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Ulteriori esercizi svolti

Effettuare uno studio qualitativo delle seguenti funzioni


1) f ( x ) =

x2 4
x2 1

2) f ( x ) = x + 1 e ( x +1)

3) f ( x ) =

ex
ex 1

con particolare riferimento ai seguenti aspetti:


trova il dominio di f
indica quali sono gli intervalli in cui f(x) risulta positiva e quelli in cui risulta negativa
determina le eventuali intersezioni con gli assi
studia il comportamento della funzione agli estremi del suo dominio, determinando
eventuali asintoti
e) calcola la derivata prima e indica quali sono gli intervalli in cui la funzione
crescente e quelli in cui decrescente, determinando eventuali massimi o minimi
relativi o flessi a tangente orizzontale
f) laddove richiesto, calcola la derivata seconda e indica quali sono gli intervalli in cui
la funzione rivolge la concavit verso lalto e quelli in cui la concavit verso il
basso, determinando eventuali flessi
g) disegna un grafico approssimativo in un opportuno sistema di riferimento.
a)
b)
c)
d)

Non richiesto lo studio della derivata seconda nellEsercizio 2.

Soluzioni
Esercizio 1

Dominio
x2 4
, cio
x2 1
effettuare la divisione di x2 4 per x2 1. Ebbene, tale divisione possibile effettuarla a
patto che il divisore x2 1 sia diverso da zero. Pertanto il dominio sar dato da tutti i
numeri reali eccetto quelli per i quali x2 1 = 0.
Ma x2 1 = 0 per x = 1 oppure x = -1, quindi il dominio dato dallinsieme

Dobbiamo capire per quali valori del numero x, possibile calcolare il numero

D = R {1,-1} = (,1) (1,1) (1,+).

Intervalli di positivit/negativit
Dobbiamo trovare i valori del x del dominio per i quali f(x) > 0 e, quindi, quelli per i quali
f(x) < 0.
Si tratta dunque di studiare la disequazione
x2 4
> 0.
x2 1

Prima di tutto studiamo separatamente il segno di numeratore e denominatore.


Si ha che:
- il numeratore x2 4 positivo per x < -2 oppure x > 2, e negativo per -2 < x < 2
- il denominatore x2 1 positivo per x < -1 oppure x > 1, e negativo per -1 < x < 1.
Riportiamo queste informazioni:

-2
2
+
+
+
+
+
+ + + + +
x 4: -------------------------------------------------------------------------------2

x2 1: ------------------------------+ + + + + + + +-------------------- - - - - +----------------------------+ + + + + + +


-1
1
x2 4
positiva quando numeratore e denominatore sono entrambi positivi o
x2 1
entrambi negativi, e questo accade per x < 2 oppure -1 < x < 1 oppure x > 2. In tutti gli altri
intervalli la funzione negativa.

La frazione

Riassumiamo i risultati ottenuti rappresentando graficamente il dominio e sotto gli intervalli


dove la funzione positiva (ci saranno utili, per esempio, quando calcoleremo i vari limiti):
-1
1
D:
f(x) > 0: ----------------
-2
-1
1
2

Intersezioni con gli assi


Intersezioni con lasse x. Lasse x la retta di equazione y = 0. Le sue intersezioni con la
x2 4
sono date dalle soluzioni del sistema
curva y = 2
x 1

x2 4
y
=

x2 1

y = 0

cio (sostituendo la seconda equazione nella prima)


x2 4
= 0.
x2 1

(In altre parole, stiamo cercando i valori di x per le quali la funzione si annulla, e quindi
tocca lasse x).
x2 4
La frazione
0 se e solo se il numeratore x2 4 = 0. Questa equazione di
2
x 1
secondo grado ammette come soluzioni x = 2 e x = -2. Otteniamo dunque i punti di
intersezione A(-2,0) e B(2,0).
Intersezioni con lasse y. Lasse y la retta di equazione x = 0. Le sue intersezioni con il
grafico della funzione saranno dunque date dalle soluzioni del sistema

x2 4
y = 2
x 1

x = 0

Sostituendo la seconda equazione nella prima, otteniamo


y=

04
= 4.
0 1

Pertanto otteniamo un solo punto di intersezione, C(0,4).


Rappresentiamo sugli assi cartesiani le varie informazioni che abbiamo sinora ottenuto.
Per rendere pi visibile il grafico della funzione, utilizzeremo due diverse unit di misura
sullasse x e y.
Tracciamo i punti A, B, C trovati (per tali punti passer il grafico della funzione), ed
eliminiamo le zone del piano cartesiano dove siamo certi che il grafico della funzione non
pu passare. Per esempio, per -1 < x < 1 sappiamo che la funzione positiva, quindi
eliminiamo linsieme dei punti che hanno ascissa nellintervallo [-1,1] e ordinata negativa.

-1

Comportamento agli estremi del dominio. Asintoti


Per come definito il dominio, dobbiamo calcolare i seguenti limiti:
lim f ( x ) ,

x +

lim f ( x ) ,

lim f ( x ) ,

x 1+

lim f ( x ) ,

x 1

lim f ( x ) ,

x 1+

lim f ( x ) .

x 1

Innanzitutto
x2 4
x + x 2 1
lim

. Risolviamo tale forma indeterminata mettendo in

evidenza, separatamente a numeratore e denominatore, il monomio in x di grado pi alto:

d luogo ad una forma indeterminata

4
x 2 1 2
1 2
x 4
x

x = 1,
= lim
lim
= lim
x + x 2 1
x +
1
1 x +
2
1 2
x 1 2
x
x
4
1
dato che 2 0 e 2 0 quando x tende a +. Quindi la retta y = 1 un asintoto
x
x
orizzontale.
Analogamente si ha:
4

4
x 2 1 2
1 2
2
x 4
x

= lim
x = 1.
lim
= lim
x x 2 1
x
1
1 x
2
1 2
x 1 2
x
x
2

Pertanto la retta y = 1 un asintoto orizzontale anche per x -.


Inoltre:
lim+

x2 4
= , perch il numeratore tende ad un numero, il denominatore tende a
x2 1
0 e immediatamente a destra di 1 la funzione negativa;

lim

x2 4
= + , perch il numeratore tende ad un numero, il denominatore tende a
x2 1
0 e immediatamente a sinistra di 1 la funzione positiva;

x 1

x 1

lim+

x2 4
= + , perch il numeratore tende ad un numero, il denominatore tende
x2 1
a 0 e immediatamente a destra di -1 la funzione positiva;

lim

x2 4
= , perch il numeratore tende ad un numero, il denominatore tende
x2 1
a 0 e immediatamente a sinistra di -1 la funzione negativa.

x 1

x 1

Se ne conclude che le rette x = 1 e x = -1 sono asintoti verticali.


Riportiamo queste informazioni sul piano cartesiano.
y

-1

Si noti che nel riportare linformazione che la retta y = 1 un asintoto orizzontale sul piano
cartesiano, abbiamo messo in evidenza come il grafico della funzione tenda sempre pi ad
appoggiarsi (senza mai toccarla) la retta y = 1. A questo stadio, tuttavia, non siamo in

grado di stabilire se il grafico della funzione si appoggi dallalto o dal basso rispetto alla
retta y = 1. Per questo motivo
y
abbiamo riportato entrambe le
possibilit.
Sar lo studio della crescenza /
decrescenza della funzione a farci
C
capire quale delle due opzioni si
verifichi. Infatti supponiamo di aver
trovato che la funzione a + sia
crescente; bene, evidente che
1
quindi il suo grafico non possa che
essere fatto nel modo raffigurato a
x lato, in quanto altrimenti esso

risulterebbe decrescente.
1
B

Derivata prima. Intervalli di crescenza/decrescenza della funzione.


Calcoliamo la derivata prima utilizzando la formula della derivata del rapporto:
f ( x ) =
=

( x 2 4) ( x 2 1) ( x 2 4) ( x 2 1)
( x 2 1)2
2 x( x 2 1) 2 x ( x 2 4)
( x 2 1)2

2x 3 2x 2x 3 + 8x
( x 2 1)2
6x
= 2
( x 1)2
=

Quindi, tenuto conto del fatto che il denominatore (x2 1)2 sempre positivo, si ha che
f ( x ) > 0 se e solo se 6x > 0, cio x > 0.
-1
1
D:
f(x) > 0: ----------------
-2
-1
1
2
f ( x ) > 0 : -------------------------------------
0

Pertanto la funzione risulta essere decrescente nellintervallo (-,0) e crescente


nellintervallo (0,+). Nel punto di ascissa x = 0 presente un minimo relativo. Troviamo la
sua ordinata. Poich tale punto appartiene al grafico della funzione, lordinata data
proprio dal valore che la funzione assume nellascissa, in questo caso f(0) = 4. Quindi il

minimo relativo il punto m(0,4), che coincide con lintersezione con lasse y che avevamo
trovato in precedenza.
Possiamo ora migliorare il nostro grafico provvisorio. La funzione risulta infatti decrescente
in (-,-1) e crescente in (1,+). Questo significa che il suo grafico tende ad appoggiarsi
allasintoto orizzontale y = 1 da sotto, come mostrato in figura:
y

-1

Derivata seconda. Studio della concavit


Abbiamo visto che
f ( x ) =

6x
.
( x 1)2
2

Pertanto la derivata seconda data da:

6x
f ( x ) = 2

2
( x 1)
(6 x ) ( x 2 1)2 6 x (( x 2 1)2 )
=
( x 2 1)4
=

6 ( x 2 1)2 6 x (2( x 2 1)2 x )


( x 2 1)4

6( x 2 1)(( x 2 1) 4 x 2 )
( x 2 1)4

6( x 2 1)( 3 x 2 1)
( x 2 1)4

6(1 x 2 )(3 x 2 + 1)
.
( x 2 1)4

Dato che i polinomi (x2 1)4 e 3x2 + 1 sono sempre positivi, si ha che f ( x ) > 0 se e solo
se 1 x2 > 0, cio x2 1 < 0. Questultima disequazione soddisfatta per -1 < x < 1.
-1
1
D:
f(x) > 0: ----------------
-2
-1
1
2
f (x) > 0: -------------------------------------
0
-1
1

f ( x ) > 0 : -----------------------------------------------

Quindi la funzione rivolge la sua concavit verso lalto nellintervallo (-1,1) e verso il basso
negli intervalli (-,-1) e (1,+). Si noti che i punti di ascissa x = -1 e x = 1 NON sono punti
di flesso in quanto -1 e 1 non appartengono al dominio della funzione.
Grafico approssimativo
Abbiamo ora tutti gli elementi per completare il grafico approssimativo della funzione:

Esercizio 2

Dominio
La funzione risulta essere il prodotto di due funzioni: la funzione y = x + 1 e la funzione
1
y = e ( x +1) = x +1 . Questultima funzione definita per qualsiasi valore di x, in quanto il
e
numero e x +1 sempre strettamente positivo (quindi non pu mai essere 0). Invece ha
senso considerare la radice quadrata di x + 1 soltanto quando tale quantit sotto radice
quadrata maggiore o uguale a 0. Pertanto dobbiamo imporre che
x + 1 0.
Questa disequazione soddisfatto quando x -1. Pertanto il dominio linsieme D =
[0,+).
Positivit/negativit
Per ciascun x nel dominio, il numero f(x) il risultato del prodotto di x + 1 (numero
1
sempre 0, essendo una radice quadrata) e di e ( x +1) = x +1 (numero strettamente
e
positivo, perch la funzione esponenziale sempre strettamente positiva). Pertanto f(x)
0 per tutti i punti x del suo dominio.
Intersezione con gli assi
Il grafico della funzione interseca lasse x ( y = 0) per quei valori della x per i quali

x + 1 e ( x +1) = 0 .
La precedente equazione soddisfatta se x + 1 = 0 oppure e. ( x +1) = 0 . Ma il numero
e. ( x +1) non pu mai essere 0, quindi lunica possibilit che x + 1 = 0 . Questultima
equazione soddisfatta se e solo se la quantit sotto radice x + 1 = 0, cio x = -1.
Otteniamo dunque il punto di intersezione A(-1,0).
Le eventuali intersezioni con lasse y (x = 0) si trovano risolvendo il sistema
x = 0

( x +1)
y = x + 1e

Si risolve dunque lequazione y =


intersezione B (0, e1 ) .

0 + 1e ( 0 +1) = e 1 =

1
0,37 . Si ottiene dunque il punto di
e

Cominciamo a rappresentare sul grafico le informazioni finora a nostra disposizione e cio


che la funzione esiste solo per x -1 e che non mai negativa (cio il suo grafico non
pu mai stare sotto lasse x); inoltre rappresentiamo i due punti A e B per i quali passer il
grafico.

Comportamento agli estremi del dominio. Asintoti


Poich il punto x = 0 incluso nel dominio, dobbiamo solamente studiare il
comportamento della funzione per x +. Si ha che
lim

x +

x + 1e ( x +1) = lim

x +

x +1
= ,
e x +1

una forma indeterminata. Osserviamo comunque che poich quando x + la funzione


esponenziale tende a + con un ordine maggiore rispetto alla funzione radice quadrata, il
risultato del limite 0. A tale conclusione si poteva anche giungere applicando la regola di
de lHpital:
1
2
1
x +1
(( x + 1)1/ 2 )
2 ( x + 1)
lim
=
lim
=
lim
x + e x +1
x +
x +
(e x +1 )
e x +1

= lim

x +

1
2

( x + 1)
e x +1

1
2

1
= 0.
x + 2 x + 1e x +1

= lim

La retta y = 0 quindi un asintoto orizzontale. Riportiamo questo dato nel nostro schizzo
di grafico provvisorio:

Derivata prima
f ( x ) = ( x + 1) e ( x +1) + x + 1 (e ( x +1) )
1
e ( x +1) + x + 1e ( x +1) ( 1)
2 x +1
e ( x +1) (1 2( x + 1))
=
2 x +1
( x +1)
( 1 2 x )
e
=
2 x +1
=

Pertanto, essendo i fattori e ( x +1) e 2 x + 1 sempre positivi, si ha che f ( x ) > 0 se e solo


se
1 2x > 0
cio
1
x< .
2
-1
-1/2
f ( x ) > 0 : -----------------------------------------------------------------------

Pertanto la funzione risulta crescente nellintervallo 1, (si ricordi che a sinistra di -1


2

la funzione non definita), e decrescente nellintervallo ,+ .


2

Nel punto di ascissa x = -1/2 vi un massimo relativo. Lordinata corrispondente data da


1

+1
1
1
f = + 1 e 2 =
2
2

1 2
e =
2

1
0,43 .
2e

1 1
Quindi il massimo relativo il punto M ,
, che andiamo a rappresentare:
2 2e

A questo punto tenendo conto della crescenza / decrescenza della funzione, possiamo
passare ad abbozzare un grafico approssimativo:
M

Esercizio 3

Dominio
necessario imporre che il denominatore sia diverso da 0, cio ex 1 0. Quindi
dobbiamo imporre che
ex 1,
cio ex e0. Troviamo quindi che x 0. Il dominio dunque dato dallinsieme D = R {0}
= (-,0) (0,+).
Intersezione con gli assi
Per trovare lintersezione con lasse x, troviamo i punti che hanno in comune le curve y = 0
ex
e y= x
, cio risolviamo il sistema
e 1

ex
y = x
e 1

y = 0

Quindi si ottiene
ex
= 0.
ex 1
Tale equazione non mai soddisfatta in quanto il numeratore non mai 0. Quindi non ci
sono intersezioni con lasse x.
Le intersezioni con lasse y (di equazione x = 0) sono date dalle soluzioni del sistema

ex
y = x
e 1

x = 0

Ci accorgiamo per che tale sistema non ammette alcuna soluzione dal momento che il
valore x = 0 non appartiene al dominio della funzione. Quindi non ci sono intersezioni con
lasse y.
Positivit / negativit della funzione
ex
positiva e per quali valori di x
ex 1
essa negativa. Si noti che il numeratore ex un numero sempre strettamente positivo,
ex
quindi la frazione x
sar positiva/negativa se e solo se il denominatore ex 1 sar
e 1
positivo/negativo.
ex
Pertanto x
> 0 se e solo se ex 1 > 0, cio
e 1
ex > 1.

Si tratta di stabilire per quali valori di x la frazione

Applichiamo a primo e secondo membro il logaritmo naturale. Essendo la funzione y =


ln(x) una funzione strettamente crescente, il verso della disequazione rimane inalterato:

ln(ex) > ln(1).


Ma ln(ex) = x e ln(1) = 0. Quindi otteniamo:
x > 0.
Pertanto la funzione positiva per x > 0 e negativa per x < 0.
Trascriviamo dominio e studio della positivit/negativa qui sotto
0
D:
f(x) > 0: ------------------------------
e rappresentiamo su un grafico provvisorio le (poche) informazioni finora ottenute:
y

Comportamento agli estremi del dominio. Eventuali asintoti


Dobbiamo calcolare 4 limiti:
lim f ( x ) ,

x 0 +

lim f ( x ) ,

x 0

lim f ( x ) ,

x +

Si ha che:
lim+

x 0

ex
= +
e 1
x

lim f ( x )

in quanto il numeratore tende a 1 mentre il denominatore tende a 0+. Il risultato coerente


con lo studio della positivit (la funzione positiva per x > 0). Inoltre
lim

x 0

ex
=
ex 1
-

in quanto il numeratore tende a 1 mentre il denominatore tende a 0 . Il risultato coerente


con lo studio della positivit (la funzione negativa per x < 0). Pertanto la retta x = 0 un
asintoto verticale, e quindi il grafico della funzione tender ad appoggiarsi a tale retta per
valori vicini a 0: segnaliamo questo risultato direttamente sul grafico:
y

Inoltre:

ex
=
x
x + e 1

lim

Risolviamo tale forma indeterminata mettendo in evidenza ex


ex
= lim
x + e x 1
x +

ex

lim

=1
1
1 x +

1 x
e 1 x
e
e
1
dato che per x che tende a + la frazione x tende a 0. Quindi la retta y = 1 un asintoto
e
orizzontale e il grafico della funzione tende ad appoggiarsi alla retta orizzontale y = 1
quando x tende ad assumere valori via via sempre pi grandi. Per il momento non
sappiamo se il grafico della funzione tende ad appoggiarsi al di sopra o al di sotto della
retta y = 1. Lasciamo quindi aperte, per il momento, entrambe le possibilit. Scioglieremo
la riserva una volta che avremo ottenuto maggiori informazioni (per esempio, sulla
crescenza/decrescenza della funzione).
x

= lim

Infine calcoliamo il comportamento della funzione a -:


ex
=0
x e 1
lim

perch ex 0 quando x -. Pertanto la retta y = 0 un asintoto orizzontale, ed il


grafico della funzione tende ad appoggiarsi su tale retta quando x tende a -. Riportiamo
anche questo dato sul grafico provvisorio:
y

Derivata prima. Studio della crescenza / decrescenza


Passiamo a calcolare la derivata della funzione.

f ( x ) =

e x (e x 1) e x e x
ex
=
.
(e x 1)2
(e x 1)2

ex
positiva? Si noti che, allinterno del
(e x 1)2
dominio della funzione, il denominatore (ex 1)2 sempre positivo (essendo il quadrato di
un numero) ed il numeratore ex sempre negativo. Ne consegue che la frazione
ex
sempre negativa. Quindi la disequazione f ( x ) > 0 non mai verificata e la
(e x 1)2
funzione risulta essere sempre decrescente:
0
D:

Quando f ( x ) > 0 ? Cio quando la frazione

f(x) > 0: ------------------------------


f ( x ) > 0 : ------------------------------------------------------------------

Essendo la funzione sempre decrescente, e in particolare decrescente per x tendente a


+, siamo in grado di dirimere il dubbio se disegnare il grafico della funzione sopra o sotto
lasintoto orizzontale. Se lo disegnassimo al di sotto dellasintoto orizzontale, la funzione
sarebbe crescente. Quindi non rimane che disegnarlo al di sopra:
y

Derivata seconda. Studio della concavit


Ora calcoliamo la derivata seconda.

ex

f ( x ) = x
2
(e 1)
e x (e x 1)2 + e x 2(e x 1)e x
=
(e x 1)4
=

e x (e x 1)(e x + 1 + 2e x )
(e x 1)4

e x (e x 1)(e x 1)
(e x 1)4

e x (e 2 x 1)
(e x 1)4

Cerchiamo di capire per quali valori di x si ha che f ( x ) > 0 . Siccome i fattori ex ed (ex 1)4
sono entrambi positivi, si ha che f ( x ) > 0 se e solo se
e2x 1 > 0.
La predetta disequazione verificata se e solo se
e2x > 1.
Applicando il logaritmo a primo e secondo membro otteniamo
ln(e2x) > ln(1)
cio
2x > 0.
Pertanto f ( x ) > 0 se e solo se x > 0.
0
D:
f(x) > 0: ------------------------------
f ( x ) > 0 : ------------------------------------------------------------------

0
f ( x ) > 0 : ------------------------------

Pertanto, il grafico della funzione rivolge la concavit verso lalto nellintervallo (0, +) e
verso il basso nellintervallo (-, 0). In x = 0 NON abbiamo un flesso in quanto x = 0 non
appartiene al dominio della funzione e quindi in tale punto f non definita.
Grafico approssimativo
Lo studio della crescenza / decrescenza della funzione e della concavit ci consentono di
disegnare un suo grafico approssimativo, completando le informazioni che avevamo
trovato in precedenza:

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