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PRIMA FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA

CLS PROFESSIONI SANITARIE TECNICHE


DIAGNOSTICHE
Anno Accademico 2006/2007

ASPETTI LEGISLATIVI E CONTRATTUALI


DELLA DIRIGENZA
PER LE PROFESSIONI SANITARIE

DL n. 251 del 10/08/2000


(articoli 6 e 7)

Corrado Pio LUCIANI


Matricola 1009490

DL n. 229/19.6.1999

art.3/octies
E disciplinata listituzione allinterno del SSN dellarea socio
sanitaria ad elevata integrazione sanitaria e sono individuate le
relative discipline della Dirigenza Sanitaria

art.15
..per il principio della invarianza della spesa, la Dirigenza
Sanitaria collocata in un unico ruolo ed unico livello.
La Dirigenza Sanitaria disciplinata dal DL n. 29 del 3/2/1993

DL n. 251/10.8.2000
art. 6 comma 2
Le Regioni possono istituire la nuova qualifica di Dirigente del
ruolo sanitario nellambito del proprio bilancio, operando con
modificazioni compensative delle dotazioni organiche su proposta
delle Aziende Sanitarie Locali e delle Aziende Ospedaliere.

incarico triennale da stipulare nel limite numerico indicato


dallarticolo 15/septies comma 2 del DL n. 502 del 30.12.1992

art.7 comma 1.2


..incarichi di Dirigente per le professioni sanitarie di cui alla
legge n. 42 del 26.2.1999, nelle Regioni nelle quali sono emanate
norme per lattribuzione della funzione di direzione relativa alle
attivit della specifica area professionale.

CCNL Dirigenza SPTA 2002/05

Disposizioni Generali capo I art. 1 comma 4


.. con il termine Dirigente si fa riferimento a tutti i Dirigenti del
ruolo Sanitario, Professionale, Tecnico e Amministrativo. Nel
ruolo Sanitario sono compresi i Dirigenti delle Professioni
Sanitarie Infermieristiche, Tecniche, della Riabilitazione ed
Ostetriche, regolati dallarticolo 41 del CCNL del 10.02.2004.

La legge 251 del 10 agosto 2000 ha introdotto la possibilit di


accedere alla Dirigenza per gli appartenenti alle professioni Sanitarie,
ma questa viene concretizzata solo con il Contratto SPTA per la
Dirigenza.
Nella coda contrattuale istituita la qualifica unica del Dirigente
delle Professioni Sanitarie ed introdotti due articoli relativi al
trattamento economico e normativo di queste professioni.
Si prevede lapplicazione, alle professioni sanitarie non mediche,
degli istituti normativi ed economici della Dirigenza sia nella fase
transitoria, in attesa del nuovo regolamento concorsuale, che nella fase
a regime.
Si avvia la valorizzazione e la responsabilizzazione del ruolo e
delle funzioni delle Professioni Sanitarie.
C la possibilit di sviluppare la propria professione fino al
massimo della carriera per coloro che hanno acquisito i titoli
professionali necessari.
Con questa nuova qualifica il Dirigente Sanitario (ex legge 251)
non pu pi essere considerato un Dirigente in formazione con un
semplice incarico professionale; il suo incarico ha una palese
complessit :
- affidata alla sua direzione la maggioranza del personale
dellAzienda.
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- responsabile della formazione in diretto rapporto con le


Facolt di Medicina, gestendo i Corsi di Laurea e Master.
- Partecipa in base allultimo comma dellarticolo 7 della legge
251/2000, quale membro di diritto, al Collegio di Direzione
Aziendale al pari dei Direttori di Dipartimento.

Sembra tutto facile, abbiamo il Contratto, abbiamo delle Leggi


che, dopo un percorso formativo adeguato, ci permettono di poter
accedere alla Dirigenza , ma non cos semplice ; il percorso ancora
lungo, tortuoso e pieno di ostacoli.
Ostacoli rappresentati dalle Regioni che possono istituire la
figura del Dirigente delle Professioni Sanitarie, che devono attuare
delle modifiche compensative nelle dotazioni organiche.
Dovrebbero, in altre parole, sostituire un incarico di Dirigente
farmacista, biologo o fisico con un incarico di Dirigente delle Professioni
Sanitarie.
Ci sar la volont politica?
Il percorso lento ed ulteriormente rallentato da Direzioni che
ignorano o fingono di ignorare le nostre potenzialit, o sono mal
disposte nei confronti delle nostre figure professionali e dei nostri ruoli.
Ci dimostrato ed evidenziato in alcune realt regionali dove
ancora si fa riferimento al Direttore di Presidio Ospedaliero per la
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gestione dei Professionisti Sanitari ancora compresi tutti nel vecchio


Servizio Infermieristico, confermando, ancora, una cultura che
superata, come superati sono i modelli a cui spesso fanno riferimento.
Prima lorganizzazione era basata solo sugli Uffici Infermieristici,
ma dalla met degli anni 90 questa soluzione ha dimostrato tutti i suoi
limiti.
Sono nate in quel periodo leggi nazionali e regionali che hanno
riformato la Sanit ed i modelli gestionali di tutto il personale, favorendo
anche lo sviluppo delle carriere attraverso una attenta distribuzione
delle responsabilit nella organizzazione aziendale tenendo in giusta
considerazione tutte le professioni sanitarie.
Dopo lemanazione della legge 251 stanno nascendo diversi
modelli che riguardano i Servizi o Dipartimenti delle Professioni
Sanitarie, ma non dobbiamo, a mio avviso, prescindere da
unorganizzazione che preveda un Direttore del Servizio o Dipartimento
(struttura complessa), da 4 Dirigenti di Area professionale , come
previsto dalla legge 251 (struttura complessa) , da Responsabili
Tecnico Professionali e Gestionali ( Dipartimenti Clinici) e Coordinatori
delle varie Strutture semplici o complesse.
Il Direttore del Servizio o Dipartimento ed i 4 Dirigenti di Area
dovranno essere inquadrati nel CCNL della Dirigenza SPTA, gli altri,

invece, saranno gratificati con laffidamento di posizioni Organizzative o


incarichi di progetto .
Abbiamo delle realt regionali in cui il percorso dirigenziale gi
iniziato, un ultimo in ordine cronologico quello della Regione Puglia
che, con la Legge Regionale n. 26 del 9.8.2006 nellarticolo 34 ,
istituisce il Servizio Infermieristico, Ostetrico, Tecnico e Riabilitativo
Ospedaliero e Territoriale, riconoscendo autonomia tecnica e
professionale.
Al comma 4 della stessa Legge riconosce le funzioni di
Direzione dei predetti Servizi al personale in possesso di Laurea
Specialistica disciplinare di riferimento.
Al comma 5 lascia 90 giorni di tempo ai Direttori Generali di
AUSL e AO per adeguare i propri Atti Aziendali con quanto previsto
dalla Legge stessa e prevedere (comma 6) listituzione di posti in
organico di Dirigente delle Professioni Sanitarie.

La meta da raggiungere ce la siamo posta da tempo, il percorso


formativo universitario specialistico una condizione per raggiungerla,
abbiamo i supporti normativi adeguati e i contratti di lavoro che
possono spingere le Regioni a legiferare in tal senso, ma auspico che
alla base di tutto ci sia una coalizione di tutti i lavoratori, medici,
dirigenti, professionisti e operatori del Comparto per il conseguimento
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di un risultato pi importante che quello della tutela del lavoro, della


valorizzazione della professionalit e la garanzia di un servizio pubblico
qualificato per tutti i cittadini.

Corrado Pio LUCIANI

Terni , 27 marzo 2007

Legge regione Puglia:


http://bari.fimmg.org/Normativa/Omnibus_N104_11_08_06.pdf

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