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I CONGRESSO PROVINCIALE DELLE FEDERAZIONE DELLA SINISTRA

Provincia di Sondrio
Documento conclusivo

La Federazione della Sinistra è la concreta unione di


organizzazioni partitiche, associazione singole/i, compagne/i,
che offre un luogo di confronto e discussione per rinnovare la
militanza, costruire pratiche comunitarie, ridare senso e voce al
popolo della sinistra.

La Federazione della Sinistra è la via d'uscita dall'inutilità


della politica e dal compromesso a perdere come unica forma di
contrattazione.
Al centro della nostra riflessione stanno il lavoro, i diritti di
cittadinanza, la piena affermazione della democrazia sociale ed
economica ed il superamento del capitalismo.
La Federazione della Sinistra è la via unitaria di uscita dal
periodo delle sconfitte, delle scissioni, degli isolamenti e dei
leaderismi.
Costruire la Federazione significa lavorare per l'unità della
sinistra comunista e d'alternativa, per la crescita
dell'opposizione sociale e sindacale, dei movimenti e delle
esperienze territoriali di lotta.

I nostri riferimenti ideali sono la storia del movimento operaio


italiano, comunista e socialista, l'antifascismo, i movimenti per
la pace, per l'ambiente, per l'internazionalismo, per i diritti
delle donne e per i diritti civili.

Ci uniamo per invertire la tendenza alla frantumazione che tanti


guai ha prodotto per le lavoratrici e i lavoratori, per dare senso
e credibilità al progetto di cambiamento sociale.

Ci rivolgiamo innanzitutto a tutti i cittadini di Valtellina e


Valchiavenna, alle lavoratrici ed ai lavoratori, consapevoli che la
divisione più profonda degli ultimi 20 anni è stata quella che ha
portato compagne e compagni ad allontanarsi dalla politica. Ci
rivolgiamo a tutte le forze sociali e politiche che si collocano
sul terreno della sinistra di alternativa.

Anche nella nostra provincia, riaffermiamo le coordinate politiche


fondamentali ed i valori alla base della nostra scelta.

• L'anticapitalismo.
Il capitalismo è basato strutturalmente sull'ingiustizia sociale
e lo sfruttamento. La crisi che imperversa, non fa altro che

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evidenziarne gli aspetti più brutali e si ritorce sulle
condizioni di vita di lavoratrici ed lavoratori, sulle classi
popolari precipitate nel peggiore degrado e sulle stesse classi
medie anche esse risucchiate verso il basso.

Per questo diciamo che un altro mondo è possibile, che un


mondo non capitalista è necessario!
Per fare questo è indispensabile l'unità di tutte le forze
anticapitaliste, a partire da quelle comuniste.

• La centralità del lavoro.


Occorre riaffermare che la costruzione dell'opposizione politica
e sociale, vera, forte e radicata, parte dalla difesa dei diritti
delle lavoratrici e del lavoratori, dalla necessità di dare
rappresentanza al lavoro, dalla lotta contro le diseguaglianze e
per la giustizia sociale.

• Il rilancio dello stato sociale.


L'allargamento dei diritti di cittadinanza, le lotte per
l'inclusione sociale e la diffusione di pratiche mutualistiche.
Il trentennio conservatore italiano ha smontato pezzo per pezzo
le conquiste del movimento operaio e ora si appresta a dare
l'assalto finale allo Statuto dei Lavoratori. Impedire questo, e
lanciare la controffensiva, è il primo compito della sinistra.
• La lotta per la pace.
Per il disarmo, per i diritti dei popoli, per i diritti dei
migranti e per il diritto di non dover mai più essere costretti
ad emigrare. Gli ultimi venti anni hanno dato la stura ai
peggiori conflitti etnici e alle migrazioni forzate dalle guerre
e dalle carestie. L'ordine internazionale del neoliberismo deve
essere sostituito da un ordine nuovo, il cui comando non sia
nelle mani dell'unica superpotenza statunitense e delle
oligarchie finanziarie.

• L'ambientalismo.
La difesa dei beni comuni, a partire dalla risorsa acqua, sia
come servizio idrico sia come fonte d'energia. La difesa del
territorio, contro la cementificazione che aumenta in maniera
esponenziale il rischio idrogeologico.
• Il diritto al sapere.
La difesa ed il rilancio della scuola pubblica e di qualità, di
fronte alle politiche nazionali e regionali di smantellamento, di
riduzione delle risorse, di svilimento del ruolo degli insegnanti e
dei lavoratori della scuola, di impoverimento culturale della
società.

L'attuale crisi economica è la drammatica conseguenza delle


politiche liberiste e del capitalismo finanziario. Le risposte a
questa crisi non sono certo le politiche delle destre e dell'Unione
Europea, tese all'ulteriore compressione dei diritti sociali,

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all'emarginazione del lavoro e delle sue rappresentanze ed alla
precarizzazione del rapporto di lavoro.

E’ lo stesso modello capitalista che va messo in discussione!

Nella provincia di Sondrio emergono in maniera netta alcune


questioni di fondo:

1. La natura del blocco di potere della destra.


La destra pratica anche nella nostra provincia, politiche di
casta e uso privato delle risorse pubbliche il tutto nel più
forte disprezzo della legalità. L'alternativa a questo blocco
di potere è, prima di tutto, un'alternativa di comportamenti,
di valori etici, di pratica e discussione politica incentrata
sui reali bisogni dei cittadini, di diffusione della cultura
della legalità, di rispetto della democrazia e delle sue
regole, del mutualismo e della partecipazione.
la Federazione della Sinistra pone a tutte le forze sociali
una vera e propria questione. morale, legata alla messa in
discussione dei comportamenti e dei gruppi dirigenti delle
forze conservatrici e delle destre. Non c'è alcun spazio
politico o istituzionale per forme di compromesso, non è
possibile alcun accordo con chi governa a Roma e Milano e a
Sondrio fa finta d'essere d'opposizione, né tantomeno sono
accettabili logiche di scambio tra le forze democratiche e le
destre di Valtellina e Valchiavenna.
La questione morale riguarda anche la penetrazione delle
forze della criminalità organizzata evidenziata anche dalle
recenti inchieste sul cantiere della nuova Strada Statale 38,
non è più possibile chiudere gli occhi e fare finta che il
nostro territorio sia naturalmente impermeabile all'economia
mafiosa.

2)Nelle nostri valli a forte egemonia leghista la Federazione


della Sinistra propone di agire unitariamente campagne
politiche per smascherare le contraddizioni della Lega.
All’elettorato popolare deve denunciata la casta leghista ed
evidenziato come la Lega non sia in grado di risolvere
nessuno dei problemi con i quali ha raccolto i voti.

3)L'acqua e le risorse naturali. Nella nostra provincia attorno


all'acqua si intrecciano la difesa dell'ambiente e della
prevenzione dei dissesti idrogeologici, del tentativo di
privatizzazione portato avanti dalla regione Lombardia e dal
governo nazionale. Ribadiamo che la gestione del ciclo delle
acque debba rimanere pubblica come chiesto in sede referendaria
da un milione e mezzo di cittadini in tutta Italia, di cui oltre
4000 in provincia di Sondrio, e si deve respingere qualsiasi
accomodamento legislativo che neutralizzi i referendum e lasci
aperta la possibilità della privatizzazione.

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2. La nostra provincia paga uno sfruttamento idrico che ha
superato la soglia di compatibilità ambientale: ribadiamo un
deciso no ad ulteriori rilasci di concessioni.

3. Come ampiamente documentato da alcune pubblicazioni, le


società idroelettriche per troppi decenni hanno sottratto
acqua oltre le concessioni senza quindi versare al territorio
quanto dovuto.
Sono maturi i tempi anche perché valtellinesi e
valchiavennaschi rivendichino, per il passato e per il futuro,
dalle società idroelettriche il riconoscimento di un adeguato
risarcimento per il territorio a fronte della ricchezza qui
prodotta.
Accanto a queste istanze fondamentali, la sinistra avanza la
proposta di utilizzare i proventi dei canoni idrici, da
riscuotere fino in fondo, per interventi di difesa del suolo,
per il mantenimento degli assetti idrogeologici e
antropologici delle aree montane, anche attraverso fonti
energetiche sostenibili, e non per interventi a pioggia di
dubbia efficacia che troppo spesso non difendono il territorio
ma alimentano le pratiche di sottogoverno della Lega Nord o
del PDL.
4. Il lavoro. Il fondovalle è una risorsa naturale della nostra
provincia, sia per il valore ambientale in sé sia per la
possibiltà di sviluppare il settore del turismo sostenibile
anche nella bassa valle. L'economia del capannonificio
distrugge questa risorsa, producendo per di più una valle
piena di capannoni vuoti e di fabbriche chiuse. Il settore
edile ha bisogno di una pianificazione che lo porti a
riconvertirsi verso le operazioni di messa in sicurezza del
territorio e di restauro dei centri storici in degrado.

La destra va sconfitta a livello nazionale e a livello locale, è


indispensabile lavorare alla crescita dell'opposizione politica e
sociale, attraverso la partecipazione e la ricostruzione
dell'azione politica collettiva e plurale, la valorizzazione delle
lotte sociali e del movimento sindacale.
Anche a livello locale le forze democratiche non devono limitarsi
ad una mera battaglia istituzionale cercando solo di incunearsi
negli spazi generati dai conflitti Lega-PDL.
E’ tempo di aprire una stagione di vera opposizione partendo da
campagne politiche nella società.

La sinistra e le forze democratiche devono ripartire dai bisogni


reali del territorio e dalle esigenze del lavoro per essere in
grado di lanciare la sfida alla destra e ai poteri forti, e non di
esserne subalterni.

Indipendentemente dai prossimi appuntamenti elettorali, nazionali e


locali, la Federazione della Sinistra ritiene che si debbano

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ricercare forme di collaborazione e tavoli tematici di discussione
con tutte le forze democratiche, a partire dai compagni di SEL e
dal Partito Democratico.

COMPAGNE E COMPAGNI, AL LAVORO E ALLA LOTTA!

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