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Cap4 - Macchine in CC
Cap4 - Macchine in CC
Taponecco
Fig. M6-1
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Fig. M6-2
Fig. M6-3
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Fig. M6-4a
Fig. M6-4b
Fig. M6-4c
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Fig. M6-5
Fig. M6-6
Fig. M6-7
Fig. M6-8
Per effetto della rotazione si induce poi nel circuito di armatura una f.c.e.m.
E=ke , che agisce in verso opposto alla corrente assorbita dall'indotto.
Nel funzionamento a carico il campo di armatura comporta un fenomeno di
parziale smagnetizzazione del campo di eccitazione (fig. M6-9) a causa della
non linearit del materiale ferromagnetico; l'uso di avvolgimenti compensatori
disposti sulle espansioni polari (fig. M6-10) rende per praticamente
trascurabile tale fenomeno, consentendo quindi di poter considerare sempre il
flusso di macchina costante e i campi magnetici di statore e di rotore
disaccoppiati.
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Fig. M6-9
Fig. M6-10
Fig. M6-11
Fig. M6-12
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Fig. M6-13
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Fig. M6-14
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= (Va/k) (RaC/k )
che nel caso pi comune di motori ad eccitazione indipendente o a PM una
retta le cui intersezioni con gli assi sono: Csp=Vak/Ra e 0=Va/k,
esaminiamo le modalit di controllo del moto dei motori cc.
- Controllo della tensione di armatura. Se mediante la tensione Ve si mantiene
flusso di eccitazione costante e si varia la tensione di armatura (0VaVan),
essendo le intersezioni della caratteristica meccanica con gli assi C e
proporzionali a Va, si ottiene una famiglia di caratteristiche meccaniche (linee
continue di fig. M6-15) costituita da rette parallele.
- Controllo del flusso di campo. Se si mantiene la tensione di armatura Va
costante e si deflussa la macchina, si ottiene una famiglia di caratteristiche
meccaniche costituita da rette la cui pendenza varia col quadrato del flusso
(linee tratteggiate di fig. M6-15) in quanto le intersezioni della caratteristica
meccanica con gli assi C e sono rispettivamente proporzionale ed
inversamente proporzionale a .
- Controllo della resistenza di armatura. Con tensione di armatura e flusso di
eccitazione costanti, al variare del valore di una resistenza esterna connessa in
serie con l'armatura si ottiene una famiglia di caratteristiche meccaniche (fig.
M6-16), costituita da rette a pendenza variabile aventi in comune il punto (0,
0), in quanto la coppia di spunto inversamente proporzionale alla resistenza
del circuito di armatura e la velocit a vuoto indipendente da tale resistenza.
Questo tipo di controllo semplice ma comporta bassi rendimenti per cui
conveniente solo nel caso in cui le basse velocit sono richieste per brevi
periodi di tempo.
Fig. M6-15
Fig. M6-16
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Fig. M6-17
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Nelle tabelle M6-1, M6-2, M6-3 e M6-4 sono riportati i dati di servomotori cc
eccitati elettricamente e a magneti permanenti e di motori cc.
Tab. M6-1
Tab. M6-2
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Tab. M6-3
Tab. M6-4
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Fig. M6-18
Questi motori sono adatti per azionamenti che richiedono alte coppie di spunto
e frequenti sovraccarichi e in cui per la coppia resistente non scende mai a
valori cos bassi da determinare velocit eccessive (trazione elettrica e impianti
di sollevamento di carichi pesanti).
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M7 - Motori universali.
Il loro nome deriva dal fatto che possono essere alimentati sia in corrente
continua sia in corrente alternata.
Costruttivamente sono simili ai motori in corrente continua eccitati in serie, con
la sola differenza che il circuito magnetico statorico laminato; il rendimento e
la commutazione sono per peggiori.
Principali caratteristiche sono: elevata coppia di spunto [> 1,75 Cn], dimensioni
compatte, alta velocit di rotazione (5.00025.000 giri/min.) e facilit di
regolazione della velocit, che decresce rapidamente all'aumentare del carico.
Nelle applicazioni industriali sono poco usati mentre trovano largo impiego nei
piccoli elettrodomestici e utensili usati in modo intermittente che richiedono
alta velocit di rotazione (frullatori, tritacarne, asciugacapelli, ventilatori, ecc.),
e nelle applicazioni che richiedono sforzi notevoli a bassa velocit:
aspirapolvere, trapani, seghe, pompe, ecc. (nel campo delle piccole potenze) e
trazione elettrica (nel campo delle alte potenze).
Nelle tabelle M7-1 e M7-2 sono riportati i dati di alcuni motori universali
alimentati in corrente alternata monofase e in corrente continua.
Tab M7-1
Tab M7-2
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M8 - Macchine sincrone.
Vengono chiamate sincrone tutte le macchine a corrente alternata la cui velocit
di funzionamento rigidamente legata alla frequenza della tensione generata o
applicata ai morsetti.
Le macchine sincrone sono principalmente utilizzate come generatori; la quasi
totalit di energia elettrica prodotta infatti dovuta ad esse. In questa loro
modalit operativa vengono chiamate rispettivamente alternatori (macchine con
p=360) e turboalternatori (macchine con p=12) a seconda che trasformino in
elettrica l'energia meccanica proveniente da turbine idrauliche o motori Diesel e
da turbine a vapore o a gas (fig. M8-1).
a)
b)
Fig. M8-1
Oltre ai generatori sincroni di grossa potenza presenti nelle centrali elettriche, alternatori di
piccola potenza sono presenti nelle automobili, per mantenere carica la batteria e alimentare le
funzioni elettriche di bordo, e nelle biciclette (al posto delle dinamo) per alimentare i fanali.
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Fig. M8-2
Fig. M8-3
Fig. M8-4
Gli estremi del circuito di eccitazione sono connessi a due anelli (fig. M8-5a),
montati sull'albero di rotazione, sui quali strisciano le spazzole per l'adduzione
della corrente. Il rotore produce un'induzione B ad andamento sinusoidale
lungo il traferro (fig. M8-5b), e ponendolo in rotazione, con un motore primo,
induce negli avvolgimenti statorici fem sinusoidali, di frequenza proporzionale
alla velocit di rotazione ed al numero di poli del campo induttore e di valore
efficace proporzionale al flusso polare, alla frequenza e al numero di conduttori
che compongono l'avvolgimento.
Fig. M8-5
Fig. M8-5
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Fig. M8-6
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Fig. M8-7
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M8-2. Funzionamento.
In figura M8-8 mostrato il principio di funzionamento di un generatore
sincrono monofase a due poli, con campo magnetico fisso e armatura mobile
(costituita per semplicit da una sola spira connessa a due anelli).
Fig. M8-8a
Fig. M8-8b
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Fig. M8-9a
Fig. M8-9b
Nelle ipotesi assunte la macchina sincrona rappresentabile, per ogni fase, con
un semplice circuito equivalente composto da un generatore ideale di tensione
di valore efficace E0 (dipendente dalla corrente di eccitazione) in serie
all'impedenza sincrona Zs=Rs+jXs. In genere per macchine di notevole potenza
la resistenza trascurabile rispetto alla reattanza Xs (somma della reattanza di
dispersione e di quella di reazione di armatura) per cui il circuito equivalente si
riduce alla serie di E0 con la reattanza Xs.
Il problema di mantenere costante nel funzionamento a carico della macchina
sincrona la tensione sul carico si pu ottenere intervenendo sulla corrente di
eccitazione, aumentandola in caso di carichi ohmico-induttivi e diminuendola in
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del fasore I (fig. M8-12). Introduciamo ora due assi ortogonali x(Q) e y(P) con
origine nel punto O; le potenze attiva e reattiva scambiate tra macchina e rete a
meno del fattore costante 3U, sono rappresentate dalle proiezioni del fasore I su
tali assi.
Se si varia la coppia motrice mantenendo invariata la corrente di eccitazione, il
modulo di E0/jXS resta inalterato mentre varia (angolo di coppia) e il punto P
si sposta su di una circonferenza di centro O' e di raggio E0/XS; pertanto variano
sia la potenza attiva che quella reattiva. In particolare la potenza attiva per
<90 positiva, cio la macchina funziona da generatore, e per >90 diventa
negativa, cio la macchina funziona da motore; mentre la potenza reattiva
positiva per 0180 negativa per 180360.
Se invece si varia l'eccitazione mantenenendo invariata la coppia motrice (e
quindi la potenza attiva in quanto P=C) rimane costante la componente attiva
della corrente e il punto P si sposta su di una retta parallela all'asse Q; pertanto
varia solo la potenza reattiva.
Fig. M8-11
Fig. M8-13
Fig. M8-12
Fig. M8-14
e per angoli compresi tra 90 e +90 la velocit del rotore rimane strettamente
vincolata alla frequenza di rete (fig. M8-13). Se alla macchina sincrona viene
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Fig. M8-15a
Fig. M8-15b
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Fig. M8-16
Una macchina sincrona pu essere fatta funzionare anche solo come generatore
di potenza reattiva, sovreccitandola e con coppia all'asse nulla (cos=0).
Fig. M8-18
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Fig. M8-19