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Lovelock La Depopolazione L'effetto Serra e La Geoingegneria
Lovelock La Depopolazione L'effetto Serra e La Geoingegneria
Da http://nwo-truthresearch.blogspot.com
James Lovelock, Biofisico, chimico e climatologo inglese, è il padre della teoria di
Gaia, quella teoria che vede la terra come un organismo vivente che si autoregola.
Pochi sanno però che Lovelock è anche uno dei più fondamentalisti sostenitori della
teoria del riscaldamento globale dovuta alla CO2 immessa nell'atmosfera dall'essere
umano. Prima di procedere oltre diciamo ancora due parole sul retroterrea di
Lovelock.
Da Massoneria e sette segrete di Ephiphanius leggiamo:
"Presso la cattedrale di New York ha pure sede la Lindisfarne Association, fondata
dal filosofo new age Irving Thompson, convinto sostenitore del culto di GAIA, la
madre terra. Fu in questa cattedrale, infatti, che nel 1979, dal pulpito del rev James
F. Morton, il biologo James Lovelock, espose per la prima volta la teoria di GAIA"
Lovelock è un membro dell'esoterica Associazione Lindisfarne; Il loro sito
http://www.williamirwinthompson.org riporta:
"L'Associazione Lindisfarne è un'associazione di artisti, scienziati e religiosi
contemplativi dedicata allo studio e alla realizzazione di una nuova cultura
planetaria per la nostra nuova civiltà globale". In altri termini: Globalist we can!
Lovelock, dal 1974, è anche membro della massonica Royal Society.
Secondo Lovelock nel 2050, a causa dello scioglimento dei ghiacciai, una città come
Londra potrebbe essere sommersa dall'acqua e intere popolazioni potrebbero essere
costrette ad emigrare.
In un suo articolo del 20/01/2006 egli scriveva a proposito dell'effetto serra su Gaia:
"Gli specialisti del clima la considerano estremamente malata, e ritengono che
potrebbe presto prendersi una febbre morbosa che potrebbe durare 100.000 anni [...]
Abbiamo fatto prendere a Gaia una febbre pesante, e presto le sue condizioni
peggioreranno fino ad assomigliare a un coma." Egli diceva che a causa di questo
febbrone " prima che questo secolo finisca miliardi di noi moriranno e i pochi che
sopravvivranno vivranno nell’Artico dove il clima resterà tollerabile."
Anche in un' intervista pubblicata su La Stampa il 13 giugno 2009 Lovelock
sosteneva che il riscaldamento globale avrebbe portato ad una catastrofe globale che
avrebbe lasciato sulla terra 1 miliardo di uomini: " La gente sarà costretta ad
emigrare verso i poli, verso luoghi come il Canada. Entro la fine del secolo ci sarà
meno di un miliardo di persone".
Considerando che la popolazione attuale del pianeta è di circa 7 miliardi di persone,
questa catastrofe comporterebbe la morte di 6-6,5 miliardi di persone e secondo
Lovelock, tutte avverranno nell'arco di un secolo! Roba da poco!
Ad una domanda dell'intervistatore sulla geoingegneria Lovelock risponde:
" Credo che valga la pena prendere in esame soluzioni come quella
dell’immissione di aerosol di zolfo nella stratosfera per riflettere parte del
calore solare verso lo spazio, per poter raffreddare il pianeta."
Nella mia mente non fa che ronzare uno "strano pensiero" leggendo le sue parole che
lodano la geoigegneria, parlano di disastro climatico e infine invitano a restare uniti
come se fossimo in guerra. Il ronzare aumenta quando mi rendo conto che l'effetto
serra di origine antropica dovuto alla CO2 è una bufala colossale.
Per approfondire più nel dettaglio la preferenza di Lovelock verso la geoingegneria
leggiamo a pagina 181 del suo libro pubblicato nel 2006 dal titolo La rivolta di
Gaia:
" Mi sono chiesto, quindi, se non vi potesse essere un modo ancora più
semplice per raffreddare la Terra. Potremmo pensare per esempio di
imitare il ben noto effetto di raffreddamento dei grandi vulcani. Il
Pinatubo, nelle Filippine, con la sua eruzione del 1991, provocò
l'immissione nella stratosfera di biossido di zolfo (anidride solforosa), che
a contatto con l'aria diede origine ad un aerosol di goccioline di acido
solforico. Queste goccioline, fluttuando per diversi anni a bassa quota,
hanno contrastato in misura significativa il riscaldamento serra. Perchè
non immettere attivamente nella stratosfera un aerosol di minuscole
goccioline di acido solforico semplicemente facendo volare alla quota
appropriata aerei predisposti per bruciare carburante contenente una
piccola quantità di zolfo? Ora, le rotte aeree più intensamente trafficate
dell'emisfero settentrionale sono prevalentemente nella stratosfera. Ho
scoperto successivamente che questa era già stata formulata dal russo M.I
Budyko negli anni settanta, ed era stata respinta in quanto si riteneva
potesse incoraggiare un consumo smodato di combustibili fossili. Ma oggi,
potrebbe consentirci di guadagnare il tempo necessario a permettere la
nostra ritirata sostenibile.
le compagnie petrolifere di solito rimuovono i composti contenenti zolfo
dai carburanti per l'aviazione, così da ridurrre l'inquinamento a livello
mondiale. Non sarebbe difficile fonire carburante contenente tra lo 0,1 e
l'1 per cento di zolfo, la quantità necessaria alla produzione di aerosol.
Naturalmente vi sarebbero problemi, come quelli implicati dalla complessa
chimica che presiade all'esaurimento dell'ozono stratosferico. Robert E.
Dickinson, dell'Arizona University Insitute of Physics, ha fatto comunque
uno studio completo e dettagliato del miglioramento reso possibile dagli
aerosol, che io raccomando vivamente a chiunque sia interessato a
indagare ulteriormente su questa possibile via di fuga temporanea dal
surriscaldamenteo"
Più avanti, a pag. 194 egli sostiene che:
" La radice dei nostri problemi ambientali deriva da una mancanza di
vincolo sulla crescita della popolazione" e poi che "personalmente
ritengo che sarebbe saggio mirare ad una popolazione stabilizzata
compresa tra mezzo miliardo e un miliardo di abitanti, per essere liberi di
vivere in molti modi diversi senza dannegiare Gaia. A prima vista questo
potrebbe sembrare un traguardo difficile, improponibile e perfino senza
speranza, ma gli eventi dell'ultimo secolo lasciano credere che osso essere
più facile di quanto si pensi"
A pagina 201 leggiamo la concezione che Lovelock ha degli esseri umani all'interno
di Gaia:
" Gaia - la Terra che vive - è ormai anziana e non ha più la capacità di
recupero che possedeva due miliardi di anni fà. Ancora tenta di lottare
contro l'ineluttabile incremento del calore solare cercando di mantenere la
temperatura della Terra fresca a sufficienza per la miriade di forme di vita
che la abitano. Ma, guisto per darle un pò di filo da torcere, una di queste
forme di vita, gli esseri umani - quei litigiosi animali tribali sempre
pervasi da sogni di conquista - hanno pensato bene di assoggettare la
Terra solo per il proprio tornaconto. Con inaudita insolenza, si sono
accapparrati le riserve di carbonio che Gaia aveva sepolto (al preciso
scopo di mantenere l'ossigeno al giusto livello), e le hanno bruciate. così
facendo, hanno usurpato l'autorità di Gaia contrastando il suo sforzo
inesausto di mantenere il pianeta adatto alla vita: quegli esseri umani
pensavano infatti solo alla loro comodità e alla loro convenienza"
Visto che per Lovelock gli esseri umani sono solo dei "litigiosi animali tribali
sempre pervasi da sogni di conquista", il fatto che ne possano morire miliardi al
fine di "essere liberi di vivere in molti modi diversi senza dannegiare Gaia", penso
che non debba dispiacere poi più di tanto al nostro "grande scienziato". Questa si che
è vera scienza "non allarmista", "saggia" e "illuminata"!
Non possiamo non chiederci se la morte di miliardi di "litigiosi animali tribali",
auspicata dal nostro "grande scienziato" Lovelock, sia possibile solo ed
esclusivamente ad opera della CO2 killer o se per caso la diffusione di "un aerosol
di minuscole goccioline...facendo volare alla quota appropriata aerei predisposti",
come egli stesso vorrebbe, possa dare qualche piccolo aiutino..a far trapassare un pò
di anime che non ne vogliono sapere di morire per via della sola CO2...e forse lo stia
già dando.
Cosiderando che Lovelock ha ormai novant'anni, alcuni potrebbero pensare che le sue
teorie siano le ultime farneticazioni di un'uomo in preda alla demenza senile, ma
guardandoci un pò intorno si scopre che le previsioni catastrofiche abbinate alla
"soluzione" della geoingegneria sono un'opzione tenuta molto in considerazione da
certi think tank al fine di contrastare la bufala dell'effetto serra e arrivare al Nuovo
Ordine Mondiale. Ad esempio nella rivista Affari Internazionali, organo del think
tank italiano Istituto Affari Internazionali, c'è un articolo del 18/09/2009 a firma di
Filippo Chiesa e dal titolo Uno scudo di emergenza contro il riscaldamento
climatico.
Che strano, sarà Filippo il solito complottista? Eppure non sembra un D.J.! Ha
appena completato un master in economia internazionale e politiche ambientali e
energetiche presso la School of Advanced International Studies (SAIS) della Johns
Hopkins University, Bologna – Washigton, DC. Mi avevano detto che la ricerca sul
controllo del clima era una bufala, una cosa solo ipotetica e fantasiosa e adesso
scopro che questa è "oggetto di studio di molti scienziati, aziende, e istituti di
ricerca." Chiesa dice che "la geoingegneria rappresenta un’alternativa affascinante
alla riduzione delle emissioni ma non priva di rischi" e che "Il futuro del pianeta
potrebbe, in poche parole, essere lasciato nelle mani di pochi individui con il potere
di cambiare artificialmente la temperatura globale." Ma la geoigegneria "può
rappresentare una necessaria misura di emergenza in caso gli effetti del
cambiamento climatico risultino davvero più gravi del previsto. I rischi degli effetti
collaterali della geoingegneria e il pericolo di un’azione unilaterale non possono
tuttavia essere sottovalutati" per cui si dovranno "stabilire dei finanziamenti alla
ricerca che permettano di verificare i rischi e le opportunità effettive della
geoingegneria. In secondo luogo, ricerca e esperimenti potrebbero essere posti
sotto la supervisione di un organo multilaterale che tenga in considerazione gli
obiettivi di tutti gli interessati".
Queste parole evocano nella mia mente ciò che è stato fatto con l'emergenza
pandemica dell'influenza suina.
In questa emergenza è stato immesso nel mercato un vaccino non testato, inutile e
dannoso per la salute in risposta ad una pandemia letteralmente inventata dai mass
media.
Possiamo ipotizzare ora cosa potrà succedere con la geoingegneria. Ci diranno, come
hanno ormai già iniziato a fare, che il mondo è sull'orlo di una catastrofe globale per
via della bufala del global warming, analogalmente di come hanno fatto con la bufala
della suina. Poi isituiranno un "organo multilaterale sovranazionale e non eletto" a
cui delegare le operazioni sul controllo artificiale del clima; infine questo organo si
occuperà di applicare quelle "soluzioni di emergenza" che, però, guardando i nostri
cieli, molti scoprono che hanno già iniziato a operare da un pò, anche se per ora tutte
le fonti ufficiali lo negano. Per cui, come hanno fatto con il vaccino non testato per il
virus H1N1, ci diranno che, si, la geoigegneria presenta dei rischi, ma è necessario
agire ORA, per evitare effetti ben più catastrofici in futuro. E tutto per il bene di
GAIA....almeno così ci vogliono far credere