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Baita dei Pini

Susanna Tamaro

di

Baita dei Pini

In tutto non era neanche un ettaro1 di terreno.


Alle spalle cera un boschetto misto di abeti2 e di pini
silvestri3, la facciata4 della casa dava su una stradina
bianca, mentre la strada vera, quella dasfalto,
sintravedeva5 qualche centinaio di metri pi in
basso. La prima volta Ugo si rec6 sul posto
accompagnato dalladdetto7 dellagenzia immobiliare.
Di l a una settimana vi torn con la moglie. Per pi
di unora camminarono insieme su e gi per la casa.
Sebbene fosse disabitata8 da parecchi anni era in
buono stato: due o tre mesi di lavori fatti in
economia sarebbero stati pi che sufficienti per
renderla abitabile. Quando Eleonora gli chiese il
prezzo Ugo ment9, disse: Pare incredibile, ma
proprio quello che abbiamo....
Poi, mentre esploravano10 il prato intorno, Ugo
pens che la differenza taciuta11 non era poi gran

1 l e tta ro : H e k ta r
2 l a b e te : T a n n e
3 il p in o silv e stre: W a ld p in ie
4 la fa c c ia ta : F a s sa d e
5 in tra v e d e re : era h n e n
6 r e c a rs i: sich b egeb en
7 l a d d e tto : Z u s t n d ig e r
8 d is a b ita to : u n b e w o h n t
9 m en tire: lgen
10 e s p lo r a r e : erk u n d e n
11 ta c iu to : n ich t e rw h n t

i
CD

cosa. Con il laboratorio1 di falegnameria2 che


avrebbe impiantato nella grande stanza al piano
terra, in poco tempo sarebbe riuscito a integrare la
pensione e a saldare il mutuo3 senza che la moglie si
accorgesse4 di nulla.
Ugo ed Eleonora erano sposati da quarantanni e
per quarantanni avevano vissuto nello stesso
appartamento. Si trattava di una casa molto piccola,
con due finestre sole affacciate5 su un cortile6 buio7.
Quello della luminosit era stato lunico vero
problema; per il resto, aveva il vantaggio di essere
molto vicino al luogo di lavoro di Ugo, una ditta di
circuiti elettrici di cui teneva la contabilit8, e di
costare, tra affitto e spese, una cifra irrisoria9.
Ununica volta avevano pensato di cambiarlo, una
trentina di anni prima, perch Eleonora aspettava un
bambino, ma il giorno stesso in cui risposero a
uninserzione10 lei lo perse. Poco dopo, dai medici,
seppero che non ne sarebbero seguiti11 altri.

1 il la b o ra to rio : W e rk s ta tt
2 la fa le g n a m e ria : T isc h le re i
3 il m u tu o : K re d it
4 a c c o rg e rsi: b em e rk en
5 a ffa c c ia to : g eric h tet
6 il co rtile : H o f
7 b u io : d u n k e l
8 ten ere la c o n ta b ilit : d ie B u c h h a ltu n g f h ren
9 ir ris o rio : l c h e rlic h
10 l in se rzio n e : A n z e ig e
11 seg u ire : fo lg e n

Superato il dolore della notizia in breve tempo la


giovane coppia cominci a inventarsi nuovi interessi.
Lei rispolver1 il diploma di maestra ottenuto
dalle suore2 parecchi anni prima e inizi a dare
ripetizioni ai ragazzi dei casamenti intorno3. Lui,
invece, oltre a fare tutti gli straordinari possibili,
divenne anche un instancabile attivista del
dopolavoro aziendale4. Grazie alla sua dedizione
furono organizzate una gita a Mosca e una a Parigi di
cui tutti ancora serbavano5 un bellissimo ricordo6 e,
per ventanni di seguito, al club degli scacchi7 e a
quello degli amici della lenza8 era stato aggiunto
un laboratorio ricreativo per lintaglio del legno9.
Ugo aveva seguito tutti i corsi del laboratorio e la sua
fam a10 di abile intagliatore11 si era diffusa al punto
che spesso, per soddisfare le richieste12 dei colleghi e
dei vicini, doveva rimanere alzato a lavorare fino a
tardi in cucina.

1 ris p o lv e ra r e : w ie d e r d a v o n G e b r a u c h m a ch e n
2 la s u o ra : N o n n e
3 i c a sa m e n ti in to rn o : a n g re n ze n d e W o h n b l c k e
4 il d o p o la v o r o a zie n d a le : v o n d e r F irm a o rg a n is ie rte
F re iz e itg e s ta ltu n g
5 s e rb a re : b e w a h re n
6 il ric o rd o : E rin n e ru n g
7 il clu b d e gli sca cch i: S c h a ch clu b
8 la len z a: A n g e lsc h n u r
9 l in ta g lio del leg n o : H o lz sc h n itz e re i
10 la fa m a : R u f
11 l in ta g lia to re : H o lz s c h n itz e r
12 la rich ie sta : A n fra g e

La passione di Ugo per la montagna era nata


proprio dal legno. Alla ricerca di pezzi buoni si era
spinto prima sulle colline alle spalle della citt e poi
sui monti che da l verso nord si espandevano a
raggiera1. Per i primi anni la moglie aveva preferito
restarsene a casa, limitandosi a seguirlo soltanto nella
buona stagione2. Poi, col tempo, avevano preso
labitudine di trascorrere in montagna almeno un fine
settimana al mese.
Non avendo legami di sorta3, a dire il vero,
avrebbero potuto recarsi fuori citt anche ogni
domenica. Ci che li tratteneva era la spesa, dato che
avevano deciso che avrebbero finito i loro giorni sui
monti.
Cos, in previsione di quei giorni felici, erano
diventati tenacemente4 parsimoniosi5.
In tutti quegli anni, a parte la morte della madre
di Ugo, gi vecchia e malata, e un inopportuno6
amore della sorella di Eleonora per un uomo assai
pi giovane e di colore, non accadde nientaltro.
Con il tempo Ugo inizi a farsi pagare i lavori
eseguiti su commissione7 ed Eleonora, stufa8 di

1 a ra g g ie ra : s tr a h le n f r m ig
2 la b u o n a sta gio n e : w a r m e Ja h r e s z e it
3 le g a m i di s o rta : jeg lich e B in d u n g en
4 te n ac em e n te: seh r
5 p a rsim o n io so : s p a rs a m
6 in o p p o r tu n o : u n a n g e b ra c h t
7 su c o m m issio n e : a u f B e s te llu n g
8 essere s tu fo : leid sein

insegnare a ragazzi sempre pi irrequieti1 e volgari, si


dedic al ricamo2.
Proprio grazie a questi due hobby, diventati quasi
per gioco una fonte di guadagno3, Ugo ed Eleonora
poterono anticipare di quattordici mesi lacquisto
della casa. La cosa rallegr4 entrambi. In quel modo,
trascorrendo tutti i fine settimana e le ferie estive di
lui a metterla a posto, avrebbero potuto trasferirsi
lass nel giorno esatto del pensionamento.
Cos fecero. Al brindisi di addio5 con i colleghi
Ugo bevve solo mezzo bicchiere. Spieg loro che
sarebbe partito quel pomeriggio stesso: doveva
guidare per strade di montagna, piene di curve.
I colleghi bevvero abbondantemente in suo
onore6. Beato te! esclamarono con i bicchieri di
plastica levati in aria. Te ne vai allaria pura!
Auguri! Buona fortuna!
In quarantanni di lavoro Ugo non aveva avuto
mai neanche un nemico.
Lasciarono la citt allimbrunire7, con la
macchina strapiena8 di valigie e pacchi. In tre ore di
percorso non stettero mai zitti. II cavatappi9 lhai

1 irre q u ie to : u n ru h ig
2 il ric a m o : Stick e re i
3 il g u a d a g n o : V e rd ie n s t
4 ra lle g ra re : a u fh e ite rn , e rfre u e n
5 il b rin d isi di a d d io : U m tru n k zum A b sc h ie d
6 in su o o n o re : a u f sein W o h l
7 l im b ru n ire : D u n k e lw e rd e n
8 stra p ie n o : v o llg e s to p ft
9 il c a v a ta p p o : K o rk e n z ie h e r

preso? chiedeva lui. S, credo di s, rispondeva lei


ma non sono sicura dello schiacciapatate1.
Era mercoled e cera pochissimo traffico. Nel
momento in cui il globo del sole scomparve2 dal lato
opposto dellautostrada e lasci sospesa3 sopra di se
una tinta intensa, Ugo si commosse4.
Non incredibile? disse. Stiamo per realizzare
il nostro sogno e senza aggiungere altro cerc la
mano della moglie e intrecci5 le dita alle sue come
facevano da ragazzi.
Quando le sciolsero6, un po prima del casello,
erano leggermente sudate7.
Nei primi giorni di permanenza nella casa nuova,
Ugo ed Eleonora non ebbero molto tempo per
godersela8. Sebbene gran parte del lavoro fosse gi
stato fatto, cerano ancora molte cose da ultimare9.
Tutte
le
attrezzature10 del
laboratorio
di
falegnameria, spedite con un traslocatore11, erano

1 lo s c h ia c c ia p a ta te : K a r to ffe ls ta m p fe r
2 s c o m p a rire : v e rs c h w in d e n
3 s o s p e so : sch w e b e n d
4 c o m m u o v e rsi: g e r h rt sein
5 in tre c c ia re : in e in a n d e rh a k e n
6 sc io g lie re : lo sla sse n
7 su d a to : v e rs c h w itz t
8 g o d e re : gen ie en
9 u ltim a re : fe r tig m a ch e n
10 l a ttre z z a tu ra : A u s sta ttu n g
11 il tra s lo c a to re : U m z u g su n te rn e h m e n

io

imballate1 nelle scatole e aspettavano di essere


sistemate con ordine nel salone del piano terra. In
quello stesso ambiente, una volta, cerano state le
mucche2. Su un lato si potevano ancora vedere due o
tre mangiatoie3 di pietra e, entrando, si percepiva
immediatamente un lieve odore di letame4. A Ugo
quellodore non dispiaceva affatto, mentre Eleonora
lo trovava insopportabile5 e un paio di volte al giorno
passava a spruzzare uno spray alla lavanda che si era
portata dalla citt.
Mentre Ugo si occupava del laboratorio per poter
iniziare la sua attivit il prima possibile, Eleonora
finiva di ricamare6 le tende7 e i copriletti8. Tutti gli
effetti tessili della casa erano opera sua, ma pi di
ogni altra cosa era orgogliosa9 delle tende. Una serie
di cavallucci di mare10 e delfini ne ornavano i bordi
creando un piacevole contrasto con il paesaggio
esterno.

1 im b a lla to : v e rp a c k t
2 la m u c ca : K u h
3 il m a n g ia to ia : F u tte rk rip p e
4 il letam e : M is t
5 in so p p o r ta b ile : u n e rtr g lic h
6 r ic a m a re : stick e n
7 la te n d a: V o r h a n g
8 il c o p rile tto : B e t t b e rw u rf
9 o r g o g lio s o : sto lz
10 il c a v a llu c c io di m a re: S e ep fe rd ch en

ii

Alla mattina del quinto giorno, di buonora, Ugo,


con un cartello in mano, si avvi a piedi lungo la
strada bianca che portava a quella asfaltata. Quando
una ventina di minuti dopo torn1 indietro senza
cartello, Eleonora aveva gi preparato la colazione su
un grazioso tavolino sul prato.
Adesso davvero tutto fatto! disse Ugo e poi
declam: Da Ugo, intagliatore del legno. Si
eseguono2 su ordinazione soggetti di ogni tipo.
Bevendo il caff Ugo osserv il prato.
Guarda quanta rugiada3! disse alla moglie.
Eleonora guard a sua volta lerba. L aria intorno
non era pi limpida4 come in agosto.
3
CD

E settembre disse, e sparecchiando propose al


marito di andare nel bosco a raccogliere5 i mirtilli6.
Verso la met del pomeriggio, armati entrambi di
un lungo bastone7 pei* difendersi dalle vipere, si
avviarono8 lungo il sentiero9 che partiva dal
boschetto dietro casa. Per terra cera un fitto manto
di aghi secchi di abete; camminandoci sopra Ugo

1 to rn a re : u m d re h e n
2 e se gu irsi: a u sf h re n
3 la ru g ia d a : T a u
4 lim p id o : rein
5 ra c c o g lie re : e in sam m e in
6 il m irtillo : H e id e lb e e re
7 il b a sto n e : S to c k
8 a v v ia rs i: sich a u f den W e g m a ch e n
9 il sen tie ro : W e g

12

not che erano molto pi morbidi1 della moquette2


dellufficio.
Dovettero solo salire un po e scendere
altrettanto prima di trovare una grande distesa3 di
bacche4 violacee. Si misero carponi5 ognuno con il
suo sacchetto di plastica in mano e iniziarono la
raccolta. Quando finirono il sole filtrava debolmente
tra i tronchi6 e le felci7, dividendo linterno del bosco
in zone di luminosit differente. Lungo le traiettorie8
dei raggi si intravedevano, in controluce, decine e
decine di moscerini e piccole vespe vorticare9
confusamente.
Sulla via del ritorno scorsero il primo scoiattolo10
vivo della loro vita. Sventolando11 la coda fulva12 spicc
un salto da un ramo13 allaltro sopra le loro teste.
Uno scoiattolo! bisbigli14 Eleonora.

1 m o r b id o : w e ic h
2 la m o q u ette: T e p p ic h b o d e n
3 la g ra n d e d iste sa : g ro e F l c h e
4 la b a c c a : B ee re
5 c a r p o n i: a u f a llen v ie re n
6 il tro n c o : B a u m sta m m
7 la fe lc e: F a rn
8 la tra ie tto r ia : B a h n
9 v o r tic a re : u m h e rs c h w irre n
10 lo s c o ia tto lo : E ic h h rn c h e n
11 sv e n to la re : h in u n d h er sch w in g e n
12 fu lv o : ro tb lo n d
13 il ra m o : A st
14 b isb ig lia re : fl ste rn

13

Gi... disse Ugo e cerc di seguirne con lo


sguardo1 la sagoma2 in mezzo alle fronde3. Lo
scoiattolo era uno dei soggetti pi richiesti agli
intagliatori di montagna.
Sbucarono4 dal boschetto di pini che era gi quasi
buio. Per precauzione5, a casa, avevano lasciato
accesa una luce.
Non sembra la casetta di una fiaba6? disse Ugo,
e senza attendere risposta circond7 la vita8 della
moglie con un braccio.
I mirtilli raccolti stavano gi tutti chiusi in due
_4__
CD grandi vasi di vetro sulla mensola9 nella cucina di
pino massello10 quando don Rinaldo, il parroco11 del
paese, era venuto a benedire12 la casa.
Invitarlo era stata uniniziativa di Eleonora. Ugo
non era daccordo. Che bisogno c? aveva chiesto,

1 lo s g u a rd o : B lic k
2 la s a g o m a : S ilh o u e tte
3 la fro n d a : G e s t m it B l tte rn
4 s b u c a re : a u fta u c h e n
5 la p re c a u z io n e : V o rs ic h t
6 la ca se tta di u n a fia b a : M r c h e n h a u s
7 c irc o n d a re : u m g re ifen
8 la v ita : T a ille
9 la m e n so la : R e g a i
10 m a sse llo : g e m a se rt
11 il p a rr o c o : P fa rre r
12 b en e d ire: segn en

14

appena appresa la notizia. Credi forse che qui possa


succedere qualcosa di brutto1?
Non questo, aveva risposto lei non capisci?
E un modo come un altro per farci conoscere dal
paese...
Dopo la benedizione Ugo aveva offerto un
bicchierino di grappa al religioso. Seduti tutti e tre
nelle
poltrone
nuove
del
salotto
avevano
chiacchierato2 per un po . Poi don Rinaldo si era
informato sulla sua attivit e Ugo laveva portato a
visitare il laboratorio.
Era rimasto talmente entusiasta delle opere
esposte che prima di andarsene aveva chiesto il
preventivo3 per un intero presepe4.
L inverno lass venne molto prima che in citt. La
prima neve cadde appena trascorse le festivit dei
morti5. Gli uccellini affamati6 cominciarono a calare
gi7 dal bosco e a saltellare8 intorno alla casa. Ben presto
Eleonora si accorse che non avevano paura come in citt
e cominci a spargere9 briciole10 e semi sui davanzali.

1 q u a lc o s a di b ru tto : e tw a s S c h re ck lich e s
2 c h ia c c h ie ra re : p la u d e rn
3 ch ied e re il p re v e n tiv o : ein en K o s te n v o r a n s c h la g a u fste lle n
lasse n
4 il p re se p e: K rip p e
5 la fe stiv it dei m o rti: A lle rse e le n
6 a ffa m a to : h u n g rig
7 c a la r e g i : h e ru n terg leite n lasse n
8 s a lte lla re : h p fe n
9 s p a rg e re : v erstre u e n
10 la b ric io la : K r m e l

15

Prima di Natale Ugo si accord con don Rinaldo


per il presepe. Entro sei mesi avrebbe consegnato alla
parrocchia1 lintero gruppo famigliare pi i due
animali in grandezza seminaturale, cio la met del
vero. Per farsi pagare subito met della cifra dovette
insistere un poco, era gi in arretrato2 di due mesi
con il mutuo. La sera della nativit fecero una cosa
che in citt non avevano mai fatto: andarono alla
messa di mezzanotte. Durante tutta la funzione3, Ugo
tent di immaginare il Natale seguente con il suo
presepe.
Eleonora, invece, nel ripetere le parole stampate
sul foglio sent qualcosa muoversi tra il cuore e la
gola. Si sentiva commossa. Non le era mai successo
prima.
Nel far rientro a casa, mentre la macchina
procedeva lenta per il fitto nevischio4, raccont al
marito quella strana sensazione5.
Ti star venendo il raffreddore osserv allora
Ugo e le promise che, appena a casa, le avrebbe fatto
un latte caldo con il miele.

1 la p a rro c c h ia : P fa rrh a u s
2 a rr e tra to : f llig
3 la fu n z io n e : G o tte s d ie n s t
4 il n e v isch io : Sch n ee tre ib en
5 la sen sa z io n e : G e f h l

16

Il giorno di Santo Stefano ricevettero il primo


ospite1. Si trattava di Adelio, un collega di Ugo,
vedovo2 e taciturno3.
Eleonora lo accolse4 con il massimo del calore
possibile. Gli prepar una stanzetta deliziosa ed ebbe
la delicatezza5 di coinvolgerlo6 sempre nelle
conversazioni tra lei e il marito.
L ultima sera del suo soggiorno volle cimentarsi7
con successo nelle specialit gastronomiche della
vallata.
Alla fine del pasto8 Adelio prov9 pi volte la
grappa di mirtillo. Spinto a unimprovvisa
loquacit10 raccont gli ultimi eventi dellufficio e
qualcosa di s. La mattina dopo, quando Eleonora
laccompagn alla corriera11, aveva gli occhi lucidi.
Come vi invidio12 sussurr, stringendo a se
forte la moglie del collega.

1 l o sp ite: G a s t
2 il v e d o v o : W itw e r
3 ta c itu rn o : s c h w e ig sa m
4 a c c o g lie re : e m p fa n g e n
5 la d e lic a te z z a : F e in g e f h l
6 c o in v o lg e re : m ite in b e z ieh en
7 c im e n ta rsi: es v e rsu c h e n
8 il p a sto : E ssen
9 p r o v a re : p ro b ie re n
10 la lo q u a c it : R e d s e lig k e it
11 il c o rrie ra : B u s
12 in v id ia re : b en eid en

17

Per te la porta sempre aperta gli rispose


Eleonora e, nel dirlo, saccorse di arrossire1.
Tornata a casa entr nel laboratorio del marito e
sospir.
Cosa c? chiese lui senza alzare gli occhi dal
lavoro.
Eleonora sospir unaltra volta. E per Adelio.
M i fa pena2.
E perch mai? domand lui sferrando un
colpo3 con lo scalpello.
Sai, non vorrei averlo fatto soffrire4 con lo
spettacolo della nostra felicit5. Lui e cos solo...
Ma no, disse Ugo lui abituato a vivere cos e
poi... soggiunse allegramente come si dice:
unicuique faber fortunae suae est, ognuno il fabbro
della sua fortuna6.
La sera, per, sulla faccia della moglie non era
ancora ricomparsa unespressione completamente
serena.
Ti crucci7 troppo... le disse mentre sturava8
una bottiglia di vino. Essere generosi va bene, ma

1 a rr o s s ire : err ten


2 m i fa p e n a : er tu t m ir leid
3 sfe r ra r e un c o lp o : ein en Sto versetze n
4 s o ffr ire : leiden
5 la fe lic it : G l c k
6 o g n u n o il fa b b r o d e lla su a fo rtu n a : jed e r ist sein es
G l c k e s Sch m ie d
7 c ru c c ia rs i: sich sorg e n
8 stu ra re : e n tk o rk e n

18

non puoi mica prendere su di te il fardello1 di tutti...


Rifletti un po, prosegu versando il vino a noi chi
mai ci ha aiutato? Nessuno... E abbiamo mai chiesto
qualcosa a qualcuno?
No mormor Eleonora senza guardarlo negli
occhi.
E infatti proprio cos. Ci siamo costruiti la
felicit con le nostre stesse mani, mattone2 dopo
mattone, da soli... Non credi allora che possiamo
ritenerci in pace con il mondo?
Le sue ultime parole furono coperte da un
improvviso3 boato4.
Dio santo! Cos? url Eleonora saltando in
piedi.
Ugo si alz calmo.
Non aver paura, disse sar la neve. Avr fatto
crollare5 la vecchia
tettoia.
Tanto
dovevo
cambiarla...
Il disgelo6 arriv verso la fine di marzo.
Dappertutto, sul manto bianco che copriva i prati
intorno, cominciarono a comparire chiazze7 di terra
scura. A Eleonora ricordavano i maglioni di Ugo lisi8

1 il fa r d e llo : B rd e
2 il m a tto n e: Z ie g e lste in
3 im p r o v v is o : p l tz lic h
4 il b o a to : D r h n e n
5 c ro lla r e : ein st rze n
6 il d isg e lo : T a u w e tt e r
7 la ch ia z z a : F le c k
8 liso : a b g e n u tz t

sui gomiti1: se la camicia sotto era scura facevano lo


stesso effetto.
Dal tetto la neve, trasformata in acqua, correva
allegramente gi per le grondaie2. Le cinciallegre3 e i
fringuelli4 montani, cessati i pigoli5 mesti6
dellinverno, saltellavano sui rami e sui davanzali
cantando con vigore7.
Per pi di una settimana, a causa di una
fanghiglia8 acquosa diffusa in ogni dove9, fu
impossibile uscire senza gli stivali di gomma10. Dopo
nove giorni la terra davanti a casa sotto i raggi del
sole inizi a fumare. Poco dopo sbucarono i primi
gruppetti di primule11 e crochi; nelle pause dei lavori
domestici Eleonora si spingeva fino al margine del
bosco per raccoglierli. Aveva in mente di realizzare
un suo antico progetto: riuscire a essiccarli12 per
farne delle composizioni artistiche.

1 il g o m ito : E lle n b o g e n
2 la g ro n d a ia : D a c h rin n e
3 la c in c ia lle g ra : K o h lm e ise
4 il frin g u e llo : B u c h fin k
5 il p ig o lio : P iep sen
6 m esto : w e h m tig
7 il v ig o re : K r a ft
8 la fa n g h ig lia : S c h la m m
9 in o g n i d o v e : b e ra ll
10 gli s tiv a li di g o m m a : G u m m is tie fe l
11 la p rim u la : P rim el
12 e ssic c a re : tro c k n en

20

Proprio in quei giorni Ugo fin di scolpire1 le


prime due statue del presepe, san Giuseppe e il bue2.
Essendo in anticipo sui tempi decise di prendersi
qualche giorno di libert.
Assieme alla moglie and a fare unescursione in
una vallata vicina; mangiarono in una trattoria
rustica allaperto. Galline e anatre3 razzolavano4
liberamente intorno al tavolo. Eleonora sugger al
marito di prendere anche loro degli animali da
cortile. Mi pare unottima idea! disse Ugo e, senza
perdere tempo, stabil di iniziare la costruzione del
pollaio il giorno seguente.
Ugo e la moglie scelsero5 il posto, dietro la casa,
un po discosto dalla legnaia6. A llinizio Eleonora si
offr di aiutare il marito, ma lui rifiut. Anche se
leggero, disse non un lavoro da donne e con dei
chiodi stretti tra le labbra7 cominci a battere le
prime assi8.
La domenica seguente Ugo preg Eleonora di
andare a messa da sola. Altrimenti disse non far
in tempo a finire il lavoro. Lei rimase sulla porta
incerta finch lui non le assicur che lavrebbe

1 s c o lp ire : sch n itzen


2 il b u e: O ch se
3 l a n a tra : E n te
4 r a z z o la re : sch a rre n
5 sceg lie re: a u sw h le n
6 la le g n a ia : H o lz s c h u p p e n
7 stretto tra le la b b ra : z w isch e n d en L ip p e n
8 l a sse: B rett

comunque guardata alla televisione. quaresima1


disse lei andandosene per giustificare la sua
apprensione2.
Don Rinaldo era malato e cera un suo sostituto.
Fece una predica3 sul perdono e la giustizia. Era
giovane e parlando sinfervorava. A Eleonora
piacque lomelia4.
La sera, al momento di coricarsi5, volle ripeterla
al marito. Tentando di riassumerla, per, si accorse
che le erano sfuggite alcune parti e che da quelle
dipendeva la chiarezza del tutto.
Cosa vuol dire? chiese Ugo spegnendo la luce.
Non so, disse Eleonora quando ho sentito la
predica mi pareva di avere capito tutto e adesso...
pazienza6. Buonanotte!
6
CD

II
mattino
seguente
Ugo
ed
Eleonora
spalancarono gli occhi7 insieme: allimprovviso, sul
canto mite degli uccellini, si era inserito un rumore
spropositato8. Dapprima credettero entrambi a
unallucinazione sonora, ma quando il rumore

1 la q u a re sim a : F aste n ze it
2 l a p p re n sio n e : B e so rg n is
3 la p re d ic a : P red ig t
4 l o m e lia : P red ig t
5 c o r ic a r s i: sich h in le ge n
6 p a z ie n z a : d a k a n n m a n n ich ts m a ch e n
7 s p a la n c a re gli o cc h i: d ie A u g e n a u fre i en
8 s p ro p o s ita to : en o rm

22

rrrrstrn-cstrancrrr-strancstranc si ripet di nuovo,


entrambi balzarono1 seduti sul letto.
Che cosa sar? chiese Eleonora.
Non ne ho la minima idea, rispose Ugo e
subito si infil i pantaloni di velluto2. Vado a
vedere. Eleonora, avvolta nella sua vestaglia3 a
nuvolette4 azzurre, lo segu svelta5. Sulla porta
restarono entrambi impietriti6.
Davanti a loro, sullultima curva della strada non
asfaltata, era comparso lenorme braccio giallo di
una ruspa7. Avanzava lentamente in salita ruotando i
cingoli8. La guidava un uomo vestito con una tuta9
arancione. Ugo si rilass. Deve essere uno sbaglio
disse alla moglie, e dopo averla pregata di attenderlo
a casa savvi lungo la strada mentre lei, con le
braccia conserte10, lo guardava allontanarsi a
passettini decisi11.
Non appena ritenne di essere abbastanza vicino
per essere udito, Ugo grid12 forte: Ehi!, e prese a

1 b a lz a re : a u fs p rin g e n
2 di v e llu to : a u s S a m t
3 la v e s ta g lia : H a u s r o c k
4 la n u v o le tta : W lk c h e n
5 sv e lto : flin k
6 im p ie trito : w ie v e rste in e rt
7 la ru s p a : B a g g e r
8 il c in g o lo : R a u p e n k e tte
9 la tu ta : A rb e itsa n z u g
10 co n le b r a c c ia co n serte : m it v e rs c h r n k te n A rm e n
11 a p a sse ttin i d e cisi: m it k lein e n en tsch ie d en e n Sc h ritten
12 g rid a re : sch re ien

23

sventolare le mani in alto come fanno gli uomini sulle


piste datterraggio1. II guidatore della ruspa non
parve sentirlo. Attese allora che gli giungesse al
fianco.
Ehi! grid di nuovo, e con le nocche2 batt sulle
pareti del mezzo. A quel punto luomo mise il motore
in folle e togliendosi le cuffie antirumore3 si volt in
direzione di Ugo.
Buongiorno disse Ugo, convinto che la
gentilezza fosse il modo migliore per affrontare i
problemi. In risposta luomo si soffi il naso senza
fazzoletto4. Ugo attese che la delicata operazione
fosse finita. Quando luomo sollev la mano dopo
averla sfregata5 sui pantaloni della tuta, Ugo sal in
punta dei piedi e avvicin il viso alla portiera della
cabina. Mi scusi, disse ma credo che...
questa la localit Baita dei Pini? lo interruppe
bruscamente luomo.
Ugo torn con i piedi a terra. Appunto disse,
ma prima che potesse aggiungere altro il guidatore
aveva ingranato la prima e la ruspa aveva ripreso a
muoversi.
Ehi, che modi! gli grid dietro Ugo. Si volt
verso casa. Eleonora era ancora sulla porta, guardava
verso di lui con apprensione. Alz un braccio con un
palmo aperto, come a dire: Aspetta un attimo,

la p ista d a tte r ra g g io : L a n d e b a h n
la n o c c a : H a n d k n c h e l
le c u ffie a n tiru m o re : L rm s c h u tz f r die O h re n
il fa z z o le tto : T a s c h e n tu c h
sfre g a re : a b w is c h e n

24

sistemo tutto, quando alle sue spalle arriv un


furgoncino1 pieno di uomini. Meno male pens
Ugo, e si diresse subito verso lautista. Buongiorno
ripet, un po meno gentile di prima. Chi il capo2
qua?
Io disse luomo seduto accanto al posto di
guida. Perch?
Perch avete sbagliato strada, disse Ugo ecco
perch.
Non questa la localit Baita dei Pini? Certo
che lo disse, e nel dirlo sent subito il petto
espandersi
come
un
tacchino3
pronto
al
combattimento.
Allora va bene disse luomo, e portate due dita
alla visiera a mo di ringraziamento diede ordine di
ripartire subito. Il furgoncino si allontan sollevando
un gran nuvolone di polvere4. Ugo rimase in mezzo
alla strada con le braccia penzoloni5 mentre la ruspa
avanzava lentamente lungo il prato, macinando6 erba
e fiori.
Ugo guard Eleonora, gli stava venendo vicino.
Sincontrarono a met strada. Allora?
Senza dubbio un errore rispose Ugo senza
fermarsi. Un ridicolo7 errore...

1 il fu rg o n c in o : L ie fe rw a g e n
2 il c a p o : C h e f
3 il ta c c h in o : T r u th a h n
4 la p o lv e re : S ta u b
5 p e n z o lo n i: h e ra b h n g e n d
6 m a c in a re : fre ssen
7 rid ic o lo : l c h e rlic h

25

Mancava un quarto dora alle otto. Una volta in


cucina Eleonora propose una camomilla al marito.
Non c tempo rispose lui mentre percorreva
con il dito le pagine della guida telefonica. Prima
devo parlare con il sindaco1 o con qualcun altro.
Dobbiamo mettere le cose in chiaro.
Trovato il numero del comune2, Ugo lo compose
cos rapidamente che un paio di volte il dischetto del
telefono gli sfugg dal dito. Appena il ricevitore3
cominci a mandare il segnale di libero si rilass
contro lo schienale4 della poltrona. Attese. Dopo una
decina di squilli5 stacc la cornetta6 dallorecchio.
Com possibile? chiese alla moglie. Non risponde
nessuno.
Sono appena le otto, osserv Eleonora forse
non c ancora nessuno. Perch non provi con i
carabinieri?
No, si tratta solo di un errore. Non c nessun
bisogno dei carabinieri...
Ma sono sul nostro terreno disse Eleonora
mettendo dellacqua a bollire.
Daccordo, sono sul nostro terreno per non lo
sanno. Come posso denunciarli7? Vedrai che appena
si renderanno conto dellerrore se ne andranno subito

1 il s in d a c o : B rg e rm e iste r
2 il co m u n e : G e m e in d e
3 il ric e v ito re : H r e r
4 lo sch ie n a le : R c k e n le h n e
5 lo s q u illo : K lin g e ln
6 la co rn e tta : H re r
7 d e n u n cia re : a n zeigen

26

e anche con tante scuse. Vuoi una camomilla?


Non sono affatto nervoso rispose Ugo riprovando
il numero.
Perch non fai un po di parole crociate1?
sugger Eleonora, e poich il marito non le rispose
apr sulla cerata2 del tavolo una rivista e cominci a
farle lei. Proprio mentre stava chiedendo al marito
quale fosse il cuore3 della scarpa, al rumore della
ruspa saggiunsero dei tonfi4 violenti.
Ma cosa fanno? esclam Ugo balzando in
piedi. Eleonora spense il fuoco e and alla finestra a
controllare.
Come la proboscide5 di un elefante furioso, la
ruspa si stava abbattendo sullerba tenera del prato.
Scavano6! grid Ugo e usc di casa con le
pantofole ai piedi. Scavano... ripet Eleonora
prima di tornare alla sua rivista.
Giunto in prossimit dei lavori Ugo punt verso
il caposquadra.
Insomma grid piantandoglisi7 di fronte.
Cosa succede qua?
Non lo vede? disse luomo.
Stiamo
lavorando.

1 le p a ro le c ro c ia te : K re u z w o r tr ts e l
2 la c e ra ta : W a c h stu c h
3 il cu o re : M itte
4 il to n fo : S c h la g
5 la p ro b o sc id e : R s se l
6 s c a v a re : g ra b e n
7 p ia n ta rsi: sich h in stellen

27

Lavorando? ribatt Ugo. Ma siete sul mio


terreno! e fece un minaccioso1 passo avanti.
L uomo gli gir le spalle. Lultimo paletto2 della
recinzione3 va l disse rivolto ai suoi operai4
indicando un punto preciso; poi guard lorologio,
fece un cenno5 allautista e assieme a lui sal sul
furgone e part.
Maleducato6! gli url dietro Ugo appena fu
sicuro che non potesse sentirlo. Maleducato!
Sulla strada di ritorno verso casa si ferm davanti
alla ruspa. Il braccio meccanico oscillava7
pesantemente in aria da una parte e dallaltra come
un uccello rapace8 in attesa di piombare9 sulla
preda10.
Cosa fa? grid al manovratore con i pugni
serrati11 nelle tasche.
L uomo alz le spalle. Cosa faccio? Non lo
vede? Pesco12 salmoni13!

1 m in a c c io s o : b e d ro h lich
2 il p a le tto : P fa h l
3 la rec in zio n e: E in z u n u n g
4 l o p e r a io : A rb e ite r
5 fa r e un ce n n o : h e ra n w in k e n
6 il m a le d u c a to : F ieg e i
7 o sc illa re : h in un d h er sch w in g e n
8 l u c ce llo ra p a c e : R a u b v o g e l
9 p io m b a re : h in a b st rz e n
10 la p re d a : B eu te
11 il p u g n o s e rra to : g e b a llte F a u st
12 p e sc a re : a n g e ln
13 il sa lm o n e : L a c h s

28

Tornato in cucina Ugo trov la moglie ancora


intenta alle parole crociate. Che stupida disse
appena lo vide. Ci casco sempre! Sai qual il cuore
della scarpa? Ugo non le ripose. Aveva gi il
telefono in mano.
ar, disse Eleonora ar.
Dopo pochi squilli al comune finalmente
risposero. Parla Chiricozzi Ugo. S, lintagliatore...
Vorrei parlare con il sindaco... Di cosa si tratta? C
della gente che fa dei buchi nel mio terreno... Li
conosco? Ci mancherebbe! Ah, riguarda i vigili
urbani1? Allora mi passi i vigili...
Riguarda i vigili annunci a Eleonora, mentre
era in attesa della linea.
Nel piccolo comune di vigili ce nerano soltanto
due, M ario e Francesco, quando uno era in servizio,
laltro riposava. Ugo li conosceva entrambi di vista.
Mario! grid appena una voce rispose. No?
Francesco! e subito cercando di mantenere2 la voce
il pi ferma possibile prese a raccontare al vigile
laccaduto.
La mattina dopo, svegliandosi, Ugo sent una
dolorosa tensione alla nuca3. Dalla luce che filtrava
dalle tende cap chera molto presto. Anche Eleonora
non dormiva pi; guardava il soffitto4 distesa accanto
a lui, con gli occhi spalancati.

1 il v ig ile u rb a n o : S ta d tp o liz ist


2 m a n ten e re: b eib e h a lten
3 la n u c a: N a c k e n
4 il s o ffitto : Z im m e r d e c k e

29

7
CD

Ho avuto un incubo1 disse appena si accorse


che il marito era sveglio. Pensa... un dinosauro
enorme mi inseguiva2 e vomitava3 scarpe...
Piove sospir Ugo scostando la tenda, e
alzatosi tir fuori dallarmadio il completo4 grigio
che indossava ai tempi dellufficio. Doveva andare in
citt perch il vigile laveva consigliato di procurarsi
una mappa catastale con lesatta planimetria5 del
terreno. Solo in quel modo avrebbe potuto chiarire
definitivamente le cose.
Dopo aver bevuto il caff Ugo raggiunse6
lingresso. Mi sento stretto disse alla moglie
osservandosi nello specchio dellappendiabiti7.
Sarai ingrassato osserv Eleonora senza
guardarlo e gli infil nel borsello un panino con la
frittata8 avvolto nel cellophane.
Non mi serve disse timidamente Ugo. Sar di
ritorno prima dellora di pranzo.
Negli ospedali e negli uffici si sa quando si
entra, ma non si sa mai quando si esce replic la

1 l in c u b o : A lp tra u m
2 in se g u ire : v e rfo lg e n
3 v o m ita r e : sp u ck en
4 il c o m p le to : A n z u g
5 la p la n im e tria : B a u p la n
6 r a g g iu n g e re : erre ich en
7 l a p p e n d ia b iti: G a rd e ro b e
8 la fritta ta : O m e le tt

30

moglie e, con un sospiro, chiuse il lucchetto1 del


borsello.
Alcuni chilometri prima di arrivare in citt la
pioggia cess e il cielo cominci ad aprirsi; ai due lati
dellautostrada cerano file e file di alberi da frutto2
in fiore. Devono essere meli, pens Ugo, e con
limmaginazione corse alla sera. Di ritorno con le
carte si sarebbe subito tolto il vestito, avrebbe
infilato i pantaloni di velluto e la camicia a scacchi3 e,
un bicchiere di grappa di mirtillo in mano, si sarebbe
seduto davanti alla porta di casa assieme a Eleonora.
L, immersi nella maestosa4 calma del paesaggio
circostante5, avrebbero riso di cuore6 della buffa7
avventura appena conclusa. In fondo, riflett mentre
girava tra le strade strette alla ricerca di un
parcheggio, le piccole burrasche8 permettono di
assaporare con pi gusto le gioie di una vita serena.
La trafila9 burocratica dur tutta la mattina.
A lluscita dagli uffici del catasto Ugo si sedette in un

1 il lu cc h e tto : V e rs c h lu s s
2 l a lb e ro d a fru tto : O b s tb a u m
3 la c a m ic ia a sca cch i: k a rie rte s H em d
4 m a e s to so : h o h e itsv o ll
5 c irc o sta n te : u m g e b en d
6 rid e re di cu o re: h e rz h a ft lach e n
7 b u ffo : w itz ig
8 la b u r ra sc a : Stu rm
9 la tr a fila : H rd e

3i

giardinetto ombreggiato da ippocastani1. Mancava


poco allora di pranzo. Cominciava a fare caldo,
avrebbe potuto saltare in macchina e correre dritto
verso casa. Prefer slacciarsi2 la cravatta e il colletto e
mangiare a piccoli morsi3 il panino della moglie.
Due ore dopo, come aveva programmato, era
seduto davanti a casa, con Eleonora accanto. Gli
uomini erano ancora l e la ruspa continuava a
straziare il suo prato. Ora li poteva guardare come
formiche che avrebbe presto schiacciato4.
Guarda, disse cosi chiaro, il nostro terreno
finisce proprio un po prima della strada.
Eleonora osserv attentamente il foglio. A
occhio e croce5 direi di s. Cosa vuol dire a occhio e
croce? Vuol dire che mi sembra che hai ragione.
Ugo sospir. Le donne non hanno il senso della
misura disse. Guarda, pi che evidente: qui c la
strada e qui la linea di confine6 del nostro terreno.
Direi di s, a occhio e croce annu Eleonora.
Be, ora che vada disse Ugo spazientito e,
bevuta in un solo sorso la grappa, si alz dalla
panchina.
II caposquadra sedeva su una cassetta ribaltata
poco lontano dalla ruspa, stava versando il

1 l ip p o c a s ta n o : R o s s k a s ta n ie
2 s la c c ia rs i: l sen
3 il m o rso : B iss
4 s c h ia c c ia re : z erd r c k en
5 a o c c h io e cro c e: Pi m a l D a u m e n
6 il co n fin e : G re n z e

32

contenuto di una lattina1 di aranciata dentro una


bottiglia di vino. Per raggiungerlo Ugo pass davanti
alla ruspa. In solo un giorno di lavoro, osserv
guardando la terra smossa, aveva fatto un buco gi
grande abbastanza per una piscina2.
Con la mappa del catasto nascosta dietro la
schiena, Ugo sorrise e salut.
Salve disse.
Il caposquadra era intento a scartare3 un panino.
Salve ripet Ugo. Mi pu prestare un minuto
di attenzione?
L uomo guard Ugo masticando lentamente la
rosetta4.
Dica bofonchi5.
Vorrei farle notare un piccolo particolare disse
Ugo trattenendo a stento6 un sorriso, e subito gli
ficc7 la mappa del terreno aperta sulle ginocchia.
Mentre luomo la osservava perplesso, Ugo si gir
verso la moglie e strizz un occhio8.
E allora? Cos? Una tovaglietta9?
Guardi bene! intim Ugo spazzando con una
mano le briciole e i pezzi di grasso che erano caduti

1 la la ttin a : D o s e
2 la p isc in a : S c h w im m b e c k e n
3 sc a rta re : a u sp a c k e n
4 la ro se tta : B r tch e n
5 b o fo n c h ia r e : b ru m m e n
6 a sten to : m it M h e
7 fic c a re : steck en
8 striz z a re un o c c h io : z u z w in k e rn
9 la to v a g lie tta : T isc h d e c k e

33

sul foglio. Nelle dita cera un tremito1 appena


percettibile. L uomo fece sparire in bocca lultimo
pezzo di pane, appallottol2 e gett a terra la carta
unta3 che laveva contenuto, poi fiss la mappa e
disse: Chiaro. dove siamo.
Dove siete? chiese Ugo, e nel chiederlo sent la
sua voce sfuggire un po troppo acuta.
Siamo qui rispose luomo, e alzatosi in piedi si
stiracchi4. Ugo not chera alto almeno due teste pi
di lui: adesso era lui a guardarlo dallalto in basso,
ma in realt non lo guardava, si era voltato verso la
ruspa. Ugo gli tocc la spalla e per farlo si alz
leggermente sulla punta dei piedi.
Ehi, disse finalmente qui casa mia!
Ugo gli si piazz davanti con la carta tesa.
L uomo aveva mani molto grosse, con lindice
mostr un puntino sulla mappa.
Quel pino disse. L finisce.
Detto questo si allontan pigramente5 in
direzione del furgoncino.
Quel pino ripet Ugo.
Guard il pino, la carta e poi ancora il pino.

1 il tre m ito : Z it te rn
2 a p p a llo tto la re : z u sa m m e n k n lle n
3 u n to : fe ttig
4 s tira c c h ia rs i: sich rec k en
5 p ig ro : tr g e

34

Quella sera per cena Eleonora aveva preparato


delle sogliole1 surgelate2.
Da quando era rientrato, Ugo non aveva aperto
bocca, stava seduto al tavolo con la carta aperta
davanti. Appena la moglie gli serv il pesce, con un
gesto brusco scost il piatto.
Quel pino ripet e guard fuori dalla finestra.
Anche Eleonora guard fuori. In effetti hai
ragione, un po malaticcio3 disse osservando
lombra stentata4 dellalbero. Lho letto in una
rivista, sai. Pare che le piante siano come gli uomini,
se stanno soli si indeboliscono5.
Quel pino disse ancora Ugo e, trattenendo a
stento le lacrime, spieg alla moglie cosa significasse
per loro quellalbero triste e solitario.
Il resto della serata lo trascorsero facendo
insieme i calcoli. Misurarono la mappa in centimetri,
moltiplicarono i centimetri per la scala. Con laiuto
di una torcia6 e un metro per sarti7 calcolarono pi
volte la distanza dalla casa allalbero, dallalbero alla
strada.
Tutte
le
misure
concordavano8.
Dopo
quellalbero il terreno non era pi loro.

1 la s o g lio la : Se ez u n ge
2 s u rg e la to : tie fg e fro re n
3 m a la tic c io : k r n k lic h
4 ste n ta to : k m m e rlich
5 in d e b o lire : s c h w a c h w e rd e n
6 la to rc ia : T a s c h e n la m p e
7 il m etro p e r sa rti: M a b a n d
8 c o n c o rd a re : b e rein stim m en

35

Si coricarono insolitamente tardi. Come ho fatto


a non accorgermene prima? disse Ugo con un filo di
voce al momento di spegnere la luce.
Chiss cosa ci fanno, domand invece
Eleonora e da sola si rispose: magari un cinema...
Nei giorni seguenti il presepe rest fermo. Alla
moglie che gli chiedeva perch mai non lavorasse
rispondeva: Non capisci? Il rumore mi disturba.
In realt, pi che il rumore lo disturbava lidea
che non ci fosse nulla da fare. Separatamente and a
trovare a casa i due vigili, Mario e Francesco. Furono
molto cordiali1. Francesco gli ordin un suo ritratto2
in divisa3, M ario addirittura un lampadario4 per la
camera da pranzo. Entrambi per gli dissero che
riguardo ai lavori non cera niente da fare. Il terreno
era del comune e ne poteva disporre come meglio
credeva. Aveva anche domandato loro a cosa mai
servisse quel terreno ed era stato proprio a quel
punto che tutti e due, quasi fossero daccordo, gli
avevano commissionato i lavori in legno.
Con la segretaria del sindaco poi era diventato
addirittura intimo. Le telefonava due volte al giorno,
parlava per un po del pi e del meno e dopo
chiedeva: C il suo capo?. Il capo, per, era
sempre in riunione.

1 c o rd ia le : h erz lich
2 il ritra tto : P o rtr t
3 la d iv is a : U n ifo rm
4 il la m p a d a r io : K ro n le u c h te r

36

Sabato, approfittando del fatto che non cerano


gli operai, Ugo torn nel laboratorio. Era gi in
ritardo di sei mesi con le rate del mutuo. Abbozzati1,
in due blocchi di legno, cerano la Vergine e lasino.
Si sedette di fronte a loro e sospir. Non sapeva da
quale cominciare. Sospir ancora, poi prese gli
attrezzi e si sedette su uno sgabellino2 vicino alla
Madonna. Lavor di malavoglia3 tutta la mattina.
L unica distrazione fu sentire, nelle pause, la voce
della moglie che canticchiava in cucina. Saperla cos
forte nelle avversit4 gli fece provare5 uno struggente6
trasporto7 amoroso.
Quando lei entr per
annunciargli che il pranzo era pronto, si alz cos
bruscamente che lo sgabello si ribalt.
Eleonora! disse andandole incontro.
Lei spalanc gli occhi e invece di abbracciarlo
indic la Vergine.
Oddio! esclam. Coshai fatto?
Ugo si volse. Dalle morbide pieghe8 della veste9
spuntava10 il ciuffo di una coda11 dasino.

1 a b b o z z a to : e n tw o rfe n
2 lo s g a b e llin o : k le in e r H o c k e r
3 di m a la v o g lia : u n w illig
4 l a v v e r s it : s c h w ie rig e S itu a tio n
5 p ro v a re : f h le n
6 stru g g e n te: q u a lv o ll
7 il tr a s p o rto : H in g a b e
8 la p ie g a : F a lte
9 la v este: G e w a n d
10 s p u n ta re : a b b re ch e n
11 il c iu ffo di u n a c o d a : ein S c h w a n z b sc h e l

37

Pranzarono in silenzio. Mentre in silenzio


bevevano il caff squill il telefono. Eleonora and a
rispondere. Era Adelio che annunciava il suo arrivo
per il pomeriggio.
Dopo mangiato Ugo si coric. Gli eventi degli
ultimi giorni gli avevano provocato un persistente
mal di testa.
Alle cinque non si era ancora svegliato. Mancava
meno di mezzora allarrivo della corriera, cos
Eleonora, sebbene non fosse abile nella guida, decise
di andarci da sola.
Ugo si risvegli al rumore di una macchina.
Convinto che fosse la moglie di ritorno con il collega,
si alz e scese in cucina, ma sulla porta trov invece
don Rinaldo.
Pace e bene disse il vecchio prete vedendolo
comparire. Disturbo?
Si figuri, reverendo, rispose Ugo e subito scost
una sedia dal tavolo lei non disturba mai, si
accomodi...
Ecco disse il prete restando in piedi, passavo
da queste parti per alcune commissioni quando mi
sono detto: perch non andare a vedere a che punto
il mio presepe? Manca poco a Pasqua e si sa, dopo
Pasqua viene Natale...
Il bue e San Giuseppe sono gi pronti disse Ugo
e zelante1 fece strada al reverendo verso il
laboratorio.

1 z elan te: e ifr ig

38

La luce del crepuscolo1 entrava nella stanza di


taglio illuminando doro le minuscole particelle di
polvere. Le due statue finite stavano in un angolo,
vicino a una mensola ricoperta di cervi2 e di
scoiattoli. Un raggio di sole colpiva3 le pupille del bue
in modo cos preciso da renderle quasi vive.
Don Rinaldo si avvicin. Magnifico, disse
accarezzando4 le venature del legno5 dellanimale
davvero magnifico! Poi si guard intorno e chiese:
E le altre due figure?.
Oh, sono gi a buon punto rispose Ugo e si
diresse assieme al prete verso laltro lato del laboratorio.
Don Rinaldo non arriv a posare la mano anche
sul dorso dellasino. Si ferm prima, di colpo,
davanti alla schiena della Vergine.
Ugo era gi accanto allasino. Come vede...
disse voltandosi e sinterruppe l. I suoi occhi
incontrarono gli occhi di brace6 del prete.
Posso spiegarle tutto mormor confuso con lo
sguardo rivolto alla coda.
Non c n alcun bisogno tuon il religioso e a
grandi passi, frustando7 laria con la tonaca8, usc dalla
stalla.

1 il c re p u s c o lo : D m m e ru n g
2 il ce rv o : H irsc h
3 c o lp ire : tre ffe n
4 a c c a re z z a re : streich e ln
5 la v e n a tu ra del leg n o : H o lz m a se r u n g
6 la b ra c e : G lu t
7 fru s ta re : p eitsch en
8 la to n a c a : T a la r

39

Al loro ritorno Eleonora e Adelio trovarono Ugo


seduto in cucina con il capo posato sul tavolo. Messo
al corrente del dramma in corso, Adelio diede una
pacca1 sulle spalle del collega.
Va l, disse allegro che ti fanno una bella
piscina!
Una piscina, s... gli fece eco Eleonora. Ugo si
alz, sorrise allamico e, in silenzio, con i passi di un
vecchio, and in camera da letto.
Durante la cena non raccont nulla alla moglie di
quantera accaduto il pomeriggio, e il mattino al
risveglio disse soltanto che quella domenica la messa
sarebbe stato meglio guardarla alla televisione.
Perch mai? domand Eleonora. E una
splendida giornata.
Prima di uscire con indosso il suo vestito migliore
si affacci alla finestra. Sai cosa penso? disse
osservando lampia voragine2 aperta nel prato.
Penso che Adelio ha ragione: stanno costruendo
proprio una piscina. Appena Adelio ed Eleonora
furono usciti, Ugo si gett a peso morto3 sul letto e
pianse.
Durante la predica, dallalto del pulpito4, don
Rinaldo fiss Eleonora dritta negli occhi e tuon:
Fuori dalla casa di Dio gli adoratori di Satana!.
Eleonora turbata si guard intorno. Tutte le
persone presenti la stavano osservando. Don Rinaldo

1 la p a c c a : K la p s
2 la v o ra g in e : E rd lo c h
3 a p e so m o rto : m it dem g a n z en G e w ic h t
4 il p u lp ito : K a n z e l

40

continuava a esplodere parole incandescenti1: Chi si


allontana dalla luce gridava non vi pu fare
ritorno.... Adelio le strinse la mano e sottovoce
mormor: Cosa succede?.
Vorrei saperlo anchio bisbigli Eleonora. Poi
allimprovviso sbianc2 in volto: La coda!, e
scivol3 svenuta4 sotto il banco.
Trascinata a peso morto da Adelio per tutta la
navata centrale5, si riprese soltanto sotto il sole del
sagrato6. Che cosho fatto... balbett seduta sui
gradini7 mentre tra un singhiozzo8 e laltro Adelio le
puliva il naso con una manica. Cosho fatto di
male?
Adelio rimase con lei da solo fino a sera. Al
momento di partire abbracci forte Eleonora. Fatti
coraggio, disse e chiamami per qualsiasi cosa...
Eleonora lo baci con riconoscenza9, indugiando10
per un po guancia11 contro guancia.

1 in ca n d esce n te: g l h e n d , h itzig


2 s b ia n c a re : b la ss w e rd e n
3 s c iv o la re : ru tsch e n
4 sv e n u to : b e w u s s tlo s
5 la n a v a ta ce n tra le : M itte ls c h iff
6 il s a g ra to : K irc h p la tz
7 il g ra d in o : S tu fe
8 il sin g h io z z o : S c h lu ch z er
9 la ric o n o sc e n z a : D a n k b a r k e it
10 in d u g ia re : z g e rn
11 la g u a n c ia : W a n g e

4i

Seguir i tuoi consigli gli grid quando lui si


volt a salutarla dal predellino1.
In quarantanni di matrimonio Ugo e Eleonora
avevano dormito separati una volta sola. Era
accaduto poco dopo le nozze e la causa erano stati gli
orecchioni2, che Eleonora aveva contratto da un
allievo3. Per il resto dinverno, destate, in viaggio, in
vacanza e nelle altre malattie, erano rimasti tutte le
notti insieme come uccellini nel nido4.
Quella sera, quando Ugo, gi a letto, vide la
moglie prendere dallarmadio un lenzuolo5 singolo e
una coperta6 e avviarsi verso la stanza degli ospiti, si
alz di scatto7 e senza neanche mettersi le pantofole
la raggiunse.
Ti prego disse con gli occhi di un cane che
vuole altro cibo8. Ti prego ripet, sfiorandole9
dolcemente una spalla.
Allora lei si gir e, con uno sguardo che Ugo non
aveva mai visto, disse: II troppo stroppia10 e gli
chiuse la porta in faccia.

1 il p re d e llin o : T rittb r e tt
2 g li o re c c h io n i: M u m p s
3 l a llie v o : S c h le r
4 il n id o : N e s t
5 il le n z u o lo : K isse n
6 la co p e rta : D e c k e
7 di s ca tto : ru c k a rtig
8 il cib o : F u tte r
9 s fio r a r e : streich e ln
10 il tro p p o s tro p p ia : w a s zu vie l ist, ist zu viel

42

Nei giorni seguenti Eleonora saggir1 per casa


ignorando lesistenza del marito. Quando dovette
fare la spesa, per evitare gli sguardi e le chiacchiere
del paese, si rec in un ipermercato2 vicino al casello
autostradale. Al ritorno da una di queste spedizioni,
convinta che Ugo la osservasse dalla finestra, rallent
la macchina davanti agli operai e sorridendo cordiale
chiese loro a che punto fossero i lavori.
Abbiamo quasi finito le rispose il caposquadra
e accenn3 un gentile saluto.
Giunta a casa Eleonora si precipit a cercare il
costume da bagno4 e la cuffia5.
II mattino dopo fu la prima a svegliarsi al rumore
di uno scroscio6 improvviso. Oggi si nuota7 disse a
se stessa e si fece il caff canticchiando.
Proprio mentre lo versava sent insinuarsi8 sul
suo aroma lorribile odore di stallatico9.
Convinta che Ugo avesse lasciato la porta del
laboratorio aperta, si precipit l con il deodorante di
lavanda in mano. M a la porta era chiusa. Tornando
in cucina quasi si scontr con il marito.

1 a g g ira rs i: sich b ew e g en
2 l ip e rm e rc a to : g ro e r S u p e r m a r k t
3 a cce n n a re : w in k e n
4 il co stu m e d a b a g n o : B a d e a n z u g
5 la c u ffia : B a d e k a p p e
6 lo s c ro sc io : T o s e n
7 n u o ta re : sch w im m e n
8 in sin u a rs i: sich u n term isch e n
9 s ta lla tic o : stin k en d

43

Che cos questa puzza1? chiese lui appena la


vide.
Ben presto fu chiaro a entrambi che quellodore
ripugnante2 veniva dallesterno3. Dopo aver sbarrato
porte e finestre Eleonora sinfil la vestaglia e and a
vedere. Intorno alla piscina cerano degli operai
diversi da quelli delle settimane precedenti. Avevano
le tute verdi anzich gialle e delle maschere antigas4
sul viso. Eleonora si avvicin per interrogarli5 ma
non ce ne fu bisogno. Giunta a pochi passi dalla
costruzione cap tutto.
Nelle due grandi vasche6 scavate7 in mezzo al
prato ondeggiava8 in gran quantit un liquido
marrone e denso9.
Torn a casa con un fazzoletto premuto10 sul
naso.
E allora? chiese Ugo appena la vide.
Non una piscina rispose Eleonora. O meglio
lo , ma di escrementi11.

1 la p u z z a: G e sta n k
2 rip u g n a n te : w id e r w r tig
3 d a lleste rn o : v o n d ra u e n
4 la m a sc h e ra a n tig a s : G a s m a s k e
5 in te rro g a re : b e fra g e n
6 la v a sc a : B ec k en
7 s c a v a to : a u sg e g ra b e n
8 o n d e g g ia re : w o g e n
9 d e n so : d ic k fl s s ig
10 p re m u to : g e d r c k t
11 gli escre m en ti: F k a lie n

In giovent Ugo era stato un appassionato lettore


di riviste di storia illustrata. Guardando il
depuratore1 in azione gli venne in mente ci che
aveva imparato da quelle pagine: oltre le guerre
aperte cerano anche le guerre di sfinimento2, le
azioni quasi pacifiche che permettevano a una sola
persona di vendicare3 i soprusi4 dei grandi.
S, pens, bisognava passare allazione, si poteva
ancora salvare tutto con unazione unica ma decisa.
Girando per casa come un beduino con la testa
avvolta in uno strofinaccio5 imbevuto6 di profumo,
nelle
giornate
seguenti
Eleonora
not
un
miglioramento nellumore del marito. Con lo
sguardo lucido dei febbricitanti, lo vide scrivere
appunti su dei fogli sparsi, poi partire con la
macchina e tornare con due enormi contenitori di
alluminio7 per il latte. Quando lo sent uscire nel
cuore della notte cantando a squarciagola8 canzoni
belliche della sua giovinezza pens che ormai fosse
divenuto definitivamente pazzo9.

1 il d e p u ra to re : K l r a n la g e
2 lo s fin im e n to : E r s c h p fu n g
3 v e n d ic a re : r ch en
4 il s o p ru so : G e w a lta k t
5 lo stro fin a c c io : P u tztu ch
6 im b e v u to : d u rc h tr n k t
7 il c o n te n ito re di a llu m in io : A lu m in iu m b e h lte r
8 c a n ta re a s q u a rc ia g o la : a u s vo lle m H a ls sin gen
9 p a z z o : v e r r c k t

45

io
cd

Intanto Adelio chiamava quasi ogni giorno per


informarsi della situazione e se non lo faceva lui, era
lei a chiamarlo.
II luned dopo la Domenica delle Palme1, di
buonora2 e vestito di tutto punto, Ugo comparve in
cucina. Dietro di s, issati3 su un piccolo carrellino4
di sua costruzione, trascinava i due bidoni5 del latte.
Prima che lei riuscisse a scostarsi6, la baci sulle
guance. A presto, amore le disse fischiettando
Faccetta nera7, e sal in macchina.
Appena il rombo8 del motore si fu affievolito9
Eleonora sospir forte: sulla strada verso valle
cerano tre curve a gomito10 strette ed estremamente
pericolose. Prese sei o sette cipolle11 e cominci ad
affettarle, voleva sperimentare una nuova ricetta per
la prossima visita di Adelio: bisognava affettarle12
finissime e farle morire a fuoco basso nellolio.

1 D o m e n ic a d e lle P alm e : P a lm s o n n ta g
2 di b u o n o ra : zeitig
3 is sa to : e rh o b en
4 il c a rre llin o : k le in e r W a g e n
5 il b id o n e : K a n iste r
6 s c o sta rs i: b eiseite r c k en
7 F a c c e tta n era : fa sc h istisc h e s K a m p flie d
8 il ro m b o : D r h n e n
9 a ffie v o lir s i: sc h w c h e r w e rd e n
10 la c u rv a a g o m ito : H a a r n a d e lk u r v e
11 la c ip o lla : Z w ie b e l
12 a ffe tta re : in S c h e ib e n sch n eid en

Che Ugo avesse attentato1 alla vita del sindaco


Eleonora lo venne a sapere dalla radio.
Era seduta in poltrona e stava ricamando un
centrino2 per il pranzo di Pasqua. Per sapere in che
modo, dovette attendere il giorno seguente. Sulla
gazzetta locale cera scritto: Intagliatore impazzito3
riversa4 sul sindaco una latta di escrementi. I
particolari5 aggiungevano che il sindaco, in realt,
sera solo sporcato6 le scarpe perch, appena lo
squilibrato7 aveva cominciato la sua azione, era
entrato nella stanza il vigile Francesco. Era stato
grazie al suo intervento che si era riusciti a evitare il
peggio8. Il Chirichozzi Ugo, gi noto alle forze
dellordine per legami con le sette9 sataniche, ridotto
allimpotenza, era stato subito condotto in carcere10.
L articolo finiva con unesortazione11 a evitare
che la serenit della valle fosse turbata12 da elementi
estranei.

1 a tte n ta re : ein en A n s c h la g v er b en
2 il c e n trin o : S p itze n d ec k ch en
3 im p a z z ito : v e rr c k t g e w o rd e n
4 riv e r s a r e : b e rgie e n
5 il p a rtic o la r e : E in z e lh e it
6 s p o rc a re : b esch m u tzen
7 lo s q u ilib r a to : G e iste s g e s t rte r
8 il p e g g io : d a s S c h lim m ste
9 la setta: Se k te
10 il c a rc e re : G e f n g n is
11 l e s o rta z io n e : E rm a h n u n g
12 tu r b a to : g e st rt

47

Il mattino dopo Eleonora part.


Non avendo n parenti n casa, si rec da Adelio.
La prima domenica di sole fecero una gita al
mare. Alle spalle della spiaggia stavano costruendo
un edificio di cemento enorme, simile a un mostro
preistorico.
Sono monolocali1 disse Adelio indicandoli a
Eleonora. Poi le confess che mancavano solo sei
mesi alla sua pensione.

1 il m o n o lo c a le : E in z im m e rw o h n u n g

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