it essaaato
22 ssrertacon
ae
Le vite degli altri
sono anche le nostre
1 Yanzina é1e itervettazioni. Le intereettazioni
le coma diffuse, i politici che ricattano, i fig
che sfruttano i padri e padri che castrano i figli,
pperché siamo tutti complici ~ ma ci, si puo
Tedimere, Magari incontrando gente davvero
pperbene, come capita al banchiere corrotto Vin-
‘enzo Salemme, che per simpatiasifinge magaz-
zinicrecon!'idraulico Rodolfo Lagan, ma poi lo
aiuta davvero, Magari oggi gli idrauliei non sono
pitt onesti degli altri, ma insomma ill concetto &
chiaro: italia non &
brutta come la sidipin-
ge, basterebbe un po’ di
buona volonta per rial-
zate la testa. E intanto,
‘inquestacommiediado-
‘ve tutti vogliono alme-
no due vite (perfino il
domestico del chirurgo
Gigi Proietti fa credere
aisuoi, in Africa, diesse-
Se re ricoo), si intrecciano
LAVITAEUNAGOSA eduivoci, imbrogli, ma-
NERAVIGLIOSA senate: Laddetoal
it z le intervettazioni Enri-
aa o Brighano scopre “in
‘con: Gigi Prolet, diretta” che la sua don-
Vincenzo Salemme, naéunaescortelapian-
Nanoy Bil, Enrico ta non meno in diretta
Brignano, Luisa Ranie (scena gia cult), poi ap-
$ex - profitta del suo lavoro
perspiare la bella Luisa
Ranieri. Mentre ra car-
ceri ¢ “cimici”, parentesi rosa ¢ corrotti che
lala usando cartel persiugsieai lero:
fii Vanzina disegnano un ritratfo agrodolce del
‘nostro plumbeo presente, Un po’ troppo morbi
doperdivertire dawvero. Va bene volersi ottimi-
sti, ma il comico vuole pit cattiveria. (F. Fer.)
COMMEDIA
Truffe, favori, ricatti
E/'talia, bellezza
ei protagonisti sono Proietti, Brigna-
noe Salemme che fanno ridere, ci s0-
nno pure Maurizio Mattioli (che fa par-
tedi «una squadra ciclistiea de panzoni») e
Rodolfo Lagana, caratteristi che arricchi-
scono il cinema italiano con la loro bravu-
+r) fisico paradossale, Pumorisino dialet-
tale. La vita 2 una cosa meravigtiosa di Car-
Jo Vanzina (titolo non per caso simile a La
vita meravigliosa di Frank Capra, 1946)
racconta disavventure d’an gruppo di per
sone: Yessenza del film corale & che lo
scambio illegale di favori appartiene con
forza ineliminabile alla natura e cultura
@ italia. Enrico Brignano fa eccezione: poli
Ziotto addetto alle intercettazioni telefoni-
the, scopre lavorando che la sua ragazza
fa la prostituta. Gigi Proietti, in teoria ne-
mico delle raccomandazioni, ne diventa un
forte sostenitore quando il raccomandato
@ suo figlio, studente di medicina somaro
che non legge una sola pagina dei testi unt-
‘versitari. Vincenzo Salemme @ il pauroso
presidente di una banca, eterna vittima di
pressioni e pretese illegittime dei politic
‘Tutto molto attuale, eppureil filméa volte
stanco,seiatto. un
LAVITAEUNACOSAMERAVIGLIOSA
sicarloVanzina
Eon ial rote EnvioBrignano, Vincenzo Salemme
fala, 2010
‘TORINO, Arlecchino, Fratel Marx Lux, Massoua, |
Musa, ath, Repoa, Uae Warner
IMMANO, Glons, Medusa Pinus, Uc
i oo |
OMA, Adriano, Ambassade. Andromeda, Atlantic, \
Grae Cineland, Doria, Glan, Lux Reale Royal,
‘anon, Uge, VisPathe
Ta Mat aepton, |
Mogerissimo
PALERMO, Golden, tux
- (obese) |
LA SvartPa—_
COMMEDIA
Lironia perfetta
dei Vanzina.
Ritratto d'Italia
ist | LAVITA E UNA COSA
(MERAVIGLIOSA Di CARLO VANZINA,
COW Gil PROIM NANCY RIL, TALA
2010 r
ic HAMFe tro
Marco Giusti
‘ome fa una famiglia a
(sree con 20 euro a
mese2 si chiede Vin-
cenzo Salemme net panni del pre-
sidente di un importante gruppo
bancario romano, Tra escort di fus-
0, intereettazioni, malasanita, in-
trallazzi alla Balducci del genero-
‘ne romano, bisogna ammettere
che La vita 8 una cosa meraviglio-
sa dei Vanzina Brothers si spinge
‘motto pit avanti nel fotografare la
realtA italiana di qualsiasi film ita-
Tiano degli ultimi anni. Magari lo
facon un linguaggio di commedia
‘non modemissimo, che ha pero il
‘gran pregio di evitare facili morali-
smi ideologici. Come insegnava
‘Dino Risi. F owvio che non siamo
di fronte all’mmagine di un'Ialia
ddrammatica alla Moretti maiVan-
zina, come insegnano i loro film
‘migiori sulla borghesia romana,
-biondeo l!pranzo della do-
|‘te i loro personaggi e quel tipo di
‘umanita, Se parlano delle cene al
Bolognese o delle cliniche private
romane o delle mogii infedeti non
hanno certo bisogno di documen-
tarsi_su Dagospia come farebbe
‘un Sorrentino qualsiasi. Perfino
colf e camerieri sono perfetti. 1
‘Vanzina fanno parte di quel mon-
do e sanno come descriverlo, sen-
‘ail bisogno di fiagellarlo,
Scritto un anno e mezzo fa, pri-
‘ma quindi degli scandali Balducei
e Mokbel, e ancor prima della
grande scena romana di pochi
omni fa con V'architetto Fuksas
che lancia la formaggiera contro
‘hi difendeva Bertolaso al ristoran-
te La Fiorentina, i film intuisce in
pieno il mondo di intercettati ec-
cellenti e intercettatori poveracci
‘ene fa una commedia pochadist-
adi gran vitalita. Grazie anche a
‘un cast strepitoso di grandi com-
‘median, da Gigi Proietti a Nancy
Brill, Vincenzo Salemme, Mauti-
Zio Mattioli, che sanno bene a chi
‘spirarsi e come muovere i loro
personaggi nell talietta tragicomi-
a dove contano solo i piaceri, le
amicizie, le lobby, le ruberie, la
prostituzione a tutti live.
‘Mattioli che chiede a Proietti di
assumere come segretaria la sua
amante 0 Salemme intrallazzone
che sa di essere spiato dai magi-
strati_ diventano macchiette di
un'ialia che ben conosciamo dal-
lalettura dei giomali, ma che rara-
‘mente riusciamo a vedere al cine-
ma. A Vanzina e ai suoi attori,
Proietti e Salemme in testa a tut-
ti, basta pochissimo per farci ri-
dere con la nostra realta. Che ab-
biamo sotto gli occhi, ma che
spesso non vediamo 0 non vo-
sliamo vedere. Come quando ci
sentiamo moralmente appagati
eggendo la trascrizione delle te-
lefonate sul Corriere o su Repub-
blicae non vediamo plateali mar-
chette nelle pagine culturali po-
co pitt avanti. Forse non se usci-
2 facilmente con il semplice ri-
chiamo vanziniano all’onesta,
anche se sarebbe gia qualcosa.
‘Ma se ne esce ancora meno ti-
rando le formaggiere a Bertola-
80 (e sbagliando pure la mira...).