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giornale della fondazione

AIUTIAMOLI A VIVERE
Aiutiamoli a Vivere - Luglio 2010 / anno 14 / numero 2 e-mail: fondaav@tin.it • web site: http//www.aiutiamoliavivere.it
Tariffa Associazioni Senza Fini di Lucro: "Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 N° 46) Art. 1, Comma 2, DCB (Cremona C.L.R.)"

AFRICA:
oltre i mondiali...

... la speranza
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CARO DIRETTORE
AIUTIAMOLI A VIVERE

M
i permetto di segnalarti un messaggio del no-
stro Presidente della Repubblica Giorgio Napoli-
tano inviato al Convegno “Donne in TV e nei Media:
un nuovo corso per l’immagine al femminile”
svoltosi nello scorso mese di Aprile .
Un messaggio molto significativo, fatto non da un
“clericale” , o bigotto, ma da un “laico” e quindi più
facilmente condivisibile da tutti.
In questo messaggio il Presidente invita a porre un
argine alla tendenza, soprattutto tra i giovanissimi, a
sminuire o peggio a maltrattare il femminile.
Nello scritto Giorgio Napolitano plaude all’iniziati-
va del Convegno e augura che l’iniziativa possa rag-
giungere il suo obiettivo :”… mi riferisco al rispetto
che le donne devono esigere in ogni ambito: nella
famiglia, nella scuola, nel luogo di lavoro, in politi-
ca.. è evidente che la comunicazione di un’immagi-
ne della donna che risponde a funzioni ornamentali
o che venga offerta come bene di consumo offenda
profondamente la dignità delle donne italiane.. non solo: questo stile di comunicazione nei
media, nella pubblicità, nel dibattito pubblico può offrire un contesto favorevole dove attec-
chiscono molestie sessuali, verbali e fisiche, se non veri e propri atti di violenza anche da parte
di giovanissimi”.
Il Capo dello Stato sottolinea l’importanza ”..che si ponga un argine a questo dilagare della ten-
denza alla sottovalutazione o all’aperto disprezzo della dignità femminile, educando fin dall’in-
fanzia i giovani al rispetto delle donne, le ragazze a pretenderlo e ancor di più i ragazzi ad es-
primerlo”.
Già in un’altra occasione, la giornata della festa della Donna dell’8 marzo, così si era espresso il
Presidente facendo riferimento all’art. 3 della nostra Costituzione “.. l’impegno a rimuovere gli
ostacoli che limitano la libertà e l’uguaglianza dei cittadini si deve riferire pure al diritto di ot-
tenere uguale rispetto e dignità per tutti i cittadini di entrambi i sessi”.
Come vedi, caro Direttore, sono parole che danno una forte spinta a valorizzare la dignità della
donna in una società dove sembra che tutto vada a senso unico: la mercificazione della donna.
E gli esempi sono molteplici e sotto gli occhi di tutti.

Padre Vincenzo Bella


Socio Fondatore

p.s. Colgo l’occasione per inviare a tutti i Comitati un caloroso saluto e un vivo ringraziamen-
to per quanto fanno per realizzare al meglio i programmi della nostra Fondazione.

Editore: Direttore responsabile FONDAZIONE


N.
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Fondazione Aiutiamoli a Vivere Alberto Favilla
Viale Trieste, 7 - Terni
AIUTIAMOLI A VIVERE
Periodico Trimestrale stampa in 8.000 copie
Stampatore:
Spedire i testi e fotografie alla redazione Sede Nazionale - Viale Trieste, 7
Società Editrice Lombarda srl 05100 Terni
Via De’ Berenzani, 6 - Cremona Davide Bonetti
Via Agordat, 2 - 20127 Milano Tel. 0744/279560-220079
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La Redazione della Fondazione:
Fabrizio Pacifici - Enrico Cherubini
Sandro Bernardi - Davide Bonetti c/c bancario: IT82 Z010 0514 4000 0000 0013 711
Iscrizione Tribunale di Terni n. 2 c/c postale: IT27 H076 0114 4000 0001 2001 053
del. 27/03/1998
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FINALMENTE

AIUTIAMOLI A VIVERE
SIAMO ONG
ll’inizio organiz- ONLUS, in Organizzazione Non tentativo di ostacolare tale proces-

A zazione di volontaria- Governativa. so ma nell’organizzazione cresce-


to, poi organizzazione Al Convegno di Roma del 2007 va la consapevolezza di essere in
non lucrativa di uti- discutemmo del tema “Da un grado di ideare e realizzare pro-
lità sociale, oggi volontariato spontaneo ad un getti formativi, educativi e di
siamo finalmente Organizzazione volontariato consapevole” e l’idea sostegno oltre la centralità del-
Non Governativa. di trasformare l’organizzazione in l’accoglienza del bambino
Al Convegno del 2006 a Clusone un’Organizzazione Non Governa- bielorusso che rimaneva e rimane
(BG) lanciammo l’idea di trasfor- tiva diventava sempre più realtà. il nostro ESSERE FONDAZIONE.
mare l’organizzazione di volon- Ricordo ancora la resistenza, la Una Organizzazione Non Gover-
tariato, diventata nel frattempo paura del cambiamento, il forte nativa (ONG) è una organiz-
zazione che è indipendente dai
governi e dalle loro politiche.
Generalmente, anche se non sem-
pre, si tratta di organizzazioni
non aventi fini di lucro, che otten-
gono almeno una parte significa-
tiva dei loro introiti da fonti pri-
vate, per lo più donazioni. Nel
mondo anglosassone vengono
spesso identificate con la sigla
PVO- Private Voluntary Organiza-
tion, preferita a NGO- Non Go-
vernmental Organization.
L’espressione organizzazione non
governativa è stata menzionata
per la prima volta nell’ambito
delle Nazioni Unite: l’articolo 71
della Carta costituzionale del-
l’ONU prevede infatti la possibilità
che il Consiglio Economico e So-
ciale possa consultare “organiz-
zazioni non governative interes-
sate alle questioni che rientrano
nella sua competenza”.
Le ONG esistono per una miriade
di scopi, tipicamente per portare
avanti le istanze politico-sociali
dei propri membri, spesso trascu-
rate dai governi. Alcuni esempi
sono: il miglioramento dell’ambi-
ente, incoraggiamento dell’osser-
vazione dei diritti umani, l’incre-
mento del benessere per le fasce di
AIUTIAMOLI A VIVERE 4

popolazione meno benestanti, o Queste sono le libere associazioni, questo che non può rimanere
per rappresentare un’agenda cor- create da privati cittadini che, per fuori, anzi deve assumersi le sue
porativa, ma ci sono tantissime or- motivazioni di carattere ideale o responsabilità e continuare a
ganizzazioni e i loro scopi co- religioso, intendono impegnarsi a crescere.
prono un’ampia gamma di po- titolo privato e diretto, per dare un
sizioni politiche e filosofiche. Tipi- contributo alla soluzione dei pro- Oggi, con il Decreto del Mini-
camente fanno parte del movimen- blemi del sottosviluppo, principal- stero degli Affari Esteri del
to ecologista, pacifista, laburista o mente quelli del “sud del mondo”. 07/06/2010 n° 128/001539/1, la
dei popoli indigeni, e non sono af- Queste non avendo fonti di fi- Fondazione “Aiutiamoli a Vi-
filiate formalmente ad alcun parti- nanziamento istituzionali ed es- vere” è ORGANIZZAZIONE NON
to politico o punto di vista che non sendo per statuto senza finalità di GOVERNATIVA.
siano i diritti umani o la pace o l’e- lucro, in ragione della filosofia Lasciatemi gioire con tutte le
cologia o la tolleranza. Alcune umanitaria e sociale che le anima, famiglie, i comitati e i membri
ONG sono coperture di gruppi realizzano le loro attività grazie a del C. di A. che hanno creduto in
politici o religiosi, ma queste han- finanziamenti esterni; si basano questo processo di trasfor-
no minor credibilità globale. comunque anche sull’apporto di mazione che ci ha visto tutti pro-
Le ONG impiegano metodi diversi lavoro volontario, gratuito o semi- tagonisti di un’azione di concreta
tra loro. Alcune agiscono princi- gratuito, offerto da membri e sim- solidarietà verso i bambini
palmente come gruppi di pres- patizzanti. bielorussi accolti in soggiorni
sione politica, altre conducono I due caratteri essenziali per solidaristici ma con la certezza
programmi che aiutano il loro definire un’organizzazione non che quello “spontaneismo” si
scopo (ad esempio: una ONG pre- governativa di cooperazione allo stava trasformando in “consapev-
occupata di alleviare la povertà sviluppo sono quindi costituiti dal olezza” che il modello costruito
che fornisce aiuti alimentari ai carattere privato, non governativo per le popolazioni infantili
bisognosi). dell’associazione e da quello del- bielorusse poteva essere utilizza-
Le relazioni tra finanza, governi e l’assenza di profitto nell’attività. to in ogni parte di mondo dove
ONG possono essere abbastanza Caratteristica di queste organiz- c’è bisogno di concreta solidari-
complesse e talvolta antagoniste, zazioni è una forte spinta ideale, età.
particolarmente nel caso di ONG finalizzata all’obiettivo di con- Questo oggi, essendo diventati
che si oppongono ad alcune atti- tribuire allo sviluppo globale dei ONG, sarà il NOSTRO ESSERE
vità governative o finanziarie. paesi socialmente ed economica- FONDAZIONE.
Un settore specifico delle ONG mente più arretrati. Grazie a tutti voi.
sono le ONG di cooperazione allo La Fondazione “Aiutiamoli a Vi- Il Socio Fondatore
sviluppo. vere”, oggi, è tutto questo ed è per Dr. Pacifici Fabrizio
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C’È FUTURO PER CERNITSY?


uando ci si mette a scrivere di problematico, oggi gli allievi sono in- ragazzi. Vengono frequentati da pochi

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un vissuto trascorso, non è tegrati completamente e gli insegnan- elementi e solo i migliori, mentre i
mai così facile: le cose da dire ti della scuola pubblica partecipano ragazzi che presentano più disagio
sono veramente tante. Riuscire a met- recandosi presso l’istituto alla for- non sono per niente coinvolti in nes-
tere nero su bianco delle emozioni, mazione umana e didattica dei suna attività, ma lasciati soli nella
delle sensazioni vere, autentiche, è soggetti”. Ho i miei dubbi su questa loro apatia.
molto difficile e forse, finchè speri- integrazione, perché il giorno 8 Aprile Ciò che mi ha colpito maggiormente
mentate di persona, sono come tante 2010 alla scuola 1 di Liozno si è svolto è la svogliatezza dei ragazzi, la mag-
parole messe una accanto all’altra. lo spettacolo di primavera al quale gior parte di loro fuma e appena può
Penso sia giusto, doveroso dire, rac- partecipavano tutte le scuole dove beve; questo perché come mi dicono :
contare ciò che ho visto e sentito per- una commissione selezionava il non ho niente da fare”. Trascorrono
ché è proprio a partire da questo viag- miglior numero per inviarlo alle se- pure il loro tempo a guardare per ore
gio con esperienze di incontri forti lezioni regionali e poi nazionali. C’era la televisione e così almeno “non cre-
che ho conosciuto un po’ di più la re- la scuola di Puskin, ma nessun ragaz- ano problemi” .All’interno dell’istitu-
altà della Bielorussia. zo di Cernitsy. Al mattino tre ragazzi to mancano figure maschili che pos-
Ho trovato diverse persone intelligen- di Cernitsy vanno con il pulman a sano coinvolgere i ragazzi: attual-
ti, motivate, attente ad aiutare chi è in Puskin, mentre si aspetta l’arrivo essi mente sono 48 ragazzi di cui 13 fem-
difficoltà, che leggono in modo obiet- si mantengono a debita distanza dai mine e 35 maschi.
tivo la realtà nella quale vivono e ragazzi dell’istituto e nessuno inter- Ritengo che sia molto importante
trovano soluzioni dinamiche anche se agisce con loro. Una mattina sono sta- creare degli interessi sportivi, cultu-
i mezzi sono scarsi e insufficienti. Mi to pure a Puskin con il permesso del rali, di svago, di interazione con
ha fatto piacere incontrare queste direttore e lì sono rimasto durante le l’esterno per dare un futuro più
persone scoprire che non “sono tanto attività scolastiche. Al suono dell’ in- sereno a tutti questi bariga ai quali mi
pastori, ma educatori” con la E tervallo i ragazzi di Cernitsy si met- sento legato, dai quali ricevo tante at-
maiuscola, che mettono al primo po- tono in gruppetti fra di loro e man- tenzioni, attestati di stima e di affetto.
sto non la ristrutturazione o il miglio- giano pure in mensa a orari diversi Stima e affetto per la Fondazione e
ramento degli ambienti, ma il bambi- dagli altri. per l’Associazione di Clusone l’ho po-
no, il ragazzo, la famiglia, seguendoli Ho verificato che l’unica Scuola Fab- tuta constatare sempre dal direttore,
in percorsi individualizzati e volti a brica in Bielorussia è sempre stata dal personale dell’ istituto e da tutte le
far emergere le capacità e le compe- quella di Senno e nessun altro istituto persone semplici o che hanno respon-
tenze dell’educando. Il sistema le- lo potrà mai diventare e non può es- sabilità nella provincia di Liozno.
gislativo delle Repubblica di Belarus, sere l’installazione di una serra o di
si sa, è molto complesso e accentrato, un laboratorio a trasformare un isti- Giovanni Domenico Giudici
me le realtà territoriali, se vogliono, tuto in scuola fabbrica.
leggono, interpretano, agiscono e ap- Di pomeriggio i ragazzi dalle ore
plicano a seconda delle zone nelle 16,30 alle 18,00 hanno il momento di
quali essi vivono le diverse leggi. E’ studio, suona la campana, i ragazzi ar-
indubbiamente la voglia, la moti- rivano e dopo nemmeno 5 minuti i Una replica autorevole
vazione che spinge le persone a cam- compiti sono finiti, nessuno li con-
biare, a far cambiare in base ai posti trolla con il risultato che la media vo- Ho letto, come sempre faccio, con
più o meno di responsabilità da esse to delle loro pagelle è di 2-3. Ci sono somma attenzione la lettera dell’ami-
occupate. comunque anche ragazzi e ragazze - co Giudici Giovanni Domenico rimes-
In un’altra realtà (Istituto di Cernitsy) si contano sulle dita di una mano - sa alla sede nazionale della Fon-
nella quale ho creduto tanto, e con che ottengono voti molto alti 9-10. dazione al suo rientro dalla visita fatta
me anche l’associazione dell’ Alto- L’eccezione non è la regola. in Belarus.
piano di Clusone della quale faccio Nei giorni in cui sono stato all’istituto Le impressioni che si ricavano da vi-
parte, dando impegno, tempo, pas- sono arrivati dei bambini nuovi di cui aggi fatti in questo paese contraddit-
sione, energie e soldi, al migliora- tre fratellini e altri due provenienti da torio sono sempre di lettura alquanto
mento interno delle strutture non fa realtà diverse; ho trovato che al di là problematica e vengono vissute in
seguito l’attenzione e il salto di qua- di dare i vestiti, le ciabatte, la cartella modo personale a seguito delle moti-
lità educativo che adesso sono urgenti da parte degli educatori, non erano vazioni che prevalgono nel vivere le
fare. seguiti e accuditi dal personale ma lo emozioni.
Ho notato che si guarda tanto all’im- erano da alcune ragazze più grandi. Soddisfatto che l’amico Domenico ab-
magine, alla forma - come si dice - e I laboratori realizzati dagli italiani bia trovato persone “ non pastori ma
poco al contenuto. sono poco usati o solo per gioco (es. educatori”, certamente anche in
Mi vengono spontanee alcune consi- laboratorio di computer). Visitando in questo paese esistono persone che si
derazioni: questi giorni diverse scuole ho riscon- pongono in modo corretto e positivo
nell’estate 2008, come mai non ci si è trato che lo stato bielorusso nei suoi per affrontare e risolvere le proble-
adoperati a sollecitare il direttore a programmi inserisce per i ragazzi più matiche che affliggono la popolazione
conservare la scuola fabbrica dopo grandi le attività di meccanica e di giovanile del paese Bielorussia.
tutti gli investimenti fatti? falegnameria per i maschi e per le Sono altresì d’accordo che : “…….al
I ragazzi vanno a scuola nel villaggio femmine di taglio e cucito e di econo- miglioramento interno delle strut-
vicino di Puskin, e leggo nella re- mia domestica. All’Istituto i labora- ture non fa seguito l’attenzione e il
lazione inviatami sulla Scuola Fabbri- tori ci sono, sono stati potenziati dagli salto di qualità educativo che adesso
ca per il 2010 che “Dopo un avvio italiani, ma sono poco usati dai sono urgenti fare” come dice riferen-
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dosi alla scuola-fabbrica di Cernitsy; ciò che è stato fatto dalla Fondazione educatori, assieme alla presenza di un
l’amico Domenico mi ha sempre sen- attraverso i suoi comitati, di mantenere sacerdote ortodosso, fosse pressante
tito dire, per estremizzare le cose, la possibilità di usufruire dei laboratori per favorire la crescita, abbiamo fatto
che: “la formazione professionale di formazione professionale non solo proposte di applicare corsi formativi e
negli internati è secondaria, perché per gli ospiti dell’istituto ma anche per preventivi, abbiamo chiesto alle au-
rimane fondamentale che agli ospiti gli allievi delle scuole pubbliche (du- torità di favorire l’integrazione e ci
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degli internati venga offerta una per- rante quest’anno l’aula di informatica, siamo a tal proposito mossi sul territo-
correnza di formazione umana, ca- considerata la migliore della regione di rio per favorire tutto questo (ecco per-
pace di inserirli al termine del periodo Vitebsk, ha ospitato per una settimana ché abbiamo chiesto ai comitati di ospi-
trascorso in internato, in modo au- un corso riservato ai migliori allievi tare minori da famiglia provenienti
tonomo nella società”. delle scuole pubbliche della regione e dalle comunità rurali della zona, per-
Questo non avviene, o avviene in mi- con la partecipazione di alcuni allievi ché la gente comprendesse che gli ospi-
nima parte, sia a Cernitsy sia in tutti della scuola-fabbrica) e si pensa che lo ti dell’istituto sono membri a pieno
gli internati del paese Bielorussia. stesso si possa fare con i laboratori di titolo della comunità e hanno le stesse
Mancano veri educatori, mancano cucito, di parrucchiera, di meccanica e problematiche e debbono godere delle
risorse, manca soprattutto la volontà e con l’allevamento suinicolo (voglio ri- stesse opportunità di crescita), abbia-
la capacità culturale di considerare i di- cordare che questo intervento è quello mo intrapreso con quasi tutti i direttori
versi come persone bisognose di atten- che attualmente fornisce all’istituto, delle varie scuole pubbliche un dialogo
zioni particolari e soggetti aventi una oltre che una conoscenza professio- di conoscenza, abbiamo promosso
dignità umana. nale, la possibilità di fornire migliora- progetti per l’inserimento lavorativo
È un passaggio difficile, lungo, pieno di menti a diverse strutture di vita interna per portatori di handicap (primo e uni-
insidie ( ricordiamo sempre che in dell’istituto ideate dal direttore, attra- co progetto attuato in Bielorussia), ab-
Bielorussia tutto scende dall’alto, tutti verso la vendita della carne il reimpiego biamo avviato il progetto di formazione
rischiano in proprio qualora si in- del denaro). e inserimento lavorativo riservato ai
traprendano iniziative che escono dal È vero che i laboratori sono poco sfrut- giovani usciti dall’internato e a giovani
percorso stabilito, esistono preconcetti tati dai ragazzi, ma, oltre a sollecitare il in difficoltà provenienti dalle zone ru-
ed esistono compromessi); occorre vi- direttore, non possiamo fare altro op- rali, abbiamo riservato enorme atten-
vere quotidianamente in quel paese e pure qualcuno di noi dovrebbe vivere in zione per scoprire situazioni di degrado
porsi all’interno delle situazioni e avere permanenza in Bielorussia e ottenere sociale e per ammalati in condizioni
la capacità di vedere, ascoltare, analiz- dalle autorità competenti la patente di gravi fornendo materiali, medicinali e
zare e l’umiltà di continuare a di- operatore. dando la possibilità di visite specialis-
scutere e chiedere senza pensare di È vero che l’integrazione tra i ragazzi tiche in Bielorussia e fuori dalla
potere imporre e di essere portatori di della scuola-fabbrica e quelli della scuo- Bielorussia; abbiamo cercato di fare
un credo superiore. la pubblica non è totale, ma dobbiamo rete sul territorio.
La Fondazione, attraverso il sottoscrit- altresì ricordarci del vissuto dei ragazzi Tutto questo lavoro, forse fatto mala-
to e il c.d.a della scuola-fabbrica, in tut- e della situazione generale; ritorniamo mente, è stato voluto e condotto dalla
ti questi anni ha cercato di modificare al discorso del salto culturale. Fondazione per fare crescere il territo-
le cose attraverso un dialogo costrutti- Il mangiare, il trasporto dei ragazzi è rio attorno alla scuola-fabbrica di Cer-
vo con le istituzioni tutte e con le per- una questione di organizzazione inter- nitsy e per inserire gli ospiti della scuo-
sone che operano al fine di potere far na e abbiamo detto al direttore la nos- la-fabbrica in un contesto umano che
comprendere la strada corretta da per- tra opinione, ma non possiamo pre- era sempre stato loro negato.
correre; tante volte ci siamo scontrati e tendere di organizzare queste cose. Sono il primo a riconoscere i nostri er-
abbiamo anche minacciato, ma sempre Non è assolutamente vero che “solo rori e le nostre mancanze, le nostre ca-
è prevalsa la nostra attenzione al non Senno sarà scuola-fabbrica e nessun’al- pacità sono limitate culturalmente e
distruggere, al non abbandonare, per- tra”. sono soprattutto limitate nel tempo e
ché il nostro operare è per il rispetto e Senno ha ottenuto la clausola di istitu- nella presenza in Bielorussia, ma, come
la crescita delle persone in difficoltà, to sperimentale ottenendo il percorso tutti i volontari, abbiamo anche
rispettando e pur tante volte non con- scolastico completo; Cernitsy ha ot- famiglia e lavoro.
dividendo l’operato e l’essere del paese tenuto la qualifica di istituto sperimen- Voglio credere che l’amico Domenico,
Bielorussia. tale per l’agricoltura e l’allevamento che gode la mia profonda gratitudine
Non è assolutamente vero o meglio è con un percorso scolastico fino alla 9° per l’impegno e l’umanità sempre resa
falso che “la Fondazione” nell’estate classe, in attesa di modifica. alla Fondazione per migliorare la situa-
2008 non abbia sollecitato il direttore a Altri istituti adottati per il percorso zione dei minori bielorussi ed in parti-
conservare la scuola-fabbrica nella sua scuola-fabbrica hanno percorsi scola- colare degli orfani dell’istituto di Cer-
totale integrità”. stici diversi e queste situazioni com- nitsy, voglia assieme al comitato del-
I viaggi fatti, gli incontri a livello portano praticamente attività diverse, l’Altopiano di Clusone, come hanno fat-
nazionale, a livello regionale, a livello che possono essere modificate in picco- to in questi anni, continuare ad essere
provinciale, a livello comunale, che ab- la parte solamente dalla volontà del sin- di sprone e di salvaguardia degli impe-
biamo ripetuto più volte assieme al so- golo direttore dell’istituto. gni profusi da tutti noi, affinché si pos-
cio Fondatore hanno permesso, nel- Anche noi abbiamo sempre riportato e sa con serenità e con pazienza ottenere
l’ambito sovrano di decisione della de- documentato il disagio di vita dei la “redenzione” di questi sfortunati mi-
libera presidenziale, di continuare la ragazzi ospiti dell’internato di Cernitsy nori che noi tutti portiamo nei nostri
sopravvivenza della scuola-fabbrica di e di tutti gli altri internati (uso di al- cuori e nelle nostre menti.
Cernitsy con la sua trasformazione in cool, uso di colla da sniffare, fumo, in-
orfanotrofio e il trasloco scolastico a contri ravvicinati di sesso, ecc…); cer- Con affetto
Puskin degli allievi. tamente a Cernitsy la situazione è an- Lino Dal Monte
Le autorità regionali, provinciali e lo- cora migliorabile e ci siamo sempre at- del c.d.a scuola-fabbrica
cali, da cui scendono i dettami applica- tivati in tal senso.
tivi riguardanti il metodo scolastico Abbiamo stimolato il direttore e il per-
dell’istituto, hanno permesso per tutto sonale interno affinché l’attività degli
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UNA TRISTE STORIA


DI VODKA E BOTTE

AIUTIAMOLI A VIVERE
prete Anna subisce

Q
uesta storia nasce in Italia e
si conclude tristemente in questa esuberanza
Bielorussia. romagnola, che in
Durante il mio reportage fo- qualche caso la fa ar-
tografico di una settimana nel rossire, con un che di
2008 per incarico della “Fon- divertito e di ritrosia.
dazione Aiutiamoli a vivere”, mi Ma è tutto senza ma-
ritrovo immerso nei problemi che lizia e quindi diverte
un’azione umanitaria di questa tutti.
portata genera: richieste non per- Ormai siamo di ri-
tinenti, furberie e prese di po- torno verso Minsk,
sizione ufficiali o personali. lasciando la regione
Sono in compagnia di Vittorio e di Vitebsk e gli inter-
Lino che rappresentano la Fon- nati visitati. Facendo
dazione e il loro compito varia: il resoconto del viag-
bere viene licenziato dai kolkotz
dalla scelta dei bambini che pos- gio mi sembra di avere sufficiente
dove lavora.
sono venire in Italia, alle maestre materiale per redigere qualche ar-
Olga riceve dallo stato per man-
che li accompagneranno, alle ticolo e immagini significative
tenere la bambina un sussidio,
scelte politiche da affrontare e della vita bielorussa.
che inevitabilmente viene “bevu-
constato che hanno una grande Lino mi avverte che faremo una
to” dal marito. Inoltre è anche
abilità decisionale e diplomatica e deviazione, allungando la strada,
picchiata perché non accondi-
allo stesso tempo sono duri e perché andremo a visitare una
scendente.
umani nelle decisioni che sotten- ragazza che ha una storia trava-
Che triste situazione! Ecco che la
dono a una ben precisa politica gliata.
carità e l’umanità che anima la
della Fondazione. La storia comincia appunto in
“Fondazione” interviene seguen-
Sono anche dei burloni che ren- Italia: Olga, che oggi ha 24 anni, è
do passo passo questa ragazza.
dono le trasferte piacevoli e alle- stata ospitata in Italia come tanti
Il viaggio si svolge nella tormenta
gre. Gli spostamenti sono parec- altri ragazzini e passa un periodo
di neve che ci accompagna in
chi e in un panorama abbastanza felice.
questo paesino di poche case. Sul-
monotono, un paesaggio piatto La sua storia di vita ha una svolta
la piazza ci sono tre donne che at-
senza particolari mutamenti, è quando, raggiunta l’età massima
tendono il pullman sedute su una
difficile non annoiarsi se non fos- di ricovero nell’internato di Cer-
panchina, due donne che transi-
se per la loro compagnia. L’inter- nitzy, deve avventurarsi, da sola,
tano per la via principale, una
senza protezione al-
donna che passa lentamente in bi-
cuna, nel mondo
cicletta per non scivolare, un pic-
non più protetto del-
colo gazebo con un ambulante
la società bielorussa.
che vende vestiti. La neve è anco-
Olga, nella sua inge-
ra ben presente e una donna da-
nuità, viene messa
vanti a un negozio la sta toglien-
incinta da un uomo
do. Nessun uomo in vista.
abbruttito dell’alcol.
Io giro a fare qualche foto senza
Nasce Nadia, Olga si
grande interesse perché il paese
sposa con questo uo-
non presenta nessuna attrazione.
mo che costringe la
Lino e Vittorio entrano in un pun-
famiglia a continui
to vendita, uno di quei negozi che
spostamenti, ben 5
da noi sono scomparsi, dove si
in pochi anni. A
trova di tutto. Comprano dei
causa del vizio del
generi alimentari da portare a Ol-
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nella steppa, macina oltre ogni aspettativa. Ne è esem-


chilometri in silenzio, pio una gru con cestello che porta
anche lui vuole signifi- due uomini sui cornicioni dei
care ciò che abbiamo palazzi a 9 metri da terra per
vissuto. Nessuno parla, togliere un pugno di neve.
AIUTIAMOLI A VIVERE

nessuno ha più voglia di A Vitebsk, la sera prima, sono sta-


scherzare. Cinque adul- to testimone di un fatto che ri-
ti ammutoliti da una marca la mia impressione di un
tragedia continua. An- governo che non riesce a soddis-
nichiliti dalla brutta fare le necessità della popo-
storia, per fortuna evita- lazione.
ga e Nadia. Cerco di documentare ta, ma ancora incombente sopra Prima di cena, mi sono recato in
questo gesto, mi sento partecipe due donne. un negozio a fianco dell’albergo:
di un’azione che darà un sollievo a Dopo più di un’ora passata og- la curiosità mi spinge a vedere
questa piccola famiglia. Usciamo nuno con i propri pensieri, mi ri- tutti gli aspetti di una nazione.
dal centro, 50 metri di sentiero volgo a Lino che mi racconta, con Vedere un centro commerciale e
per avvicinarsi ad una casa appena il suo fare asciutto, di come han- la merce esposta, i vestiti, le
costruita (lo si nota dal legno no seguito questa ragazza da anni. scarpe, confrontare i prezzi, dan-
chiaro della betulla) e non trovan- In un altro incontro con Olga e no una conoscenza generale della
do nessuno depositiamo gli ali- Nadia, si erano accorti che aveva nazione che mi ospita.
menti sul tavolo. dei lividi evidenti ed estesi. Sto guardando in giro e mi sento
Per essere sicuri che Olga riceva il Non c’è molto da fare per inter- rivolgere la parola in italiano da
dono, torniamo nel negozio dove rompere questa maniera barbara una voce sconosciuta. Mi giro e
abbiamo acquistato i viveri. Le due scopro un ragazzo alto come me,
donne rabbrividiscono per quello vestito dimessamente, che mi
che abbiamo fatto. Ci raccontano chiede informazioni di Vittorio.
che Nadia è ricoverata in ospedale, E’ fuor di dubbio che è un ragazzo
molto lontano dal paese. La mam- bielorusso ed è andato a colpo si-
ma è con lei ad assisterla. curo rivolgendosi a me che ha ri-
Ci confermano che il marito picchia conosciuto italiano. Cerca assisten-
entrambe, beve continuamente, è za e altro. Lo accompagno in alber-
cattivo e lavora saltuariamente. go e scopro che è conosciuto da Vit-
Questi alimenti verranno venduti torio da molto perché ospitato in
da lui per acquistare Vodka. Italia. Ha fatto molti chilometri in
Brutta situazione che conferma il treno per raggiungerci in albergo;
grande aiuto che questa mamma non trova lavoro perché è reduce
e la sua bambina necessitano. di vivere la famiglia: andare dalla degli internati e così, pur essendo
Allibiti, torniamo sui nostri passi, polizia e denunciare tutta questa molto giovane, è già ben avviato
riprendiamo tutto e il tragitto dal- malvagità. sulla strada del bere. La ramanzina
la casa al pulmino è in questo caso Due italiani che si recano al posto fattagli e le promesse da lui formu-
mesto e silenzioso. Nessuno parla, di polizia e denunciano un fatto late questa sera e già in altre occa-
si compiono i gesti in maniera così grave non sono ben accetti e sioni preludono a un epilogo
meccanica. Io documento anche dopo varie discussioni, battibec- conosciuto.
questa azione con nell’animo una chi e insistenza sulla situazione di Se dobbiamo plaudire alla
voglia di urlare la mia rabbia. Ri- violenza, Vittorio e Lino si proibizione di adottare tutti quei
portiamo i viveri nel negozio. A trovano in difficoltà: quasi ar- bambini bielorussi ospitati in Italia,
questo punto ritornare la merce restati per l’interessamento a un perchè porterebbe questa nazione a
alle donne è un’azione di fiducia, caso che non compete loro. Il loro perdere la fresca gioventù, da un’al-
ma l’hanno guadagnata nel mo- intervento non è consentito in tra parte rende impotenti vedere
mento in cui si sono sbilanciate a quanto stranieri e la polizia non questi giovani che cominciano
spiegare la situazione. Vale la pe- può intervenire se non in presen- un’avventura senza ritorno.
na lasciare in loro custodia tutto, za di una denuncia diretta. Che Questa situazione altamente nega-
facendo in modo che Olga possa brutta storia! L’interprete e tiva è inoltre completata dall’invec-
usufruirne quando ne avrà biso- l’autista mi confermano che l’al- chiamento della popolazione a
gno. Le due negozianti assicurano colismo è dilagante e sempre più causa del divario negativo tra
che faranno così. preoccupante. nascite e decessi.
Partiamo da questo paese per an- Giunti in città si vedono donne e
dare a Minsk. Il pulmino è veloce uomini vestiti bene, la città pulita Testo e foto di Elio Villa
9

IN VIAGGIO
A ELIKA NA BISO

AIUTIAMOLI A VIVERE
una follia, grazie Olga, grazie Fi- 20/05/2010
carolo, grazie Regione Veneto. In- Partiamo presto e carichiamo al-
contriamo in pediatria Padre Hugo, l’inverosimile la Range Rover della
molto felice di vederci, gli confer- pediatria, siamo in sei e il traffico di
mo il sostegno per giugno dei due Kinshasa …
medici e quello per la Banca del Viaggio ok, ma già Carlo sta pen-
Sangue. È molto contento che fac- sando a qualcosa che, se si realizza,
ciamo lavorare la falegnameria, sarà fantastico: l’Unicef , Save the
poiché in questo periodo è un bel Children, la Vodacom, e due
18/05/2010 sostegno per i ragazzi. Conosco banche locali invitano il 21 e 22
Viaggio ok, escluso due ore perse in Carlo Centofanti, il responsabile maggio in un ospedale a Kinshasa
aeroporto per bagaglio. Ignace delle risorse umane della pediatria, tutti i bambini affetti da labbro le-
come sempre aiuta per evitare spia- una gran brava persona che con porino con possibilità di intervento
cevoli incontri. Fuori Carlo mi co- difficoltà sta riorganizzando tutti i gratis.
munica che dormiremo dalle ruoli della struttura, non
Suore, perché pensava di far fare è un lavoro facile ma
banchi, cattedre, mobili, sedie alla bisogna farlo.
falegnameria della pediatria di
Kimbondo. Sono contento: con il 19/05/2010
nostro progetto aiuteremo ancor di Di buon mattino andiamo
più anche la pediatria. Incontriamo a Kinshasa, anche se sono
l’Abbé Patrick, iniziamo subito a le 6.15, il popolo in cam-
parlare del Pick-Up, dei libri e di al- mino già invade le strade
tro materiale scolastico, ho fretta di e le urla dei venditori
concludere e acquistare, il 31/05 si sono assordanti, una con-
avvicina e Patrick va scosso un po’, fusione “africana”, ma è la
i famosi “tempi africani”. normalità. Abbiamo ri-
Calda accoglienza dalle Suore che flettuto con Carlo sulla
ancora hanno negli occhi la gioia possibilità di un Pick-Up usato, chi Carlo ha visto a ‘Nzaki una bambi-
del loro “Giubileo” appena fe- lo vende però è perché ormai l’ha na con questo difetto, freme per in-
steggiato, una marea di gente che sfruttato, distrutto e per noi è peri- contrare i genitori e farla tornare
ha invaso la missione. Fotovoltaico coloso. Andiamo alla Nissan e ve- con la macchina a Kinshasa. La
ok!!! è una benedizione del Signore diamo un modello che fa proprio al strada “è molto buona”, sono 10
averlo installato, la corrente non nostro caso e ci confermano che in giorni che non piove e i “laghi” del-
c’è più, ne’ di giorno, ne’ di notte … 4/6 settimane ci verrà consegnato, l’ultimo viaggio non ci sono. In 4
riempiamo un ore e 15 siamo a ‘Nzaki, troviamo la
documento per l’e- bambina, che naturalmente è
senzione dalle spaventata, non vorrebbe partire,
tasse che dovrà es- piange molto e non è assoluta-
sere timbrato dal- mente il caso di fare foto. Carlo fa
l’Ambasciata di vedere la locandina e inizia l’opera
Malta; il Pick-Up di convincimento con i parenti e
sarà donato al con lei: è dura, ma alla fine la bam-
Centre de Santé di bina sembra convinta. Arriviamo a
Kindu, diocesi di Mowa e tutto il villaggio ci circon-
Kinsantu, quindi da. La maestra che ci dà una mano
può usufruire del- per i pasti parla con Carlo e vedo
l’esenzione. che lui si irrigidisce e scappa verso
10

edili; ascolto che lo fa anche e soprattutto per far


molto attenta- capire loro che non sono furbi, ma
mente, Carlo ha sciocchi a credere che tutto è dovu-
ragione su tut- to alla prima richiesta, come se il
to, la sua espe- denaro cadesse dal cielo. Una vera
AIUTIAMOLI A VIVERE

rienza lo fa lezione. Torniamo comunque a pie-


sembrare duro, di e, dopo aver preso un pallone per
ma non si può un villaggio a quattro km e due bot-
essere altri- tiglie di acqua, andiamo a cercare
menti. Una for- altre tavole. Carlo durante il giro si
tuna averlo in- dispera nel vedere il disastro che
contrato, è stanno facendo con la defo-
il villaggio; io sono intento a si- come se mi fossi iscritto all’univer- restazione per la carbonella. Par-
stemare le mie cose, cerco di orga- sità del volontariato, sto compren- liamo molto della Fondazione, di
nizzare la mia stanza , torna Carlo e dendo tante cose, tanti aspetti del- come ci dobbiamo organizzare
con la voce spezzata dall’emozione l’Africa, del Congo , di Kindu, che razionalmente per il futuro, ci di-
mi dice che tre giorni fa è morto un non immaginavo; cara Fondazione, amo delle priorità che dovrò e-
bambino: Aloise, lì con noi c’è il Carlo ci guiderà
gemello che gioca con tutti gli altri. lontano, in-
Dopo averlo tenuto nella capanna sieme riuscire-
per due giorni, dicono avesse biso- mo ad aiutare
gno di una trasfusione, è morto: in modo molto
malaria? anemia? La realtà è che efficace.
Aloise se n’è andato come tanti altri,
sicuramente per una banalità, per 22/05/10
una sanità che non esiste. Faccio Forse sono
scorrere le foto della visita fatta a andato a letto
Mowa a Marzo sul mio cell ed ecco- troppo presto,
lo qua il povero Aloise, 4 anni. Il alle 19.00, ma
soggiorno comincia proprio in sali- senza luce con
ta, ho il cuore a pezzi, mi sento Carlo stan-
molto impreparato e a disagio. La chissimo non
Rover parte anche con la bambina, rimaneva altro
suo zio e un gran carico di speran- da fare. Alle 22.00 mi svegliano dei sporre in Italia: è contento per il
za; è un sogno che si realizza, se tut- canti provenienti dal villaggio, cose Pick-Up, farà risparmiare tempo e
to sarà ok , le cambierà la vita. irripetibili, cori incantevoli. salute, sarà molto utile anche per il
Carlo organizza subito la squadra Ma dove sono? Esco al buio perché trasporto di persone in difficoltà
per lavorare al tetto della scuola, è voglio esser sicuro di non sognare, i grave a Kinshasa. Si pensa al di-
un po’ arrabbiato perchè non han- canti continuano per una buona spensario, il generatore è indi-
no portato tutte le tavole, non ci si mezz’ora, poi è ora di dormire an- spensabile, penso a Fabrizio per re-
può fidare mai, domani andremo a che per loro. A proposito non usano alizzare l’impianto elettrico, ma an-
recuperarle nella foresta. nemmeno una candela, l’unica che a un piastrellista, due persone,
luce è la luna a tre quarti e tante non è pensabile fare una squadra
21/05/2010 stelle. come per la Bielorussia, costa trop-
Carlo organizza tutte le squadre, Il lavoro alla scuola va e comincia- po, ma soprattutto non fa crescere,
chi per la scuola, chi deve prendere mo a pulire anche intorno, Carlo non forma, non coinvolge chi sta
l’acqua al pozzo ( 1.080 passi ) decide di andare a trovare il le- qui. Una, due persone specializzate
quattro volte al giorno, chi deve cu- gname nella foresta e come una vengono e trovano qui aiutanti, la
rare il piccolo orto alle spalle del benedizione arriva un camion. Fac- gente deve partecipare, deve
dispensario. Il lavoro alla scuola è ciamo sei km e arriviamo dove crescere con il progetto, svilupparsi
avviato, Carlo riprende continua- sono le nostre tavole. L’autista con il progetto, responsabilizzarsi.
mente tutti, è davvero difficile farli spara una cifra incredibile, ma Car- Coinvolgere sarà il migliore investi-
lavorare in modo efficace. Non lo molto fermo risponde che è trop- mento, il più duro, il più complica-
sono abituati, il loro livello è molto, po e se non scende di prezzo trove- to, ma non c’è scampo se si vuol
molto basso, bisogna aiutarli so- remo un’altra soluzione, ha una riuscire. Parliamo molto, ma la
prattutto a crescere, e questo - Car- fermezza, un equilibrio, un rispetto strada non finisce mai, dieci km in
lo ripete - è il compito più difficile nella gestione dei soldi spaventosi, mezzo alla foresta, torniamo
che ci spetta, più delle costruzioni ma insiste continuamente a dire stremati alle 15; vorremmo ri-
11

pare la caccia, si allontanano le pi-


ogge e la vita diventa impossibile.
I maestri comprendono questi di-
scorsi, la nostra preoccupazione,
sembrano convinti a collaborare,

AIUTIAMOLI A VIVERE
sarà difficile, dura e lunga, ma il
primo messaggio è stato lanciato,
molto forte e preciso. E ora i capi
villaggio.. e i responsabili della
Polizia. Patrick presenta le idee e i
motivi che hanno portato a questa
riunione, parla assolutamente in
lingala, spesso i capi rispondono in
segno di assenso, sembrano as-
posare un po’, ma i ragazzi sono l’affermare l’importanza del coin- coltare interessati, ho la parola:
talmente indisciplinati e se non li volgimento della popolazione, del spiego che vengo dall’Italia e rap-
segui non vanno avanti, ci vogliono cambiamento di mentalità neces- presento una grande organiz-
metri cubi di pazienza.. ma è nel sario. Bisogna insistere perché è zazione che vuole aiutare questi
conto del progetto, è dura. Carlo ha importante che non pensino, fin da villaggi, il nostro responsabile, per-
una tenacia formidabile e non subito, a un assistenzialismo ché persona affidabile, onesta e
smette mai di ripetermi che il pro- perenne, anzi. Il servizio verrà dato, preparata, sarà Carlo. Noi vogliamo
getto principale è quello dello ma bisognerà mantenerlo, la gente un rapporto alla pari, siamo fratelli;
sviluppo sociale, del coinvolgimen- deve contribuire e per farlo deve la- dobbiamo, vogliamo perseguire gli
to, altrimenti è fatica sprecata vorare, organizzarsi nel lavoro, stessi obiettivi, ma per questo
guadagnare per sè e per mantenere bisogna avere rispetto del prossi-
23/05/10 i servizi creati. Questo è determi- mo, non sfruttarlo ma volerne lo
Domenica: stamattina parte da nante per elevare la qualità della vi- sviluppo, sia sociale che economi-
Kinshasa l’Abbé Patrick, oggi abbi- ta, ma anche per il rispetto dei ruoli co. Dopo aver detto che il nostro
amo l’incontro con i tre respon- e delle persone. I maestri sono sor- sarà un impegno duro e lungo,
sabili dei villaggi maggiori, Kindu, presi dai nostri discorsi, ricordiamo senza false promesse, senza folli
Sedaf e Mowa, dobbiamo esporre la loro che i bambini, oltre a saper corse, propongo loro il nome del
nostre idee in modo molto deciso e leggere e scrivere, devono com- progetto in lingua lingala “Elikia
sentire il loro pensiero. Poche per- prendere quanto sia vitale e impor- Na Biso, la nostra speranza”; sorri-
sone si sono presentate al lavoro, tante la natura, non possono i- dono, sembra chissà cosa ho detto..
forse è normale, forse no, il nostro mitare i grandi e bruciare il territo- gli piace.. il ghiaccio è rotto. Anco-
falegname comunque va e tre rio, non possono andare nella ra Patrick ha la parola e inizia a par-
ragazzi sono andati al recupero foresta e tagliare indiscriminata- lare di contribuzione locale: “gli
delle tavole viste ieri nella foresta. Il mente alberi. Così non vivranno a italiani ci donano un servizio, le
viaggio credo sia stato finora molto lungo, la loro vita sarà pessima, strutture, un Pick-up e in futuro al-
proficuo e con buoni risultati, an- dopo la scuola invece devono in- tre strutture e servizi, tutta la co-
che se i ritmi saranno un po’ lenti, iziare a coltivare la terra, a capire munità deve contribuire in
noi abbiamo dato un’accelerazione che di terra si può vivere, se si maniera equa, seria e costante a
incredibile. Parliamo con Patrick taglia un albero bisogna ripiantar- mantenere ciò che si riceve, non si
su come impostare le due riunioni lo, decidere di piantare alberi per la possono aspettare aiuti all’infinito”,
pomeridiane con i maestri e i capi carbonella e non tagliare grandi al- il lungo discorso di Carlo “molto
villaggio. Siamo molto decisi nel- beri. Se scompare la foresta, scom- rispettato qui” piace, convince: la-
voro, agricoltura, basta con i
fuochi, basta con il taglio indi-
scriminato della foresta, ma insiste
continuamente sul lavoro; solo la-
vorando si può migliorare, si può
avere di più. Uno ad uno espon-
gono le loro necessità; ascoltiamo,
ma rispondiamo anche che alcune
richieste come le strade, il ponte
telefonico, i nuovi locali per la
polizia, non sono assolutamente di
nostra competenza, ma delle au-
12

sente, ecco in arrivo il camion, si


ferma e dice che, dopo aver scarica-
to a Nzaki, tornerà per le tavole. Va-
do anch’io a mettere un po’ fretta,
abbiamo poco più di due ore di luce
AIUTIAMOLI A VIVERE

e, almeno per me, andare nella


foresta al buio….meglio non pen-
sarci.
Fatica immensa le tavole sono
tante e pesanti da morire, il camion
è alto, sono un lago di sudore, ma
guai a mollare.
È notte, la prima parte è fatta; andi-
amo a prendere più avanti le altre
otto tavole, le migliori, ma quanto
torità locali; certo se ogni villaggio pesano, la luna illumina quel che
si preoccupasse di qualche strada nelle procedure, nelle adozioni le
famiglie congolesi avranno garan- può, finite anche queste.
nel suo territorio, tutto sarebbe più Sono le 20.40 arriviamo alla scuola
facile. Carlo risponde che il prossi- tito il Minerval di iscrizione alla
scuola, libri e quaderni, ma si po- … si scarica e la giornata final-
mo obiettivo, oltre alla scuola, sarà mente è finita … e io con lei.
il pozzo dell’acqua, un vero pozzo, tranno anche garantire servizi
questo sì è di nostra competenza. I come il Dispensario, la farmacia,
l’aggiornamento dei maestri con 26/05/2010
capi dimostrano indubbiamente un Sono stanco, davvero provato, an-
livello molto basso, ma è quello che corsi e attività collaterali quali agri-
coltura, falegnameria ecc ecc.; mi diamo a Nzaki e girare per il villag-
abbiamo e su cui dobbiamo lavo- gio mi distrugge, ma guardando
rare, sono contenti per l’acqua, ma rendo sempre più conto che senza
Carlo sarebbe tutto impossibile; Carlo devo reagire.
poi, quando si parla di servizi, affer- Lui rimarrà fino ad agosto, dopo il
mano che i capi devono avere la dobbiamo migliorare per aiutarlo,
per sostenerlo di più, organizzarci tetto vuol provare con le per-
precedenza: categoricamente Car- forazioni per un nuovo pozzo.
lo, in lingala, dice che non ci pen- per alleggerire il peso dell’impegno.
Lui è forte, deciso, ma noi abbiamo Quello che sto vedendo e provando
siamo nemmeno, tutti sono uguali, lo può capire solo un missionario,
tutti partono alla pari e i bisogni il dovere di collaborare di più.
non è spiegabile nè a parole, nè con
sono per tutti. È notte inoltrata le foto, nè con video ma ci proverò
quando ci sediamo a tavola e par- 25/05/10
Ieri sera ci siamo accordati con il … il tetto è coperto : bellissimo!
liamo ancora con Patrick. Le riu- A settembre la scuola inizierà qui,
nioni sono state lunghe e interes- camion per le tavole, i ragazzi sono
già andati, forse può iniziare oggi la nella nouvelle école : c’est mag-
santi, quello che volevamo dire lo nifique!
abbiamo esposto in modo chiaro e copertura del tetto.
deciso.. ora aspettiamo le reazioni. È passata tutta la mattina e del
c a m i o n
24/05/10 neanche l’om-
La giornata procede stancamente, bra, è andato a
oggi poche persone sono venute a Kindu; ha pro-
lavorare, è proprio strano, con tut- prio ragione
to il bisogno che c’è, ma loro non Carlo, adesso
hanno fretta, si fanno travolgere parlano, un at-
dal nulla, dall’inerzia, devono cam- timo dopo fan-
biare. Insieme con Carlo mettiamo no un’altra
giù un protocollo d’intesa da sotto- cosa: affidabil-
porre ai capi villaggio. Qualcosa di ità zero, tempi
preliminare, ma che apra la strada africani. Sono
a progetti più grandi e ad accordi le 15 e 30, caldo
precisi. Parliamo con Patrick delle infernale, co-
adozioni a distanza, a settembre minciamo a
quando inizierà la scuola lui dovrà portare le
fornire una lista e noi, quando prime tolle alla
torneremo, proveremo ad abbinare scuola, siamo
le prime famiglie. Sarà un lavoro quasi pronti,
molto delicato, sia nella scelta che toh, chi si
13

basato sulla deforestazione, sarà


to, l’Associazione Ol-
l’individuazione e l’assegnazione di
ga, il Comune di Fi-
terreni per lo sviluppo dell’agri-
carolo, l’Associ-
coltura. Un cambiamento radicale
azione Lombardia
che, se realizzato, darà risultati cer-
“Aiutiamoli a Vi-

AIUTIAMOLI A VIVERE
ti. Anche qui promesse, ma guai a
vere”, il Comitato di
pensare a “sì” sicuri , occorre pres-
Misinto, se un
sione e Carlo, Patrick lo faranno,
grande sogno sta
contiamo molto anche sul Vescovo
prendendo forma è
di Kinsantu, non ce la faremo mai
merito loro, sono
da soli, non ci illudiamo, ma lotte-
davvero felice.
remo.
Ho una confusione galattica in tes-
29/05/2010 ta, un senso di impotenza che mi
Oggi niente corrente
travolge: quando cominceremo i
per tutto il giorno e il
lavori al dispensario? Riempiremo
27/05/2010 fantastico foto-
il container con i materiali che
Carlo organizza le cose per l’a- voltaico fa il suo lavoro al dispen-
chiede Carlo? Quando faremo le al-
gronomo nella settimana della sua sario e in missione. L’Abbé Patrick
tre tre aule? E l’acqua? Che salita!
assenza e già ha mandato gli operai conferma che ha tutti i libri per la
Non ricordo la stessa preoccu-
a smontare l’impalcatura del tetto. scuola, quasi 2.000 euro e tutti i
pazione la prima volta in Bielorus-
Sono le 10.30, si parte. Lungo la bambini e ragazzi avranno un testo
sia, amici della Fondazione aiutate-
strada soste per rimboccare l’ac- scolastico.
ci, non è possibile che quaggiù la
qua, ma il viaggio va; alle 17.30 ar- vita sia una scommessa, l’acqua un
riviamo a Menkau. 30-31/05/2010 miraggio, la fame una condanna.
Due giorni senza scrivere, non che
Aiutateci ad aiutare: ne
28/05/2010 abbiamo davvero
La dormita finisce bisogno, Carlo Bram-
alle 02.30, tornerò a billa ci ha indicato la
Plateau de Bateke e strada, lunga e fati-
tornerà anche la cosa, ma non possiamo
Fondazione, comin- tornare più indietro.
cio a pensare a Voglio provare a tirare
come muovermi in le conclusioni di
Italia, penso a Gigi e questo viaggio, posi-
alla Coldiretti di tive assolutamente.
Bergamo, penso a Dopo due mesi siamo
Fabrizio per gli impianti elettrici, non sia successo nulla, anzi : in-
tornati a Kindu e abbiamo realizza-
penso agli amici delle Vacanze La- contri, visite alla pediatria, a Kisan-
to tre piccoli miracoli: il tetto della
voro: sto sognando ad occhi aperti; gulu, abbiamo parlato con il re-
scuola, banchi e libri, il Pick-up.
se almeno la metà della forza prog- sponsabile della sanità per la zona
Abbiamo investito molto di più dei
ettuale in Bielorussia la potessimo di Kindu, chiesta collaborazione e
25.000 euro che prevedeva il fi-
ripetere a Mowa, Kindu e Sedaf, la certezza che, attivando il centro
nanziamento della Regione Veneto,
tanti occhioni sorriderebbero, e di sanità, il Ministero invii un paio
siamo infatti a oltre 34.000 con i vi-
avremmo tanti, tanti amici in più. di infermieri e un medico.
aggi. Fateci sognare! Ogni nostro
Saldati i banchi, le cattedre, le Produrremo nelle prossime setti-
piccolo intervento per quella gente,
sedie, i mobili, alla falegnameria mane un Protocollo di Intesa per
per quei bambini è oro, non fer-
della pediatria di Kimbondo , 4.300 garantire la funzionalità del Cen-
miamoci più.
Euro ben spesi. Pranzo veloce e via tro. Sappiamo che non sarà facile,
Un saluto a tutti da Alberto, Carlo,
a Kinshasa, dobbiamo ritirare la la zona è molto scomoda e distante
dagli amici di Kindu, Mowa e Sedaf,
fattura del Pick-up. Il direttore ci dalla città, ma i bisogni, la dignità e
dalle Suore del Sacro Cuore di
dice che il Pick-up è pronto da im- il rispetto per i bambini, per quella
Gesù. Se vogliamo comunicare con
matricolare … può fare aspettare gente deve essere almeno la stessa
loro, sentirci un po’ più vicini, ba-
un cliente, troppo importante il che in città.
sta guardare la luna, è la stessa che
nostro progetto, vero o falso o seg- Abbiamo incontrato molto di corsa
abbiamo noi.
no del destino, la settimana prossi- un funzionario dell’ambiente, Car-
A presto!
ma avremo tutto. A proposito non lo ha ripetuto più volte a lui che un
Alberto Bonifazi
smetterò mai e non smetteremo sostegno decisivo per il cambia-
mai di ringraziare la Regione Vene- mento del modo di vivere attuale,
14

✇ RIPARTE IL TIR ✇
DELLA SPERANZA
AIUTIAMOLI A VIVERE

l TIR della Speranza è un VIVERE LOMBARDIA entro e non

I
bambini ospitati, dei loro bisogni,
progetto della Fondazione degli eventuali problemi fisici e/o oltre il 10 settembre 2010.
“Aiutiamoli a vivere”. psichici; si crea, con attività ricre- Il numero dei partecipanti al TIR
Come obiettivo primario si pro- ative di gruppo, un momento di di ottobre non dovrà superare le
pone di dare un aiuto mirato ai relazione con i bambini per 40 unità. Superato questo limite
bisogni di comunità, scuole inter- trasmettere loro un messaggio di si darà la priorità a chi non ha
nat, strutture sanitarie, centri di speranza attraverso il calore mai partecipato al TIR, tenendo
accoglienza, centri sociali per l’as- umano. conto dell’esito dell’incontro di
sistenza a famiglie bisognose, isti- La partecipazione al TIR della cui sopra.
tuti di ricovero per adulti con Speranza è un’esperienza formati- I partecipanti al TIR si rendono
problemi. va su cui la Fondazione investe, su disponibili ad eseguire tutte le at-
Gli aiuti sono raccolti dagli ade- cui tutti i comitati devono sentirsi tività previste dal programma sta-
renti alla Fondazione, donati o ac- impegnati. Partecipare al TIR può bilito dai responsabili del proget-
quistati con il ricavato di speci- essere un’esperienza forte, che to: scarico merci, attività di ani-
fiche raccolte fondi o singole richiede un minimo di mazione e valutazione, orari,
oblazioni e poi consegnati diretta- preparazione. soste, così come le variazioni del
mente ai destinatari. Nella prima decade di settembre, a programma stesso dettate da si-
Il rito della consegna diretta degli Soresina, si terrà un incontro for- tuazioni di emergenza.
aiuti umanitari è motivato dal se- mativo – informativo preliminare I partecipanti al TIR si impe-
condo obiettivo del TIR: per tutti i partecipanti; la parteci- gnano, per tutta la durata della
conoscere per capire. pazione all’incontro è necessaria spedizione, ad essere uniti e soli-
Nella breve visita all’istituto viene per l’accettazione della domanda. dali anche nell’affrontare difficoltà
fatta una valutazione della strut- Le domande andranno inviate al- e imprevisti, a non lasciare il
tura, un monitoraggio attento dei l’ASSOCIAZIONE AIUTIAMOLI A gruppo per motivi personali e a
15

ricercare una relazione costrutti-


va e amichevole con gli altri
volontari.
Possono partecipare al TIR della
Speranza tutti gli aderenti alla

AIUTIAMOLI A VIVERE
Fondazione che sono motivati a
farlo e che siano consapevoli del-
l’impegno che comporta. Alle
stesse condizioni possono parteci-
pare anche i non aderenti alla
Fondazione.
In calce alla scheda di parteci-
pazione il volontario sottoscriverà
di osservare il regolamento e di
accettare e condividere le finalità
del progetto.
Ulteriori informazioni e scheda di
partecipazione si trovano sul sito
della Fondazione o di Aiutiamoli a
vivere Lombardia.

Il comitato
organizzatore
del TIR

TIR DELLA SPERANZA 2010


DAL 1 -9 Ottobre 2010

luogo
data ora Luogo arrivo Km descrizione km totali
partenza
aereoporto Orio
8,30(*) Varsavia -----
01-ott-10 al Serio (BG) volo Orio al Serio - Varsavia 215
Varsavia ----- Brest 200
Brest 7,00 Volkovisck 193 visita Internat Volkovisck e
02-ott-10 Volkavisck ----- Poriece 118 Poriece, pernottamento a 356
Poriece ----- Grodno 45 Grodno
Grodno 8,00 Vasilishki 88
Visita Internat Vasilishki e Ivie,
03-ott-10 Vasilishki Ivie 79 257
pernottamento Molodechno
Ivie Molodechno 90
Molodechno 7,00 Opsa 148
Visita Internat Opsa e Vetrino,
04-ott-10 Opsa Vetrino 99 267
pernottamento a Polotsk
Vetrino Polotsk 20
Polotsk 8,00 Senno 164
05-ott-10 Visita S. F. Sennò e C.S. Orsha 230
Sennò Orsha 66
Orsha 8,00 Dribin 64
Visita C.S.Dribin, Internat
06-ott-10 Dribin Gorodets 183 292
Gorodets, pernottamento Zlobjn
Gorodets Zlobjn 45
Zlobj 8,00 Glusk 84 Visita Internat Glusk,
07-ott-10 190
Glusk Sluk 106 pernottamento Sluk
Sluk 8,00 Nesvizh 170 Visita C.S. Nesvizh e
08-ott-10 219
Nesvizh Baranovici 49 pernottamento a Baranovici

09-ott-10 Baranovici Aeroporto 150 150

2.176

(*) RITROVO IN AEROPORTO ORE 6,30

per informazioni contattare :


Sede Nazionale 0744/220079 - 0744/279560
Sede Regionale Lombardia 0374/343699
Aldo Cicoria 335/5988194
Tironi Alessandro 335/1205322
16

Dalla Sicilia a San Pietroburgo


passando per Minsk
AIUTIAMOLI A VIVERE

N
ascita e realizzazione di lato Generale d’Italia, e di rappre-
un progetto di coope- sentanti del mondo istituzionale
razione e sviluppo cul- e accademico russo.
turale denominato “ItaRus”
In quel contesto sono state poste
Descrivo un progetto nato dalla le basi e ottenute le assicurazioni
saggezza e sagacia di due per- di un progetto di collaborazione e
sonaggi, vecchie conoscenze nel accrescimento interculturale
mondo culturale italo-russo “ItaRus”, che vede coinvolti sia
nonostante la loro giovane età. l’Ateneo messinese che l’Univer-
Amici nella vita, uno siciliano, sità statale della Bielorussia,
l’altro bielorusso, il primo è il nonché gli Istituti Italiani di Cul-
prof. Luciano Catalioto, docente tura delle Ambasciate di Mosca e
di Storia Medievale dell’Univer- San Pietroburgo.
sità di Messina, il secondo è il Il progetto nasce come attività di
prof. Serghej Loguish, capocat- ricerca e di formazione, con la
tedra di Lingua Romanza presso prospettiva di affinare la
l’Università Statale di Bielorus- conoscenza, il confronto e l’inte-
sia, nonché Cavaliere della Re- grazione fra le culture.
pubblica italiana. Vuole togliere la “cortina di ferro”
che per molto tempo ha rappre-
Ad accomunarli ulteriormente è vi del Baltico e al coinvolgimento, sentato un confine, una se-
è la coordinazione e messa in opera pregnante di umanità, dei marinai gregazione e un divario intellet-
del progetto ItaRus. Un progetto russi nelle opere di soccorso. tuale. Dovrà avvicinare senza uni-
che nasce con l’intento di consoli- formare, tramite la valorizzazione
dare e rinvigorire quelle che si pos- Il libro, come afferma il prof. Cata- delle differenze e la ricerca di punti
sono definire le relazioni e i riferi- lioto nella sua nota conclusiva, “re- in comune; dovrà fornire una
menti culturali tra l’Italia e l’ex- datto con rigore metodologico e percezione più globale della realtà,
spazio oltre cortina ed è scaturito scevro da schematismi e fuorvianti in modo da non più isolare.
come prodotto della Collana di pregiudizi, è certamente dotato di
Testi e Studi Storici “Mare No- forti valenze storiografiche e lin- Infatti, come annunciato dal Prof.
strum: politica, economia, società e guistiche”. Catalioto nella “nota conclusiva”
cultura”, attiva in seno alla Casa del trattato della prof.ssa Ostakho-
Editrice “Leonida”. Collana nata La sua presentazione è recente, va: Nei prossimi mesi la collana
nel maggio 2008 e diretta dal Prof. avvenuta il 23 marzo 2010 a bordo «Mare Nostrum» accoglierà una
Catalioto. dell’incrociatore Aurora, imbar- “Storia della Letteratura italiana”
cazione dalla quale partì il colpo di bilingue (italiano/russo) di Sergej
La collana ha accolto da poco un cannone quale segnale per la con- Loguich …, un’opera destinata a
saggio storico: “Abbiamo visto quista del Palazzo d’Inverno di San rivestire grande rilevanza per la
Messina ardere come una fiaccola”. Pietroburgo durante la Rivoluzione diffusione ai più alti livelli della
I marinai russi raccontano il terre- nell’Ottobre del 1917, ora trasfor- nostra cultura, della lingua e della
moto del 28 dicembre, opera della mata in museo nazionale galleg- storia del nostro Paese, ma soprat-
prof.ssa Tatiana A. Ostakhova, do- giante. tutto in grado di alimentare un
cente di Lingua Russa presso la Fa- reciproco arricchimento culturale
coltà di Filosofia dell’Università di Il trattato è stato tenuto a battesi- e rispondere adeguatamente ad
Messina. Il volume racconta e do- mo dal direttore della nave-museo una crescente sete di conoscenza.
cumenta con osservazione mi- Andrei Lyalin, alla presenza del
nuziosa e distaccata la terribile dott. Giorgio Mattioli, Addetto Cul- Nell’insieme stiamo assistendo a un
calamità che il 28 dicembre 1908 turale dell’Istituto Italiano di Cul- progetto avvincente, suggestivo e
devastò Messina e Reggio Calabria, tura di San Pietroburgo, del dott. affascinante che ho ricevuto l’inca-
con particolare riguardo al ruolo Francesco Cimellaro, Addetto Eco- rico e l’onore di promuovere.
svolto in tale circostanza dalla flotta nomico e Commerciale del Conso- Dott. Pierluca Vivaldini
17

Finalmente Anton è mio figlio


giugno del 2004 quando ab- assieme a tante altre famiglie, nei potrà coincidere con la realiz-

È biamo conosciuto Anton. confronti del nostro governo zazione del desiderio della nostra

AIUTIAMOLI A VIVERE
Scende dal grosso Tupolev affinché riapra un tavolo di trattati- famiglia.
uno scricciolo di poco più di venti va bilaterale con la Bielorussia. Alcuni conoscenti decidono in
chili che ci viene presentato ed af- In più occasioni ci convince la se- questo periodo di costituire una
fidato. rietà di un ente che non ci casa famiglia in Bielorussia. Chiu-
“Ciao, io Anton, 1 2 3 4 5 6.” In nasconde la difficoltà estrema della de infatti l’istituto dove Anton
una sola frase esaurisce tutte le nostra situazione, che non vuole vive. I bambini vengono smistati
parole in italiano che conosce. prendere in carico nessun altro in base a decisioni non facilmente
Ma non termina tutte le cose che bambino, per non creare inutili il- comprensibili. Anton, che ha sem-
vuole dirci: durante tutto il viag- lusioni, per non spillare soldi alle plicemente gli occhiali, viene in-
gio da Montichiari a Padova parla famiglie solo per fare numero. viato in un istituto per bambini
ininterrottamente in russo, rac- Siamo convinti che sia l’ente giu- con disabilità visive.
contandoci prolissamente cose sto, che non cede nonostante le Ci sembra che la costituzione di
che tutt’oggi desidereremmo telefonate settimanali, nonostante una casa famiglia possa essere una
conoscere, con una chiacchierata una corte che neanche mia moglie soluzione d’amore per dare ad An-
che tanto somiglia alle decine di si ricorda così serrata. ton un ambiente più caldo in cui
minuti di bababa...gogogo...nini- Ma Anton e gli altri bambini creano vivere.
ni... con le quali Enrico, il nostro una breccia che supera la forza del- Anche in questo caso decidiamo
ultimogenito di 11 mesi, ci intrat- la ragione di Silvano, Letizia, Fa- comunque di affidarci a chi ci ha
tiene ogni sera, probabilmente per brizio, Michela, che ci garantis- sempre dimostrato di amare An-
raccontarci le novità che ogni nuo- cono di lavorare con tutte le loro ton quasi quanto noi e di avere
vo giorno gli fa vivere. forze per loro, anche se, corretta- contemporaneamente la giusta
Viviamo con Anton due mesi che, mente, cercano di farci capire che conoscenza della Bielorussia per
di giorno in giorno, passano dal- le probabilità sono veramente capire cosa sia meglio per lui.
l’incomprensione totale all’affetto poche e lontane nel tempo. Inaspettatamente Fabrizio ci
di un bimbo che si affida cieca- Cominciano 5 anni di lotta. sconsiglia categoricamente di in-
mente a due adulti mai visti prima, Costituiamo un coordinamento serire Anton in casa famiglia, dice
alle prime parole che ci avvicinano tra le famiglie in attesa di che in Bielorussia si comincia a
a lui, all’essere messi alla prova, fi- adozione in Bielorussia, scriviamo respirare un’aria diversa, che le
no, alla fine del secondo mese, allo oltre 20.000 tra e-mail, lettere, relazioni bilaterali si stanno raf-
scoprire che il legame che ci unisce fax, coinvolgiamo politici, giorna- forzando, che se lo inserissimo in
è inaspettatamente stretto, che tra listi, istituzioni, enti, personalità casa famiglia non avremmo più
lui e noi è nato un amore più italiane e bielorusse. speranze di adozione.
grande, un desiderio, non pro- In alcuni momenti sembra che Ascoltarlo è stata ancora una volta
grammabile prima, di essere una tutto si sblocchi (ci sono due ac- la decisione giusta. Dopo pochi
famiglia. cordi bilaterali), in altri sembra mesi cominciano ad essere sbloc-
Ci viene spontaneo dare, nell’otto- non ci siano più speranze (4 anni cati gli arrivi dei primi bambini
bre del 2004, disponibilità al- senza nessuna adozione, il caso che aspettavano da prima del 2004
l’adozione al tribunale dei minori Maria, i continui ritorni che e, finalmente, ad ottobre del 2009
di Venezia fino ad ottenere, dopo vogliono disilluderci provenienti la telefonata che ci fa cedere le
altre due ospitalità (un mese nel dalla Bielorussia), spesso siamo ginocchia: “preparate i documen-
Natale 2004 e due mesi nell’estate spiazzati e indecisi su quale sia il ti, Anton è nella lista!”
2005), a settembre del 2005 il de- male minore: lottare per esaudire A marzo Anton diventa finalmente
creto di idoneità nominale al- il desiderio di Anton e nostro di il nostro terzo figlio, un ultimo-
l’adozione di Anton. formare una famiglia ma contem- genito di 50 chili!
Nel frattempo, ad ottobre del 2004 poraneamente lasciarlo in un in- In questi anni abbiamo avuto at-
la Bielorussia cambia la legge che ternat, oppure trovare una torno a noi delle persone stupende
regola le adozioni e ogni bambino famiglia che lo accolga lì e che lo che ci sono state vicine e che ci
in attesa della propria famiglia faccia crescere con loro? hanno aiutato senza avere nulla in
viene trasformato in una pratica Il tempo passa, le estati e gli in- cambio, ma solo spinte da un sin-
bloccata a tempo indeterminato. verni trascorsi insieme, la nascita cero amore per Anton e per i bam-
In questo clima, mentre con- di due figli, uniscono ancora di bini.
tinuiamo ad ospitare Anton, cer- più quella che è una “famiglia di Tra questi vorremmo ringraziare
cando di non creargli false aspetta- fatto” separata da migliaia di particolarmente Fabrizio Pacifici
tive ma non potendoci nascondere chilometri di distanza, ma, tra la e i ragazzi romani del coordina-
quanto il nostro reciproco amore fine del 2008 e l’inizio del 2009, le mento delle famiglie adottanti in
cresca, cominciamo a cercare notizie che arrivano dalla Bielorussia.
l’ente al quale affidarci. Bielorussia riducono le nostre In maniera diversa senza di loro
Conosciamo personalmente Fa- speranze al lumicino. È sempre Anton non sarebbe nostro figlio.
brizio in occasione di un convegno più evidente la decisione di chiu- Senza di loro Francesca ed Enrico
ad Abano Terme, lo rincontriamo a dere con le adozioni internazion- avrebbero perso un fratello.
Roma, quando supporta una mani- ali, ci cominciamo a rassegnare
festazione che organizziamo che solo la maggiore età di Anton Luca Migliolaro
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A CONVEGNO SULLA FIBROSI CISTICA


Il 21 Maggio si è svolto a Minsk un Prima del convegno i medici ita- L’organizzazione del convegno co-
convegno sulla Fibrosi Cistica (Mu- liani sono stati invitati al Mini- rona l’impegno della Fondazione
coviscidosi) organizzato dal Minis- stero della Sanità per un incontro che nel 2009, come peraltro tutti
AIUTIAMOLI A VIVERE

tero della Sanità bielorusso e dalla con la dott.ssa T. Migal che ha ap- gli anni, ci ha visti impegnati ad
Fondazione “Aiutiamoli a Vivere” prezzato gli sforzi che la Fon- inviare in Bielorussia:
sul tema: Approcci moderni per di- dazione sta facendo per adeguare - Medicinali (antibiotici e mucol-
agnostica, cure e riabilitazione dei gli standard di cura bielorussi a itici)
malati di Fibrosi Cistica quelli europei. - 3 Nanoduct per diagnosticare
La numerosa partecipazione di Tutti i medici italiani si sono precocemente la malattia e quindi
medici da tutta la Bielorussia molto interessati al sistema di cu- curarla più efficacemente
(sono state registrate oltre 100 ra in uso in Bielorussia, che solo - 20 inalatori di ultima gene-
presenze di medici pediatri, per in parte attua i protocolli italiani razione (Pari-e-flow rapid) effi-
adulti e microbiologi) ha confer- per la cura della F.C. che il Minis- cacissimi per l’assorbimento di
mato l’interesse crescente che c’è tero della Sanità bielorusso ha antibiotici e mucolitici
per questa malattia con un nu- adottato tre anni fa su proposta - 2 concentratori di ossigeno e rel-
mero di malati ancora, purtroppo, della Fondazione. Hanno inoltre ativi pulsossimetri per far sì che i
notevolmente sottostimato. assicurato la propria disponibilità malati possano effettuare a casa
Ci sono stati vari ed interessanti per il proseguimento del lavoro cicli di ossigenoterapia senza do-
interventi dei medici bielorussi: iniziato, suggerendo interessanti vere, solo per questo, rimanere
dott.ssa T. Voitovich, dott. V. Bo- proposte per ottimizzare la for- per lungo tempo in ospedale.
brovnichy, Dott.ssa T. Voitko, mazione dei medici bielorussi. Il nostro impegno prosegue, come
dott.ssa T. Papiy, dott.ssa A. Smal, Sabato 22 maggio i medici italiani ogni anno, con l’accoglienza pres-
dott.ssa N. Manovitskaya, a di- hanno presenziato a una riunione so famiglie disponibili e strutture
mostrazione che l’opera continua di genitori durante la quale hanno di 32 bambini con le loro mamme
della Fondazione indirizzata alla risposto a numerose domande e di 12 ragazzi maggiorenni, per
formazione dei medici bielorussi tranquillizzandoli sulla continua- dar loro modo di unire una piace-
sta dando buoni frutti. zione del loro lavoro a supporto vole vacanza a un utile percorso
L’interesse maggiore era ovvia- dell’azione della Fondazione in terapeutico.
mente dato dalla presenza di 4 Bielorussia.
medici italiani e dai loro interven- Devo ringraziare il nostro ufficio a Per l’anno 2009 sono stati investi-
ti: Minsk per il gran lavoro svolto in ti Euro 145.000 che saranno dedi-
Dott.ssa Carla Colombo, primario un periodo impegnativo per i do- cati allo sviluppo del progetto sa-
di F.C. del Policlinico di Milano e cumenti da preparare per l’ac- nitario impegnato a salvare i
presidente della Società Italiana di coglienza e gli interpreti del con- bambini malati di mucoviscidosi.
F. Cistica : La malattia epatica in vegno che hanno avuto un compi-
F. Cistica to davvero difficile. Sia l’ufficio Tutto questo è stato possibile con
Dott.ssa Vincenzina Lucidi, re- che loro si sono rivelati all’altezza l’utilizzo della quota-accoglienza
sponsabile U.O. di F.C. del dip. di della situazione. e grazie alla generosità di molti
medicina pediatrica dell’Ospedale Un ringraziamento anche alla comitati che hanno devoluto ai
Bambino Gesù di Roma: Forme dott.ssa Tatiana Voitovich per l’or- progetti sanitari una parte o tutto
atipiche in F. Cistica e Nutrizione ganizzazione del convegno e per il ricavato di iniziative di raccolta
e prognosi in F. Cistica l’impegno preso con me di orga- fondi.
Dott.ssa Ersilia Fiscarelli, respon- nizzarne almeno uno ogni anno,
sabile di Microbiologia della F.C. convinta, come lo sono io, che il Il Responsabile del
all’ospedale Bambino Gesù di Ro- confronto genera la conoscenza , e Progetto Sanitario
ma: Meccanismi di resistenza questa è una ricchezza che nes- Enrico Cherubini
agli antibiotici suno ci può togliere.
Dott.ssa Natalia Cirilli, microbi-
ologa del Centro di Riferimento
Regionale per la F. Cistica del-
l’ospedale Salesi di Ancona: Il test
del sudore.
Alla fine del convegno, la dott.ssa
Cirilli ha effettuato un breve stage
pratico sull’utilizzo degli apparec-
chi Nanoduct (apparecchiature per
il test del sudore utili per una prima
diagnosi di Fibrosi Cistica) che la
Fondazione ha donato agli ospedali
di Gomel, Brest e Vitebsk, propo-
nendosi anche, nel prossimo fu-
turo, per uno stage a Minsk sul test
del cloro, indispensabile per una di-
agnosi certa di Fibrosi Cistica.
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Grazie dai Clown

AIUTIAMOLI A VIVERE
quest’anno è stata la volta di Patrizia

D
opo oltre una settimana dal no- dolcezza, gioia, calore…un sorriso. E
stro rientro in Italia sento che è ritrovarne alcuni, dopo un anno, anco- e, ancora una volta, di Pierangelo. Però
arrivato il momento di scrivervi ra lì. quest’anno un grazie particolare a loro
alcune impressioni sulla missione È vero: tutto questo è difficile da rac- perché nel momento complicato del ri-
“Clown in Belarus 2010”. contare. entro (vulcano, aeroporti chiusi ecc
Ho lasciato, in questi giorni, che i mille Ciò che vi posso dire, invece, è che ecc) non ci hanno lasciato per un atti-
volti, mani, abbracci, sorrisi ed questa è stata la quarta volta che veni- mo e ci sono stati vicini sia moralmente
emozioni continuassero a vorticare nei vamo in Bielorussia come clown. Quat- che praticamente. Grazie davvero!
miei pensieri come una magica trottola tro anni fa nemmeno sognavamo di E con loro grazie di cuore alla Juventus
colorata. poter fare le cose che abbiamo fatto. Viaggi e ai suoi collaboratori di Minsk.
Adesso che, piano piano, questa euforia Sono stati giorni di un’intensità straor- A tutti voi il mio grande grazie perso-
si sta calmando e ogni immagine rias- dinaria. Anche di fatica, è vero. Al mar- nale e quello di tutto il gruppo clown
sume contorni meglio definiti mi sem- tedì abbiamo fatto tre spettacoli negli
bra bello condividere con voi questa istituti e un servizio di oltre due ore in clown ABELARDA – Claudia Cois
nuova, straordinaria, esperienza. ospedale. Alla sera non ci reggevamo in clown DORESOL – Francesca Frigo
La cosa, però, non è affatto semplice. piedi. Ne valeva la pena? Si! Senza om- clown DUODENO – Marco Lizzi
D’altronde come potrei raccontarvi del bra di dubbio! clown FINFERLA – Mariaelisa Lan-
“trionfali” arrivi negli istituti di Minsk, Perché il frutto del lavoro di quattro an- franchi
Dubrovno e Slavgorod, con i bambini ni si comincia a vedere. clown FLIP – Mattia Bidoli
che ci aiutavano a portare le cose sul Perché quando andiamo negli istituti i clown KAMOMILLO - Paolo Perissini
bambini si ricordano di noi. clown PIERO – Pierangelo Bagattini
Perché quando andiamo negli ospedali clown PIPA – Patrizia Mora
si ricordano di noi. Dei clown, della clown UFFA – Eleonora Toros
Fondazione, dell’Associazione. clown ZOLLA – Alessandra Bonato
Perché nuovamente e maggiormente
ci siamo sentiti dire “anche noi Infine un grande grazie a tutte le per-
vogliamo fare queste cose!” sone e le famiglie che partecipano a tut-
E soprattutto perché quel “vogliamo” è ti i progetti a sostegno dei bambini
diventato “possiamo” e abbiamo inizia- bielorussi. Siete grandi! Ciò che noi ve-
to a parlarne e progettare il futuro. Dei diamo negli istituti è il frutto del vostro
clown: IN e DELLA Bielorussia. impegno e lavoro. Siatene orgogliosi,
Sarà un percorso lungo e faticoso ma perché non potete immaginare quanta
palco e che poi inseguivano il pullmino sappiamo che è possibile e la cosa im- sia la gratitudine di questi bambini,
mentre andavamo via? portante è che da entrambi le parti i- delle loro famiglie o dei loro istituti per
O della gratitudine degli ospedali, a Bo- niziamo a pensarci. tutti voi che li accogliete, sostenete e
brusk, a Moghilov, Slavgorod e il the Possiamo farcela, con l’aiuto, il soste- aiutate.
con i biscotti offerto a fine servizio e le gno e la partecipazione di tutti voi, Fon- Ecco, questa è un’altra cosa che non
parole sincere e commosse delle dot- dazione, Associazione Trentina e ogni sono capace di raccontarvi: il grazie di
toresse e, soprattutto, delle mamme? singola persona che vorrà esserne cuore che portiamo in Italia per voi dai
O della vivacità dei bambini di Orsha parte. vostri bambini. Non si può raccontare,
che, appena siamo scesi dal furgone, ad Ecco, se tutto questo ora non è più c’è solo un modo per conoscerlo.
uno a uno ci hanno tirato in disparte un’utopia - sebbene sia solo poco più di Salite sull’aereo e volate in Bielorussia.
quasi volessero ognuno un clown tutto una speranza - lo dobbiamo sicura- Magari assieme alla prossima missione
per sè? mente anche a voi, che avete sempre clown!!
Come posso descrivervi la poesia del- creduto e sostenuto questa missione. Ne varrà la pena!
l’incontro con i bambini audiolesi del- Grazie ancora a tutti e che il sorriso co-
l’istituto di Vitebsk? L’entusiasmo di Non posso fare a meno di dirvi grazie lori sempre la vostra vita!
questi bambini e delle loro maestre, il con tutto il cuore per quello che avete Clown in Bielorussia continua……
loro voler essere coinvolti in ogni cosa. fatto per noi.
Tutto senza parole, solo gesti e sguar- Alla Fondazione, grazie alla quale otte- Paolo Perissini - clown Kamomillo
di… è stato davvero un momento niamo il permesso di
magico! visitare tanti ospedali
E la serenità dei bambini di Belinici e il e istituti e incontrare
loro voler essere parte del nostro spet- centinaia di bambini.
tacolo. Le loro voci, i loro cori… All’Associazione
E ancora una volta la generosa ac- Trentina Aiutiamoli a
coglienza degli istituti di Senno e Cer- Vivere. Prima di tutto
nitsy, con i rispettivi direttori pronti a perché “ci credono!”.
farsi in quattro per farci pernottare co- Poi perché Vittorio,
modamente. Assieme ai bambini che si Ermanno e Michela
ricordano sempre di noi e che ci aspet- ogni anno fanno i
tano, anno dopo anno, ci hanno fatto salti mortali per or-
sentire veramente a casa! ganizzarci tutto. E
Penso che proprio non riuscirei mai a poi perché ogni anno
descrivervi cosa si prova nell’incontrare ci fanno accompa-
centinaia di bambini negli ospedali e gnare da nuove per-
dedicare a ognuno di loro un attimo di sone meravigliose:
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“PROGETTO CERNITZY”:
SOLIDARIETÀ ALL’I.C. SOLARI di ALBINO
AIUTIAMOLI A VIVERE

ksana, Ilona, An- dalle radiazioni di Cher-

A drei, Neli, Ina,


Maryna, Ira, Vladi,
Stas, Vania, Katy, Valery, Svi-
nobyl, tristezza per tutti co-
loro che sono stati costretti
ad abbandonare i propri pae-
eta, Andrei, Artsem, Cristina, si e le proprie case, angoscia
Maksim, Yulia, Maria, Alena, per tutti i ragazzi abbando-
Dimitry, Natallia, Yauheni, nati a se stessi. Abbiamo
Vika, Alessia, Mikail, sono al- provato felicità guardando i
cuni nomi dei ragazzi miracoli che i volontari han-
bielorussi ospitati nell’istitu- no compiuto nell’orfana-
to per ragazzi orfani o ab- trofio di Cernitzy, emozione
bandonati di Cernitzy, nella vedendo la consegna del ma-
regione di Vitebsk in teriale che abbiamo raccolto,
Bielorussia, che ancora stan- allegria nel vedere i loro oc-
no pagando un conto duris- condizioni di vita dei nostri co- chi illuminarsi all’arrivo dei
simo in termini di disagio sociale, etanei. In particolare siamo ri- volontari.
economico e di vite umane dopo il masti colpiti dal fatto che l’alcoli- Ognuno di noi ha sentito di poter
disastro del 1986 a Chernobyl. smo e il fumo siano tra i problemi vivere un’avventura veramente
Anche quest’anno l’I.C. di Albino principali e che, non essendoci grande sia dandosi da fare nel rac-
nell’ambito di “SolidarMente”, il controllo da parte degli adulti, cogliere generi di prima necessità
progetto di solidarietà che si pro- nelle relazioni regni la regola del che con la possibilità di spalancare
pone sia come occasione di crescita più forte. la porta di casa per accogliere un
personale che come riflessione sui “Perché bevono o si fan-
bisogni degli “altri”, ha suggerito no?” abbiamo chiesto?
un’iniziativa di sensibilizzazione, di “Bevono per dimenticare
presa di coscienza e di approfondi- i maltrattamenti subiti,
mento sui i valori dell’uguaglianza bevono per dimenticare
e della salute, declinata nel “Pro- di essere soli, bevono per
getto Cernitzy”. dimenticare di aver visto
Gli studenti del Solari, collaboran- troppe persone morire”,
do con il Comitato “Aiutiamoli a Vi- ci ha risposto Domenico.
vere” di Clusone, hanno potuto Durante l’intervento dei
conoscere le storie dei bambini e volontari Domenico,
degli adolescenti ospitati nell’Isti- Luigi, Mauro e Massimo
tuto di Cernitzy e contribuire al il silenzio e l’entusiasmo erano alle bambino in difficoltà per una va-
miglioramento delle loro con- stelle: grazie alle fotografie, ai canza salute, o magari facendo
dizioni di vita raccogliendo generi video ma soprattutto alla loro te- una vacanza lavoro.
di prima necessità. stimonianza abbiamo toccato con È bello avere un obiettivo co-
“L’incontro a scuola con i volontari mano l’importanza della solidari- mune a tutta la scuola senza di-
ci ha aiutato a capire meglio le età, ma soprattutto abbiamo sco- stinzioni di ruoli. Mai come
perto che i modi per quest’anno abbiamo vissuto
essere solidali pos- l’iniziativa di solidarietà come un
sono essere tanti e lavoro di squadra: ragazzi, inse-
diversi. gnanti, bidelli, preside, genitori,
Le sensazioni che segretarie hanno cercato di dare
abbiamo vissuto il meglio di sé vivendo sulla pro-
sono molte e diffe- pria pelle lo slogan che fa da filo
renti tra loro: ab- conduttore alle nostre iniziative
biamo provato sof- di solidarietà: “basta poco per
ferenza per tutte le fare molto, se quel poco è un bene
persone colpite in condiviso da molti.”
modo devastante I ragazzi dell’I.C.Solari

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