Sei sulla pagina 1di 1

teatro LA PRIMA

Nancy Brilli si fa in 7
“Sette”. La recensione della prima del 15 febbraio.
In scena al Teatro Sistina fino al 6 marzo.

Nella prima al Teatro Sistina, il calo di voce, qualche linea di


febbre, il microfono che a volte faceva le bizze, un intoppo
tecnico che ha portato ad una improvvisa chiusura del
sipario e ad una momentanea interruzione dello
spettacolo, non hanno fermato il vulcano Nancy
Brilli in “Sette”, uno spettacolo di cui è la vera
mattatrice. Recita, canta, balla, vola anche
(nel senso vero del termine, appesa ad
una corda, volteggia al di sopra del
palcoscenico). Uno spettacolo non facile
che mette in evidenza le sue peculiarità
artistiche. Un’orchestra “umoristica”
(Musicomix) con gli scatenati
Dosto&Yevski (l’uno direttore
d’orchestra, l’altro pianista) le fa da
“spalla” musicale e comica. L’idea
di “Sette” è semplice ma efficace:
parlare dei 7 vizi capitali, attraverso
7 personaggi femminili raccontati in 7
monologhi scritti da 7 autori differenti
(Barbara Alberti (lussuria), Iaia Fiastri
(accidia), Francesco Freyrie (gola),
Piergiorgio Paterlini (invidia), Carla
Signoris (superbia), Franca Valeri
(ira), Paolo Villaggio (avarizia). A
Claudio Pallottini si deve il testo
che “cuce” tutto lo spettacolo. Lei,
vulcano-Brilly, indossa i panni delle
varie donne… corre, si cambia alla
rapidità di un fulmine. E, di volta in
volta, diventa la rockstar che cerca
di conquistare invano l’ammirazione
della mamma... l’indolente, annoiata,
pigra signora inghiottita dal suo
divano... la bambina pesante ed
ingorda (interpretata in ginocchio).
Tra un monologo e l’altro le canzoni
GUIDA SPETTACOLO A ROMA

e gli interventi della grande


orchestra, che fa dell’ironia la sua
bandiera. Insomma, uno
spettacolo divertente, per
seguire una scoppiet-
tante soubrette, proba-
bilmente alle prese
con il progetto più
impegnativo della
sua carriera.
Monica Menna

Potrebbero piacerti anche