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Caravaggio

Alle scuderie, il più celebre degli artisti maledetti

400 anni fa nasceva uno dei geni più tormentati della storia, la cui vita fu segnata dalla
perpetua ricerca di accettazione. Delle proprie opere come della propria persona.
Questa mostra racconta il Caravaggio uomo, attraverso un percorso di 24 dipinti di
attribuzione certa, provenienti da Italia, Europa e Stati Uniti. Una splendida esposizione
che offre scorci sul Caravaggio teatrale (Conversione di Saulo Odescalchi, Giuditta e
Oloferne, Cena in Emmaus a Londra) e atmosfere ombrose
su quello più raccolto, passando per le campiture luminose della giovinezza (i dipinti a
carattere prevalentemente laico) e le atmosfere ombrose della maturità (Cena in Emmaus
milanese, Deposizione nel Sepolcro, all’Annunciazione, che sembra un intruso per la
scarsa definizione dei volti ), per un San Giovanni Battista che un momento sorride e l’altro
medita assorto.
Una mostra che merita l’attesa (comunque umana) prima dell’ingresso, uno sguardo
integro sul primissimo Barocco e la sua sconcertante vivacità artistica.

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