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Simone Dell'Ariccia

Poesie
Estratto dalla raccolta "Dietro gli specchi"

A chi legge
Io
Pi di Tutti
Sono
Questa menzogna
Che
Il mio Nome

Eserciti di Me
Paura
Creatrice di battaglioni
-Eserciti di mePaura di smarrirmi in specchi
Di un parco giochi affollato
-Divento bussola senzagoSpecchi
Mi rendono folle

Benessere
Questo cielo
Immobile
Che ci accompagna
Nelle giornate serene
E oltre
Mi rende nullo
Sempre pi simile
Al suo silenzio

Santa Cecilia
La vera Musica
nel silenzio
Del mio pensiero
Dopo il concerto

Idoli
Non attender
Che questo dio
Lavori per me
Come il vento per la primavera
Mutandomi in schiavo
Di giardini autunnali

Pendolo
Il mio Cane
Si crede uomo
Mio amico
Felice
Quando io sono felice
Scandisce il tempo
Dei sorrisi
Con il suo pendolo
La coda

Siamo

Come l'acqua
Noi Siamo
Chi Ci circonda

La Roma che mai vedr


Vorrei esser viaggiatore
Venuto da lontano
Per vedere
Roma Mia
Con occhi immacolati
Non con i miei
Corrotti
Da questa urbana monotonia

Perdersi
stato bello
Per il tempo che stato
Perdere insieme
I nostri sguardi
E ti confesso
Il mio
Ancora lo vado cercando
In abissi di lacrime e gelosie
Dove, ora
Solo te
Vede.

Figli di nessuno
Con la mia solitudine
Io
Ci ho fatto l'Amore
Ma bene
Non seppi mai
Accudire i suoi figli

Riposi
Le notti
Avvolgono i girasoli
Gli abbracci di mio Padre
Mi fanno piangere
Persino il sole
Ha smesso
Di girare

Risveglio

Clessidra in alluminio
Pronta
Per essere bruciata
Il tempo sottosopra
Sveglia arabica
Odore di casa
Il nero che cola
L'acqua scompare
Pronto il mio cuore
Ora
Suona

Lode al T

Un invernale malinconia
Annega
In una teiera di ghisa
Pesante bellezza
Mio totem
Di acque colorate
Stagni nelle tazze
Spirito che mi nutre
Vapore

Fumando

Ispirazioni
Hanno denudato
Il mio cranio
Freddo planetario
Fumi
Aurore boreali
Si fatto osso
Il mio pensiero

Chi

Mi hanno dimenticato
Come fossi
Una natura morta
Dopo il quadro

Senza rete

Sta l'Amore
Sull'orizzonte
Di eventi passati
Come l'acrobata
Al circo
Sulla fune

Depressioni lunari

Vengo sottratto
A me stesso
Come la marea
L'acqua
Al mare

Ali

Sono un Uccello
Che
Ha scelto
Per suicidarsi
Il tetto

Malinconie

Mi ho
Smarrito
In un labirinto
Di alberi
Caduti

Sfogo

diventato granito
Il tuo cuscino
Per custodire, al meglio
Le tue grida
Saranno
Le sue piume
Come coriandoli
Nella stanza.

Morfeo salvatore

Mi coglie
La Morte
Nei pensieri
La notte
Come la bambina
Un fiore

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