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i) da 500,00 euro a 3.000,00 euro per chi eserciti l'allevamento di idrofauna a scopo di ripopolamento
senza autorizzazione;
j) da 50,00 euro a 300,00 euro per chi eserciti la pesca senza licenza di pesca;
k) da 100,00 euro a 500,00 euro per le violazioni al divieto di vendere il pescato ai titolari di licenza a
scopo dilettantistico;
l) da 500,00 euro a 3.000,00 euro per chi eserciti la pesca con modalit e tecniche vietate ai sensi
dell'articolo 20, commi 9,10,11, 12 e 15;
m) da 500,00 euro a 3000,00 euro per chi immette idrofauna senza autorizzazione; qualora la
violazione riguardi la specie Siluro (Silurus glanis), gli importi sono raddoppiati;
n) da 100,00 euro a 500,00 euro per il rilascio nelle acque del territorio regionale di ogni esemplare
catturato appartenente a specie di fauna ittica alloctona che necessita di interventi di eradicazione
individuata ai sensi dell'articolo 10, comma 5, lettera b).
2. La Giunta regionale aggiorna la misura delle sanzioni amministrative stabilita dal comma 1 ogni cinque
anni, in misura pari alla variazione, accertata dall'ISTAT, dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di
operai e impiegati, media annuale nazionale, verificatasi nei cinque anni precedenti. Tale aggiornamento
effettuato entro sessanta giorni dalla pubblicazione del suddetto indice sulla Gazzetta ufficiale.
3. Le province esercitano le funzioni relative alle sanzioni amministrative in materia di pesca ai sensi della
legge 24 novembre 1981, n. 689 (Modifiche al sistema penale), riscuotono ed introitano i proventi derivanti
dall'applicazione delle sanzioni e li impiegano interamente per interventi in materia di tutela della fauna
acquatica.
4. Le province trasmettono ogni anno alla Regione una relazione sull'attivit di vigilanza effettuata
nell'anno precedente in coerenza con il piano provinciale, con l'indicazione delle sanzioni irrogate, delle
somme introitate e degli interventi effettuati.