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L'armonica a bocca è, tra tutti gli strumenti musicali, uno

dei più semplici per chi deve iniziare ma non si può


certamente dire la stessa cosa per chi cerca di insegnarla,
soprattutto se non è possibile instaurare un contatto diretto
tra l'allievo e l'insegnante. Infatti, in quasi tutti gli strumenti
a fiato, esistono innumerevoli procedure e metodi per
ottenere le medesime cose e la tecnica è molto spesso il
frutto di un'empirica impostazione personale.

Noi di DoctorHarp cercheremo di seguire tra queste


pagine web, una via che tenterà di portarvi passo passo tra i
tre livelli in cui è suddiviso il metodo, aiutandovi con foto
descrittive e, dove sarà possibile, da esempi audio in formato
real audio.

Questa metodo è principalmente rivolto a coloro che


hanno intenzione di studiare l'armonica diatonica a 10 fori e
20 voci, rimandando quello per la cromatica nelle pagine ad
essa dedicata. (NB. se hai dei dubbi sulla differenza dei due
strumenti, leggi le nostre faq)

Per tutti gli esempi e brani di questa sezione si consiglia


quindi l'uso di una armonica nella tonalità di DO (C). In
questa maniera sarà possibile seguire e ripetere gli esercizi
proposti di volta in volta, suonando anche sopra le demo che
si incontreranno tra queste pagine. Certamente sarà poi
possibile trasporre tutto ciò che si è imparato in questa
tonalità nelle altre 11 cambiando semplicemente armonica e
suonando nella medesima maniera.

Vi consigliamo quindi di acquistare, se non la si possiede


già, un modello diatonico in C con il corpo in plastica.
Questa offrirà una maggiore resistenza e un' imboccatura più
morbida rispetto a quelle con il corpo in legno ed inoltre la
tonalità in C, essendo quella centrale risulterà la più adatta
per gli studi iniziali. I modelli più consigliati sono quindi la
Special 20 o la Golden Melody della Hohner oppure la Lee
Oskar della Tombo. Gli altri modelli e tonalità saranno utili
per quando si avrà maggiore padronanza dello strumento.

Come avrete notato, parlando di tonalità, si suole indicare


quella di un'armonica secondo il metodo anglosassone. Cioè
il DO corrisponde alla lettera C e così via per le altre note
come raffigurato in questo semplice schema:

Sistema anglosassone Sistema italiano


C DO
Db RE b
D RE
Eb MI b
E MI
F FA
Gb SOL b
G SOL
Ab LA b
A LA
Bb SI b
B SI

D'ora in avanti, per uniformità, si utilizzerà


prevalentemente il sistema anglosassone.

Schema di una diatonica a 10 fori in C (DO)


Le note corrispondenti alle due righe "soffiata" e
"aspirata" sono appunto le note che si riescono
normalmente ad ottenere aspirando o soffiando nei relativi
fori dello strumento.
Le righe superiori ed inferiori indicate nel disegno con "1
semitono", "2 semitoni" e "3 semitoni", sono le note che si
ottengono mediante la tecnica del bending.
Per completare la scala e renderla totalmente cromatica, si
leggeranno infine le ultime due righe "OverBlows" e
"Overdraws" che utilizzano un'altra tecnica chiamata
appunto overbends.

Infine e non è mai superfluo, è sempre bene seguire delle


semplici ed intuitive regole per una corretta cura dello
strumento, proprio perché in fase di studio esso risulta
maggiormente sollecitato.

Non bagnatela mai con acqua, gin, whisky o altri


liquidi del genere. Alcuni armonicisti d'oltre oceano
usano questo accorgimento credendo di migliorarne le
prestazione. Cioè immergono prima di suonare,
l'armonica dentro un bicchiere con acqua o altro
liquido. Ciò provocherà, in un primo momento, un
rigonfiamento del corpo in legno con un beneficio
sulla tenuta, ma poi appena asciutta un inesorabile
decadimento delle prestazioni generali dello
strumento. Inoltre su armoniche con il corpo in
plastica o metallo l'espediente è assolutamente inutile.
Non suonate subito dopo un pasto. Inutile spiegare
il perché.
Non prestate mai lo strumento. Tralasciando gli
ovvi motivi igienici, l'armonica è uno strumento in cui
la tecnica e le impostazioni sono assolutamente
personali. Ogni armonicista dosa il fiato e soprattutto
"piega" le note in maniera differente da un altro e
quindi per questo motivo la forza usata da un'altra
persona sulle ance può danneggiare definitivamente o
compromettere il loro funzionamento futuro.
Pulitela sempre dopo aver suonato. Per prima cosa
si dovrà capovolgere lo strumento con i fori rivolti
verso il basso e sbatterlo sul palmo della mano per
permettere la fuoriuscita di eventuali gocce di saliva
che potrebbero con il tempo rovinare le ance. Poi con
una pezza sempre pulita si dovrà asciugare e lucidare
le parti esterne del guscio per evitare che dopo
qualche giorno la cromatura diventi opaca. Inoltre in
alcuni modelli come le Golden Melody della Hohner i
gusci esterni tendono ad arrugginirsi col tempo.
Quindi sarà necessario prestargli più attenzione.
Non forzare mai uno strumento quando è nuovo.
Appena acquistato non è conveniente iniziare a
suonare con vigore le note da subito ma gradualmente
e con poco fiato.
Impugnare bene lo strumento è sicuramente il primo
passo per un inizio corretto.

Per convenzione l'armonica si impugna (mancini e


destrorsi) con le note basse a sinistra e le alte quindi a destra
avendo come riferimento i numeri dei fori che spesso sono
presenti in alcuni modelli (anche se questi numeri non
potranno mai essere letti mentre si sta suonando). Comunque
non ci sono particolari motivi, a parte la convenzione, per
cui l'armonica non possa essere tenuta sottosopra.

L'armonica dovrà quindi essere impugnata in maniera


comoda, tra l'indice e il pollice (Fig.1) della mano sinistra (i
mancini potranno invertire le mani). Dovremmo essere in
grado di riuscire a sorreggere in maniera decisa lo strumento
solamente con la mano sinistra senza l'aiuto dell'altra mano.
Infatti la destra andrà tenuta a "coppa" attorno alla sinistra,
formando una camera d'aria, con la punta del dito indice
(oppure il pollice), appoggiato sull'estremità opposta
dell'armonica. (Fig.2). Questa mano infatti verrà mossa
spesso per creare molti effetti e colorare il suono naturale
(vibrato, wha-wha, ecc).

La coppa dovrà in un certo senso riuscire a chiudersi


completamente e creare, per così dire, una cassa armonica
come in Fig.4. Ciò renderà il suono ed in particolare gli
effetti più marcati quando si apriranno le mani (Fig.3). La
leva di questo movimento sarà quindi l'indice o il pollice
appoggiato sull'estremità.

Fig.1 Fig.2
Fig.3 Fig.4

Nel caso si tenga in mano un microfono per amplificarne


il suono, l'impugnatura dell'armonica con la mano destra è
identica alla precedente in più si dovrà sorreggere con il
palmo della stessa mano il microfono. In Fig.5 è visibile uno
dei modelli più usati dagli armonicisti blues e rock, il Green
Bullet della Shure.

La mano destra in questo caso Fig.6 e Fig.8 servirà


principalmente a rendere l'impugnatura più solida e creare
così una camera che convogli il suono il più possibile dentro
il microfono evitando quei fastidiosi fischi che spesso si
innescano tra microfono e amplificatore.

Anche in questo caso, ma sicuramente dopo molta pratica,


la mano destra potrà creare degli effetti, differenti da quelli
acustici, ma altamente suggestivi, come il calo di dinamica
del volume e contemporaneamente un suono più brillante ed
acuto qualora si allontani la mano destra dall'impugnatura,
oppure un effetto composto simile ad un vibrato ed insieme
un wah-wah allontanando ed avvicinando velocemente la
mano destra come in Fig.7
Fig.5 Fig.6

Fig.7 Fig.8

Inoltre come succede per l'impugnatura non elettrificata


più si riesce a creare una forte e salda impugnatura ermetica
con l'uso delle due mani, più corposo e ricco di bassi sarà il
suono prodotto.

Esistono almeno tre modi per suonare le note di


un'armonica o meglio per imboccare lo strumento e produrre
singole note: Whistle Method, Tongue Blocking e U-
block.

Il primo metodo il
Whistle Method detto
anche pucker or lipping
method è il più utilizzato e sicuramente il più consigliato per
chi deve iniziare. Whistle letteralmente significa fischio ed
infatti questo metodo consiste nel corrugare le labbra come
se si stesse fischiando e cercare di creare il buco tra le labbra
tale che riesca a prendere un solo foro sull'armonica.
Tra i tre
metodi
questo risulta
il più difficile
ma come
detto in
precedenza è la prima tecnica da acquisire per un buon
inizio. Suonare le note in questa maniera non solo vi
permette di ottenere un suono pulito e preciso, ma sarà
anche l'unica maniera per poter correttamente suonare con la
tecnica del bending (cioè le piegature delle note) che si
affronterà nei prossimi
capitoli.
Soprattutto le prime
volte potrà capitare di non
riuscire ad ottenere un suono pulito oppure potrà sembrare
che alcune note siano bloccate o difettate. Ciò sarà
sicuramente causato da una posizione delle labbra
leggermente non in linea con il foro.
In questo caso provate a stringere le labbra e spostarle in
alto o in basso e a destra o a sinistra con piccolissimi
movimenti sino a quando il suono sia regolare.
Istintivamente la pressione dell'armonica sulle labbra sarà
molto debole, ma si dovrà cercare di calibrarla, spingendo lo
strumento sino a produrre un suono pieno e sicuro. E' bene
sapere che più si sale sulla tastiera verso le note alte è
maggiore sarà la pressione da esercitare e
contemporaneamente si dovrà corrugare maggiormente le
labbra.

Il secondo metodo, il
Tongue Blocking, consiste
nel creare una imboccatura
molto più grande che copre circa 3-4 fori
contemporaneamente e, con l'ausilio della lingua, si cercherà
di chiudere alcuni fori per lasciarne solamente uno libero. La
tecnica come si potrà intuire non permetterà di ottenere un
suono chiaro è pulito sulle note singole soprattutto quando si
cercherà di eseguire dei brani con passaggi veloci e
articolati.
Anche se è sconsigliato soprattutto a chi deve iniziare è
comunque opportuno studiarne il movimento per poter
essere agevolato, in un secondo tempo, nello studio di altri
effetti ritmici come per esempio le ottave.

Infine l' U-block o tube tongue method è un particolare


metodo usato molto raramente, che consente di ottenere le
note singole tramite la curvatura della lingua ad U che
poggerà direttamente sui fori dell'armonica.
Questo metodo, di cui noi parliamo solo per completezza
ma che sconsigliamo di adottare, ha spesso delle difficoltà
oggettive derivate dal fatto che non tutte le persone sono in
grado di piegare la lingua ad U. Infatti si ritiene che
solamente il 50-70% della persone abbiano la capacità
fisiologica di piegare la lingua in tal maniera. Inoltre come
per il metodo precedente il movimento risulta lento e poco
preciso al fine di ottenere un suolo pulito.
In conclusione cercate di sforzarvi a produrre tramite il
Whistle Method, note il più possibile pulite e chiare su tutta
la tastiera dell'armonica sia sulle note aspirate che soffiate e
non sottovalutate mai le note alte dello strumento. Infatti non
è raro trovare armonicisti che non sappiano usare le note a
partire dal 7° foro a salire !!!

Come devono suonare le note singole ?


Iniziate soffiando da 1° al 4° foro poi dal 4° al 7° ed infine
dal 7° al 10°. Poi la stessa sequenza aspirando.
Le note dovranno suonare limpide e chiare in tutti i fori.

REAL AUDIO MP3


SOFFIANDO dal foro 1 SOFFIANDO dal foro 1
al foro 10 al foro 10
ASPIRANDO dal foro ASPIRANDO dal foro 1
1 al foro 10 al foro 10

In questo capitolo ci occuperemo delle tonalità e delle


relative posizioni sullo strumento.

L'accordatura di un'armonica diatonica si basa su una


scala diatonica naturale, e proprio per questo motivo
esistono, per ogni modello, le 12 principali tonalità. Per
convenzione anglosassone le tonalità sono scritte secondo
questo schema :

Tonalità Sistema anglosassone Sistema italiano


1 C DO
2 Db RE b
3 D RE
4 Eb MI b
5 E MI
6 F FA
7 Gb SOL b
8 G SOL
9 Ab LA b
10 A LA
11 Bb SI b
12 B SI

Come si vedrà facilmente, la


Con il box
corrispondenza tra i due sistemi
sottostante, è possibile
è semplice ed intuitiva.
visualizzare lo schema
Queste lettere-tonalità scritte
delle note sull'armonica
sul corpo dell'armonica o sul
nelle rispettive 12
contenitore esterno, indicano
tonalità :
l'accordo maggiore ottenuto
soffiando su tutti i fori dello
ok
strumento.
Inoltre l'intervallo tra le note
è perfettamente uguale su tutte come si leggono ?
le armoniche, infatti basta
suonare la stessa frase su
un'altra armonica per
trasportarla nella tonalità
corrispondente.

Il termine "Posizioni" è usato per indicare le differenti


scale che si possono ottenere con un'armonica diatonica se si
suonano le note della scala originaria partendo da un'altra
nota anziché dalla sua tonica. Gli intervalli che la
compongono si trovano quindi spostati.

ESEMPIO su una armonica in DO (C) :

Possiamo suonare una scala di DO maggiore :

DO - RE - MI - FA - SOL - LA - SI - DO (un tono -


un tono - un semitono - un tono - un tono - un tono - un
semitono).

Ma diventa una scala Dorica in RE (scala minore con la


6° maggiore e 7° minore) se si prende il RE (primo foro
aspirato) come tonica :

RE - MI - FA - SOL - LA - SI - DO - RE (un tono -


un semitono - un tono - un tono - un tono - un semitono
- un tono).

Oppure un SOL7 dominante :

SOL - LA - SI - DO - RE - MI - FA - SOL (un tono -


un tono - un semitono - un tono - un tono - un semitono
- un tono).
Quindi si può suonare in più tonalità con una sola
armonica diatonica, utilizzando la "posizione" migliore che
meglio si adatta con gli accordi del brano. Qui di seguito la
tabella che raffigura le diverse possibili combinazioni
ottenibili con le 12 tonalità.

Posizioni
Armonica
I° II° III° IV° V° VI° VII°
SOL
C (DO) DO SOL RE m LA m MI m SI m
b
MI b
D b (REb) RE b LA b SI b m FA m DO m SOL
m
SOL RE b
D (RE) RE LA MI m SI m LA b
bm m
SOL
E b (MIb) MI b SI b FA m DO m RE m LA
m
SOL b RE b LA b MI b
E (MI) MI SI SI b
m m m m
SOL
F (FA) FA DO RE m LA m MI m SI
m
Gb SOL LA b MI b
RE b SI b m FA m DO
(SOLb) b m m
SOL b
G (SOL) SOL RE LA m MI m SI m RE b
m
SOL
A b (LAb) LA b MI b SI b m FA m DO m RE
m
SOL b RE b LA b
A (LA) LA MI SI m MI b
m m m
SOL
B b (SIb) SI b FA Do m RE m LA m MI
m
SOL RE b LA b MI b
B (SI) SI SI b m FA
b m m m
Per ricavare la tonalità del brano a partire da quella
dell'armonica:

Se hai per esempio una armonica in D (RE) allora si potrà


suonare in prima posizione (in americano Straight Harp) su
un brano in tonalità di RE (la colonna I° posizione), oppure
in seconda posizione (Cross Harp) su un brano in LA (la
colonna II° posizione), e via di seguito per le altre posizioni.

Per ricavare la tonalità dell'armonica a partire da


quella del brano:

Se invece conosci la tonalità di un brano, per esempio in


SOL e vuoi sapere con quale armonica suonare in seconda
posizione allora guarda la colonna II° posizione e sulla
stessa riga leggi la tonalità dall'armonica corrispondente,
DO.

La tecnica della respirazione è molto spesso sottovalutata


dalla quasi totalità degli armonicisti. Questa è dovuto
principalmente alla naturale ed istintiva predisposizione che
ci permette di parlare.

Questa procedura potrebbe andare bene solamente se le


frasi e le sequenze di note si trovano alternate tra il soffiato e
l'aspirato ma le cose cominciano a diventar complicate
quando si deve eseguire frasi più complesse con sequenze di
note che si trovano quasi tutte sui fori aspirati o su quelli
soffiati.

Inoltre una buona tecnica di respirazione ci aiuta non


soltanto nell'acquisire un maggior controllo dello strumento
ma anche nell'importantissimo compito di definizione e
regolazione del suono e del timbro prodotto dall'armonica
stessa. Infatti le proprietà timbriche di uno strumento a fiato
sono particolarmente influenzate dalla "qualità" e dal
"controllo" dell'aria prodotta.

Premettiamo inoltre che questa tecnica può essere usata


con entrambe i metodi esaminati nelle precedenti sezioni, il
Whistle Method (cioè suonare a singole note) e ad accordi
anche se è molto più efficace sul primo metodo.

Posizione del Corpo

Prima di iniziare con la respirazione parliamo della


corretta posizione che il corpo deve assumere mentre si
suona. Questa è alla base della stessa respirazione e consente
di ottenere una emissione pura e sonora.

Prima di tutto vi consigliamo di passare almeno metà


dalla vostra lezione in piedi e metà seduti con la posizione
del tronco devrà essere identica in entrambi i casi. Le spalle
devono essere spinte indietro e la spina dorsale deve essere
curvata anch'essa indietro. Questa posizione del corpo vi
darà inoltre un grande senso di sicurezza. Uno dei difetti più
gravi di molti armonicisti consiste nell'assumere una
posizione pigra, curvati in avanti, soprattutto quando si
suona seduti. Questo provoca sempre una respirazione
difettosa e insufficiente.

La gola deve essere sempre aperta per consentire il libero


passaggio del flusso d'aria e per controllare meglio il
bending. Questa è il principale fattore che regola la "qualità"
del nostro suono. Per aprire la gola alzate leggermente la
testa e portatela indietro, poi abbassate leggermente il
mento. Provate a suonare qualche nota e noterete che il
suono è più forte e rotondo.

Non alzate le spalle quando inalate l'aria e non


appoggiate le braccia sul torace, altrimenti si impedisce una
perfetta respirazione.

Il Diaframma

Il diaframma è il
muscolo sottile a forma
di cupola che divide il
torace dall'addome. La
sua funzione è
l'espulsione dell'aria dai
polmoni ed il controllo
della pressione d'aria
che viene emessa. A
sostegno dell'azione del
diaframma si utilizzano
anche i muscoli
dell'addome che possono acquisire una forza enorme.

Per l'emissione dell'aria la contrazione di questa


muscolatura inizia alla basa dell'addome e, man mano che
salite nel registro, l'addome viene contratto e sollevato
insieme al diaframma. Indurite l'addome sin dall'inizio della
contrazione.

Cercate il più possibile di sforzarvi ad emettere l'aria


controllando il flusso tramite il diaframma e non tramite i
polmoni. Questo vi garantirà un maggior controllo sulla
pressione del fiato ed una quantità di aria maggiore.
Controllate il movimento poggiando una mano sul vostro
addome e guardandovi allo specchio.

Per l'immissione dell'aria invece sono responsabili i


polmoni ed il torace. Il diaframma deve solamente
accompagnare il movimento dei polmoni abbassandosi ed
evitando così che il torace ed i polmoni si gonfino troppo.
L'aria immessa ha una forza maggiore di quella emessa ma
una durata minore. Infatti sarà più semplice riuscire a tenere
più a lungo una nota soffiata che aspirata. Noterete che le
note aspirate avranno un volume più forte e facilmente
modulabile di quelle soffiate.

Meccanismo della respirazione

Nel registro medio-basso (1-6


foro), per le note soffiate (emissione
d'aria), l'addome è rilassato e
leggermente sporgente dopo
l'inspirazione ed il diaframma si alza
leggermente. Sulle note aspirate
(immissione d'aria) il diaframma si
abbasserà di molto mentre i polmoni
si allargano leggermente. Il suono
sulle note basse risulterà molto più
profondo e grosso se il diaframma si
abbasserà evitando di far gonfiare il torace ed i polmoni.
Nel registro medio-alto (6-10 foro), per le note soffiate
(emissione d'aria), dopo l'inspirazione, l'addome viene
contratto e sollevato verso l'alto in maniere ancor più
accentuata in quanto è necessario che il diaframma controlli
la maggiore pressione d'aria per gli acuti. Per le note
aspirate (immissione d'aria) invece, i polmoni si
contraggono con forza in maniera progressiva e costante
mentre il diaframma si abbassa consentendo un maggiore
accumulo di aria.

In altre parole, più si sale nel registro, minore è la quantità


d'aria richiesta ma maggiore è la pressione di espulsione o di
immissione dell'aria stessa.

Capita spesso e soprattutto agli inizi, che


alcune note come per esempio quelle
relative al 2°, 3° , 5° foro aspirato,
sembrino particolarmente dure o stonate
tanto da pensare che l'armonica sia
difettata. Questo dipende da un'altro fattore
importante che è la posizione dell'armonica rispetto alle
labbra.

Come si vede nella FIG.1 la posizione standard da


assumere durante la normale respirazione è quella
perpendicolare alle labbra, ma per alcune note è necessario
alzare leggermente l'armonica come in FIG.2.

Fate diversi tentativi sino a quando non troverete


l'inclinazione giusta per la corrispondente nota.

Una particolare attenzione deve essere fatta per il Whistle


Method. Infatti in questa tecnica si corrugano le labbra per
suonare singolarmente le note e talvolta un eccessivo
irrigidimento provoca una imboccatura troppo stretta che
pregiudica il timbro ed il volume della nota oltre che creare
delle difficoltà con la tecnica del bending.

Il Naso ha una funzione importante come valvola per


espellere contemporaneamente alla bocca l'aria in caso di
eccessivo riempimento dei polmoni o per incamerarla
velocemente in caso di necessità, per frasi soffiate
particolarmente lunghe. Ma per gli studi iniziali è
conveniente imparare la circolazione solamente tramite la
bocca cercando di non sfiatare dal naso. Quindi cercate di
capire ed assimilare la tecnica chiudendo il naso con l'aiuto
delle dita per poi applicarlo successivamente con il naso
libero.

Considerazioni finali

La tecnica di respirazione è comunque una procedura che


molto spesso si sviluppa naturalmente con il tempo senza
avere necessità di seguire una particolare regola, ma i
consigli dati precedentemente producono sicuramente dei
risultati positivi sin da subito evitando di incorrere a
fastidiosi difetti di impostazione che sarebbero difficili e
noiosi da correggere successivamente.

Non c'è dubbio riguardo al fatto che questo sia


l'argomento più interessante e certamente anche il più
difficile, non solo per chi inizia lo studio dell'armonica a
bocca, ma anche per chi ha già anni di concerti alle spalle. L'
arte del bending (o "piegatura"), infatti, si completa nel
tempo grazie allo studio e all'esercizio assiduo e soprattutto,
anche, grazie ad una grande esperienza e maturità musicale.
Non sono pochi a pensare, inoltre, che ci sia anche una
componente fisica che solo pochi armonicisti hanno il dono
di possedere e che consente quello che alcuni chiamano il
"bending perfetto".

Che cosa è il bending

L' armonica diatonica, come si può notare dallo schema


qui accanto (fig.1), ci permetterebbe di suonare, soffiando ed
aspirando normalmente su tutti e 10 i fori, nella scala della
tonalità corrispondente. Ma dopo un semplice conteggio
delle note ci si accorge che ne mancano diverse per
completare la nostra scala diatonica.

Infatti, prendendo in considerazione il modello in C (DO),


si nota subito che non ci sono alcune note, come per esempio
la F (FA) e la A (LA) della prima ottava (1-4). La seconda
ottava (4-7) invece appare completa, mentre nell' ultima (7-
10) non troviamo la B (SI). Inoltre i semitoni mancano
completamente su tutte e tre le ottave.
A questo punto, per rendere completa la scala del nostro
strumento ed ottenere, quindi, tre ottave totalmente
cromatiche è necessario apprendere due tecniche essenziali:
il bending e l' overbending.

La prima, il bending, ci permetterà di ottenere gran parte


delle note mancanti e cioè quelle che sono raffigurate nello
schema qui alla sinistra (fig.2) con le note scritte fuori dall'
armonica, mentre l' overbending ci darà la possibilità di
completare la scala cromatica con altre 6 note che mancano
qui e che vedremo più avanti.

Una volta apprese le due tecniche sarà possibile suonare


qualsiasi cosa ed in qualsiasi tonalità anche con una sola
armonica diatonica !!!

Sentiamo subito come suona una nota "piegata". Come


esempio prendiamo il 4° foro aspirato che normalmente è
una D (RE) e che con il bending diventa una Db (REb):

bending sul 4° foro aspirato - legato


bending sul 4° foro aspirato - staccato

Che cosa succede

Quando la
lingua si trova in
una posizione
rilassata, i
muscoli che
stanno sulla parte
superiore della
lingua sono anch'essi rilassati permettendo all'aria di passare
liberamente per la gola e la bocca. La nota che riproduciamo
è quella effettivamente accordata sull'ancia. (fig.3)

Se invece si comincia leggermente a inarcare la lingua


verso l' alto contraendo i muscoli e formando una gobba, si
costringe l' aria a passare in maniera forzata producendo un
vortice che farà cambiare il movimento dell'ancia. Questa
alterazione del flusso dell'aria farà rallentare l'ancia stessa
nella sua vibrazione. (fig.4)

A questo punto l' ancia inferiore, la quale vibra aspirando,


si ferma del tutto e incomincerà a muoversi l' ancia superiore
che normalmente vibra solo soffiando (fig.5). Questa
anomala vibrazione produce appunto il Db (REb). Il
passaggio graduale tra la
vibrazione dell' ancia
superiore e quella
inferiore si chiama
appunto "bending".

Inoltre, come si vede


dal diagramma delle note (fig.2) ci sono alcuni fori che
producono sino a tre semitoni come per esempio il 3° foro
aspirato, nel quale è possibile partendo dal B (SI) scendere
di un tono e mezzo sino al Ab (LAb). In questi casi il
passaggio tra l' ancia aspirata che sta nella parte inferiore e
quella alterata della parte superiore è molto graduale e lento.
Come si ottiene

Si sarà notato
che ci sono alcune
note (prima e
seconda ottava)
che si piegano
aspirando sui fori
ed altre (terza
ottava) che si
ottengono invece
soffiando. La
procedura è
simile, ma l' impostazione cambia a seconda della nota.
Esaminiamo la tecnica necessaria per piegare entrambe i tipi
di note.

Per capire meglio la procedura è necessario notare che


questa "camera di risonanza" che crea il vortice d' aria
dovrà, per così dire, essere "accordato" con la nota che
vorremo suonare. Cioè se siamo sui primi fori dello
strumento e quindi sulle note basse, la lingua dovrà essere
rigidamente curva e arretrata per permettere una camera di
risonanza ampia; viceversa per le note alte soffiate la lingua
va a spingersi contro i denti formando una zona molto
piccola.

Viene istintivo soprattutto all'inizio "forzare" la nota


aspirando o soffiando con molta energia. Il bending si basa
essenzialmente sulla giusta intonazione della bocca e non
sulla pressione dell' aria. Quindi cercate di non eccedere con
il fiato e di controllare la corretta posizione della lingua.

Un buon metodo consiste nell' articolare delle sillabe


mentre si suona. Questo ci permette di trovare la giusta
posizione della lingua e quindi della bocca. Per esempio
provate suonando il 4° foro aspirato ad articolare le sillabe
"iu" o "you" oppure "oy - oy -oy" e contemporaneamente
piegare la nota.

Per la
corretta
riuscita del
bending e per
migliorare l'
intonazione
della nota è necessario comunque suonare per singole note e
cioè con il Whistle Method. E' una condizione che
soprattutto all'inizio è consigliata per riuscire ad accordare
la nota e per capire meglio il movimento.
Quindi se non riuscite ancora a suonare le note foro per
foro corrugando le labbra è necessario, prima di iniziare a
provare il bending, esercitarsi il più possibile per acquisire la
corretta impostazione delle labbra. Vi assicuro che sarà tutto
più semplice e chiaro !

1 aspirato 2 aspirato 3 aspirato 4 aspirato


(1 semi) (2 semi) (3 semi) (1 semi)
6 aspirato 8 soffiato 9 soffiato 10 soffiato
(1 semi) (1 semi) (1 semi) (2 semi)
I file audio sopra riportati sono in formato mp3.

La tecnica del bending ha anche un altra interessante


applicazione che produce un particolare e gradevole effetto.
Infatti è molto spesso utilizzata per conferire colore e
profondità alla nota. Potrebbe essere paragonato un po' al
bending fatto su altri strumenti come per esempio sulla
chitarra dove il tirare la nota dà un suono caldo ed umano.
Questo sarà un approfondimento delle successive lezioni.

OH SUSANNA
When the Saints Go Marching In

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