Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
PRINCIPIANTI
TESTO: OSPITI
PRANZO
VOCI E STRUTTURE
GRAMMATICA:
IL
CONGIUNTIVO
LA
DEI
CONSECUZIONE
VERBI IRREGOLARI
DEI TEMPI AL
CONGIUNTIVO
LINTERIEZIONE
ESERCIZI
ABC DIVERTENTE
BARZELLETTE,
BATTUTE, AFFORISMI
UNIT 16
CORSO DITALIANO
PRINCIPIANTI
OSPITI
PRANZO
Oggi i Lamberti ricevono ospiti nel loro nuovo appartamento. La Signora Nunzia ha gi
adornato di fiori le stanze ed i balconi. Alla porta ad al poltrone del palazzo stata gi
messa la nuova targhetta con il cognome della famiglia. Anche lo stoino, allingresso,
nuovo, perch chi ci entra si pulisca le scarpe e non porti dentro la polvere ed il fango
della strada.
La stanza di soggiorno, grande e luminosa, ha dei bei mobili. La scrivana si trova vicino
alla finestra, in modo che colui che ci si mette a scrivere goda una buona luce. La signora
Nunzia ama tanto le partite a canasta ed il tavolino da gioco, circondato da quattro sedie,
prolungabile, proprio perch possa servire a volte anche da tavola da pranzo.
In questa stanza, dove i Lamberti passano una certa parte della giornata, possibile
che ognuno svolga le proprie attivit che desidera e trascorra delle ore piacevoli, seduto
davanti al televisore nelle poltrone o sul sof.
A meno che non ci siano ospiti, la famiglia prende i pasti nel tinello, attguo alla cucina,
che una stanza semplice con una tavola, delle sedie impagliate e con una credenza. La
cucina cos bella e pulita che non crederesti che fossero preparati qui i meravigliosi piatti
della signora Nunzia.
Ma oggi, con gli ospiti, si mager nella sala da pranzo, affinch si stia pi comnodo; gli
anfitrioni fasteggiano non solo lo sgombero nella nuova casa, ma anche il compleano del Signor
Renzo Lamberti.
Perch tutto sia in ottimo stato e che le cose vadano bene, la tavola stat gi
apparecchiata con tutto loccorente: bei piatti, piattini e scodelle di porcellana cinese, per tutti i
pasti minestra, spaghetti, carne a ferri, insalata, dolce, frutta, caff tazze dallo stesso
servito da tavola, bicchieri di cristallo per il vino, per lacqua e per lo saliera e la pepaiola vicino
alla cestina del pane ed alla fruttiera con mele, pere e pesche.
Una bella tovaglia bianca di lino ricamato orna la tavola nel centro della quale un vaso
con fiori di campo pare che porti un po dellaria fresca della campagna.
E luna. Il campanello annuncia allegramente larrivo dei primi ospiti. Sono i Renzi
madre, padre, figliola che regalano fiori e cioccolatini. Malena, la loro figlia, ha la stessa et di
Gianni, figlio dei Signori Lamberti: diciotto anni. Lei studia medicina, mentre lui studia il diritto.
Sono stati amici dinfanzia e colleghi di scuola media. Bench sognasse prima alla letteratura,
ultimamente lei ha scelto la nobile professione di curare i malati. Vorrei poter curare i miei
genitori quando ne avranno bisogno ha detto lei perch la pi bella professione chio
conosca penso che sia la medicina! E bene che uno abbia il proprio medico in famiglia.
UNIT 16
CORSO DITALIANO
PRINCIPIANTI
Occorre che i figli sinteressino della salute di tutti: genitori, parenti, amici. Almeno poter dar
loro un consiglio.
Quanto a Mario, da supporre che lui abbia pensato agli affari della famiglia: sarebbe
utile che di questi si occupasse un buon avvocato.
Si aspetta che lui finisca gli studi universitari, perch il babbo, che lavora in una grande
ditta di consulenza amministrativa, gli potrebbe concedere la possibilit di proseguire la via
della legge ed applicarla nelle nuove norme aziendali.
In un quarto dora arrivano anche gli ospiti: ancora due famiglie gli Lombardi ed i
Catani, fratello e cognata della Signora Lamberti i primi cognato e sorella del Signor
Lamberti i secondi. Non c dubbio che siano tutti contentissimi di ritrovarsi insieme e di poter
alzare una coppa alla salute dei pasroni di casa.
- Peccato che non siano potuti venirci
venirci anche i Mongiardi! dice il Signor Lamberti. Mi
aspetto per che siano contenti del viaggio che stanno facendo in Egitto. Spero che si ricordino
oggi di noi, cos come noi ricordiamo loro.
- E adesso credo che sia il momento di prendere un aperitivo. dice la Signora Lamberti.
E necessario per che voi pronunciate le vostre preferenze: Martini, Campari, Gin, o Marsala?
Pu darsi che qualcuno desideri anche una bevanda analcolica. Abbiamo spremuta di limone,
darancia e dananasso.
- Ci vogliamo sedere! Suppongo che abbiamo tutti un po di fame perch ci
dispiacerebbe che non vengano apprezzate le pietanze di mia moglie! dice il Signor Lamberti.
- Abbiamo prosciuto al melone, tortellini, poi pollo e vitello ai ferri con contorno di
carciofi e piselli, formaggio pecorino e cacciocavallo, insalata di lattuga e pomodori, caff (o
capuccino) e la torta alla vaniglia. dice la Signora Lamberti. Spero che vengano soddisfatti
tutti i gusti. Non resta che augurarvi Buon appetito!
Adornare (di)
affinch
Lampolla
Attiguo
bench
Il caciocavallo
Il carciofo
Il cestino
La credenza
godere
impagliato
Lingresso
La lattuga
Il lino
A orna (cu)
Cu scopul s
Vas de sticl cu toart
Alturat
Dei , cu toate c
cacaval
anghinarea
couletul
bufetul
A se bucura de
Din paie
Intrarea
Lptuca, salata
Pnza de in
UNIT 16
La pepaiola
Perch
permaloso
La pietanza
Il pisello
La polvere
La saliera
Lo sgombero
Lo stoino
suscettibile
La targhetta
Il tinello
Vasul/cutia cu piper
Pentru c, pentru ca s
suprcios
Felul de mncare
mazrea
Praful
solnita
mutarea
tergtor de picioare
suprcios
Plcuta
Camera (buctria) de
serviciu
A petrece
trascorrere
PENTRU A
- a avea treab
- fr ndoial
peccato che
- brnza (telemea) de oaie quanto a
- pcat c
- ct despre
CORSO DITALIANO
PRINCIPIANTI
a meno che
privete
in modo che
activitate
in quanto a
svolgere unattivit
- n ceea ce
- a desfura o
EXPRESII CU CUVINTELE
CAMBIARE a schimba
cambiare
dabitudine
cambiare casa
cambiare mestiere
CAPIRE a ntelege
non capire unacca
capire lantifona
METTERE a pune
mettere al corrente
mettere al mondo
mettere in onda
LAVORARE a munci, a
lavorare sottacqua
a-i schimba
obiceiurile
a se muta
a-i schimba meseria
cambiare nome
cambiaredopinione
cambiare soldi
a nu ntelege o boab
a ntelege aluzia
capire a volo
a ntelege de bine de
ru
a ntelege din zbor
a pune la curent
mettere alla porta
a da afar, a concedia
a aduce pe lume
mettere nel sacco
a pcli
a transmite
lucra
a lucra pe ascuns, a
lavorare la pasta
a plmdi aluatul
spa pe cineva
lavorare dallalba al
a munci din zori i
lavorare a pi non
a munci pn nu mai
tramonto
pn n sear
posso
poti
lavorare giorno e
a munci zi i noapte
lavorare sodo
a munci din greu
notte
lavorare di gomiti
a da din coate
POTERE a putea, a avea putere, a avea dreptul, a fi puternic
non potercela con
a nu se putea pune cu
non poterne pi
a nu mai putea rbda
qualcuno
cineva
SAPERE a ti, a cunoate, a fi capabil, a lua cunotint, a avea gust de
saper leggere e
a ti carte
sapere il proprio
a-i cunoate meseria
scrivere
fatto
non saper di niente
a fi searbd, insipid
saperla lunga
a fi mecher,
descurcret
saper di tutto
a ti din toate cte
non volere pi
a nu mai vrea s tie de
ceva
sapere
cineva (ceva)
saperci fare
a ti s te porti n orice
mprejurare
VENIRE a ajunge, a proveni, a preceda, a reui, a costa, a veni
venire bene
a iei bine
venire alla luce
a aprea, a veni la
lumin, a veni pe lume
venire a capo di
a o scoate la capt
venire alle mani
a se lua la btaie
venire a conoscenza a fi informat
venire meno
a leina, a-i pierde
cunotinta
venire dietro
a urmri
venire a patti
a cdea de acord
venire al
a atinge miezul
venire alle prese
a se lua la btaie
dunque/nocciolo
problemei, a trece la
UNIT 16
CORSO DITALIANO
PRINCIPIANTI
subiect
a cdea
venire gi
GRAMATIC
IL CONGIUNTIVO
DEI
venire su
a crete, a se dezvolta
CONJUNCTIVUL
VERBELOR
VERBI IRREGOLARI
NEREGULATE
ANDARE
BERE
DARE
UNIT 16
PRESENTE
Che io vada, che tu vada, che egli vada, che essa vada, che noi andiamo,
che voi andiate, che essi vadano, che esse vadano
IMPERFETTO
Che io andassi, che tu andassi, che egli andasse, che essa andasse, che
noi andassimo, che voi andaste, che essi andassero, che esse andassero
PASSATO
TRAPASSATO
PRESENTE
Che io beva, che tu beva, che egli beva, che essa beva, che noi beviamo,
che voi beviate, che essi bevano, che esse bevano
IMPERFETTO
Che io bevessi, che tu bevessi, che egli bevesse, che essa bevesse, che
noi bevessimo, che voi beveste, che essi bevessero, che esse bevessero
PASSATO
Che io bbia bevuto, che tu bbia bevuto, che egli bbia bevuto, che
essa bbia bevuto, che noi abbimo bevuto, che voi abbite bevuto, che
essi bbiano bevuto, che esse bbiano bevuto
TRAPASSATO
Che io avvssi bevuto, che tu avvssi bevuto, che egli avvsse bevuto,
che essa avvsse bevuto, che noi avvssimo bevuto, che voi aveste
bevuto, che essi avvssero bevuto, che esse avvssero bevuto
PRESENTE
Che io da, che tu da, che egli da, che essa da, che noi dimo, che voi
dite, che essi dano, che esse dano
IMPERFETTO
Che io dessi, che tu dessi, che egli desse, che essa desse, che noi
dessimo, che voi deste, che essi dessero, che esse dessero
PASSATO
Che io bbia dato, che tu bbia dato, che egli bbia dato, che essa bbia
dato, che noi abbimo dato, che voi abbite dato, che essi bbiano dato,
che esse bbiano dato
CORSO DITALIANO
PRINCIPIANTI
DIRE
DOVERE
FARE
UNIT 16
TRAPASSATO
Che io avvssi dato, che tu avvssi dato, che egli avvsse dato, che essa
avvsse dato, che noi avvssimo dato, che voi aveste dato, che essi
avvssero dato, che esse avvssero dato
PRESENTE
Che io dca, che tu dca, che egli dca, che essa dca, che noi dicimo,
che voi dicite, che essi dcano, che esse dcano
IMPERFETTO
Che io dicessi, che tu dicessi, che egli dicesse, che essa dicesse, che noi
dicessimo, che voi diceste, che essi dicessero, che esse dicessero
PASSATO
Che io bbia detto, che tu bbia detto, che egli bbia detto, che essa
bbia detto, che noi abbimo detto, che voi abbite detto, che essi
bbiano detto, che esse bbiano detto
TRAPASSATO
Che io avvssi detto, che tu avvssi detto, che egli avvsse detto, che
essa avvsse detto, che noi avvssimo detto, che voi aveste detto, che
essi avvssero detto, che esse avvssero detto
PRESENTE
Che io debba (deva), che tu debba (deva), che egli debba (deva), che
essa debba (deva), che noi dobbiamo, che voi dobbiate, che essi
debbano (devano), che esse debbano (devano)
IMPERFETTO
Che io dovessi, che tu dovessi, che egli dovesse, che essa dovesse, che
noi dovessimo, che voi doveste, che essi dovessero, che esse dovessero
PASSATO
Che io bbia dovuto, che tu bbia dovuto, che egli bbia dovuto, che
essa bbia dovuto, che noi abbimo dovuto, che voi abbite dovuto, che
essi bbiano dovuto, che esse bbiano dovuto
TRAPASSATO
Che io avvssi dovuto, che tu avvssi dovuto, che egli avvsse dovuto,
che essa avvsse dovuto, che noi avvssimo dovuto, che voi aveste
dovuto, che essi avvssero dovuto, che esse avvssero dovuto
PRESENTE
Che io faccia, che tu faccia, che egli faccia, che essa faccia, che noi
facciamo, che voi facciate, che essi vendano, che esse facciano
IMPERFETTO
Che io faccessi, che tu faccessi, che egli faccesse, che essa faccesse, che
noi faccessimo, che voi facceste, che essi faccessero, che esse
faccessero
PASSATO
Che io bbia fatto, che tu bbia fatto, che egli bbia fatto, che essa bbia
fatto, che noi abbimo fatto, che voi abbite fatto, che essi bbiano
fatto, che esse bbiano fatto
TRAPASSATO
Che io avvssi fatto, che tu avvssi fatto, che egli avvsse fatto, che
essa avvsse fatto, che noi avvssimo fatto, che voi aveste fatto, che
essi avvssero fatto, che esse avvssero fatto
PRESENTE
Che io piccia, che tu piccia, che egli piccia, che essa piccia, che noi
piaccimo, che voi piaccite, che essi picciano, che esse pi picciano
CORSO DITALIANO
PRINCIPIANTI
IMPERFETTO
Che io piacessi, che tu piacessi, che egli piacesse, che essa piacesse, che
noi piacessimo, che voi piaceste, che essi piacessero, che esse
piacessero
PASSATO
TRAPASSATO
PRESENTE
Che io possa, che tu possa, che egli possa, che essa possa, che noi
possiamo, che voi possiate, che essi possano, che esse possano
IMPERFETTO
Che io potessi, che tu potessi, che egli potesse, che essa potesse, che
noi potessimo, che voi poteste, che essi potessero, che esse potessero
PASSATO
Che io bbia potuto, che tu bbia potuto, che egli bbia potuto, che essa
bbia potuto, che noi abbimo potuto, che voi abbite potuto, che essi
bbiano potuto, che esse bbiano potuto
TRAPASSATO
Che io avvssi potuto, che tu avvssi potuto, che egli avvsse potuto,
che essa avvsse potuto, che noi avvssimo potuto, che voi aveste
potuto, che essi avvssero potuto, che esse avvssero potuto
PRESENTE
Che io riesca, che tu riesca, che egli riesca, che essa riesca, che noi
riusciamo, che voi riusciate, che essi riescano, che esse pi riescano
IMPERFETTO
Che io riuscissi, che tu riuscissi, che egli riuscisse, che essa riuscisse, che
noi riuscissimo, che voi riusciste, che essi riuscissero, che esse
riuscissero
PASSATO
TRAPASSATO
PRESENTE
Che io salga, che tu salga, che egli salga, che essa salga, che noi
saliamo, che voi saliate, che essi salgano, che esse salgano
IMPERFETTO
Che io salissi, che tu salissi, che egli salisse, che essa salisse, che noi
salissimo, che voi saliste, che essi salissero, che esse salissero
PASSATO
PIACERE
POTERE
RIUSCIR
SALIRE
UNIT 16
CORSO DITALIANO
PRINCIPIANTI
SAPERE
STARE
TENERE
UDIRE
UNIT 16
TRAPASSATO
Che io fossi salito/salita, che tu fossi salito/salita, che egli fosse salito,
che essa fosse salita, che noi fossimo saliti/salite, che voi foste
saliti/salite, che essi fossero saliti, che esse fossero salite
PRESENTE
Che io sppia, che tu sppia, che egli sppia, che essa sppia, che noi
sappimo, che voi sappite, che essi sppiano, che esse pi sppiano
IMPERFETTO
Che io sapessi, che tu sapessi, che egli sapesse, che essa sapesse, che
noi sapessimo, che voi sapeste, che essi sapessero, che esse sapessero
PASSATO
Che io bbia saputo, che tu bbia saputo, che egli bbia saputo, che
essa bbia saputo, che noi abbimo saputo, che voi abbite saputo, che
essi bbiano saputo, che esse bbiano saputo
TRAPASSATO
Che io avvssi saputo, che tu avvssi saputo, che egli avvsse saputo,
che essa avvsse saputo, che noi avvssimo saputo, che voi aveste
saputo, che essi avvssero saputo, che esse avvssero saputo
PRESENTE
Che io sta, che tu sta, che egli sta, che essa sta, che noi stimo, che
voi stite, che essi stano, che esse stano
IMPERFETTO
Che io stessi, che tu stessi, che egli stesse, che essa stesse, che noi
stessimo, che voi steste, che essi stessero, che esse stessero
PASSATO
TRAPASSATO
Che io fossi stato/stata, che tu fossi stato/stata, che egli fosse stato, che
essa fosse stata, che noi fossimo stati/state, che voi foste stati/state, che
essi fossero stati, che esse fossero state
PRESENTE
Che io tenga, che tu tenga, che egli tenga, che essa tenga, che noi
teniamo, che voi teniate, che essi tengano, che esse tengano
IMPERFETTO
Che io tenessi, che tu tenessi, che egli tenesse, che essa tenesse, che
noi tenessimo, che voi teneste, che essi tenessero, che esse tenessero
PASSATO
Che io bbia tenuto, che tu bbia tenuto, che egli bbia tenuto, che essa
bbia tenuto, che noi abbimo tenuto, che voi abbite tenuto, che essi
bbiano tenuto, che esse bbiano tenuto
TRAPASSATO
Che io avvssi tenuto, che tu avvssi tenuto, che egli avvsse tenuto,
che essa avvsse tenuto, che noi avvssimo tenuto, che voi aveste
tenuto, che essi avvssero tenuto, che esse avvssero tenuto
PRESENTE
Che io oda, che tu oda, che egli oda, che essa oda, che noi udiamo, che
voi udiate, che essi odano, che esse odano
IMPERFETTO
Che io udissi, che tu udissi, che egli udisse, che essa udisse, che noi
udissimo, che voi udiste, che essi udissero, che esse udissero
CORSO DITALIANO
PRINCIPIANTI
USCIRE
VEDERE
VENIREE
PASSATO
Che io bbia udito, che tu bbia udito, che egli bbia udito, che essa
bbia udito, che noi abbimo udito, che voi abbite udito, che essi
bbiano udito, che esse bbiano udito
TRAPASSATO
Che io avvssi udito, che tu avvssi udito, che egli avvsse udito, che
essa avvsse udito, che noi avvssimo udito, che voi aveste udito, che
essi avvssero udito, che esse avvssero udito
PRESENTE
Che io esca, che tu esca, che egli esca, che essa esca, che noi usciamo,
che voi usciate, che essi escano, che esse escano
IMPERFETTO
Che io uscissi, che tu uscissi, che egli uscisse, che essa uscisse, che noi
uscissimo, che voi usciste, che essi uscissero, che esse uscissero
PASSATO
TRAPASSATO
Che io fossi uscito/uscita, che tu fossi uscito/uscita, che egli fosse uscito,
che essa fosse uscita, che noi fossimo usciti/uscite, che voi foste
usciti/uscite, che essi fossero usciti, che esse fossero uscite
PRESENTE
Che io veda, che tu veda, che egli veda, che essa veda, che noi vediamo,
che voi vediate, che essi vedano, che esse vedano
IMPERFETTO
Che io vedessi, che tu vedessi, che egli vedesse, che essa vedesse, che
noi vedessimo, che voi vedeste, che essi vedessero, che esse vedessero
PASSATO
Che io bbia visto, che tu bbia visto, che egli bbia visto, che essa
bbia visto, che noi abbimo visto, che voi abbite visto, che essi
bbiano visto, che esse bbiano visto
TRAPASSATO
Che io avvssi visto, che tu avvssi visto, che egli avvsse visto, che
essa avvsse visto, che noi avvssimo visto, che voi aveste visto, che
essi avvssero visto, che esse avvssero visto
PRESENTE
Che io venga, che tu venga, che egli venga, che essa venga, che noi
veniamo, che voi veniate, che essi vengano, che esse vengano
IMPERFETTO
Che io venissi, che tu venissi, che egli venisse, che essa venisse, che noi
venissimo, che voi veniste, che essi venissero, che esse venissero
PASSATO
TRAPASSATO
LA CONSECUZIONE
DEI
CONCORDANTA
TIMPURILOR
UNIT 16
CORSO DITALIANO
PRINCIPIANTI
TEMPI AL CONGIUNTIVO
CONJUNCTIV
LA
LINTERIEZIONE
INTERJECTIA
LINTERIEZIONE (INTERJECTIA) este partea neflexibil de vorbire (cum este adverbul,
conjunctia i prepozitia),
care exprim exclamatii (de bucurie, de tristete, de durere, i alte stri sufleteti),
sufleteti), sau
imit sunete ale naturii.
naturii.
INTERJECTIILE cele mai folosite sunt: "Ah!ahim!,
"Ah!ahim!, ohim!, oh!, uh!, cpperi!, cspita!
(durere, uimire),
uimire), "Deh!,
"Deh!, eh!"
eh!" (dorint,
(dorint, rugminte, implorare),
implorare), "Eh!,
"Eh!, eheh!, eh!, ah!"
ah!"
(ironie),
dispret,
ironie), "Auff!,
"Auff!, poh!, uff!, deh!, mah!"
mah!" (plictiseal,
(plictiseal, nerbdare),
nerbdare), "Puh!, Puah!"(
Puah!"(dispret,
repulsie),
),
repulsie), "Ah!,
"Ah!, Ahi!, oh!, hum!, uf!, misericordia!"
misericordia!" (team,
(team, timiditate),
timiditate), "Ohib!
"Ohib!"" (dubiu
(dubiu),
"Ors!, suvvia!, urr!"
urr!" (stimulare,
(stimulare, ncurajare).
ncurajare). Acestea se numesc INTERJECTII
PROPRII:"Ahim, che male mi fa la testa!"
UNIT 16
10
CORSO DITALIANO
PRINCIPIANTI
Tot cu nuant exclamativ pot fi folosite i alte prti de vorbire, cum ar fi: verbe,
substantive, adjective,
adjective, adverbe:
adverbe: dagli! (d-i), coraggio! (curaj), aiuto! (ajutor), misericordia!
(ndurare), peccato! (pcat), silenzio! (linite), bravo! (bravo), via! (pleac), presto! (repede).
Acestea se numesc INTERJECTII IMPROPRII.
"Magari" este o interjectie care cere conjunctivul:
conjunctivul: "Magari
"Magari fossi ricco!" mcar dea fi bogat! De asemenea cere conjunctivul atunci cnd are valoare de CONJUNCTIE:"Ci andr,
magari dovessi andare a piedi!" m voi duce acolo, chiar dac va trebui s merg pe jos! Ca
ADVERB se folosete n felul urmtor: "Se non oggi, ci vederemo magari domani." dac nu
astzi, ne vom vedea mcar mine.
LE LOCUZIONI ESCLAMATIVE (LOCUTIUNILE EXCLAMATIVE) sunt grupuri de cuvinte
ntrebuintate cu valoare esclamativ: "Beato lui!" ferice de el; "Corpo di mille bombe!" Ei
drcie; "Allarmi!" la arme; "Che barba!" ce plictiseal.
LONOMATOPEA (ONOMATOPEEA) tinde s imite un sunet: miao (gatto), bau-bau (cane),
coccod (gallina), chicchirich (gallo), bum-bum (cannone tun), tatarat (tamburo toba), dindon, din-din (campanello clopotel), tic-tac (orologio).
Din aceste onomatopee deriv substantive i verbe, cum ar fi: muggito (muget),
muggire (a mugi), trillo (tril), trillare (a scoate triluri), abbaio (ltrat), abbaiare (a ltra).
EXERCITII
UNIT 16
11
CORSO DITALIANO
PRINCIPIANTI
tacmurile.
Dei visa s studieze literatura, Malena a
hotrt s urmeze medicina.
Este cea mai frumoas meserie pe care
o cunosc, pentru c ti poti ngriji
printii, spune ea.
Ct despre Gianni, este de presupus c el
s-a gndit la afacerile familiei cnd a
decis s devin avocat.
Pare c toat lumea este multumit de a
se revedea.
Musafirii trebuie s-i exprime
preferintele pentru buturi.
Doamna Lamberti i invit musafirii la
mas, iar domnul Lmberti sper ca toat
lumea s fie multumit.
Vrul meu vrea s merg cu el la Roma i
s-l lum cu noi pe Mrio, cu toate c
acesta are treab la Ravenna.
E greu s-i pot multumi, dei Mario are o
mare dorint s vin cu noi.
Se poate s faci ceea ce vrea el, dar eu
nu cred c este sincer.
mi pare ru c eti aa de suprcios.
Te rog s m scuzi, cu toate c nu m
simt deloc vinovat.
Vreau s le scriu, dei nu sunt sigur c ei
sunt la Firenze.
3. Traducete in romeno il testo che segue , facendo attenzione al congiuntivo:
E bene che voi veniate stasera.
Supponiamo che lei abbia ragione.
ragione.
Aspetto che tu mi dica la verit.
Sillude che si possa contare su di lui.
UNIT 16
12
CORSO DITALIANO
PRINCIPIANTI
Voi dubitate che esse prendano il treno.
E facile che tu faccia la traduzione.
Mi rincresce che loro non siano potuti
venirci.
Paolo si lamenta che non stia bene.
bene.
E inutile che noi aspettiamo un
miracolo!
Vuoi che ti scriva lei una lettera?
Esige che voi finiate il vostro lavoro.
Siamo contenti che Marina abbia
comprato un appartamento.
Sarebbe meglio che tu prenotassi il palco
al teatro per questa sera.
Sarebbe stato bello se Lucia avesse
anche comprato i biglietti.
Questo stato il primo spettacolo di
rivista chio abbia finora visto!
visto!
I ragazzi temono che abbiano sbagliato
gli esercizi.
E utile che lei studi il francese.
4. Formate delle proposizioni usando le seguenti interiezioni:
interiezioni:
accidenti!
avanti!
bene!
fermo!
mamma
mia!
peccato!
coraggio!
UNIT 16
13
CORSO DITALIANO
PRINCIPIANTI
misericordi
a!
silenzio!
magari!
dagli!
che barba!
5. Traducete le proposizioni seguenti riconoscendo le interiezioni contenute:
Oh, se fossi stato io il fortunato!
Eh, eh, che novit mi porti?
Per amor del cielo, smettila!
Aiuto, sto cadendo!
Bene! Sei proprio brava!
Pss, pss! Adesso state zitti!
Luce! Pi luce qui!
Ed ora mi raccomando, eh: calmi!
Viva la giovent e lamore! Evviva!
Il gatto miagola, il cane abbaia, il cavallo
nitrisce, lasino raglia, il bue mugghia, la
pecora bela, il porco grugnisce, il lupo
lula, il leone ruggisce e la rana gracida.
Gli uccelli cinguettano, trillano e
cantano.
Ma la gallina schiamazza, soprattutto
quando ci fa attenti al suo nuovo uovo!
6. Volgete linfinito dalla proposizione secondaria alla persona conveniente del
congiuntivo, considerando il verbo dalla reggente:
Desidero che tu mi dire la verit.
Desiderer che tu mi dire la verit.
UNIT 16
14
CORSO DITALIANO
PRINCIPIANTI
Desideravo che tu mi dire la verit.
Avevo desiderato che tu mi dire la verit.
Ho desiderato che tu mi dire la verit.
Desiderei che tu mi dire la verit.
Egli teme chio gli scrivere.
scrivere.
Temer, chio gli scrivere.
scrivere.
Temeva, chio gli scrivere.
Temette chio gli scrivere.
scrivere.
Aveva temuto chio gli scrivere.
scrivere.
Ha temuto chio gli scrivere.
Temerebbe chio gli scrivere.
Avrebbe temuto chio gli scrivere.
Non sappiamo chessi essere contenti.
contenti.
Non sapremo chessi essere contenti.
contenti.
Sapevamo chessi essere contenti.
contenti.
Sapemmo chessi essere contenti.
contenti.
Avevamo saputo chessi essere contenti.
Abbiamo saputo chessi essere contenti.
contenti.
Sapremmo chessi essere contenti.
contenti.
Avremmo saputo chessi essere contenti.
contenti.
7. Completate le seguenti frasi con i verbi al tempo e al modo giusto:
Sar difficile che lui arrivare in tempo.
Essi volevano che noi finire subito il
lavoro.
Noi preferiamo che scrivere voi la lettera.
UNIT 16
15
CORSO DITALIANO
PRINCIPIANTI
Io ho sperato che non piovere.
Loro sperarono che Mario essere eletto.
Bastava che tu me lo dire.
dire.
Il ragazzo temeva che io non essere
tornato.
tornato.
Lei credeva che voi essere gi andati via.
Io avevo avuto paura che lui non superare
superare
lesame.
Gli dispiacerebbe che essi non essere
tornati.
tornati.
Essi non avvrebbero potuto sapere che
fare caldo o fresco.
E molto urgente che il telegramma
arrivare domani.
Loro hanno desiderato che voi venire qui.
Io speravo che tutti rimanere daccordo.
Bisognerebbe che la mamma partire.
Lei avvrebbe voluto che restare con noi.
Ogni partito cerca di presentare come non importante ci che di importante cresciuto fuori di
s; ma se non gli riesce, lo avversa con tanta pi asprezza, quanto pi eccellente.
(Friedrich Nietzsche)
Ascolta ci che dicono i tuoi calunniatori: potrai cos apprendere la verit su di te.
(Arthur Schnitzler)
Solo per quegli uomini che non sanno produrre nulla, non esiste nulla.
(J. W. Goethe)
Leggere significa prendere in prestito; tirare fuori qualcosa di nuovo di ci che si letto
significa ripagare il debito.
(G. C. Lichtenberg)
Val sempre la pena di fare una domanda ma non sempre di darle una risposta.
(Oscar Wilde)
Un genovese porge un qualcosa al facchino che gli ha portato le valigie dicendogli:
- Si prenda un caff...
E quello stupito:
UNIT 16
16
CORSO DITALIANO
PRINCIPIANTI
- Ma... una bustina di zucchero...!
- Ah beh... se lo preferisce amaro me la riprendo!
"lo so che non mi crede se glielo dico, ma io corro come il vento ceh soffia ! E da quel
giorno, se andavo da qualceh parte, io ci andavo correndo !"
(Forest Gump)
UNIT 16
17