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L'Operazione Freakout, nota anche come Operation PC Freakout, fu il

nome dato dalla Chiesa di Scientology ad un'operazione segreta per far s che
l'autrice Paulette Cooper venisse incarcerata o rinchiusa in un'istituzione
psichiatrica. L'operazione, avuta luogo nel 1976 dopo anni di cause legali da
parte della chiesa di Scientology e molestie nascoste, era intesa per
cancellare la minaccia che la chiesa di scientology percepiva da Cooper e
avere vendetta per la sua pubblicazione nel 1971 di un libro molto critico, Lo
Scandalo Scientology.
Cooper, una giornalista freelance e autrice di origini ebraiche, ex detenuta in
un campo di concentramento, inizi le sue ricerche su Scientology nel 1968 e
scrisse un articolo critico sulla chiesa di Scientology per la rivista britannica
Queen (ora Harper's Bazaar) nel 1969.[1] Prontamente la chiesa la denunci
per calunnie, aggiungendo Queen alle dozzine di pubblicazioni britanniche
che aveva gi denunciato.
Sottovalutata, Cooper espanse il suo articolo in un intero libro, Lo Scandalo
Scientology (sottotitolato originariamente "A chilling examination of the
nature, beliefs and practices of the 'now religion.'"). Fu pubblicato dalla Tower
Publications, Inc. di New York nell'estate del 1971. La Chiesa rispose
denunciandola nel dicembre 1971, richiedendo $300,000 per "le false,
calunniose e diffamanti affermazioni riguardanti la Chiesa."
Cooper era chiaramente vista come un bersaglio ad alta priorit dal
"Guardian's Office" della chiesa di Scientology, che si comportava come una
combinazione di servizio segreto, ufficio legale e pubbliche relazioni per la
Chiesa di Scientology. Il 29 febbraio 1972, il terzo ufficiale anziano della
Chiesa di Scientology, Jane Kember, invi una direttiva a Terry Milner, il
Guardiano Deputato per l'Intelligence degli Stati Uniti ("Deputy Guardian for
Intelligence United States (DGIUS)") chiedendo che cercasse informazioni
riguardanti Paulette Cooper cos che lei potesse essere "manipolata". In
risposta Milner ordin ai suoi subordinati di "attaccarla in ogni modo
possibile" ("attack her in as many ways as possible") ed intraprendere una
"esposizione su larga scala della vita sessuale di PC".
Nella primavera del 1976, il leader del Guardian Office decise di iniziare
un'operazione con lo scopo di "Avere P.C. incarcerata in un'istituzione
psichiatrica o un carcere, o almeno colpirla cos forte da farle abbandonare gli
attacchi." Il documento pianificatore, datato 1 aprile 1976, aveva lo scopo
dichiarato di "rimuovere PC dalla sua posizione di potere cos da non poter
attaccare la C[hiesa] di S[cientology]."
Nella sua forma iniziale l'Operazione Freakout consisteva in tre differenti piani
(o "canali", come denominati dal Guardian's Office):
Primo, una donna avrebbe dovuto imitare la voce di Paulette Cooper e fare

delle minacce telefoniche al consolato arabo di New York.


Secondo, una lettera di minacce sarebbe dovuta essere spedita ad un
consolato arabo in modo tale da sembrare sia stata fatta da Paulette Cooper
(che ebrea).
Terzo, una Scientologista volontaria avrebbe dovuto impersonare Paulette
Cooper in una lavanderia automatica e minacciare il Presidente degli Stati
Uniti ed il Segretario di Stato Henry Kissinger. Un secondo scientologista
avrebbe poi dovuto informare l'FBI della minaccia.
Due altri piani furono aggiunti all'Operazione Freakout il 13 aprile 1976. Il
quarto piano prevedeva che agenti scientologisti raccogliessero informazioni
da Cooper cos da stimare il successo dei primi tre piani. Il quinto piano
prevedeva che uno scientologista avvisasse telefonicamente un consolato
arabo sostenendo che Paulette Cooper stava parlando di effettuare un
attentato. In seguito fu aggiunto un sesto ed ultimo piano, che era
sostanzialmente una replica del complotto del 1972, che prevedeva di
ottenere le impronte digitali di Paulette Cooper su un foglio di carta vuoto, di
scrivere una lettera di minacce a Kissinger sul foglio, ed inviarlo. Il membro
dello staff del Guardian's Office Bruce Raymond annot in un memorandum
interno: "Questo canale supplementare [il sesto piano] dovrebbe davvero
farla fuori. Lavorato con tutti gli altri canali. L'FBI gi pensa siano sue le
minacce di bombe alla C di S [del 1972]."

Il 31 marzo 1976, Jane Kember invi un telegramma ad Henning Heldt, vice


Guardiano U.S., per aggiornarlo sulla situazione:
"PC [Paulette Cooper] resiste ancora nel pagare il prezzo ma la causa legale
in piedi a tutt'oggi [PT, present time] ... Abbiamo contattato i suoi legali ed
anche predisposto per PC di ottenere le informazioni che possiamo schiaffare
nel mandato su di lei. Se vuoi dei documenti legali, da ora in poi ne possiamo
fornire. Quindi se lei ancora rifiuta di comparire noi le rifiliamo il mandato
prima che lei possa raggiungere CW [Clearwater] dato che non vogliamo
essere visti pubblicamente [sic] essere brutali con una vittima cos patetica
dai campi di concentramento."

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