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narrazioni

rivista quadrimestrale
di autori, libri ed eterotopie
diretta da Vito Santoro

n. 4

anno III, I quadrimestre


2014

Direttore
Vito Santoro

Redazione
Antonio R. Daniele (vicedirettore);
Antonella Agostino,
Marianna Comitangelo, Francesca Giglio,
Jole Silvia Imbornone, Marco Marsigliano,
Barbara Missana, Stefania Segatori,
Chiara Specchiulli, Nives Trentini,
Luana Tritto

Segretarie di redazione
Alessandra Miola, Simona Specchia

Copyright MMXIV
ARACNEeditrice S.r.l.
www.aracneeditrice.it
www.narrativaracne.it
info@aracneeditrice.it
via Raffaele Garofalo, 133/A-B
00173 Roma
(06) 93781065
ISBN 978-88-548-7319-3
I diritti di traduzione, di memorizzazione
elettronica, di riproduzione e di adattamento
anche parziale, con qualsiasi mezzo, sono
riservati per tutti i paesi.

Illustrazioni
Claudia Lonero

Non sono assolutamente consentite


le fotocopie senza il permesso scritto
delleditore.

Hanno collaborato a questo numero


Luigi Abiusi, Cosimo Argentina,
Domenico Calcaterra, Silvia Ceracchini,
Giuseppe Del Curatolo,
Marco Ignazio De Santis, Mario Desiati,
Viola Di Grado, Stefano Disegni,
Mariangela Giordano, Carlo Gubitosa,
Valentina Introna, Alessandro Leogrande,
Domenico Lonigro, Giuseppe Lupo, Mara
Mundi, Raffaello Palumbo Mosca,
Luca Paulesu, Vincenzo Sparagna,
Sergio Staino, Maril Ursi,
Mariapia Veladiano, Vincino

I edizione: luglio 2014

Sede della redazione


Dipartimento Filosofia, Letteratura,
Scienze Storiche e Sociali (FLESS),
Universit degli Studi di Bari Aldo Moro
Piazza Umberto I, 1, 70125 Bari tel.
0805714074
email: red.narrazioni@gmail.com

SOMMARIO

SPECIALE SATIRA

Comici rivoluzionari guerrieri

Per una storia della satira in Italia dal 1977 a oggi

Dove va la satira?

Il piccolo Gramsci nel mondo grande e terribile

a cura di Giuseppe Del Curatolo e Vito Santoro

di Giuseppe Del Curatolo

6
8
27

5 domande per 5 direttori

di Vito Santoro

35

SCRITTORI NEL TEMPO

43

Viaggiatori di nuvole: la scrittura al galoppo dei sogni

44

Lo mestiere pi belo xe fantasticulare li homini.

Tre sguardi sul periurbano tarantino

Il tempo e le parole:

di Stefania Segatori

Stefania Segatori intervista Giuseppe Lupo

di Valentina Introna

Il tempo un dio breve e Ma come tu resisti, vita di Mariapia Veladiano


di Nives Trentini

49
53

60

In quel che scrivo passa lascolto della vita cos come mi appartiene.

Scrivere per non restare inermi: il coltello di Permunian

Vivere della morte: su Cuore cavo di Viola Di Grado

Come tuffo nello specchio di Alice.

Nives Trentini intervista Mariapia Veladiano

di Domenico Lonigro

di Antonio R. Daniele

Antonio R. Daniele intervista Viola Di Grado

66

72
77
81

LAVORO CRITICO

84

Perriera sentimentale: lumanesimo gentile di un soave eroe


della mitezza [Il sottosuolo ed il cielo di Michele Perriera]

86

di Domenico Calcaterra


Tutto torna alla notte tranne questa grande parola. Diciamo: damore.
La pietas del romanzo, primi approcci.

di Raffaello Palumbo Mosca
93

Le inquadrature su carta. Gli occhiali doro di Giorgio Bassani

Gli avventurosi viaggi del sogno: Lisola di Arturo di Elsa Morante

Cipr e Maresco: un cinico tuffo nel vuoto

di Mariangela Giordano
di Silvia Ceracchini
di Maril Ursi

SCHEDE




Walter Siti, Il realismo limpossibile


di Vito Santoro

Luisa Brancaccio, Stanno tutti bene tranne me

di Mara Mundi

Michele Serra, Gli sdraiati

Vincenzo Latronico, La mentalit dellalveare

Matteo Marchesini, Atti mancati

Cosimo Argentina, Per sempre carnivori

Giordano Tedoldi, I segnalati

Tilde Pomes, Amore scarno

Antonio Tabucchi, Per Isabel. Un mandala

Domenico Di Palo, Le relazioni

Libri di cinema

111
118
125

104

126
128
130

di Alessandra Miola
di Vito Santoro

di Domenico Calcaterra
di Noemi Malerba

di Raffaello Palumbo Mosca

132
134
135
138
139

di Luigi Abiusi

di Nives Trentini

di Marco Ignazio De Santis

140
142

a cura di Simona Specchia

144

La redazione segnala:

148

Carla Cirillo, 12. Racconti a Hopper


Valeria Biuso, Maledettismo
Adriano Sconocchia, Mindgap

narrazioni n.4

COMICI RIVOLUZIONARI GUERRIERI


La satira in Italia

a cura di Giuseppe Del Curatolo e Vito Santoro

a satira unarte antichissima. Il sotto-diacono de Santeuil usava dire castigat


ridendo mores, intendendo, con ci, che alla pubblica opinione bisognava mostrare aspetti criticabili di persone o costumi mediante il riso, elemento rivelatore
(e magari correttivo) dellingiustizia.
La satira, si sa, non una somma di battutacce. Anzi, di solito rivela agli occhi del
lettore, in qualche tratto di matita e un paio di repliche, qualcosa che egli non aveva considerato, pur avendo a disposizione le stesse informazioni del satirico. Perch la satira
vede cose che gli altri non vedono. E soprattutto (fatto da sempre assai affascinante)
ride e fa ridere di cose tuttaltro che divertenti.
Detto questo, sorge subito una domanda: come deve essere la satira? Obiettiva ed
imparziale, o faziosa e mirata? Elegante e di buon gusto o spietata e volgare? Se ne discute da sempre in Italia, specie da quando, a partire dallanno di grazia 1977, nacquero
riviste indimenticabili e con esse esplose una generazione di autori cattivi, cui si deve
riconoscere la qualit rara di saper vivere emotivamente delle idee. la loro emotivit
talora isterica, o maniaco-depressiva, o tragi-farsesca, e una certa litigiosit dellanima
che fa di questi maestri un fenomeno prezioso, un vero accadimento dellintelligenza.
Un patrimonio artistico-culturale da non perdere.
Un riso amaro, che sarcasmo, ironia, umorismo nero ma che esprime, attraverso
larte, il disegno umoristico e lo scherzo, un atto di resistenza: in una societ in cui
prendendosi molto sul serio si fa a chi la spara pi grossa, il fatto che ci sia ancora
gente che continua a vedere e far vedere lipocrisia dilagante e che ci ride sopra, mette di
buon umore. In quei tempi doro, cera qualcuno che se ne lagnava persino.
Troppa, ripetitiva, volgare. Appunto.
La satira ha le sue leggi, la sua ars poetica.
ripetitiva? Ci fu un tempo, il tempo del sonetto, in cui la ripetizione era una gloriosa figura retorica; bisognava ripetersi, e possibilmente quasi alla lettera. Ripetersi su di
uno spazio breve non una iterazione, un ritmo, una monotonia calcolata. Prendendo,
per esempio, il corsivo, un genere naturalmente incline al satirico, il corsivo per eccellenza ripetitivo, e deve esserlo. In pi, a vantaggio della satira disegnata, c la rapidit:
una battuta con disegno una folgore. A leggere ci si mette pi tempo.
volgare? La volgarit la finezza della satira. La satira non vi pu rinunciare. Certo,
la volgarit disegnata ha le sue leggi, e non opportuno violarle, anche quando della
volgarit e della brutalit un satirico fa il suo stemma.
troppa? In questo momento non affatto troppa; il problema che la satira ha
oggi a che fare con una fantasia tematica e strutturale straordinaria. Dove va la satira

La satira in Italia
se un Premier pu scherzare sui sinistrati dellAbruzzo in campeggio e pu dare del
kap a un eurodeputato tedesco (lormai storico la suggerir per il ruolo di kap),
mentre se lei a farlo, viene presto additata come indegna e immorale?
Certo che la satira non si arrende: se si cercano su Internet parole chiave come
Staino e Vauro, si trovano tutte le proteste, le accuse e gli scandali che i vignettisti hanno
provocato con un semplice disegno e due battute.
Si pu parlare di libert di stampa anche per i vignettisti satirici che pubblicano nei
giornali? In principio s: una vignetta un commento disegnato, spesso molto pi chiaro
e incisivo di un lungo articolo di analisi. Eppure le vignette satiriche non sono esenti da
scandali e denunce, n tanto meno dalla mannaia della censura.
Per le ragioni storiche che dicevamo, in Italia la cultura della vignetta non cos
sviluppata come in altri paesi e molti la prendono come un elemento puramente decorativo dellarticolo. Magari non la leggono neanche, ma forse solo una questione di
rinnovamento del supporto.
Forse oggi non pi il tempo della rivista satirica, del periodico cartaceo a fumetti;
subentrata la stagione dei graphic novel ed stata forse gi superata pure questa: la satira muta e il linguaggio dei fumetti si sta espandendo nel territorio della saggistica ed
ampiamente usato come strumento per il giornalismo, le inchieste e linformazione
alternativa.
Nellera di Internet e delle news multimediali, i vecchi articoli, editoriali e reportage
possono raccogliere la sfida dellera digitale con laiuto del fumetto. come se la vignetta ci dicesse: questa la realt. E la forza della satira e del giornalismo disegnato
proprio questa, quella di provocare il riso (o il sorriso) in una sola immagine. Il riso, si
sa, fa bene alla salute, anche a quella di un paese. Una risata li seppellir speriamo
come dicevano nel 77.

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