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Care eee Sot la Na RIVISTE FURLANE DI CULTURE Ue neon L'antro di Toppo: un rifugio rupestre di eta medievale primo a riconoscere questa struttura come un elemento antropico antico é stato Ippolito Marmai, che lo ricord6 con il toponimo di Cjamara dal Lan- dri elo defini un riparo sotto roccia. TI ticercatore lo legd come funzionali- taal castello («é presumibile che l’An- trum di Toppo sia stato un posto di vedetta, dato che da quel punto si pud cosservare, verso Sud-Est, la cima del Col Vaita»), senza pero valutare come dalla roccaforte dei signori di Toppo si veda altrettanto bene il “colle della guardia", antico confine del feudo', Va poi detto che Tantro impedisce la vi- sta in qualsiasi altra direzione, persino verso il castello, € che il suo carattere non & quello di un luogo di vedetta, ma di un rifugio attrezzato, dove po- che persone, come vedremo, potevan resistere ad oltranza per alcuni giorni*. Per Moschion si tratta di «un anfrat- to sotto roccia in parte chiuso verso Hesterno da un muro massiccio fatto con pietre squadrate» € deriva il suo nome non tanto dalla caverna, ma dalla profonda incisione che le acque hanno prodotto erodendo questo set- tore di calcari friabili®, In effetti que- sto versante della scarpata di Toppo ha una componente di roccia calcarea molto fragile. Allinterno della stanza costruita definendo il muro di chiusu- za si possono individuare alcune de- s onoxiro Maw, iti colgi del comune di Tavs, Travesio, Comune di Th 2001, p. 18. Tn realta pi che Cal Vate document dinvesturainsstono sul rulo di bene feudal che ava iL vicino calle Budasti ei relative Fen ASVe, Provo spa Feud 597, M20 marao 60D In queacesich ‘Gio Batt e Giovanni di Toppo vore nea Fedcrico Antonio di Toppo la loo part del cole dt Buda! di ogi® feudale. Pet un ingaaramento bi tigralioal tera del case Toppo vedi: Topp. nf Castel -abbancdonat. Guida al pi suggestiviradert di castll del aca ata Gin Monalone, Ezion dela Laguna, 1998, p 40-48 Foro Hun) (acura di, Il jeudo di Toppe: owvinsracione dela gusta orgonzasione proton esti ig jnsediament (secolo XV-XX), Pordenone, aoa dll lutagine, 1999; Virrono Fonanst, “End di solar con boon travis la demolicone del cstello di Topp el 50, in Vertonto Foxanrrn ALESSANDRA Quin» (acura di), Restaur i caste, Relactonipresetate tg ncn studio sles de cast, 198-2001 01 alan CONT 20013, pp. 43-48; BRUNO MICALA HT . Nessuno ormai aveva Tinteresse di valorizzare quell'edificio da un punto di vista militare 0 come semplice residenza signorile. Nel defi- nire una nuova abitazione per il ramo principale della signoria locale, diven- ne pitt semplice pensare, nel '500, alla costruzione di un palazzo in forma di villa ai piedi del colle, abbandonando le immagini architettoniche delle case forti e assumendo quelle pitt moderne nelle forme e nell'impianto della tradi- zione lagunare, Il 24 novembre del 1615 una nuova inyestitura registrava che oltre a «Il Castello di Toppo con il Brolo dietro, Ronco sotto, et Ziron attorno» la fami- glia vantava diritti su «ll Cortivo dove fabricata la nostra casa grande»"®, Ormai i diritti sugli spazi del monte erano elencati in modo stanco perché garantivano poche entrate alla famiglia ela residenza medievale era diroccata: «ll Castello di Toppo da longo tempo in qua scoperto con il Ziron, Brollo, € Ronco annessi con la giurisdizione di mero, e misto Imperio in tutta la Villa e sue pertinenze tanto al Piano, come nel Monte, ¢ loro territorio, confinante &c. con tutte le ragioni di Casere, Ta- gli di Boschi, Pesche, Caccie, Pioveghi, Assenso, € Dissenso sopra 'elezione pro tempore del Rev. Curato di Toppo, d'Avena Stara 3 che paga il Commune Canto FeRruccio Carseat, Silinbergie,Mstracione dei signori ede domi della Casa di Spilimbergo,Btitution, vitae vicende di es, Udine, Del Bianco, 1900, p.109.Ricordava Fatore che in un documento spilimberghese del 1429 traleproprieta degli Spilimbergo cera «tem parler opi de Toppo cum dorninia et irisdione ipsius. © Nollinwestituea $ ricordava anche il dirito su sun muntagna in Cargnas, nonostante si facesse siferimento ‘non al documento del {220 che efettvamente Ta ricordava, ma alle investiture del 1231 e del 1267, ch nella ve- ste giunta ino a no} non ue fanio mtenzione. ASVe, Promo! sopra Feudl,b, 87, £22, 24 novembte 1613. Nei document presenti per le investiture fendali a Venezia si cominca a iconoscere una divers e nuova adesione al documento det 1220 a patice dalla dichiaraziome dei diritti feudali di Antonio Maria i Toppo, che di frome alla amagistratura venedian siconosceva tutta la montagna di Toppo e Travesio come un grande bene feudale, dal Cosa al Chiarzd eal Meduna, Veniva poi inutimente cicordata wa ragione clu Piowego al Mese dovato da glhornini del ‘Comin di Toppo per la costruxione del castelon, che ormai era ridoto a una rovina. 14, , 598, £30, 5 giugno 1669, 5. Dettaglio de rifugio visto da monte, nel quale i percepisce lasperita del canalino di accesso al Iuogo munit, i daffitto ogni anno in riconoscimento delle Commugne»". Se osserviamo la seicentesca mappa dei beni comunali di Toppo, scoprire- mo che, con tutta la montagna, l'antro era ormai entrato nella piena disponi- bilita del comune, ma questo non ci garantisce sul fatto che fosse ancora in uso quella semplice difesa a spese € cura della comunita locale. I manufatto Ripari sotto roccia ce ne sono molti in Friuli occidentale, ma quello di Top- po si differenzia dagli altri per due particolarita: la difficolta di accesso e la chiusura della cavita con un muro artificiale di fattura bassomedievale. Chi decise di fortificare questo riparo lo fece scegliendolo tra altri perché garantiva il maggior livello di difesa possibile nei confronti degli aggresso- ti, Chi avesse voluto rincorrere i locali sarebbe arrivato sotto il ripido stra- piombo su una riva scoscesa e peric losa e si sarebbe trovato nella necesita diarrampicarsi per diversi metri usan- do le mani, quindi senza poter brandi- re scudi, protezioni o armi. Nella necessita di procurarsi materiale lapideo per la costruzione del muro di tamponamento, il costruttore pensd bene di abbassare il piano esterno del muro, costruendo, per chi sarebbe ar- rivato nei pressi dell'antro, un basso e piccolo ripiano che avrebbe reso diffi- cile qualsiasi manovra. In situazioni di normalité una scala retrattile in legno avrebbe permesso l'accesso ai difen- sori, Una volta recuperata, il piano di calpestio dell'antro si sarebbe trovato a circa un metro e mezzo al di sopra del piano occupato dagli attaccanti che difficilmente avrebbero potuto adoperarsi per scardinare il portone i ingresso. Infatti, il muro di tampo- namento @ una preziosa e cosciente opera muraria di consistente spessore (75 cm circa) costruita con un doppio paramento non corsato e riempito a sacco con resti della sbozzatura ¢ lavo- razione dei paramenti e malta caratte- rizzata da una calce molto coesa. La lavorazione del muro si stacca in modo netto dalle precise geometrie del paramento murario del castello di Topo, dichiarando una diversa pro- fessionalita presente nel cantiere. Si tratta comunque dell'intervento di un professionista esperto e cosciente nella 1b, £32, 23 luglio 1671, a stampa. Notifica di Beni feudal di Antonio di Toppo. Il documento cita pure «ll Cortive sopra il quale &fabricata una Casagrande dove habitano, & hanno habtato per pis SecolliSigg.Giuriscenti di “oppo (..} con la agione dt crare due Pozze, ua deta da Pin, falra del Gallatoambedie sopra le trade eterion a 1721 viene ricordata come «La Casa Grande con cortva sopra il quale ¢fabricats nel loco Beveorchiay 38, 28 giugno 1721 6, Perearso di acoesso allantro costiuito a un rip canine, per ssolie i quale @ indispensable uso delle mari. 7. Veduta de! muro «i chiusura dalinterno della casita 8. Appoggio scavato nella roca per alloggiare tuna trave portante de! solzio, 4. Linea che collega ‘li appoggi delle travi del solao in legno scomparso, 1, Dettaladetincasro delrohitrave in lego che reggeva il muro in oecasione del portone che ogg completamente eonsunta 52 reintroduzione di une tecnica muraria che in quel periodo non doveva essere pit patrimonio della cultura locale. I muro chiudeva Ia facciata, lasciando solo la dimensione di accesso di una porta, mentre allinterno il volume dello spazio raccolto e difeso fa diviso in due da un solaio in legno. Questo solaio che si appoggiava alla muratura, e che probabilmente aveva permesso di chiudere il tamponamento in legno, garantiva ai difensori la possibilita di sovrastare gli incursori da una posi- zione di indubbio vancaggio. La testimonianza dell'esistenza di que- sto solaio sta nelle evidenti incisioni artificiali create lungo le pareti per costruire gli alloggiamenti delle trava- ture portanti, Probabilmente una sca- Ja a pioli permetteva di raggiungere il primo piano, che forse era chiuso con un paramento in legno poggiante sul muro di difesa, Possiamo credere che le opere in le- gno potessero essere facilmente im- plementate o ricostruite, mentre inve- ce laccesso era stato risolto in modo definitivo costruendo una barriera che non poteva essere distrutta. 83 Liattrezzatura del piccolo Inogo forte non determino una volontaria azione di modellazione dello spazio interno. Per meglio dire, non mi sembra che ci siano fronti di scavo interni all'an- tro capaci di giustificare lipotesi che i costruttori abbiano allargato la cavita artificialmente. L'irregolare forma del- la pianta confermerebbe questa ipote- si. Del resto limpalcato ligneo poteva ben adattarsi alle forme dell'anfratto e le energie profuse dal tecnico im- Sezione A-A +0 pegnato nella costruzione potevano concentrarsi nel rendere pit difficile Taccesso. Molti dati in pid potrebbero venire a seguito di uno scavo archeo- logico che si incarichi di eliminare gli strati di deposito consolidatisi negli ultimi ottocento anni, Solo in questo modo avremo delle conferme su fre- quentazioni precedenti e/o successi- ve al documento del 1220 e potremo interpretare meglio un'opera di difesa unica in Friuli. Sezione trasversale B-B 1, Veduta del'aonesso dal ripiana costruito can Fativita di cava, 1, Pianta del'antro con la sezione del muro ‘a sacen di chiusura. 13. Sezione AA del'anto. A quota - 1.808 percentile i artical riavato cavando if materiale lapideo necessario per a eastruzione cde! muro, Le quote interme al rifugio sono state alterate dalle fasi ti deposito e dai cra. 14, Sezione trasversale B-B con Mevidenca dei rest ‘rari della chivsura. Le foto a correda del testo sono di Walter Colette.

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