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34 | ARTI
la nuova Napoli
uno scugnizzo liberato
GIANNI VALENTINO
DAVIDE MONTELEONE
DISLIVELLI A Napoli,
come la vede in questo
scatto il fotografo Davide
Monteleone, non c il
mare e neanche il Vesuvio.
Solo una distesa
sconfinata di tetti
digradanti. In primo piano,
la Certosa di San Martino,
uno dei pi grandi
complessi monumentali
della citt situata sulla
collina del Vomero
ratori e sala prove per quattro compagnie teatrali. In pi, accoglienza al progetto pedagogico Arrevuoto, nato in seno allo Stabile Mercadante che per questa edizione svilupper Lispettore generale di Nikolaj Gogol. Sedicimila metri
quadri distribuiti su quattro piani, doppio spettacolare terrazzo che affaccia su
Castel SantElmo dal quale si scorge lintero corpo di Napoli qui Zilda,
neo-star della street-art mondiale, ha
lasciato in eredit due dipinti: Tu eri lineffabileeLangelo riabilitatorecuperati per i cittadini. Pi la palestra, con
danzatori di capoeira a far da maestri ai
pi piccoli. C ancora da fare, dice
Leandro Sgueglia, uno degli attivisti che
si occupano dello spazio. La nostra intenzione quella di far decidere le sorti
del luogo, attraverso assemblee pubbliche, a chi davvero vive il territorio, trasformandolo nella grande piazza che
manca al quartiere e organizzando attivit sociali e culturali. Oggi limmobile
di propriet del Demanio statale ma in
transizione verso il patrimonio del Comune di Napoli. Tra le urgenze, in fase
duso ne regolamenta le attivit (nonostante le polemiche tra consiglieri di opposti schieramenti, le spese per i sei custodi,le puliziee ilconsumo elettricosono a carico dellamministrazione cittadina), la struttura ha nel tempo ospitato
lo scultore/regista belga Jan Fabre e
lartista del suono Bob Ostertag, e qui
hanno avuto la loro genesi alcune esperienze teatrali con Enzo Moscato e Davide Iodice.
Pi metafisica, lavventura delle Sette stagioni dello spirito, ispirata al libro
Il castello interiore di Teresa dvila,
ideata dallartista e ricercatore ambientale Gian Maria Tosatti con la curatela
di Eugenio Viola, che si sviluppa in una
serie di installazioniin residenze monumentali: civili o industriali.Tra la chiesa
dei SS. Cosma e Damiano, lex Anagrafe
comunale, i Magazzini generali della
Stazione marittima, lex Ospedale militare e la chiesa di Santa Maria della Fede
(pure questa occupata di recente da attivisti), in movimento costante tra un
quartiere e laltro epilogo a marzo
2016 la sperimentazione del giovane
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ARTI | 35
SABRINA MEROLLA
ANDREA PORCHEDDU
teatro riformato
in casa Cupiello
Palchi | Allombra del Vesuvio il Mercadante
diventa Nazionale. E rischia di oscurare
il resto della vivacissima scena partenopea
Per ora la Scuola va avanti cos
dice De Fusco poi si vedr.
Cos, nonostante il parere sostanzialmente negativo della
commissione di qualit del
ministero, si moltiplicato il finanziamento del Fondo Unico
dello Spettacolo: bassino, 1,2
milioni di euro, ma molto pi
alto rispetto al passato e lazienda ha oggi un budget di circa 9
milioni. Sul futuro del Nazionale, comunque, si interrogano
tutti, in primis lo stesso direttore: Altri teatri, con la riforma,
devono mantenere o aumentare di poco lattivit che facevano. Noi saremo studiati come
modello di possibile sviluppo
perch dobbiamo raddoppiare
fatturato, pubblico, attivit in
un anno. E ce la stiamo facendo.
Di fatto, per, la gestione del
Nazionale stata al centro di feroci prese di posizione politiche. Il sindaco De Magistris e il
neo eletto governatore De Luca
hanno preso di mira non solo la
direzione, ma anche la presidenza delleconomista Adriano
Giannola.
Ci sono problemi economici, ammette De Fusco, non di
bilancio, poich possiamo contare su fondi europei, ma di cassa, dovuti ai ritardi di pagamenti dei soci, ossia Comune e
Regione. Questa una citt ris-
Lo Stabile diretto da
De Fusco, uomo dal
forte passato politico
con illustri sostegni
Arrevuoto, sviluppata a Scampia, che ha dato vita alla formidabile compagnia Punta Corsara. Il regista e attore Emanuele Valenti non ha dubbi: Il
Nazionale? Ha fatto bene allaltra Napoli, quella non ufficiale,
alternativa, che si organizzata, si messa in rete. Insomma,
la grande vitalit di questa citt
si sta esprimendo fuori da l.
Anche lo sguardo critico nota possibilit e contraddizioni.
Ad Andrea Esposito, giovane
giornalista per il seguitissimo
sito Fanpage, non dispiace lidea di un hub attorno al quale
si sviluppino tante attivit diverse, dalla formazione alla
promozione della nuova drammaturgia. Lo Stabile era sullorlo del fallimento, adesso si
salvato economicamente e pu
avviare una nuova fase. Il grande limite che, superata lemergenza, sembra mancare un
progetto per il futuro, per un
nuovo pubblico che non sia
quello borghese. Insomma, come al solito, ha da passa a nuttata: servono progetti culturali, come sta accadendo per il sistema museale regionale.
Giulio Baffi, critico di grande
esperienza, aggiunge non senza ironia: Il Nazionale il teatro della speranza. Speriamo
che dia ossigeno al sistema comunale e regionale. Il nostro
un territorio ampio, produttivo, creativo ma politicamente
osservato in modo inadeguato.
Il Nazionale non pu esaurirsi
nelle produzioni pi o meno
belle, ma deve essere motore
che si riverbera in tutto il territorio.
Alla fine, per capirlo un po
meglio il teatro napoletano, occorre attraversare le bancarelle
natalizie di San Gregorio Armeno e affacciarsi allex Asilo
Filangieri, di cui d conto Gianni Valentino: lAsilo diventato
una realt commovente per
proposta, passione e generosit
di chi gli d vita. Tutto con autofinanziamento, con entusiasmo: teatro straordinariamente di grande intensit..