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unfilo di politica Decreto legge, un uso che finisce in abuso di GIAMPTERO BUONOMO ‘© strumento del deereto-legge, dei ulti anni, 2 apparso la seappatoia con cui il govero si r- appropriato della responsabilit di dirigere una ‘modema democrazia di massa: eollocare in via ‘selusiva la potest normative primaria in eapo al Parlamento, se venerato come feticcio sign rallentarei tempi della decisione politica oltre il ragionevoe, su tutta una serie di question nelle dual il Paese si aspeta dal Eseeutivo sete la spesso, 2 dettata da ungence ester ne, ehe ne impongono V'indiferblith. Eppure, proprio il motivo per eu i governo pare tecipa della primarieta (in una con il capo dello Stato, che il deereto-egye firma e di eui autorizan Ja presentazione alle Camere per la conversione) ne rappresenta un po il limite.Tyequsiti din cesstie mgenza~imposti dalfarticolo 77della Costtuzine per tali atti ~ hanno fato dive alla dottina che “il decreto-legge, essendo fnalizato « fronteggiare contingenzestraordinarie e impre- vedibili, non potrebe (..) contenere misure che non siano immesiatamenteeffcaci” (FE Sorrentino-G.Caporali, vace Legge (ati con forma «i, Digest, discipline pubbliestche, 120). A sostegno, si cila anche Particolo 15, comma 3 della legge 23 agosto 1988, n, 400, per cui i de- creto-legge deve contenere misure di immedlata pplicarione: il legislator avrebbe cos preso po- sirione afavore delinterpretazione restiiva, tive, Lo afferma Gustavo Zagrebelsky (nel ‘Manuale di dito costituzionale ~ Il sistema del le fonti, 1991, p. 294), pur rieordand tt i titi 4 na previsione del genere, recata in una legge ondinaria; non essendlo conosco nel no- stro ordinamento un rango sovrapriati tien Uvante nella tpologia della legge onganica france- s¢ 0 spagnoa, si diate se da noi porebbe ese- re ammissbile per una legge - sia pure con pre= tesa di generalita come quella di riforma della lenza del Consiglio ~ prevalere sulle sueces- ari rangp, in isprego al prinipio di sue- cessione nel tempo e i specaliti di cu all ati colo 15 dele preleg (per la sosteniilit guni- dica della clausola “le leggi della Repubblica inxlume devoghe al presente est, se non mediante espressa marificaione delle sue dlisposizion’”, eft. P Carnevale, Dialogando con Franco Modugno sul fondamento dell abrogazione ¢- dintom, su Federalismi.it, 13 luglio 2011). ‘interpretarione pit permisiva era sostenuta da ‘ari commentatorie uno di questi, Livio Paladin, sembr® sostenerla anche dopo Fentrata in vigore della legge n. 400: ma, a ben vedere, nel suo Le font del ditiuo italiano, 1996, p. 244, egli si sot ferma sul diverso caso in cui “Turgenza ® consi- stita unicamente nell opportuni di predisponre sli adempinent gli stumenti neces lio ataare una certa misira, anche a dis esi dal applicazione della relatva dsciplina” in alu termini, Vasrattapossibiitd che i Govemo si riservi riatviteonsequenziale al Aecreto (Peserizio di una delegs, Vemanazione di un regolamento) alla “frazione di termine” successiva alla conversione del decreto, per Vov- via deferenza nei confront del Parlamento nella considerazione della precariet di alii che i- Se la carenza di affidabilita contagia anche la produzione normativa, neppure la perizia del capitano di turno potra salvare la nave, quando Viceberg si pareré improvvisamente all’orizzonte ‘novenabee DOT Pagina trentacingue Net *docreto Tremonti” del 13 agosto 2011, in almeno due delle sel rnorme si fa decorrere tun termine di efficacia “dalla data di entrata in vigore delta legge ‘di conversione ___ del presente decreto” posino su un presuppasto che le Camere potreb- boro sopprimere 0 modificare. E quanto si rscon- tra nel “deereto Tremont del 13 agosto 2011, in lmeno de delle sei norme in eu si fa devonrere un termine di eficacia “dalla data ci entra in vigoe della legge di conversione del presente de~ erelo”, inveee, come di consueto, “dalla data di cenirata in vigoe del presente decreto”. Ma lad- dove invece none aleuna inizitiva da assume re come per entrata in vigore del tanto eoncla- ‘alo principio per eu tutto cid che nom & velato 2 consent (atcolo 3, comma 1)» perché la d= correnza parte dalla conversione? Lo stesso Paladin proseguiva dichiarand che, “in definiva, Vimmedatezra ®dimostata union mente dal momento ~ eoincidente con il giorno della pubblicazione oppure con il gion sueces- — nel quale cominciano a vigere gi ati pox ‘vematvi di cui sidiscute: mentre sarebhero sicu- ramente illegitin’ i decreti che dilasionasero la Joro entrain vigor al dif del tempo tassativa- rmente fisato dal trzo comma delPat. 77. Si trata di uaffermazione assai impegnatva, che 1 giuslfica fore eon la profonda conascenza sto- rica dell’Autore: non a caso, nl suo Comentario alla Costituzione (ativlo 77), ave~ va richiamato la sentenza 20 gennaio 1900 della CCassazione di Roma, con cui si era rtenuto che il regio deereto 22 giugno 1899, n, 227, prosentato dal governo Fellou, fosseassnilabile ad 10 disegno di legge di inizatva govematva, $i pure in un civersoordinamento costituzionale, decreton, 27 exaindicativ dei termini generali in cui si pone la questione del termine difrito di centrata in vigore: «al provweimento si attribuiva forza di legge, anche se non rcorevano ral esx genze di urgenza, Si prevedeva (art 10) la pre- sentavione immedita del deereto in Parlamento per la conversion in legge e un termine ifferto (20 luglio) perl sua entrata in vigare.(..) I decreton. 227, osservava la Carte, aveva dunque acquisito un chiarocaratere di progetto di legge del resto, nella stessarelazione al Re i sottol- neava cei due rami del Parlamento avrebhero ‘mantenutointegro il potere di diseatere il prorve=

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