Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Io non ho paura è un romanzo di Nicolò Ammanniti scritto nel 1991 che racconta della povera
e squallida vita di un gruppo di famiglie che abita un immaginario paesino del sud Italia
probabilmente in Lucania, Acqua Traverse. Il protagonista della vicenda è Michele Amitrano,
un ragazzino cha fa parte di una banda capeggiata dal Teschio, un dodicenne che tiranneggia
gli altri ragazzi. Durante uno dei soliti giochi Michele per difendere una ragazzina, si trova a
dover scontare una penitenza ed è costretto ad entrare in una vecchia casa diroccata ed
abbandonata. Casualmente Michele scopre un buco in cui è nascosto ed imprigionato Filippo,
impaurito, non parla con gli amici e ritorna a casa. Michele è però un bambino sensibile e
buono e il giorno successivo ritorna nella vecchia casa e scopre che Filippo è tenuto prigioniero
in condizioni pietose. I due diventano amici e Michele lo aiuta come. Vorrebbe confidare il suo
segreto al padre, ma inconsciamente capisce che vi è qualcosa di misterioso e scopre che il
padre, insieme ad altri abitanti del paese, hanno rapito Filippo per chiedere il riscatto. Pino
Amitrano è infatti un camionista che sogna di diventare ricco e portare la sua famiglia al nord,
e per questo è entrato nella banda di rapitori. Michele, sempre più impaurito si confida con un
amico, ma questi lo tradisce e Michele viene intimidito dal padre e costretto a promettere di
non vedere più Filippo. Quando in casa Amitrano arriva Sergio, un amico del padre, Michele
capisce che Sergio è il capo della banda e, quando sente che vogliono uccidere Filippo, corre a
liberarlo. Lo aiuta ad uscire dal buco e gli intima di scappare, ma nella foga Michele rimane
intrappolato. L’epilogo è tragico: Pino e Segio arrivano al buco per uccidere Filippo, ma nel
buio, Pino non riconosce il figlio e gli spara. Si accorge subito del fatale equivoco mentre arriva
la polizia in cerca del bambino rapito e chiede aiuto per il figlio che, in fin di vita, dice al padre
di scappare per non essere arrestato.