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ALEssanpRo ZACcURI 1 cognome magari no, ma il nome davvero @ inconfondibile Felisber- to, Felisberto Hernan- dez. Nato a Montevideo nel 1902, a Montevideo morto nel 1964. Julio Cortazar, che all’Uruguay guardava dal- Yaltra sponda del Rio de la Plata, lo considerava come un maestro che é anche un compagno di strada. E quel- l'anche, in effetti, @ la paro- la-chiave per comprendere Timportanza e il fascino di un autore da tempo anno- verato tra i massimi espo- nenti della letteratura lati- no-americana, — Perché Hernandez funarratore, cer- to, maanche pianista. O for- seil contrario, chissa. Esplo- ratore esattissimo del pas- sato, maancheinclineacon- tinue accensioni visionarie. Esemplare, appunto, e nel- lo stesso tempo sempre, o- stinatamente sperimentale. Sonole caratteristiche cheil lettore ritrova oggi nel terzo dei volumiche dal 2012 -an- no della pubblicazione di Nessuno accendeva le lam- pade ~ La Nuova Frontiera_ dedica alle opere diHernan- dez tradotte con forte ade- sione stilistica da Francesca Lazzarato. Dopo Le Ortensie (2014) tocca ora a Terre del- la memoria, titolo sotto il quale vengono radunati al- cuni testi che rivestono un ruolo cruciale nella produ- zione del musicista-scritto- te. Senonaltro perché quila musica stessa é insieme ar- gomento e struttura del rac- conto, in una dimensione di consapevolezza alla quale non é estranea un'intermit- tente eppure ben riconosci- bile venatura umoristica. I punto di partenzaé offer- to da ‘Ai tempi di Clemente Colling’, che nel 1942 con- vinse Hernandez a dedicar- si con crescente energia al- la carriera letteraria. Oltre che il pitt antico per stesura, 2 il frammento autobiogra- fico che porta pitt indietro Molto ammirato da Cortézar, nel nostro Paese lo scrittore-musicista uruguayano é al centro di una riscoperta che tocca adesso le sue novelle piu significative nel tempo, fino al momen- to in cui il piccolo Felisber- to riceve le prime lezioni di piano dall’ineffabile Colling, ‘unorganista di origine fran- cese che, ai bei tempi, ha ri- valeggiato con!'inarrivabile Saint-Saéns e adesso affon- dain un sudiciume presso- ‘chéleggendario. Nonostan- te tutto, perd, é da lui che il ragazzino impara a ricono- scerel’impianto di un brano ed @ ancora da lui che assi- mila le malizie dell’'improv- Narrativa straniera Per voce e anche per piano i ricordi di Hernandez visazione («Lo imitavo-scri- ve Hernéndez - come un bambino di due anni imita una persona che legge il giornale»). Molto diverso il rapporto con Celina, I'insegnante dal- le bianche braccia che oc- cupa gran parte della se- conda novella, “Il cavallo perduto” (1943). Qui il pro- cedimento del ricordo vie- ne affrontato in forma pitt smaliziata, in un avvicenda- mento di timidi turbamen- ti sensuali e di improwvisi Jampi dilucidita. E il dispo- stivo che si ritrova nell’in- compiuto “Terre della me-. moria” (apparso postumo nel 1966), dove un viaggioin treno offre all’ormai adulto Felisberto l’occasione di tiandare a un viaggio della suaadolescenza, quando gia : si era guadagnato fra i coe- tanei la fama di «tonto» e il rapporto con il proprio cor- po si era complicato a tal punto da fargli immaginare che i pensieri vagassero «scalzi» da una camera al- Yaltra, fino a darsi appunta- mento in un'indecifrabile o- steria interiore. Presto 0 tar- di, @ cosi che anche a cia- scuno di noi la memoria fi- nisce per presentarsi. (© noncouaont meni Felisberto Hemandez TERRE DELLA MEMORIA La Nuova Frontiera Pagine 176. Euro 16,00

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