Sei sulla pagina 1di 4

Come strutturare una seduta funzionale per

l'attività di base
Costruiamo una seduta d'allenamento funzionale per l'attività di base (6-12 anni), il modello di
allenamento per la fascia di età 6/12 anni, esempi pratici di unità di lavoro

COSTRUIAMO UNA SEDUTA D’ALLENAMENTO FUNZIONALE PER L’ATTIVITA’ DI BASE (6-12 anni)

Prima di andare sul campo ogni allenatore deve organizzare l’unità di allenamento che potremmo definire
come: “la singola tappa della programmazione annuale”. Questo momento, cioè la preparazione, costituisce
una condizione indispensabile per un allenamento di qualità. L’allenatore non può fare affidamento sulle
proprie capacità d’improvvisazione per risolvere i problemi didattici della sua azione
In questo articolo vogliamo affronteremo la problematica della stesura della seduta dell’allenamento, o meglio:
· come strutturarla
· e come giustificare le scelte fatte.

ABBIAMO SCELTO per rendere semplice l’organizzazione della seduta d’ allenamento la divisione per fasi
della stessa.
Cominciamo ad esaminare la figura n°1 che riporta schematicamente le varie fasi della seduta d’allenamento:
1.GIOCO LIBERO

Per gioco libero si intende il gioco che non prevede indicazioni specifiche. Vediamo di chiarire. I ragazzi divisi
in squadre che si affrontano senza particolari tatticismi o costrizioni, rispettando ovviamente le regole ed
impegnandosi attivamente. Il gioco libero ha il pregio di stimolare il piacere di allenarsi e noi partiamo dal
gioco perché siamo convinti che il gioco insegni a giocare in senso lato. Il gioco libero deve essere libero a
360°, in questa fase non bisogna intervenire perché altrimenti si rischia di condizionare le scelte dei giocatori,
mentre quello che vogliamo ottenere è proprio il contrario e cioè favorire l’iniziativa personale. Va anche
evidenziato che da questa fase si ricevono importanti indicazioni per l’allenatore perché essa ci permette di
osservare i giocatori nella loro libera espressione in situazioni diverse da quelle della partita. È molto
importante graduare il livello di difficoltà del gioco e modificare lo stesso in relazione a quello che sta
succedendo. Anche la capacità organizzativa di chi conduce è altrettanto importante: il bravo allenatore riduce
i tempi di inattività e quindi aumenta il tempo effettivo di allenamento.

2.ESERCIZI CON TEMA TECNICO

Il lavoro tecnico ha lo scopo di migliorare il rapporto che il ragazzo ha con l’attrezzo palla. Si tratta quindi di
perfezionare il rapporto corpo palla fornendo dei rinforzi per avviare ad una padronanza tecnica di base che ci
consenta di affrontare le situazioni reali di gioco nel migliore dei modi.
Proprio questo aspetto va tenuto presente perché lo sviluppo della tecnica deve avvenire in maniera reale,
cioè deve essere accompagnato da una effettiva utilità, perché il gesto tecnico ha una finalità, cioè serve a
qualcosa. In base alle indicazioni di lavoro questa fase non dovrà superare, in tempo, i 15/20 minuti facendo
molta attenzione a variare continuamente le proposte e ad alternare lavori più facili, in cui il ragazzo
facilmente ottiene risultati positivi, ad altri in cui il ragazzo incontra maggiori difficoltà. È importante avere
chiaro l’obiettivo che si vuol perseguire, puntare decisamente su questo senza mettere altro tema e collegarlo
alle altre fasi dell’allenamento in maniera coerente.

3.LE SITUAZIONI SEMPLICI

LA SITUAZIONE di giuoco semplice, a differenza della tecnica che ricerca un miglioramento del rapporto con
l’attrezzo, è un mezzo per sviluppare il pensiero tattico individuale e il pensiero tattico collettivo.
Si tratta quindi di proposte particolari con la presenza di almeno un avversario. La situazione di gioco
semplice prevede sempre un’alternanza tra attacco e difesa e per questo serve a:
· Verificare la capacità di adattamento del giocatore. Ad esempio, se un ragazzo adotta sempre e solo una
strategia;
· Affinare la capacità di comunicazione all’interno del gruppo, cioè osservare dove sono la palla, i compagni,
gli avversari e la propria posizione in campo;
· Osservare come il ragazzo utilizza la tecnica e a che livello la esprime;
· Verificare il livello di efficacia delle iniziative individuali e/o collettive.

4.PARTITE A TEMA
PER PARTITE A TEMA si intendono quelle partite in cui l’allenatore condiziona il gioco con regole particolari
che tenderanno alla realizzazione di un tema. È un modo per svolgere in forma tattica collettiva quello che
prima è stato affrontato nella situazione in cui veniva sollecitato lo sviluppo della tattica individuale. Infatti i
giochi a tema, rispetto ai fattori che determinano la prestazione, si praticano al fine di agire prevalentemente
sull’aspetto tattico di squadra. Possono essere utilizzati, a tutto campo o su spazi ridotti, fra due squadre che
si affrontano in una partita con l’obbligo di rispettare determinati vincoli tecnici o tattici. Queste partite
presentano compiti tecnico tattici più o meno complessi in contesti di gioco nei quali i giocatori devono
imparare a riconoscere le situazioni di gioco, utilizzando i gesti tecnici appresi. La partita a tema, utile per
migliorare gli aspetti comunicativo-relazionali del gioco di squadra, serve inoltre per una prima verifica degli
apprendimenti prodotti dalle attività realizzate nelle fasi di lavoro precedenti.

5.GIOCO LIBERO

IN questa fase si ritorna ad un momento di gioco libero dove i ragazzi sono liberi di esprimersi e dove
l’allenatore osserva e verifica gli apprendimenti facendo le opportune valutazioni.
MODELLO DI ALLENAMENTO
PER LA FASCIA D’ETA’ 6/12 ANNI

UNITA’ DI LAVORO N°_____

Obiettivo tecnico: _______________________

Obiettivo motorio: _______________________

Obiettivo tattico: _________________________

1.Gioco iniziale: durata 10-15 minuti. Gioco polivalente o partitella che consenta ai bambini di iniziare la
seduta in modo progressivo.
2.Esercizi e Situazioni : durata 20-30 minuti.
· Esercizi: consiste nel far ripetere ai ragazzi un’azione nella quale non c’è un adattamento al comportamento
di un altro giocatore
· Situazioni : esercitazioni che presentano delle difficoltà e che richiedono un adattamento al comportamento
di uno o più giocatori. In una situazione c’è sempre almeno un avversario; possono essere presenti uno o più
compagni che consentono la scelta di una cooperazione.
3.Gioco a tema : si confrontano due squadre che lottano per la vittoria con regole particolari che obbligano i
partecipanti ad un rispetto del tema scelto. Durante il gioco vengono affrontati nella loro globalità i concetti di
squadra e collaborazione.

4.Gioco libero : l’allenatore in questo momento della seduta deve imporsi di non intervenire, ma deve
osservare molto. Per i ragazzi la parte finale di una seduta deve costituire un momento di rilassamento
psicologico.

Vorremmo concludere nel dare alcuni suggerimenti agli allenatori che possono essere utili per un sensibile
miglioramento didattico:

1. definire un tema e comunicarlo ai ragazzi


2. osservare come i ragazzi lo elaborano ed intervenire con correttivi
3. inserire le giuste pause e richiedere ordine e attenzione in campo
4. proporre lavori divertenti e con il giusto grado di difficoltà: il ragazzo deve alternare situazioni abbastanza
facili ad altre più difficili
5. favorire proposte in cui tutti hanno un lavoro attivo

- ESEMPI PRATICI DI UNITA’ DI LAVORO

PICCOLI AMICI

UNITA’ DI LAVORO N°1

Obiettivo tecnico: guida della palla


Obiettivo motorio: differenziazione cinestesica, capacità di velocità di reazione

gioco iniziale: all’interno di un rettangolo di 30 x 20 metri due formazioni di 6-8 bambini si.1
affrontanoguidando ognuno un pallone con l’obiettivo di rubarsi la pettorina infilata nei pantaloncini
: esercizi e situazioni.2
all’interno di un rettangolo di 30x20 mt i bambini guidano la palla in forma libera e poi nei diversi modi indicati ·
dall’allenatore. Utilizzare palloni di dimensioni e peso diversi
quattro bambini in possesso di palla sono ai quattro angoli di un quadrato di 20 mt per lato, il giocatore ·
all’interno del quadrato deve cercare di conquistare palla mentre i giocatori cercano di spostarsi da un’isola
.all’altra. Ogni isola conquistata vale un punto
gioco a tema :tre contro tre all’interno di uno spazio di 15x10 metri. Gol valido oltrepassando in guida la.3
.linea di fondo
gioco libero :partita sette contro settembre.4

UNITA’ DI LAVORO PER PULCINI


UNITA’ DI LAVORO N°1

Obiettivo tecnico: guida della palla


Obiettivo motorio: differenziazione cinestesica
Obiettivo tattico individuale: saper superare un avversario

1.gioco iniziale :all’interno del cerchio di centrocampo coppie di giocatori con pettorine di colore diverso
guidano la palla in forma libera. Al segnale dell’allenatore, rappresentato dallo sventolare di una delle due
pettorine, il giocatore chiamato cerca di raggiungere una delle due line laterali, l’altro senza palla cerca di
impedirglielo
2.esercizi e situazioni :
· all’interno di uno spazio contrassegnato i bambini guidano la palla prima in forma libera e poi nei modi
indicati dall’allenatore, utilizzando dei palloni di peso e di materiale diverso
· all’interno di uno spazio contrassegnato, coppie di giocatori, guidano la palla in forma libera. Al segnale
dell’allenatore per 15 secondi la coppia gioca un uno contro uno cercando di tenere il possesso della propria
palla e di calciare quella del compagno avversario
3.gioco a tema : all’interno di uno spazio di 15x20 metri si gioca 3 contro 3 con quattro porticine di due metri
di larghezza. Gol valido oltrepassando in guida della palla le porticine.
4.gioco libero :partita sette contro sette

UNITA’ DI LAVORO PER ESORDIENTI

UNITA’ DI LAVORO N° 1

Obiettivo tecnico: guida della palla


Obiettivo motorio: capacità di adattamento e di trasformazione
Obiettivo tattico: copertura della palla

1.gioco iniziale : vuota campo. Due gruppi si affrontano in uno spazio 20x20 metri. I componenti dei due
gruppi devono portare la propria palla ,guidandola, nel campo avversario cioè nella zona contrassegnata oltre
la linea di fondo (denominata deposito). Vince la squadra che dopo tre minuti ha meno palloni nel proprio
“deposito”.
2. esercizio e situazione :
· ogni ragazzo è in possesso di palla e dovrà compiere una guida della palla all’interno di uno spazio
delimitato, inizialmente in forma libera, poi con le varie parti del piede
· situazione di uno contro uno. Il giocatore in attacco parte in guida della palla per superare la linea di meta e
calciare all’interno di una di due miniporte. Il difensore parte da dietro, a circa un metro per rincorrere e
contrastare l’attaccante.
3.gioco a tema : quattro contro quattro senza portiere. In un campo 20x20 metri sono aggiunte sui lati due
fasce larghe 5 metri. Il giocatore che riceve palla da un compagno all’interno di una delle due fasce non può
essere contrastato da nessun avversario e deve andare sul fondo ad operare il cross. Il gol di testa o al volo
vale 2 punti.
4.gioco libero : partita sette contro sette

Giuliano Rusca Tecnico settore giovanile F.C. Internazionale

Potrebbero piacerti anche