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di un robot industriale
a maggioranza di noi ha pensato qualche tratta di un tipo di automazione molto flessibile, adatta-
volta ad un robot ideale. un robot che asso- bile all'ambiente e di facile utilizzo. Così nasce il "mani-
migli a noi, che ci aiuti nelle nostre faccende, polatore programmabile" di George Devol, nel 1956. A
ci accompagni nei nostri giochi...., in defini- poco a poco l'immagine e le caratteristiche del primo ro-
tiva una macchina a somiqlianza dell'uomo. bot si trasformarono, così come Ie forme di controllo, che
Invece i robot che si utilizzano ai nostri giorni non han- sono passate dalle forme di controllo tramite computer
no sembianze umane, servono come aiuto all'industrìa sino ai moderni microprocessori e microcontrollori. Si cal-
per far fronte alla necessità di aumentare la produtti- cola che attualmente ne esistano, su scala mondiale, più
vità, e migliorare la qualità dei prodotti oltre che a ri- di un milione di unità, utilizzate in differenti settori.
durre i costi, rendendo obsoleta l'automazione indu-
striale rigida. Sono molto utili anche per lavori in am- CARATTERISTICHE DEI ROBOT
bienti pericolosi, come quelli dove la temperatura è INDUSTRIALI
molto elevata o vi sia presenza di sostanze tossiche. Si Anche se non tutti i robot possiedono le seguenti carat-
teristiche al completo, quello che definisce un robot in-
dustriale si può riassumere nei punti riportatr nella figura:
E outomotics.
L5---
i
e pertanto con un minor numero di
assi dr movimento.
Secondo il sistema di coordinate
scelto, si potrà realizzare una serie di
movimenti oppure un'altra, quindi
dovremo pensare al lavoro che dovrà
svolgere il robot prima di scegliere il
tipo di coordinate, in modo da poter
realizzare tutti i movimentr che saran-
no np.pqq:ri ner nrrelYv\ determinato
compito.
ll movimento degli elementi del -i
manrpolatore, così come il calcolo,
l'elaborazione delle informazioni e le
azioni da eseguire, sono regolate da
Schema di un manipolatore con movimento su 6 asst.
un sistema chiamato controìlore; que-
sto sarà più o meno complesso a se-
posizione dell'elemento terminale. ll tipo di manipola- conda dei parametri da governare.
tore impiegato più frequentemente nell'industria, ha tre La posizione dell'elemento terminale sarà affidata al
assi di movimento nei suoi elementi e altritre nel polso. controllo cinematico, che dovrà fornire tutti i parametri
I primi tre servono per posizionare lo strumento e gli al- necessari allo scopo, controllando anche le parti del
tri tre per orientarlo nello spazio. braccro che sono collegate a questo elemento, deci-
Un maggior numero di assi di movimento permette dendone sia la velocità che il tipo di movimento.
un aumento della flessibilità del posizionamento dell'e-
lemento terminale, il quale puo essere necessario per I PROBLEMI DIRETTO E INVERSO
applicazioni industriali complesse, come quelle del Nel problema cinematico diretto si conoscono i para-
metri che definiscono gli assì di movi-
mento, cioè la posizione delle artico-
lazioni. Partendo da queste bisogna
calcolare la posizione dell'elemento
terminale.
ll problema cinematico inverso de-
ve determinare le caratteristiche degli
assi di movimento partendo dalla co-
noscenza della posizìone dell'elemen-
to terminale.
Per la soluzione dei problemi diret-
to e inverso, si utilizzano le regole trì-
gonometriche, ed altre piu comples-
qo .nmlrnnrp psatte basate sui cal-
coli matriciali e sulle trasformate
omogenee. Dopo aver calcolato gli al-
goritmi, è necessario implementarli in
un linguaggio di programmazione,
Sistema di coordtnate cartesane come il Basic o il Pascal o, perché no,
dei 4 tipi fondamentali di manipolatori a) cartestani, b) angolari, c) cilindrici, d) sferici
l'assembler del PlC.
ffi ffi
ATTUATORI E ADATTATORI
Dooo che il software ha determinato le azioni
da realizzare. queste si trasmettono all'attuato-
re corrispondente, che a sua volta avrà bisogno
di un adattamento precedente, come un relè o
un driver. Si puo aprire una valvola perché la
pressione misurata è molto alta, o pilotare un
dispositivo il cui movimento azioni qualche co-
sa, aumentare o diminuire una tensione, ecc.
DISPOSITIVI DI COMUNICAZIONE
PLC costru ito con microcontrol ler.
A seconda dell'installazione che si vuole auto-
maîizzare. ootrebbe essere sufficiente un solo
sizÌone dei dati, a volte, realizza anche questa funzione, sistema per il controllo del processo, oppure che ven-
oltre alla conversione del segnale, alla memorizzazione gano distribuite le funzioni su vari sistemi.
A^^l -^^--^ --t-tilcturo
-+' 'ra nnf rÀ qvErE rttn rlil sistema di
e alla vrsualizzazione. Alcuni di questi sistemi sono ba- v9rr ovporcLLr PUUq avorp trLULLU
sati su personal computer dotati di schede specifiche, controllo ed essere indipendente, oppure contenere so-
che eseguono le suddette funzioni; tuttavia questo non lo una parte del processo, come la cattura dei dati, l'e-
e l'unìco metodo, esistono anche altri sistemi chiamati laborazione dei medesimi, la loro visualtzzazione, l'at-
PLC che sono stati sviluppati in modo specifico per cat- tuazione sur dispositivi, ecc.
turare segnali, sia analogici che digitali, ed elaborarli. Normalmente questi sistemi sono in comunicazione
fra di loro, i modi di comunicazione sono vari, dato che
SOFTWARE DI CONTROLLO possono essere tramite le reti LAN, comunicazioni seriali
I sistemi di acquisizione dati basati su piattaforme PC di secondo le norme RS-232-C, RS-485 o Bus l2C, comu-
solito si accompagnano con dei software di controllo. nicazione oarallela. ecc.
Questi software sono sempre più do-
tati di interfacce semplìci da ulilizza-
ro rhp ncrmotlnno la realizzazione
ffiffi RS-232-C
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Solenoide che si contrae
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e si espande a seconda del segnale fornito fra sistemi e normale
Roboticerindustrierleeintelligenzg..q!.|_ir::-_i*!*
I suoni dell,e macchine
ome succede per i microrobot, anche i robot voce. e dall'altra il riconoscimento automatico della vo-
industriali si relazionano con l'ambiente ce umana per pilotare le macchine con parole o frasr. In
esterno mediante i sensori e gli attuatori, questa sezione tratteremo argomenti inerenti la prima
questi ultimi normalmente come elemento pafte.
terminale. Quante più informazioni potrà Se analizziamo il modo in cui noi umani generiamo
captare il sistema tanto più sarà adattabile, e si potrà la voce, vedremo che, come esistono organi specifici
basare su di esse per prendere le decisioni. lsensori più per i sensi, come la vista, I'udito o il gusto, la voce uti-
impiegati in robotica sono quelli che informano sulle lizza differenti parti della nostra anatomia. Semplifican-
grandezze tipiche dell'industria, ad esempio la vicinan- do molto possiamo definire il suono come una corren-
za a un oggetto, la velocità, l'accelerazione, coppia e te d'aria che esce dai polmoni. 5ul suo cammino verso
forza, temperatura, ecc. Tutti questi, in genere, sono l'esterno, attraversa diverse pareti che la trasformano,
semplici trasduttori di tipo optoelettronico, eìettromec- così si ottengono i fonemi che combinati fra loro for-
canico oppure a ultrasuoni, anche se a volte ci interes- mano le parole, con le varianti dei diversi parametri, che
sa che il robot possa comunicare con sistemi di visione fanno sì che una persona abbia la voce più acuta o più
e suono. bassa dr un'altra.
Nella figura in basso possiamo osservare gli elemen-
LA VOCE UMANA ti che intervengono nella produzione della voce. L'aria
'l orocedimenti oer la sintesi della voce hanno due va- uscendo dai polmoni passa nella laringe, dove si trova-
rianti: da una parte I'ulilizzo di sistemi che, incorporati no le corde vocali, che come dice il nome sono delle
nelle macchine, awisano di certi processi mediante la corde che vibrano al passaggio dell'aria, toccandosi fra
Mascotte di Sony che risponde agli ordini impartiti con Ia voce. Parti che intervenqono nell'emissione della voce
Sintesi vocerle
Schema generale di un sintetizzatore dÌ voce
di loro e controllando la quantità e la velocità della me- ne del suono mediante il campionamento del segnale o
desima. La pressione esercitata su di esse determina la fluttuazione del segnale sonoro, mentre i secondi rico-
frequenza del suono, compreso fra 60 e 3.500 Hz. Co- struiscono la voce tenendo conto dei parametri di al-
me molti avranno notato, alcune volte la voce si fa più tezza tonale, intensità, armoniche ecc. per cui risultano
roca. se abbiamo parlato per molto tempo senza averle più complessi, però riproducono con molta fedeltà pa-
lubrificate. Dopo aver attraversato la faringe si incontra role e musrca.
la cavità orale, dove ci sono la lingua e ì denti, che so- Questi parametri sono calcolati e scritti in preceden-
no in comunicazione con la cavrtà nasale. Le dimensio- za da un orooramma di analisi vocale.
ni di queste cavità, il movimento del-
la lingua e delle labbra, o fattori va-
riabili come un'eventuale costipazio- vocE
ne, cambiano la frequenza di riso-
nanza e i parametri propri della voce.
CONVERTIIORE A/D
SINTESI DELLA VOCE
I sintetizzatori vocali sono cìrcuiti
elettronici utilizzati per riprodurre il FILÎRO DIGITALE
niir fedelmente Ynossibile
"'' la voce {MODEIIO MAîE'$ATTCO]
umana. Di solito sono dotati di una
memoria che contiene i codici digita-
li da riprodurre; tramite un micropro-
cessore che controìla tutto il proces- ANALISI DEL PARA'VIETRO ANALI$ DEL TONO ANAUSI DEIL'AMPIEZZA
so, i codici digitali sono trasformati in
analogici. per uscire all'esterno tra-
mite un altoparlante. A seconda del ATGORIÎMO
metodo impiegato nella codificazio- CODIFICATORE
Sintesi Yoccrle
Visione artificiale
e la possibilità per un robot di poter generare fisticazione dei sensori, anche il software di elabora-
suoni può essere interessante in determinate zione dell'informazione raccolta sarà complesso; sono
applicazioni, il fatto di disporre di un sistema necessari sistemi potenti, sia per quanto riguarda la
di visione per catturare immagini, elaborarle e velocità di elaborazione sia per ìa capacità di memo-
in base ad esse prendere decisioni, apre uìte- rizzazione, per fare in modo che le immagini siano
riori campi di applicazione alla robotica. La capacità di elaborate in tempo reale e non sr perda qualità; inol-
visione fornisce al robot Ia massima adattabilità all'am- tre il sistema dovrebbe poter utilizzare l'esperienza ac-
biente rispetto agli altri sensori che può ulilizzare. quisita durante le elaborazioni precedenti, ed even-
tuali immagini campione, per prendere le decisionr.
DIFFICOLTÀ TSISTTruTT Quando la visione artificiale si applica a microrobot a
Pur tenendo conto dei vantaggi bisogna considerare causa dei oroblemr orecedenti e delle limitazioni dei
quali sono i problemi che sì possono creare, per vede- microcontroller, di solito è un computer centrale che
re se I'applicazione trae realmente vantaggio dall'inse- gestisce la telecamera, e si incarica dei calcoli. Ai pro-
rimento di questa tecnica. ll costo è il primo dei pro- blemi precedentemente citati si uniscono quelli ine-
blemi, soprattutto se il prezzo del sistema supera in renti all'elaborazione dell'immagine, come ombre, ri-
eccesso quello del robot per cui funziona. Data la so- flessi, cambi di illuminazione ecc.
STRUTTURA
GENERALE
DI UN SISTEMA DI
VISIONE
Per realizzare l'elaborazione
dell'immagine, sono neces-
sari sia elementi software
che hardware. ll primo ele-
mento indispensabile è la
telecamera. Con il progredi-
re delìa tecnologia, queste
sono diventate sempre me-
no costose, e anche la loro
dimensione si è ridotta no-
tevolmente. Attualmente le
possiamo classificare secon-
do il tipo dr informazione
che forniscono: digitale o
analogrca.
l-
Ld +^l^--*^"^ -^-lrdlOglCa
LereLdil rcrd dr
Quando la visione artificiale è applicata a microrobot necessita di una scheda di ac-
di solito c'è un computer centrale che gestrsce la telecamera e si incarica dei calcoli.
quisizione per trattare I'infor-
sli
-
TELECAMERA
ANALOGICA
.::i:
:,ì.aì
t
SCHEDA
DlacQulslzloNE
- --ls!g[A!!
EEGNÀG
W Ognuno degli elementi preceden-
temente descritti è incaricato di un
comnito diverso essi sono struttu-
rati in diverse fasi attraverso le
quali passa l'immagine. La teleca-
BìtSHORll,lALlZZAtO
mera è incaricata di catturare l'im-
ffiffi&ffim
magine, quest'ultima, convertita in
segnale elettrico tramite ì'interfac-
ria ,,-,,- -J
<212 t12<ma<<:2a Un COmpU-
ter. lì software del computer dovrà
oo ,JFl
#Y,
analizzare I'i nformazione ricevuta,
il che implica discriminare fra
I'informazione utile e quella super-
flrr,r d,ato rhp e imnossrbile tenere
conto di tutte le informazioni, in-
Elementi necessarÌ per elaborare l'immagine.
LCIptCLdTC
i!-+: -'-"conda
I UdLr d )t delle
applicazioni in corso, arrivare ad
una o piu decisioni in base a que-
ste informazioni e, se fosse neces-
sario, combinarle con le informa-
zion i ricevute da altrr sensori o
Memorizzozione
dell'immogine
Trosmissione
dell'immogine
Anolisi dell'immogine
:--;-*. ..
ùerezlone
.'"*ì
lnt:rro.lon",
Telecamera di tipo digitale
lnterprefozione dei doti j
mazione; questo trattamento può essere realizzafo da nn<<ihili in{nr-
uno o oiù orocessori. Inoltre sarà necessaria della memo- m:zìnni nrèaa-
ria per immagazzinare dati e programmi, e moduli per il denti, derivate
controllo delle periferiche. Attraverso i moduli di ingres- da ll'espe rienza.
so/uscita si pilotano elementi esterni come rele, allarmi, Come ultimo
ecc. che servono anche per dare gli ordini finali al robot. n:(<n <i dnrrrà
Trosmissione dell'ordine
In genere I'informazione della telecamera si monito- trasmettere l'or-
rizza tramite il video del comouter o un televisore. Tutti dine o gli ordini
questi moduli si collegano tra loro tramite bus norma- di controllo al
Fasi dell'elaborazione dell'immaqine
lizzali. man rpotafore.
ey\
CARATTERISTICHE DI UN LINGUAGGIO
Programma esempio per il robot PUMA MK2 560 IDEALE PER LA ROBOTICA
Anche se ogni linguaggio applicato ai robot ha delle
indicatori, assi girevoli tipo "joystick", inclusi display caratteristiche specifiche che lo rendono idoneo a un
LCD... che l'utente deve maneggiare per dare ordini al ambiente o a una situazione determinata, nella lista
manipolatore. Di solito ha funzioni speciali, come gene- Àallr finrrrr
razione di ritardi, variazioni di velocità, scrittura del pro- abbiamo co-
gramma reailzzato, ecc. ^i-+^LU l^
prd --
rc Lo-
[hiorezzo delle isfuzioni del progrommo
Come contropartita alla semplicrtà d programma- ratte r ist ic h e
zinne Lvr
4rurrL orresti linor'-^^i
ronI VuLrLr C r'
ryUOVVl, L-'À ^^-- CUO
lO PULO -r-ttabilita al di un lin-
'il
mo77o d:to r.ro rinotono le seottenze annrese SenZa guaggio
Fodlilù di esponsione
tener conto der fattori esterni. id ea le.
Le prime
LA PROGRAMMAZIONE TESTUALE sei furono
È un altro tipo di programmazione dove, come in quel- enuncrate tffirscio
r- ^^-+' '-r^ À
ld 9E)tUdlc, E I^^-^---rio snecificare le azioni da fare
lcLE))cr rv rpLLrl a^mó drróilÒ
l
I
I
t;:Hnilrru:::T:l: ;n::,ìll'Ji.l
rio di incontrarle e di capirle, lo ha portato a
ideare macchine la cui capacità di ragiona-
regole di deduzione memorizzate, e la velocità di ela-
borazione. Immaginiamo, ad esempio, un sistema
esperto incaricato di determrnare la malattia di un pa-
ziente a partire da domande e risposte con il medesimo.
mento oretende di avvicinarsi a ouella uma- . ln ogni caso non si arriva all'apprendimento, cioè
na. ll modo di migliorare queste capacità e il campo di il sistema non sarà in grado di acquisire nuove cono-
-studio dell'intelligenza artificiale. Questa scienza è pero scenze tramite l'esperienza e i dati precedenti, sino a
abbastanza recente, dato che dipende in gran parte che non si ricondurrà tutto all'aoolicazione di un insie-
dalla tecnologia e dalle conoscenze disponibili, e solo a me di regole.
partire dal XX secolo ha iniziato a svilupparsi in tutte le o Esiste anche la programmazione automatica, che
sue possibilità. Nonostante questo, rimane ancora mol- si dedica alla generazione automatica di programmi,
to cammino da percorrere per fare in modo che mac- per risolvere problemi a partire dalle specifiche di quel-
chine pensanti come quelle rese famose dal film "2001 lo che dovranno fare questi programmi.
Odissea nello spazio" siano qualcosa di più di un sogno. . In ultimo, il linguaggio naturale e la visione, che a
noi risultano indisoensabilì ma a volte non sono suffi-
CAM PI DELTINTELLIGENZA crentemente valorizzaÍi, sono il cavallo di battaqlia del-
ARTIFICIALE l'intelligenza artificiale.
Esistono diverse classificazioni dei settori che trattano
l'intelligenza artificiale, e ognuno di essi e piu o meno CONCETTO DI AGENTE
sviluppato, a seconda degli avanzamenti ottenuti nel re- Non esiste una definizione accettata universalmente ri-
lativo settore della tecnologia. Ogni campo, pur separa- guardo a cos'è un agente, però possiamo fornire una
to, puo soddisfare la necessità di applicazioni concrete, serie di dati e di caratteristiche su cui esiste accordo.
e trovarsi pertanto allo stato puro, anche se di solito la
soluzione di un problema necessita dell'interrelazione di
diversi settori.
o La robotica è uno dei campi più avanzati, anche se
continuano i suoi miglioramenti e, come abbiamo potu-
to vedere, in origine lo scopo era studiare la realizzazio-
ne automatica di processì meccanici ripetitivi, come nel
Robofiro caso dei primi
manipolatori.
r (iqfomi o<norti
deducono dati o
Apprendimenlo
eventi nuovi, ba-
sandosi su altri
dati, aiutando il
Linguoggio Nolurole e Visione
lavoro dell'uomo
Ca m p i del I' i ntel I igenza 9tóLttr. -il- 9tótt-
^.--:^ ó,ró ^.-^
artificiale normalmente messi in relazione do nrr:ntità .li
per risolvere un problema. Un agente deve realizzare un lavoro per il suo padrone.
informazioni e
q
menticare la filosofia con cui sono stati ideati i microro-
bot, in contrapposizione ai grandi e potenti robot indu-
striali. In ogni caso, arrivatial punto più alto di intelligen-
za. quello di cooperazione, le possibilità di interazione dei
microrobot aumentano sino a superare l'idea originale.
Per ottenere questo, e necessario che gli agenti sia-
's#
no capaci di comunicare fra loro, al fine di potersi scam- ,,à#,
biare i dati, ripartire le azioni e in definitiva formare un ogenlrey'
insieme che agisca tenendo conto di tutti i suoi compo-
nenti. I metodi sono diversi, e non ve ne sono né di mi- Se non si utilizza la figura del moderatore,
'gliori né di peggiori; a seconda delle applicazioni verrà possono nascere conflitti di dati, nel metodo della lavagna.