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Il mistero Fargo – sei in grado di risolverlo?

1990. Nel più completo silenzio, la notte del 15 settembre, scompariva nel nulla il dottor Gian
Maria Fargo, grande collezionista di libri antichi ed occultista, fondatore della rivista telematica “in
tenebris scriptum” e personaggio eccentrico, con molte amicizie altolocate.
Dopo una indagine frettolosa, gli inquirenti archiviano il caso. La sua villa, acquistata negli anni 80
presso il “passo della sentinella”, nelle adiacenze della SS.166, immersa in una fitta boscaglia e
poco accessibile, viene tuttavia sigillata.
Siccome il dottor Fargo non aveva familiari viventi, fu chiamato un suo collaboratore, di cui però
non si conosce il nome, ad effettuare una ricognizione sommaria degli oggetti contenuti
nell’abitazione, in particolare della vasta biblioteca di cui l’abitazione era fornita, tra cui spiccavano
libri molto pregiati.
Il misterioso collaboratore, non poté escludere che fossero stati rimossi dei volumi dalla biblioteca
del dottor Fargo, anche perché l’ordine del catalogo spesso non veniva rispettato ed i volumi
venivano riposti a casaccio dopo che il medesimo li utilizzava per i suoi scopi, tuttavia, nella
sezione “L6” della libreria poté riscontrarsi una grande confusione. Numerosi libri, infatti,
giacevano sul pavimento in disordine, come se fossero frettolosamente stati tolti dalle loro sedi, in
alcuni, addirittura, le pagine apparivano strappate mentre in alti era stato scollato il dorso. Quattro
ripiani erano interessati a questo “disastro” mentre il resto della libreria risultò essere,
apparentemente, in ordine.
Nello studio privato del professore, altresì, non tutto era in ordine: la scrivania era ingombra di
carte, la lampada da studio era caduta di traverso e la calotta in vetro si era rotta, similmente era
accaduto per la lampadina. Il filo elettrico era spezzato. Si ipotizzò, che la lampada potesse essere
stata utilizzata dal Fargo come estrema arma di difesa verso un ipotetico aggressore, tuttavia le
schegge di vetro della calotta presenti sulla scrivania, proprio nel punto in cui giaceva la lampada,
parevano smentire tale ipotesi.
In un angolo della scrivania, vi erano alcuni pezzi di carta evidentemente stracciati da un blocco
millimetrato: Su uno vi era lo schizzo della piantina di una casa, non completo, quasi uno
scarabocchio, con la parola “Ezejial Pregzt” aggiunta poco sotto, mentre sugli altri foglietti fu
ritrovato lo scritto del seguente tenore, vergato con molta cura:

“VANA E’ LA SPERANZA DI SCOPRIRE TALUNI SEGRETI MA L’ANSIA DELLA


CONOSCENZA PUO’ SPINGERCI SINO A CONOSCERE COSE A NOI PRIMA IGNOTE.
SOLO AGUZZANDO L’INGEGNO, STUDIANDO E RIFLETTENDO POSSIAMO ESSERE
SULLA BUONA STRADA PER INCOMINCIARE A RISOLVERE QUALUNQUE ENIGMA
SI PRESENTI SUL NOSTRO CAMMINO. PERCIO’ QUELLO CHE SEMBRA, SOVENTE
NON E’, PERCHE’ PUO’ BEN OCCULTARE INFORMAZIONI AD OCCHI INDISCRETI
E CHI SA DOVE GUARDARE NE VIENE CERTAMENTE A CONOSCENZA; CHI NON
SA PASSA”.

(le lettere in corsivo indicano quelle che, nel manoscritto, sono state scritte usando una scala più
piccola rispetto alle altre…)
Su un piccolo notes, ancora aperto sul tavolo, si poteva intuire, grazie ai solchi lasciati dalla penna,
che il Dottor Fargo avesse vergato qualcosa ma i fogli erano stati strappati via e l’unica cosa
leggibile, ricavabile passando una matita sul foglio bianco, erano spezzoni di frasi come “Co……ti”
e ancora la parola “L…NDON”.

1
I fogli di carta millimetrata usati dal dottor Frago per vergare il suo messaggio. Come si può vedere, alcune lettere sono
scritte in una scala più piccola rispetto alle altre. Che si tratti di un qualche codice?

2
Il computer portatile, che lo studioso aveva sempre sulla propria scrivania, era scomparso così come
tutte le sue penne USB ed i raccoglitori di C.D.

Qualunque significato possa avere il messaggio sui fogli millimetrati - e se il dottor Fargo fu vittima
di una aggressione - esso passò inosservato ai suoi aggressori come la stragrande maggioranza degli
oggetti di valore presenti nella vetrinetta e negli scaffali che occupavano due delle quattro pareti
dello studio.
Oltre ai su menzionati messaggi, una stampa a colori, numerata “6”, di un qualche antico
manoscritto, era appoggiata sul divanetto adiacente all’ingresso dello studio, insieme ad una busta
in formato A4, del tipo imbottito usato per le spedizioni, che recava, da un lato, una etichetta
adesiva strappata (probabilmente con l’indirizzo del mittente) su cui poteva ancora leggersi:
“Beinecke Rare Book and Manuscript…” e più in basso, “YAL…”. La busta era molto grande e
capace, e potrebbe aver contenuto anche più stampe del misterioso manoscritto, probabilmente,
fatte sparire come il computer, i C.D. e i fogli del piccolo notes.
Di fronte alla scrivania, un dipinto raffigurante Sir Francis Bacon era stato staccato dalla parete e
scagliato contro un angolo: pezzi della preziosa cornice erano sparsi ovunque.

La tela dello studio del Dott. Fargo raffigurante


Sir Francis Bacon.

3
L’immagine, numerata “6” del misterioso manoscritto, ritrovata sul divanetto.

Nella camera da letto, molti capi d’abbigliamento, ancora attaccati alle stampelle, erano stati estratti
dall’armadio e gettati sul pavimento. Tranne questo particolare, non fu possibile capire se qualcosa
fosse sparito. Tuttavia, a distanza di una settimana, presso la stazione ferroviaria di Ascea fu
ritrovata una valigia morbida, recante sul cuoio le iniziali “G.M.F.” nella quale vi erano alcuni
ricambi mai utilizzati ed una foto in bianco e nero di una donna, nuda, seduta affianco ad uno
spadone ed uno scudo. Le iniziali, lasciarono supporre che si potesse trattare della borsa e dei panni
del Dottor Fargo.

Dov’è il dottor Fargo? Perché è sparito così improvvisamente? Quali misteri si celano dietro la sua
scomparsa? Aiutaci a risolvere questo enigma!

“Fargo Mistery” A.R.G. © 2010 by Misteri&Curiosità http://misteri.infoagropoli.it

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