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23/01/16, 00:17

Autenticit
Dal greco authentiks, di propria mano, cui corrisponde, nel mondo occidentale,
autentico e originale. Il concetto di autenticit assume, nel tempo, significati diversi:
per Platone, lautenticit dellopera darte era strettamente legata allidea creativa, dalla
quale potevano scaturire molte copie. Nel Vocabolario degli Accademici della Crusca
(1612) presente la definizione di autentico in quanto valido, autorevole.
Il dibattito sullautenticit attuale e sulla sua interpretazione si sono manifestati
problemi, poich i criteri di intervento sul patrimonio culturale si legano al significato
attribuito al concetto di autenticit. Unopera darte considerata autentica se originale
e non falsificata: S. Battaglia propone lautentico come ci che dimostratamente
proviene dalla fonte alla quale attribuito; originale, non falsificato.
Lautenticit in architettura va considerata in termini diversi da quelli relativi alle altre
arti. Lopera di architettura non risulta da unesecuzione diretta del progettista, poich
gli edifici subiscono nel tempo trasformazioni che appartengono alla loro storia: Se si
introduce il principio dellautore quale garante e principale categoria discriminatoria, si
dovr conseguentemente ammettere che, a rigore, il progetto come redazione grafica
e normativa e non lopera nella sua materialit costruttiva lunico elemento sul
quale lautenticit possa eventualmente essere verificata, facendo cos coincidere
lautentico con lautografo (V. Ugo). Se per le altre arti il principio dellautografia
garantisce lidentit dellopera, in architettura lautenticit si lega alla materia del
manufatto come nel presente, con tutte le modifiche rispetto alloggetto originario,
corrispondente al progetto. Il restauro si fonda, pertanto, sul rispetto della sostanza
antica e sulla conservazione del valore documentario che, in tale accezione, risulta in
esso contenuto. Riconosciuta la qualit delloggetto, lintervento dovr tendere a
conservare lautenticit dei materiali di cui sono costituiti i diversi elementi
appartenenti alle varie epoche, per testimoniare il processo di trasformazione subito
dal bene nel tempo.
Nella Carta di Venezia (1964), lautenticit costituisce un concetto essenziale rispetto
alla validit delle fonti su cui si basa il restauro, che finalizzato a conservare e
rivelare i valori formali e storici del monumento e si fonda sul rispetto della sostanza
antica e delle documentazioni autentiche (art. 9).
Del 1994 il Documento di Nara sullautenticit che, concepito nello spirito della Carta
di Venezia, ne costituisce un prolungamento concettuale. Preso atto del ruolo
essenziale del patrimonio culturale in quasi tutte le Nazioni, il Documento vuole
attenersi ad un concetto di autenticit rispettoso dei valori culturali e sociali di tutti i
Paesi. Riaffermato il ruolo dellautenticit negli studi scientifici e negli interventi di
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restauro, considerato che i giudizi sui valori riconosciuti al patrimonio possono differire
da cultura a cultura, si sottolinea come sia da escludere [] che i giudizi di valore e di
autenticit inerenti ad esse possano fondarsi su criteri uniformi. Tuttavia, occorre
fornire criteri comuni per la salvaguardia del patrimonio culturale dellumanit. Il
Documento di Nara conclude: Il giudizio sullautenticit, dipendendo dalla natura del
monumento o del sito e dal suo contesto culturale, legato ad una molteplicit di fonti
di informazione. Tale giudizio deve riguardare sia la materia di cui costituito il
monumento-documento, sia il significato che esso assume rispetto al profilo
socioculturale di ciascun Paese.

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