Non un gioco particolarmente intelligente, per ha dalla sua la peculiarit di non r
iuscire quasi mai. Pu cos capitare che si stendano le carte sulla tavola alla rice rca del passatempo di qualche minuto e ci si trovi alla fine invischiati nella v elleit di portare a termine la piramide almeno una volta. Incaponirsi vuol dire perdere delle ore, con l aggravante di sentirsi frustrati co me solo pu esserlo chi si cimenti pervicacemente in un impresa palesemente insulsa. Serve un mazzo di 52 carte francesi. Si stende una piramide con una base di 5 carte superiormente alla quale c una riga di 4 carte, poi di 3, di 2 e infine di una. Il resto del mazzo costituisce il tallone. Se fra le carte scoperte c qualche Asso, lo si toglie dalla piramide e lo si sosti tuisce con la carta superiore del tallone. Gli Assi vanno sistemati ai lati dell a piramide (due a destra e due a sinistra se vi piace la simmetria). Lo scopo, comune alla gran parte dei solitari, di completare quattro colonne, og nuna con carte dello stesso seme, partendo dall Asso per arrivare al Re. Si comincia scoprendo, una alla volta, le carte del tallone. Se la carta giocabile, ossia se un Asso o una carta che pu essere collocata in un a sequenza gi aperta (il 2 di Picche, che va sopra l Asso di picche), la si sistema ; se la carta non trova posto viene posta scoperta in un mazzetto in formazione che possiamo definire il pozzo. Le carte non giocabili si accumulano, l una sull altra , scoperte, nel pozzo. La carta superiore sempre giocabile. Se si creano dei vuo ti nella piramide, dovuti alla sistemazione di alcune carte nelle pile laterali, questi vuoti vengono riempiti con le carte del pozzo. La prima a essere sistema ta la superiore e poi le altre che man mano tornano alla luce. Il passatempo tutto qui, e ha fine quando le quattro pile sono complete e la pir amide stata disfatta. Praticamente, mai.