dellintelligenza multipla fondamentale IL MODELLO DELLA MENTE DIVISA IN TRE DI MC LEAN che rappresenta la base ad un nuovo concetto utile per sviluppare la creativit ed aprire la mente a nuove potenzialit. Nel corso dellevoluzione, il cervello dei primati si sviluppa secondo tre linee principali che possiamo chiamare rettiliano, paleomammaliano e neomammaliano. In pratica come se ci fossero tre cervelli distinti che differiscono per la loro chimica e la loro struttura e che sono, nel senso dellevoluzione, delle entit indipendenti. Esiste una gerarchia di tre cervelli in uno, ecco perch si puo parlare della mente triuna. Si puo pensare che ogni cervello abbia la sua forma di intelligenza, la sua propria memoria specializzata e le sue proprie funzioni motrici. Anche se i tre cervelli sono strettamente interconnessi e dipendano funzionalmente luno dallaltro, provato che ciascuno puo operare in maniera indipendente dallaltro. In breve Mc Lean osserva come il nostro cervello sia costituito da pi strutture sovrapposte (P.D. MacLean Sensory and Perceptive Factors in Emotional Functions of the triune Brain in L. Levi (ed) Emotions, their Parameters and Measurement - New York - Raven Press 1975) :

1 - Il cervello rettiliano o cervelletto - simile a quello che hanno i rettili e responsabile delle azioni pi semplici: difesa del territorio, movimenti ripetitivi etc. Tale cervello anche sede delle memorie relative al movimento ed agli schemi di azione. 2 - Il cervello mammaliano o sistema limbico - come una seconda struttura sovrapposta alla prima che troviamo solo nei mammiferi - si pensa sia il responsabile di tutta una serie dei comportamenti tipici dei mammiferi, quali il creare gruppi o il rimanere accanto ai piccoli. Il sistema limbico strettamente correlato con le emozioni. Mc Lean stato condotto da questa osservazione a parlare di schizofisiologia del sistema limbico e della corteccia cerebrale che puo eventualmente creare conflitti tra cio che SA il nostro neocortex e quello che SENTE il nostro cervello mammaliano. Anche lesecuzione di attivit coordinate ma non in relazione con lambiente (es. il ballo) sembrano essere appannaggio del sistema limbico (P. D. Mac Lean A Triune Concept of the Brain and Behavior Lecture I. Mans
Reptilian and Limbic Inheritance in T. Boag e D. Campbell (ed) The Hincks Memorial Lectures - University of Toronto Press - 1973)

3 - Il neocortex o corteccia cerebrale - una terza struttura presente solo nelluomo responsabile delle operazioni mentali a livello pi alto. Il neocortex contiene varie aree, responsabili della percezione, e dei movimenti corrispondenti. In particolare il cortex prefontale appare responsabile principalmente dellorganizzazione temporale dei comportamenti con una funzione sia retrospettiva che anticipatrice che permetterebbe la preparazione del movimento secondo un certo numero di contingenze fornite dalle esperienze passate. Questa distinzione era comunque gi stata osservata in tempi pi antichi, prima delle conferme neurologiche. Gurdjieff ad esempio parla del cervello del lombrico, del cervello del montone e del cervello delluomo per indicare tre modi di operare corrispondenti per lappunto a queste strutture (Ouspensky - Frammenti di un insegnamento sconosciuto Roma Astrolabio Editore) . Le varie strutture cerebrali appaiono indipendenti luna dallaltra, tanto vero che ci sono casi registrati di persone che avevano avuto lesioni a livello del cervello mammaliano (sistema limbico) le quali riportavano unanomala se non nulla presenza di emozioni. Lutilit dello distinguere le intelligenze multiple, che si puo interagire con queste e strutturare delle azione comunicative specifiche dirette alluno o allaltro livello cerebrale (R. W. Sperry Mental Unity Following Surgical Disconnection of the Cerebral Hemispheres The Harvey Lectures Series 62 - 1968 p.292-323) per ottenere ad esempio un apprendimento, oppure individuare tecniche specifiche di integrazione che portano ad un livello di coscienza superiore.

Accanto a questa divisione in tre del cervello, si nota, almeno a livello della corteccia, una divisione tra emisfero destro ed emisfero sinistro i quali corrispondono a funzioni differenti. Lutilizzo di una particolare parte del cervello pi di altre probabilmente allorigine della METASTRATEGIA di una persona. Il fatto che utilizziamo una parte del cervello pi delle altre infatti legato alla nostra EMOZIONE DOMINANTE. Ogni metastrategia si lega infatti a precisi stati emozionali, e capire come gli stati emozionali creano le strategie e vengono da questi condizionati indispensabile per una corretta elicitazione. Partiamo dal concetto di strategia o sintassi mentale. Una "strategia" nasce dal rapporto tra: - La Metastrategia (che determina il filtro di base) - Il bisogno della persona di raggiungere un determinato risultato A volte una persona non riesce ad adottare una nuova strategia in quanto ha una metastrategia che glielo impedisce. Es. Una persona non riesce ad essere precisa (strategia che richiede riflessione) in quanto ha una metastrategia che lo concentra sulle persone e sulle azioni. Ogni metastrategia nasce da un preciso equilibrio di stati di coscienza. Sebbene tutti noi sperimentiamo variazioni nella coscienza, il nostro linguaggio non possiede un vocabolario adeguato per descrivere tale esperienza. Usiamo qui la divisione operata da Dawna Markowa, che a sua volta l'ha mutuata dall'istruttore di arti marziali Terry Dobson , che utilizza I semplici simboli del triangolo, quadrato e cerchio come abbreviazione visiva per insegnare approcci innovativi alla risoluzione dei conflitti. Prendiamo a prestito il suo sistema di riferimento per descrivere I tre stati mentali di coscienza che la nostra mente utilizza per pensare. Ovviamente vanno intesi solamente come simboli. I tre modi sono: Conscio o estern, rappresentato dal triangolo, si riferisce allattenzione allESTERNO Organizzativo, (da alcuni chiamato subconscio) rappresentato dal quadrato

Intimo o interno, (da alcuni chiamato inconscio) rappresentato dal cerchio, si riferisce allattenzione al proprio IO INTERIORE Io Interno Io Esterno

Il modo conscio del triangolo quello con il quale noi siamo pi confortevoli e competenti e che utilizziamo per ricevere informazioni e per esprimerci pubblicamente, ma non il pi importante. Il modo subconscio rappresentato dal quadrato una posizione di coscienza mista, nella quale siamo coscienti sia del mondo esterno che del nostro noi stessi interiore. qui che organizziamo l'informazione. Scendendo ancora, perveniamo al cerchio, che rappresenta il nostro modo pi intimo di pensare, spesso sperimentato come un profondo stato mediativo. Pi scendiamo nel diagramma, pi si modifica la nostra coscienza e pi profondamente le informazioni sono ricevute e processate nella nostra mente inconscia. Quando un pensiero ripescato, a volte una persona pu non esserne cosciente finch non arriva nelle posizioni quadrato e cerchio. Queste tre posizioni corrispondo altresi alle tre posizioni prossemiche: Sociale (triangolo) Intermedia (quadrato) Intima (cerchio) Significa che parleremo molto probabilmente con un linguaggio triangolo ad interlocutori poco conosciuti, con un linguaggio quadrato agli amici e con un linguaggio cerchio a coloro coi quali siamo pi in relazione intima. ULTERIORI ELEMENTI Si parla inoltre della differenza tra uno stato mentale "centrato" ed uno stato mentale "non centrato": se, quando siamo all'erta ed organizzati, la nostra mente sta funzionando a livello della posizione triangolo, allora stiamo funzionando

col modo centrato, mentre se siamo iperattivi, la posizione quella di un triangolo sbilanciato, con minore connessione con le altre parti dell'individuo. Se confrontiamo tale divisione con la classica ripartizione della PNL nella quale distinguiamo tra un sistema di entrata dell'informazione, un sistema rappresentazionale ed un sistema di uscita dell'informazione, possiamo supporre che il cosiddetto "sistema rappresentazionale" corrisponde alla posizione "quadrato", mentre il sistema di entrata dell'informazione e di uscita dell'informazione corrisponde alla posizione "triangolo". Nel momento in cui il sistema rappresentazionale interno coincide con I sistemi di entarta e di uscita abbiamo l'espressione piena di quello che pu essere chiamato "stato mentale non centrato" nel quale la persona utilizza solo una parte delle sue risorse. Non a caso, in PNL, l'espressione di uno "stato mentale non centrato" precede l'integrazione. Se I due sistemi di entrata e di uscita non coincidono possono aversi dei sistemi squilibrati, nei quali l'output comunicativo non coerente con l'input comunicativo. In tale caso non pu pi stabilirsi l'adeguato "feedback" comunicativo e l'individuo rischia di avere delle risposte non coerenti con l'input ricevuto. Esami eseguiti attraverso l'elettroencefalogramma sembrerebbero suggerire una connessione tra differenti tipi di onde cerebrali e le tre posizioni: beta il triangolo, alfa il quadrato, theta il cerchio. Le immagini e I simboli utilizzati dalle persone per descrivere il loro funzionamento cerebrale sembrano variare a seconda di come lo stato di coscienza cambia. Ecco spiegato perch le metastrategie possono fungere da filtro iniziale. Coerentemente con quanto espresso sopra, la posizione triangolo tender a manifestarsi nel linguaggio esteriore, mentre la posizione quadrato tender a manifestarsi nel pensiero e la posizione cerchio si manifester durante gli stati meditativi ed il sonno. Ora, una cosa che pu essere osservata, come le varie posizioni possano essere caratterizzate da sistemi rappresentazionali specifici, e che si possa come tracciare un percorso tra differenti stati di coscienza e differenti sistemi rappresentazionali utilizzati.

Il cerchio rappresenta la parte piu' profonda della personalita`, il quadrato la mente di ragionamento ed il triangolo il sistema di connessione alla realta` esterna METASTRATEGIE E COMUNICAZIONE NON VERBALE Le metastrategie possono essere agevolmente osservate dalla comunicazione non verbale osservando le gestualit delle mani. GESTUALITA INDICATORIA: Attenzione alle cose GESTUALITA SUPERLOGICA: Attenzione alle informazioni GESTUALITA PROPIZIATORIA: Attenzione alle emozioni, alle persone ed alle attivit In tal maniera, dalla gestualit possiamo capire il filtro iniziale. STRATEGIE NON IMPORTANTI PER LA PERSONALITA Il modello sopraindicato, grazie allintersecazione con la metastrategia, soprattutto utile per le strategie importanti per la personalit. Esistono anche strategie non importanti per la personalit. Sono tuttavia una minoranza. Nel caso di queste strategie puo essere utilizzato il modello semplificato.

INTERAGIRE DELLE VARIE COMPONENTI DI UNA STRATEGIA MENTALE


Stimolo

Stato emozionale di supporto

Filtro MetaStrategia (TEST1)

Metastrategia Valore

Strategia (Operate)

Criterio (TEST2)

Exit

Azione

Lo schema soprastante mostra il rapporto tra i vari elementi di una strategia. FASE TEST: Lo stimolo passa attraverso la Metastrategia che costituisce il nucleo della persona ed ad un certo punto controlla anche il filtro iniziale. FASE OPERATE: La strategia si sviluppa con una serie di operazioni mentali quali: Comunicazione / Ricezione ed Emissione input Riflessione / Input analizzato Emozione

Questi elementi si connettono fra loro in varia maniera in pi passaggi FASE TEST: il risultato viene messo a confronto col criterio FASE EXIT: fine della strategia. Il tutto avviene allinterno di una cosiddetta emozione di sostegno specifica alla particolare strategia

LEDIFICIO DELLE STRATEGIE MENTALI: VARI LIVELLI DI ANALISI

Possiamo individuare Quattro livelli di analisi fondamentali Livello C: IL Criterio Livello B: Lemozione soggiacente Livello D: Presupposti e Credenze Livello A: La strategia Operativa

LIVELLO A La strategia operativa: cio la successioni di fasi per operare una determinata operazioni mentale. Abbiamo trovato utile distinguere tre categorie di elementi che intervengono nella creazioni di una strategia: 1 Luogo dellattenzione Esterno (Impressioni/Stimoli Esterni) SE/ Interno (proprie reazioni) SI Oppure R Riflessione LIVELLO B Lemozione sottogiacente LIVELLO C Il criterio (legato allenneatipo) di confronto LIVELLO D I presupposti e le credenze Es di struttura TOTE evoluta. TEST ( Stimolo Filtro rappresentato dalle Metastrategie ) OPERATE (Strategia di base) ( Risultato Confronto con Criterio ) TEST Uscita

MODELLO TOTE PLURIDIMENSIONALE PER LESTRAZIONE DI STRATEGIE MENTALI Abbiamo realizzato un modello TOTE in forma tabellare che permette di organizzare le informazioni fino ad adesso esposte. Equivalenze complesse 1A) Valore Che cosa importante per te in (Criterio di secondo livello) 1B) Criterio (punto di decisione): Che cosa importante per te in 3) Emozione di Sostegno: Ti mai capitato di Cause-Effetto / Successioni 2A) Sinestesia e Strategia di base di approccio alla realt

2B) Presupposti/credenze Cosa rende possibile (criterio) 4) Elicitazione fasi per individuare il modello di successione delle modalit utilizzando elementi IRE / VAK (il tutto confrontato con criterio) Fisiologia ed Atteggiamento Elementi situazionali

ELICITAZIONE DI UNA STRATEGIA DAI MOVIMENTI OCULARI (MODELLO AGGIORNATO)


Progettualit, idee costruite Spesso V (Raro) Costruzione musicale e immagini Come specificatamente mi sento? Sensazioni e parole Esperienze Vissute (spesso elementi Visivi) Voci e commenti ascoltati da altri Riflessione: Tentativi di afferrare e manipolare mentalmente la realt Dialogo interno movimenti di precisione

Le strategie possono essere estratte anche osservando il movimento degli occhi. Questo corrisponde a particolari processi mentali. Non ogni movimento una strategia. Alcuni comiciano ad esaminare le informazioni in loro possesso prima di iniziare la strategia. Nella maggior parte dei casi, tuttavia, l'estrazione di una strategia dai movimenti oculari molto semplice. Si possono collegare le varie posizioni oculari anche ai differenti canali sensoriali, ma si tratta di una approssimazione.

ELICITAZIONE TRAMITE LE DOMANDE NUOVO MODELLO DI ESTRAZIONE DELLE STRATEGIE MENTALI

Si definisce elicitazione lestrazione degli elementi costitutivi di una strategia. Possiamo utilizzare domande specifiche per estrarre gli elementi di una strategia. Queste domande costituiscono il modello per lestrazione delle strategie In questa maniera possiamo pi facilmente copiare il comportamento degli altri in quanto possiamo pi agevolmente comprendere la loro strategia. Comprendere le strategie alla base del Modellamento, ovverosia del copiare i comportamenti che funzionano degli altri per arricchire le nostre possibilit di azione.

Mostriamo ora con un esempio lutilizzo del modello. Es. di strategia da elicitare: Insegnare Bene Possiamo estrarre la strategia che porta una persona ad insegnare con efficacia. Lesempio riportato specifico, e potrebbero esistere ovviamente anche altre maniere di insegnare con efficacia.

PASSAGGI E DOMANDE PER UNA ESTRAZIONE FORMALE Per bene estrarre una strategia necessaria ATTENZIONE; inoltre si puo controllare con il nostro interlocutore lesattezza delle informazioni estratte. 1) Ti mai capitato di insegnare con efficacia? (Elicitazione dello stato emozionale di sostegno) Osservate intanto latteggiamento fisico della persona 2) Che cosa importante per insegnare con efficacia? Risposta: Attenzione allaula e feedback (criterio) Comportamento Non Verbale

gli occhi sono andati in su; significa Ora sono scesi, quindi andato a che sta vedendosi proiettato nel futuro cercare di afferrare questo feedback agire. Inoltre sono andati alla destra del soggetto, che potrebbe significare all80 % che un tipo logico

3) E che cosa importante nel fatto di dare attenzione allaula? Risposta: La corrispondenza esatta tra richiesta e informazioni date Comportamento Non Verbale Mano a taglio Significa che attua una modalit Indicatoria (Dallatteggiamento si riconosce lutilizzo di una enneafase 1 utilizzo di schemi) 4) Cosa rende possibile la corrispondenza tra richieste ed informazioni date? Risposta: Ascoltare attentamente e riflettere sulla migliore maniera di rispondere alla richiesta Comportamento Non Verbale Palmo verso lalto Cambio di modalit: siamo pi vicini al suo io interiore 5) SUPPOSIZIONE DELLA METASTRATEGIA: Possiamo dagli elementi che ci ha dato finora supporre lesistenza di una successione Input Esterno Riflessione 6) Cosa rende possibile lattenzione allaula? Risposta: Preparazione e sicurezza (domanda opzionale di verifica sulla quale si puo verificare lesistenza di unaltra metastrategia) Comportamento Non Verbale Risponde lento, pensandoci Probabilmente siamo allinterno del suo schema mentale 7) MODELLO DI ESTRAZIONE DELLA MODALITA Qual la prima cosa che fai quando insegni? Prendo contatto visivo con laula Pongo domande per raccogliere feedback SUCCESSIONE DELLE

Etc Comportamento Non Verbale

gli occhi sono andati in su; significa Sta ricordando una specifica esperienza che sta vedendosi proiettato nel futuro concentrandosi sugli originari punti di agire. Il ripetersi del comportamento fissazione potrebbe confermare che un tipo logico Questa serie di domande ci permette di determinare la Sintassi Mentale della strategia. IL CRITERIO ED IL PUNTO DI DECISIONE Ad un certo punto, nella successione sensoriale, appare il criterio. Rappresenta il contatto tra metastrategia e strategia di base o successione sensoriale. Nellesempio la metastrategia e la strategia di base coincidono. Questo poich le persone utilizzano un numero finito di strategie e le metastrategie influenzano la costruzione delle strategie di base che non devono contraddirle. 8) VERIFICA Possiamo verificare le informazioni raccolte finora ponendo ulteriori domande

A COSA SERVE ESTRARRE LE STRATEGIE

Ad entrare meglio in contatto con gli altri, a farsi capire, ad educare etc. Imparare una nuova strategia significa molte volte anche imparare una nuova maniera di essere e vivere. Le strategie di Apprendimento, Motivazione ed Affascinazione sono abitualmente legate alla METASTRATEGIA e quindi facilmente estraibili . TIPI DI STRATEGIA

1 Strategia di Apprendimento; la strategia di apprendimento migliore corrisponde normalmente con la METASTRATEGIA 2 Motivazione. Le strategie di motivazione normalmente seguono il percorso opposto alla strategia di apprendimento, in quanto mirano allESPRESSIONE

3 Affascinazione: in questo caso il primo stimolo che dovete dare deve corrispondere ad un elemento corripondente al quadrato della metastrategia sotto forma di SEGNALE COMUNICATIVO. In altre parole dovrete essere o Superlogici, o Indicatori, o Propiziatori secondo le circostanze

4 Convincimento: Il convincimento dipende dalla nostra capacit di trasmettere un mesaggio e nello stesso momento guadagnare la fiducia dellinterlocutore. Si tratta di una strategia quindi strettamente legata alla precedente ed alla strategia di apprendimento

5 Creativit: A seconda dellattivit che facciamo possiamo individuare una strategia che ci permetta di sviluppare la creativit. Per esperienza abbiamo visto che tali strategie tendono ad incorporare la parte cerchio della metastrategia ed adottarne in certi casi il percorso inverso.

ULTERIORI ESEMPI ED AMBITI DI APPLICAZIONE DELLE STRATEGIE Per praticare un nuovo Sport

Le strategie sportive utilizzano spesso la manipolazione ed il controllo degli stati interni (locchio va verso il basso). E inoltre importante la creazione di idee relative agli obiettivi da raggiungere (progettualit logica) Per acquisire maggiore sicurezza

Le strategie per acquisire maggiore sicurezza includono spesso una congruenza tra metastrategia e strategia di base e richiedono lo svilupparsi di FLESSIBILITA alle nuove situazioni. etc

STRATEGIE BLOCCATE A volte alcune persone hanno delle strategie bloccate. Molto spesso il blocco a livello di metastrategia e riflette sulla strategia di base. Io Interno Io Esterno

BLOCCO

A questo proposito il rilascio emozionale (R.E.I) offre interessanti risultati, sbloccando la metastrategia inefficace.

ADOTTARE NUOVE STRATEGIE

Con apposite tecniche possiamo cambiare anche la nostra metastrategia, avere una personalit pi ricca e adottare nuove strategie. Tra queste tecniche menzioniamo la Time Line ed il Rilascio Emozionale. In questa maniera possiamo arricchire il nostro modello del mondo e la qualit della nostra interazione con quello che ci circonda.

INDICE DALLA PNL ALLA PNL 3: NUOVE LUCI SULLO STUDIO DEI MOVIMENTI OCULARI E DELLE STRATEGIE MENTALI....................... 4 I MOVIMENTI OCULARI E LA LORO FUNZIONE IN VARIE CULTURE 5 CENNI STORICI: GLI ANNI 80 ED IL METODO DILTS...........................5 I segnali oculari secondo il metodo DILTS: unutile semplificazione..........5 POSIZIONE COSIDDETTAVISIVA........................................................... 6 POSIZIONE COSIDDETTACENESTESICA............................................7 POSIZIONE COSIDDETTAAUDITIVA...................................................7 LE STRATEGIE.............................................................................................7 I RISULTATI PRATICI................................................................................. 7 POSIZIONE DESTRA/POSIZIONE SINISTRA............................................ 8 UN SUGGERIMENTO PER LA PERSUASIONE.......................................10 Come capire DAI MOVIMENTI OCULARI rapidamente se una persona da prevalenza allemisfero destro o allemisfero sinistro................................11 MOVIMENTI A DESTRA E SINISTRA.......................................................11 UTILIZZO APPLICATIVO..........................................................................12 DALLA PNL ALLA PNL 3: INTRODUZIONE AD UNA NUOVA MANIERA DI CONSIDERARE I SEGNALI OCULARI................................................13 METTERE TUTTO ASSIEME: INTEGRARE LE RICERCHE SPERIMENTALI, LO SCHEMA DELLE SEI POSIZIONI E LE SPERIMENTAZIONI EFFETTUATE......................................................... 13 VANTAGGI DEL MODELLO.....................................................................15 COME UTILIZZARE IL MODELLO.......................................................... 15 GESTUALITA DELLE MANI.................................................................... 16 Gestualit ed atteggiamento....................................................................... 16 Come utilizzare le informazioni riguardo alla gestualit specifica di ogni persona........................................................................................................17 ADATTARSI ALLA STRUTTURA MENTALE DEGLI ALTRI....................17 AIUTARE GLI ALTRI AD IMPARARE: DIFFERENTI MANIERE DI RICORDARE...............................................................................................18 MODELLAMENTO E STRATEGIE............................................................19 LE STRATEGIE MENTALI.........................................................................19 Come nascono le strategie mentali?........................................................... 20 RINTRACCIARE LA STRATEGIA DI UNA PERSONA..............................21 VITA E STRATEGIE MENTALI..................................................................24 MODELLO GENERALE DI CAMBIAMENTO.......................................... 25 UN MODELLO GENERALE DELLE STRATEGIE....................................26 LALCHIMIA DELLA COMUNICAZIONE: LE CHIAVI DACCESSO ALLA PERSONA.........................................................................................30 COME ELICITARE LE STRATEGIE..........................................................31 IL MODELLO ORIGINARIO DELLE STRATEGIE...................................31 TIPI DI STRATEGIA...................................................................................35

IL PRIMO LIVELLO: modelli di successione sensoriale e modale............35 IL LIVELLO SUPERIORE: LE METASTRATEGIE................................... 35 TUTTO INSIEME: STRATEGIE DI CONFRONTO TRA ELEMENTI E SCELTA.......................................................................................................36 LE METASTRATEGIE ED I LIVELLI DI COSCIENZA ............................37 INTELLIGENZE E COSCIENZE MULTIPLE............................................38 METASTRATEGIE E COMUNICAZIONE NON VERBALE......................44 STRATEGIE NON IMPORTANTI PER LA PERSONALITA.....................44 INTERAGIRE DELLE VARIE COMPONENTI DI UNA STRATEGIA MENTALE...................................................................................................45 LEDIFICIO DELLE STRATEGIE MENTALI: VARI LIVELLI DI ANALISI .....................................................................................................................46 MODELLO TOTE PLURIDIMENSIONALE PER LESTRAZIONE DI STRATEGIE MENTALI...............................................................................47 ELICITAZIONE DI UNA STRATEGIA DAI MOVIMENTI OCULARI (MODELLO AGGIORNATO).....................................................................47 ELICITAZIONE TRAMITE LE DOMANDE...............................................48 NUOVO MODELLO DI ESTRAZIONE DELLE STRATEGIE MENTALI 48 A COSA SERVE ESTRARRE LE STRATEGIE............................................52 TIPI DI STRATEGIA...................................................................................52 ULTERIORI ESEMPI ED AMBITI DI APPLICAZIONE DELLE STRATEGIE................................................................................................ 54 STRATEGIE BLOCCATE........................................................................... 55 ADOTTARE NUOVE STRATEGIE.............................................................56

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