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Il Punto e La Linea
Il Punto e La Linea
La maestra prepara dei fogli suddivisi in tre parti longitudinali
e chiede di disegnare delle linee oblique uguali, nella prima
parte più distanti, nella seconda più vicine e nella terza
incrociate: i bambini individuano in questa modalità la
possibilità di creare il chiaro e lo scuro sul foglio.
L’attività da modo a ciascuno di La produzione artistica è come
esprimere le proprie conoscenze, disse Pablo Picasso: ”….una
le proprie riflessioni, il proprio professione da cieco: uno non
dipinge ciò che vede, ma ciò
modo di ragionare senza che sente, ciò che dice a se
l’interferenza e l’invadenza del stesso riguardo a ciò che ha
gruppo. visto”
Dal catalogo delle linee si passa alla realizzazione un immagine col solo uso delle
linee,di contorno o di riempimento,insiemi di linee irregolari tracciate in modo
spontaneo o insiemi di linee regolari tracciate in modo controllato e sistematico: prima
usando il colore nero e poi con i colori , per evocare sentimenti ed emozioni diversi.
Il modo più spontaneo di disegnare è quello di tracciare linee di contorno
delle cose che si vogliono rappresentare.
Il contorno definisce la forma, ma in realtà può rispondere a stimoli visivi di
diversa origine, la linea di contorno quindi è un’astrazione ossia un codice di
linguaggio visivo.
Gli andamenti lineari continui
suscitano in chi osserva un
impressione di stasi o di
movimento privo di brusche
variazioni.
Procurano quindi sensazioni di
calma, allegria, delicatezza,
fluidità, continuità, armonia,
sinuosità, morbidezza, dolcezza,
monotonia.
Gli andamenti spezzati
suscitano invece, un
impressione di movimento
guizzante o burrascoso.
Essi risvegliano eccitazione,
inquietudine, asprezza, tensione,
aggressività, varietà o estro.
Al termine del percorso anche l’animazione aiuta a rafforzare l’idea che “ un
andamento lineare chiuso determina una superficie”, e che” la forma della superficie
cambia secondo l’andamento lineare che la contorna”, Osvaldo Cavaldoli con “ La
Linea” è stato un esempio che ha permesso un ulteriore ripensamento sul lavoro
svolto precedentemente.
Al termine del percorso i bambini delle due classi hanno visitato la mostra dell’artista Loris
Cecchini al Museo di Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato intitolata “DOTSANDLOOPS”
con foto, sculture e installazioni finalizzate al recupero dei dati sensibili, manipolati con
dispositivi che producono distorsioni percettive, sfida per chi osserva i prodotti di immagini
paradossali e realtà tangibili, a trovare la chiave del proprio sguardo critico.
I bambini hanno dimostrato abilità di ricerca per la lettura delle opere rispondendo in modo
pertinente alle domande della guida , di nome Desdemona, tutti hanno saputo assegnare un
significato di senso alle opere alcuni molto vicino a quello voluto dall’artista. In seguito i bambini
hanno partecipato ad un’attività laboratoriale sugli andamenti lineari continui e strutture
tridimensionali.