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5 mag 2015 15:39

SEGRETI DEL TERZO REICH - CAMERE A GAS


SOTTERRANEE E FOSSE COMUNI: NEI TUNNEL
DEL LAGER DI GUSEN-MAUTAHAUSEN LE
ATROCITA DEL NAZISMO - IL SOSPETTO DI UN
LABORATORIO NUCLEARE NELLE GALLERIE PERCHE LAUSTRIA HA BLOCCATO GLI SCAVI?
70 anni fa la liberazione del campo dove 3040mila deportati furono trascinati sottoterra
negli ultimissimi giorni di guerra e uccisi con
una miscela di sostanze chimiche - Il
documentarista che da anni lavora al mistero
Gusen: "Questa era la pi grande fabbrica
bellica sotterranea del Terzo Reich - Eppure in
Austria in pochi vogliono saperne di questa
storia...

gusen lager
Roberto Brunelli per la Repubblica

un quadrilatero di pietra e cemento che emerge a sorpresa dal fango,


ricavato dalle viscere di quella che un tempo era una collina immersa nel
verde, come tante qui nellAlta Austria: poco pi di un buco largo qualche
metro, con alcuni scalini che sembrano portare direttamente negli abissi. E
invece si fermano nel nulla. Perch un ordine dallalto ha imposto il blocco degli
scavi da cui questa strana porta verso linferno era saltata fuori.

gusen lager 1
Oggi si celebrano i 70 anni esatti dalla liberazione dei campi di concentramento
di Mauthausen e Gusen, ma in questo pezzo di terra di pertinenza del doppio
lager potrebbe ancora nascondersi uno dei pi angoscianti segreti di morte del
Terzo Reich: unimmensa fossa comune con i corpi di qualcosa come 30 o
40mila deportati, trascinati sottoterra negli ultimissimi giorni di guerra i
primi del maggio 45 e uccisi con una miscela di sostanze chimiche. Vittime
che non risultano in nessun registro, sterminate in una sorta di gigantesca
camera a gas sotterranea, a poche centinaia di metri da Gusen e dal suo
sistema di tunnel chiamato Bergkristall.

lager
Noi siamo convinti che questo sia lingresso di unulteriore galleria, tenuta
segreta dalle Ss non solo per evitare le bombe alleate, ma anche perch
questo era il cuore pulsante delle ricerche pi inconfessabili del Reich: cos
dice il documentarista austriaco Andreas Sulzer, che da anni lavora al mistero
Gusen scovando di volta in volta carte top secret, reperti trovati sul terreno,
testimonianze inedite di ex deportati.

una scoperta che, se confermata, apre uno scorcio inedito sulle vere
dimensioni della macchina dello sterminio nazista. Ma a Vienna qualcuno pensa
che non sia il caso di scavare oltre. A fine dicembre la polizia si presentata
negli uffici di Sulzer per notificare limmediato fermo dei lavori. Il fatto che le
evidenze prodotte dal team del regista sono state accolte dalle autorit locali
prima con scetticismo, poi con gelo, infine con aperta ostilit.

Sensazionalismo , laccusa. Gusen era un lager satellite di Mauthausen:


ma persino pi feroce e, soprattutto, pi misterioso, perch il suo sistema di
tunnel era unimmensa fabbrica bellica sotterranea.

lager gusen in costruzione


Si calcola che nel complesso di Mauthausen abbiano trovato la morte fino a
320mila deportati, tra cui migliaia di italiani. Ora il regista mette nuove carte
sul tavolo: A Mauthausen-Gusen pochi giorni prima della liberazione
risultavano registrati circa 90mila detenuti viventi. Ma quando sono arrivati gli
alleati, il 5 maggio 1945, i vivi erano solo 40mila. vero, diverse migliaia di
persone furono portate fino al Danubio e fucilate, altri 10mila ebrei furono
evacuati. Ma i conti non tornano, com evidente.

La verit che emerge incrociando le testimonianze di ufficiali Ss e del


responsabile dei registri mortuari dei due campi con le carte dellultimo
interrogatorio del comandante del lager, Franz Ziereis, sconvolgente: decine
di migliaia di deportati letteralmente inghiottiti nel nulla. Il punto che Ziereis
rivel di aver avuto lordine di sterminare i detenuti nei tunnel.

gusen lager 2
Poi disse che non aveva obbedito, ma i numeri fanno pensare che abbia
mentito, conclude il documentarista. E ancora. Un ex deportato polacco
intervistato dal regista racconta di esercitazioni che obbligavano i detenuti a
precipitarsi nei tunnel come se fosse in corso un bombardamento alleato. Ma
disse anche che in queste simulazioni veniva coinvolto solo il personale
specializzato: fisici, chimici, esperti di radio-comunicazioni, tecnici. Quelli che
sapevano troppo, dice Sulzer.

Perch sapevano troppo? Il sospetto che questa immensa rete di gallerie


nascondesse un gigantesco laboratorio nucleare. Nel 2013 nelle gallerie del
Bergkristall stato misurato un livello di radioattivit eccezionalmente alto.
Sulzer non ha dubbi: Questa era la pi grande fabbrica bellica sotterranea del
Terzo Reich: oltre 300mila metri quadri.

auschwitz
Mostra fotografie aeree, planimetrie delle Ss, rapporti confidenziali dei servizi
alleati che gi nel 44 parlavano dellesistenza di altri tunnel. Tra questi, due
strutture sotterranee i cui nomi in codice erano Esche I ed Esche II. Sulzer
ha anche messo al lavoro la geologa Birgit Khnast, mentre nelle sue perizie
lesperto Robert Zellermann parla di rampe di lancio per missili nascoste nel
terreno.

Eppure in Austria in pochi vogliono saperne di questa storia. La societ federale


proprietaria delle gallerie sostiene che questo nuovo tunnel sarebbe solo una
specie di deposito di un poligono di tiro che si trova l vicino. Temono che
vengano messe in discussione verit di repertorio. Ma noi pretendiamo che si
faccia luce sul destino di migliaia di persone, dice con durezza Martha
Gammer, presidente del Comitato del Memoriale di Gusen. Perch non solo
pietra e cemento, questo. il cuore oscuro dEuropa.

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