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Conquista del Messico e distruzione di Tenochtitlan

La conquista del Messico avvenne quando, il 4 Marzo del 1519, Herman Cortès sbarcò sulle rive
del Tabasco accompagnato da circa 700 uomini, un centinaio di cavalli e 15 bombarde. In breve
tempo Cortès si impadronì della capitale azteca Tenochtitlan, facendo suo prigioniero il re
azteco Montezuma II. Sembrerebbe che il povero Montezuma
scambiò Herman Cortès per il Quetzcoatl, dio azteco, arrendendosi
così dinanzi all'esercito spagnolo. Dopo la morte di Montezuma
durante una sommossa, nella notte del 30 Giugno 1520 (la cosiddetta
Noche Triste), gli spagnoli si dettero alla fuga davanti a una folla
inferocita. Cortès decise allora di riorganizzare le sue truppe e
dirigersi ancora una volta verso Tenochtitlan e, dopo un assedio
durato circa tre mesi, il 13 Agosto 1521 l'imperò azteco venne
abbattuto una volta per tutte. Da questo momento in poi si aprì uno
scenario agghiacciante; la città fu
sommersa dalle fiamme. Templi, monumenti e palazzi furono
abbattuti e saccheggiati mentre la popolazione venne massacrata e
ridotta in schiavitù. A Montezuma succedette Cuanchténoc, ultimo
re azteco, anch'esso sconfitto brutalmente da Cortès che
riacquistò il potere. Ulteriori spedizioni assicurarono a Cortès il
controllo di tutto l'ex impero azteco, rinominato Nuova Spagna di
cui Cortès ne divenne governatore. Nel frattempo egli diede inizio a
opere di ricostruzione della città, che divenne in seguito la capitale
della Nuova Spagna; a queste opere partecipò esclusivamente la
popolazione azteca sotto il comando disumano dei Conquistadores
spagnoli.

“Non mi stancavo di ammirare gli alberi diversi, odorare i loro


mille profumi, osservare i sentieri persi fra i roseti e gli alberi
da frutto locali. C' erano uccelli di varie specie e varietà, che
volavano intorno a un laghetto d'acqua dolce. Ripeto che stetti
a lungo in ammirazione, convinto che non si sarebbe mai più
scoperta una terra più bella. E dire che di tutto questo non
resta ormai pietra su pietra: tutto è andato distrutto, tutto
perduto.” La conquista del Messico di Bernal Díaz del
Castillo (Historia verdadera de la conquista de la Nueva
España 1568, p. 156)

Fonti:
http://www.arengario.net/memo/memo28.html,
http://www.bibliosofia.net/files/DUE_LIBRI_82.htm
http://www.sapere.it/tca/minisite/storia/civilta_precolombiane/id34.html
http://images.google.it/imgres?imgurl=http://railibro.lacab.it/archivio/3000/3100/3170/317
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