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VALUTAZIONE DEL FLUSSO DI NUTRIENTI IN UN TRATTO DI UN

COLLETTORE SCOLANTE NELLA LAGUNA DI VENEZIA (FIUME DESE)

VALUTAZIONE DEL FLUSSO DI NUTRIENTI IN UN


TRATTO DI UN COLLETTORE SCOLANTE NELLA
LAGUNA DI VENEZIA (FIUME DESE)
V. DAgostino1, M.A. Lenzi1, A. Mantovani2, M. Picarella2
1. Dip. Territorio e Sistemi Agro-Forestali. Universit di Padova
2. Istituto di Chimica Industriale. Universit di Padova

RIASSUNTO
Nella parte superiore del fiume Dese, un piccolo corso dacqua
scolante nella Laguna di Venezia, stato individuato, sulla base delle sue
caratteristiche ecologiche e idrauliche, un tratto della lunghezza di circa 5,8
km; nelle sezioni che delimitano a monte e a valle tale tratto sono state
condotte misure di campagna e di prelievo sistematico di campioni nellanno
idrologico 1994-1995.
Il monitoraggio ha interessato parametri idraulici, chimico-fisici e
chimici; questi ultimi si riferiscono alle diverse forme dellazoto (N-NH4 , NNO2 , N-NO3 , disciolto e totale) e del fosforo (P-PO4 , disciolto e totale).
Obiettivo di questo lavoro era quello di valutare le variazioni del
flusso di tali nutrienti lungo il tratto in esame, ponendole in relazione alla
capacit autodepurativa dellambiente fluviale.
I risultati relativi alla speciazione chimica dimostrano che i nitrati
predominano tra le forme dellazoto, mentre gli ortofosfati, e secondariamente
la forma particolata, costituiscono la maggior parte del fosforo presente nel
fiume.

1. INTRODUZIONE
Gli ambienti fluviali hanno da sempre rappresentato per luomo la
principale soluzione allo smaltimento dei propri rifiuti liquidi, poich le acque
correnti erano in grado di assolvere a due importanti funzioni:
1) una funzione di trasporto, allontanando dal punto di sversamento i
rifiuti;

V. DAGOSTINO, M.A. LENZI, A. MANTOVANI, M. PICARELLA

2) una funzione di vera e propria depurazione che consiste nella


degradazione delle sostanze inquinanti, operata attraverso una serie di
meccanismi volti a riportare lacqua allo stato originario. Si tratta in linea
generale di processi di trasformazione e rimozione di natura fisica (diluizione,
sedimentazione, adsorbimento, assorbimento, scambio ionico, abrasione),
chimica (reazione acido-base, reazione redox, complessazione, chelazione,
precipitazione, flocculazione, idrolisi) e biologica (degradazione batterica,
assimilazione vegetale, assimilazione animale), che interagiscono tra loro, e
che nel complesso prendono per lappunto il nome di autodepurazione.
Questo effetto di autodepurazione ha per dei limiti; infatti quando
il quantitativo di sostanze inquinanti diventa eccessivo, il corpo dacqua viene
gravemente compromesso nei suoi pi intimi equilibri con conseguenze
negative sullintero ecosistema. E questo ci che sta avvenendo purtroppo in
Italia per molti corpi dacqua naturali.
Attualmente tra le diverse forme di inquinamento che affliggono i
corpi dacqua, leutrofizzazione suscita un grande interesse sia per la
diffusione del fenomeno che per il degrado ambientale che comporta. Molti,
quindi, sono gli sforzi orientati al controllo dei composti di azoto e di fosforo,
in virt del fatto che sono ritenuti i pi noti agenti eutrofizzanti; oltre a ci c
da considerare il loro effetto tossico sulla vita acquatica, come il caso
dellammoniaca.
In realt, salvo le dovute eccezioni, leutrofizzazione considerata per
le acque correnti un problema secondario, perch i suoi principali effetti
negativi hanno possibilit minori di manifestarsi in questo ambiente (AAVV,
1978; Marchetti, 1987). Tale risultato dovuto al ruolo determinante che
giocano le variabili idrologiche caratteristiche delle acque correnti; infatti sia
la biomassa vegetale prodotta come conseguenza delleutrofizzazione, sia gli
stessi nutrienti, vengono esportati dal sistema e veicolati verso valle: il
problema quindi si sposta al corpo recettore.
Il caso preso in esame in questa ricerca rappresentativo della
situazione appena descritta: il fiume Dese un piccolo fiume di pianura che
sfocia nella Laguna di Venezia. Da una ricerca condotta sul carico di azoto
sversato in laguna dal suo bacino scolante (Bendoricchio et al., 1995),
emerso che larea settentrionale del bacino, a cui il Dese appartiene, la pi
inquinante; parallelamente stata evidenziata una inferiore capacit
autodepurativa di questa area.
Pertanto, avendo come obiettivo la riduzione dei carichi inquinanti
scaricati nella Laguna di Venezia, si non pu prescindere dalla conoscenza
delle potenzialit autodepurative dei sistemi fluviali interessati (Bendoricchio
et al., 1993).

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2. SCELTA E DESCRIZIONE DEL TRATTO DEL FIUME DESE


Lungo la sua estensione di oltre 47 km, il fiume Dese raccoglie i
deflussi di un bacino di quasi 13000 ettari, equivalenti a circa il 5% dellintero
bacino scolante in Laguna, di cui circa l83% destinato allagricoltura,
mentre per la parte rimanente di tipo urbano. Il territorio del bacino si situa
nella pianura centrale del Veneto a ridosso della Laguna di Venezia,
interessando le tre province di Padova, Treviso e Venezia.
Al fine di valutare la capacit autodepurativa in un ambiente fluviale,
si ricercato un tratto che rispondesse al meglio ai seguenti requisiti: (1)
assenza di immissioni puntuali, anche occasionali, di sostanze inquinanti quali,
ad esempio, scarichi fognari, acque provenienti da utilizzazione industriali o
zootecniche; (2) assenza di canali di derivazione in grado di alterare in modo
significativo lentit e la qualit dei deflussi misurati nel collettore principale;
(3) lontananza da insediamenti urbani ad alta o media densit abitativa (per
evitare immissioni di acque di drenaggio urbano o di altra natura); (4) assenza
lungo il tratto di opere di sistemazione fluviale di tipo strutturale tali da far
perdere al corso dacqua ogni caratteristica di naturalit; (5) percorso
planimetrico non rettilineo e caratterizzato da unapprezzabile grado di
tortuosit; (6) lunghezza del tratto sufficiente a quantificare leventuale
capacit autodepurativa del collettore.
Sulla base dellindagine conoscitiva preliminare, delle informazioni
ottenute presso gli Enti Territoriali (Comuni, Consorzio di Bonifica Dese-Sile)
e la cartografia raccolta, il tratto del fiume Dese prescelto, che ha evidenziato
le caratteristiche sopra enunciate, quello compreso fra il mulino Gumirato, a
monte, ed il mulino Barbiero, a valle (fig.1). La sezione di monte sita poco a
valle della immissione del Rio Bianco nel Dese e quella di valle in prossimit
del punto in cui si immette il canale Trego e dove attualmente in attivit la
segheria Benin.
Il tratto prescelto, che ricade interamente nel territorio del Comune di
Trebaseleghe (PD), presenta una lunghezza complessiva di circa 5,8 km ed ha
un andamento globalmente sinuoso, ad esclusione di alcuni tratti rettilinei,
lunghi al massimo 300-400 metri. Il bacino scolante direttamente nel Dese
localizzato esclusivamente sulla sinistra idrografica.
*Sulla base delle consultazioni dei rilievi del corso dacqua, il tratto in
esame presenta mediamente una pendenza del fondo dello 0,03%.
In condizioni di magra la velocit media della corrente nel collettore
risultata dellordine dei 0,3-0,35 m/s. Ne consegue che, con lausilio di

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semplici considerazioni di tipo cinematico, una qualsivoglia sostanza


inquinante, che transita con la massima concentrazione nella sezione di monte
del tratto in esame, giunga in prossimit della sezione terminale dopo un
tempo compreso approssimativamente tra le 5 e le 6 ore. Le velocit medie
massime che si originano in condizioni di piena invece risultano dellordine di
0,8 m/s, riducendo quindi il tempo di propagazione tra le due sezioni.

Figura Errore. L'argomento parametro sconosciuto.: Tratto del fiume Dese in esame e
localizzazione delle stazioni di monitoraggio.

Le due sezioni estreme, che sottendono il tratto del Dese prescelto,


hanno entrambe forma regolare ed assimilabile a quella di un rettangolo. La
loro larghezza , alla sezione di molino Gumirato, di 4,95 m, mentre alla
sezione posta nelle vicinanze di molino Barbiero si misurato un valore
approssimativamente di 4,80 m. Caratteristiche comune alle due stazioni di
misura la presenza di mulini, non pi funzionanti, che possono considerarsi,
sotto il profilo idraulico, delle soglie di fondo in parete grossa. Gli elementi

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che caratterizzano il corso dacqua, in prossimit delle due sezioni considerate,


sono le seguenti:
canale di adduzione al mulino;
salto di fondo, le cui altezze sono comprese tra i 0,7 ed 1 m, tali da
instaurare, in condizioni di flusso ordinario, un regime di corrente di
transizione poco a monte del salto;
bacino di espansione a valle del salto.*

3. MATERIALI E METODI
3.1 Misure idrologiche
A supporto delle indagini sulla qualit delle acque nel fiume Dese si
sono strumentate le due sezioni estreme del tratto in studio per valutare in
modo continuo i principali parametri idraulici della corrente: livello
idrometrico, portata liquida e velocit media. Su ciascuna sezione si
installato un misuratore di livello ad ultrasuoni collegato ad una unit di
acquisizione e registrazione dei dati idrometrici. Lunit stata impostata in
modo da acquisire i dati di livello con un cadenza temporale di 15, intervallo
che si ritenuto ampiamente sufficiente a descrivere levoluzione anche delle
eventuali onde di piena. Le misure idrometriche sono state accompagnate da
una serie di misure correntometriche volte alla determinazione delle relazioni
funzionali fra il livello idrometrico strumentale e lentit dei deflussi (scale
delle portate e delle velocit). In molti casi le misure di velocit sono state
condotte in concomitanza dei campionamenti chimici.
Il metodo di calcolo delle portate liquide ha seguito la classica
procedura che prevede preliminarmente la determinazione delle velocit medie
sulle verticali di misura (per integrazione del profilo di velocit misurato)
quindi il calcolo della portata complessiva come sommatoria delle portate
parziali che transitano tra due verticali successive (Ghetti, 1981).
Nel caso specifico delle misure condotte sul fiume Dese lerrore di
stima della portata liquida pu raggiungere lordine del 10-15%, ed
imputabile, oltrech ad una qualche imprecisione strumentale (dellordine del
5% per il mulinello correntometrico utilizzato), alla presenza sul fondo di
alghe che NON hanno condizionato la posizione delle verticali di misura.
3.2 Chimica

V. DAGOSTINO, M.A. LENZI, A. MANTOVANI, M. PICARELLA

Per una prima valutazione della qualit dellacqua in esame sono stati
considerati i seguenti parametri: temperatura, pH, conducibilit, potenziale
redox e ossigeno disciolto. Le misure sono state eseguite sia con
strumentazione portatile, per acquisire dati istantanei contemporaneamente ai
prelievi per le analisi chimiche, sia mediante una sonda multiparametrica, per
misurazioni in continuo nelle campagne di monitoraggio di 24 ore.
Nel caratterizzare la qualit di acque correnti inoltre risulta importante
anche la misura dei solidi sospesi, poich questi consentono di valutare i
processi di trasporto; tale misura stata eseguita secondo lusuale metodica
(Standard Methods e IRSA-CNR).
Il campione per le analisi chimiche relative ai nutrienti veniva
suddiviso in due parti: una filtrata, utilizzata per le misure dei parametri in fase
disciolta (ammoniaca, nitrito, nitrato, azoto totale disciolto, ortofosfato e
fosforo totale disciolto), laltra tal quale, su cui stato valutato lazoto totale e
il fosforo totale. Per quanto riguarda le forme inorganiche disciolte, le
metodiche analitiche impiegate sono quelle riportate sia in Standard Methods
for the Examination of Water and Wastewater - 18th Edition (1992), che in
Metodi analitici per le acque dellIRSA-CNR (1994); le diverse forme di
totale invece sono state analizzate secondo il metodo proposto da Valderrama
(1981), modificato.
Nel campionare lacqua del fiume sono state applicate due differenti
metodologie: quella duso pi frequente consisteva nel prelevare nelle stazioni
di misura almeno due campioni consecutivi, in modo tale che tra il
campionamento di monte e quello di valle fosse trascorso un intervallo di
tempo pari a 4-5 ore; tale operazione avveniva sempre nelle ore di luce. I
valori analitici ottenuti venivano poi mediati, cos da avere un unico valore per
ciascuna sezione. Nellaltro caso, impiegato nelle cosiddette 24 ore, si
raccoglieva invece un campione a monte e, dopo il prefissato intervallo di
tempo di 4-5 ore, un campione a valle; tale procedura veniva ripetuta per un
intero ciclo giorno-notte in occasione del campionamento del 12-13 luglio
1995, mentre il 30 novembre dello stesso anno il periodo temporale coperto fu
limitato alle sole ore di luce.

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COLLETTORE SCOLANTE NELLA LAGUNA DI VENEZIA (FIUME DESE)

4. RISULTATI
4.1 Portate
Le misure di portata (fig.2) variano nella sezione di monte da un
minimo di 0,195 a un massimo di 0,49 m3*s-1, mentre a valle la variazione
contenuta nellintervallo compreso tra 0,336 e 0,641 m3*s-1. Confrontando le
due sezioni si evidenzia che a valle la portata sempre superiore, e che
lincremento maggiore del 50% rispetto al valore della sezione di monte;
unica eccezione rappresentata dal caso registrato il 28 aprile 1994.

72%

72% 63%

97%

75% 67%

65% 85% 64%

60%

19-apr-95

0.7

06-apr-95

0.8
31% 52%

53%

m3 / s

0.6
0.5
0.4
0.3
0.2
0.1

Monte

Valle

30-mag-95

24-mag-95

28-apr-95

23-mar-95

08-mar-95

23-feb-95

06-dic-94

30-nov-94

24-nov-94

09-nov-94

13-ott-94

0.0

% variazione tra le sezioni

Figura Errore. L'argomento parametro sconosciuto.: Misure di portata nelle due sezioni
e percentuale di variazione monte-valle.

Nella figura 3 sono riportati i grafici dellandamento orario delle


portate relativi alle due campagne di 24 ore. In entrambi i casi la portata di
monte varia tra 0,28 e 0,3 m3*s-1, mentra quella di valle compresa tra 0,49 e
0,51 m3*s-1. Lincremento di portata a valle, sempre presente, si attesta tra il
70% e l80%.

V. DAGOSTINO, M.A. LENZI, A. MANTOVANI, M. PICARELLA

12-13 luglio 1995

30 novembre 1995

0.8

0.8

82%

82%

0.6

m3 / s

16.00

21.00

19.30

74%

78%

23.30

8.20

70%
0.6
12.10

0.4
11:40

14:50

16:30

19:00

3:45

71%

70%

70%

6:45

13.25

m3 / s

77%

15.20

14.25

70%

16.40

77%

17.00

0.4
8:00

9:00

10:00

11:15

11:35

0.2

0.2

0.0

0.0

Monte

Valle

% variazione tra le sezioni

Monte

Valle

% variazione tra le sezioni

Figura Errore. L'argomento parametro sconosciuto.: Misure di portata nelle due sezioni
e percentuale di variazione monte-valle nei campionamenti di 24 ore. Su ciascun
istogramma riporata lora della misura.

4.2 Solidi sospesi


Nella figura 4 sono riportati i risultati relativi ai solidi sospesi. La
concentrazione nella sezione di monte varia tra 2 e 43 mg*L-1, mentre a valle
varia tra 0,4 e 23 mg*L-1; il carico presenta minimi di 510 e 220 mg*s-1 e
massimi di circa 21000 e 15000 mg*s-1 rispettivamente nella sezione di
monte e in quella di valle. Nei giorni immediatamente precedenti al
campionamento del 9 novembre 1994, in cui si registrato il pi grande
incremento a valle dei solidi sospesi, sia in termini di concentrazione che di
carico, nel periodo considerato, si sono verificate delle piogge abbondanti.

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50

25000
10%164% 64% 56% 36% 122% 2% -57% -97%-45% 30% -18%

90% 354%167%207%141%271% 68%-21% -95% -29% 98% 26%

Monte

Valle

%variazione tra le due sezioni

Monte

Valle

30-mag-95

28-apr-95

24-mag-95

06-apr-95

23-mar-95

08-mar-95

06-dic-94

24-feb-95

30-mag-95

28-apr-95

24-mag-95

06-apr-95

23-mar-95

08-mar-95

06-dic-94

24-feb-95

30-nov-94

0
24-nov-94

5000

13-ott-94

10

30-nov-94

10000

24-nov-94

20

15000

13-ott-94

30

09-nov-94

mg S.S.T. / s

20000

09-nov-94

mg S.S.T. / L

40

%variazione tra le due sezioni

Figura Errore. L'argomento parametro sconosciuto.: Variazione temporale della


concentrazione (a sinistra) e del carico (a destra) dei solidi sospesi nelle due sezioni e
variazione monte-valle espressa in percento rispetto alla sezione di monte.

4.3 Speciazione chimica


La ripartizione del carico dei nutrienti tra le varie specie chimiche
risulta utile non solo al fine di valutare la tipologia dellambiente fluviale, ma
anche a individuare gli indicatori chimici pi rappresentattivi da prendere in
esame per studiare in modo semplificato il flusso dei nutrienti. Per quanto
concerne la prima questione, nel Dese si riscontra una ripartizione tipica dei
piccoli bacini di pianura a deflusso naturale con tempi di permanenza delle
acque nella rete idraulica cos brevi (qualche giorno) da non consentire una
importante metabolizzazione dei nutrienti nella componente biotica; infatti
lammoniaca molto pi importante nel Dese che, ad esempio, in un grande
fiume come il Po (Tartari, 1991).
Per lazoto (fig.5a) la forma chimica pi importante il nitrato. Nella
sezione di monte inoltre si evidenzia un cospicuo contributo da parte
dellammoniaca e dellazoto organico disciolto. Nel complesso comunque la
ripartizione per lazoto ricalca la situazione riportata in Bendoricchio et al.
(1995), mentre i valori assoluti sono di un ordine inferiore a quelli riportati nel
lavoro sopra menzionato; ci giustificato dal fatto che questi ultimi dati sono
stati misurati alla foce del Dese. In generale comunque la quantit di azoto,
nella sua globalit, tende ad aumentare verso valle, cos come aumenta
percentualmente il contributo dei nitrati sul totale.

V. DAGOSTINO, M.A. LENZI, A. MANTOVANI, M. PICARELLA

Per quanto concerne il fosforo (fig.5b), risulta che lo ione ortofosfato


la forma pi rappresentativa sia a monte che a valle, e che in termini assoluti si
verifica lungo il corso del tratto fluviale in esame una diminuzione del carico
del fosforo totale. Rispetto ai dati di Bendoricchio et al. (1995), la quantit di
fosforo nel tratto in esame ancora una volta inferiore di un ordine di
grandezza, ma la percentuale di ione ortofosfato superiore, passando dal
50% misurato alla foce del Dese all80% del caso in esame.
120

1800
2%

12%

100

1200

11%

1000

2%

Carico (mg / s)

10%

1400

Carico (mg / s)

1%
3%

1%

1600

2%
8%
93%

800
77%
600
400

80

7%
14%

60
79%

79%

Monte

Valle

40
20

200
0

Monte
N-NO3

N-NO2

Valle
N-NH4

(a)

D.O.N.

P.N.

P-PO4

D.O.P.

P.P.

(b)

Figura Errore. L'argomento parametro sconosciuto.: Ripartizione tra le varie forme


chimiche dei carichi di azoto (a) e fosforo (b) misurati nelle sezioni di monte e di valle nel
periodo in esame.

Nel caso in cui una sostanza venga veicolata in varie forme chimiche e
non si disponga di risorse sufficienti ad analizzarle tutte, consigliabile
misurare solo quelle che si presentano in concentrazioni maggiori. Per
esempio lazoto nei fiumi normalmente presente in forma di ione nitrato;
questa forma sufficiente a determinare la grande maggioranza dellazoto
totale veicolato consentendo cos di trascurare inizialmente la determinazione
delle sue forme ammoniacale, nitrosa, organica e sospesa. Sia nel caso di un
grande fiume, il Po (Tartari et al., 1991), quanto di un piccolo fiume, il Dese
(Bendoricchio et al, 1995), i controlli analitici effettuati hanno evidenziato che
le forme particolate ed organiche dellazoto sono inferiori al 20% dellazoto
totale trasportato dai fiumi e pertanto secondarie rispetto a quelle inorganiche
solubili.

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4.4 Azoto Ammoniacale


Mentre nella sezione di valle la concentrazione di azoto ammoniacale
(fig.6) rimane sempre al di sotto del valore di 0,4 mg*L-1 , nella sezione di
monte tale parametro varia maggiormente arrivando fino al valore di 1,4
mg*L-1 nel campionamento del 28 aprile 1995. Ad ogni modo, ad eccezione
dei valori misurati nel mese di aprile, anche a monte la concentrazione di
azoto ammoniacale si mantiene al di sotto di 0,4 mg*L-1 . Per quanto concerne
le variazioni tra le due sezioni, si deduce dal grafico che la concentrazione
tende sempre a diminuire a valle.

1.75

mg N-NH4 / L

1.50

-90% -41% -26% -79% -82% -68% -93% -91% -58% -74% -19% -86%

1.25
1.00
0.75
0.50
0.25

Monte

Valle

30-mag-95

24-mag-95

28-apr-95

06-apr-95

23-mar-95

08-mar-95

24-feb-95

06-dic-94

30-nov-94

24-nov-94

09-nov-94

13-ott-94

0.00

% variazione tra le sezioni

Figura Errore. L'argomento parametro sconosciuto.: Andamento della concentrazione


dell'azoto ammoniacale nelle due sezioni durante il periodo in esame e variazione in
percentuale monte-valle.

Nei giorni 12 e 13 luglio 1995 (fig.7a) la concentrazione di azoto


ammoniacale ha raggiunto i valori minimi, al di sotto di 50 g*L-1, e in alcuni
casi al limite di rilevabilit dello strumento. Al contrario i valori del 30
novembre 1995 (fig.7b) si allineano con quanto misurato esattamente un anno

V. DAGOSTINO, M.A. LENZI, A. MANTOVANI, M. PICARELLA

prima. Anche la variazione monte-valle presenta valori sempre negativi a


dimostrazione che si verifica una diminuzione di concentrazione a valle; tale
decremento si mantiene sempre sopra il 60%.

12-13luglio1995

30novembre1995
0,16

0,06
20%

-92%

mg N-NH3 / L

16.30

0,04

-93%

357%

281%

19.00

0,12

11.40

0,03

12:10

19:30
14.50

-62%

-85%

8:20

0,04
6.45

21:00

23:30 3.45

0,00

-90%

9.00

10.00

0,08
11.35

11.15

0,06

16:00

-89%

8.00

0,10

0,02
0,01

-80%

0,14

mg N-NH3 / L

-73%

0,05

14:25
13:25

0,02

15:20

16:40

17:00

0,00

Monte Valle %variazionetralesezioni

Monte Valle %variazionetralesezioni

(a)

(b)

Figura Errore. L'argomento parametro sconosciuto.:


I valori del carico ammoniacale (fig.8) rimangono sempre, e spesso
abbondantemente, al di sotto della soglia dei 200 mg*s-1; fa eccezione il
campionamento del 28 aprile 1994 in cui, specialmente nella sezione di monte,
il carico triplicato rispetto al dato precedente, anche se nello stesso giorno a
valle il carico scende al valore di 220 mg*s-1. In questa occasione quindi
evidente la consistente diminuzione del carico; comunque anche in altri
campionamenti, come quello dell8 marzo 1995, ci si trova di fronte a notevoli
abbattimenti del carico ammoniacale.

VALUTAZIONE DEL FLUSSO DI NUTRIENTI IN UN TRATTO DI UN


COLLETTORE SCOLANTE NELLA LAGUNA DI VENEZIA (FIUME DESE)

-83%

2%

13-ott-94

09-nov-94

Carico (mg N-NH4/s)

800
20% -59% -66% -46% -88% -83% -31% -65%

23% -79%

600
400
200

30-mag-95

24-mag-95

28-apr-95

06-apr-95

23-mar-95

08-mar-95

24-feb-95

06-dic-94

30-nov-94

24-nov-94

Monte Valle % variazione tra le sezioni

Figura Errore. L'argomento parametro sconosciuto.:


Come conseguenza di quanto osservato per la concentrazione, il carico
di azoto ammoniacale nella 24 ore estiva (fig.9a) molto basso; la variazione
monte-valle inoltre abbastanza oscillante tra valori positivi e valori negativi.
Nel campionamento del 30 novembre 1995 (fig.9b) invece i valori
sono pi alti, raggiungendo i 16 mg*s-1 nella sezione di monte e si assiste ad
una costante diminuzione del carico verso valle che varia dal 48% all85%.

V. DAGOSTINO, M.A. LENZI, A. MANTOVANI, M. PICARELLA

30novembre1995

12-13luglio1995
-53% 118% -86% -87% 715% 548%

15
11.40

10
5

12:10

19:30
19.00
16.30

21:00 23:30
3.45

8.00 -67%

30

6.45

-35%

9.00

-75%

-81%

-82%

10.00

14:25

20

8:20

14.50
16:00

40

mg N-NH3 / s

mg N-NH3 / s

20

11.15

11.35

13:25

10

15:20

16:40

17:00

Monte Valle %variazionetralesezioni

Monte Valle %variazionetralesezioni

(a)

(b)

Figura Errore. L'argomento parametro sconosciuto.:


4.5 Azoto nitrico
La concentrazione di azoto nitrico (fig.10) si mantiene
complessivamente tra 2 e 5 mg*L-1 , senza che ci siano particolari differenze
tra le due sezioni; infatti c' una tendenza alla diminuzione a valle anche se
contenuta, essendo al massimo del 27%.

VALUTAZIONE DEL FLUSSO DI NUTRIENTI IN UN TRATTO DI UN


COLLETTORE SCOLANTE NELLA LAGUNA DI VENEZIA (FIUME DESE)

-13% -18%

0%

0%

-7% -15% -16%

3%

2%

-8%

30-mag-95

-27% -6%

24-mag-95

mg N-NO3 / L

28-apr-95

5
4
3
2
1

Monte

Valle

06-apr-95

23-mar-95

08-mar-95

24-feb-95

06-dic-94

30-nov-94

24-nov-94

09-nov-94

13-ott-94

% variazione tra le sezioni

Figura Errore. L'argomento parametro sconosciuto.: Andamento della concentrazione di


azoto nitrico nelle due sezioni durante il periodo in esame e variazione monte-valle in
percentuale.

I valori nel campionamento estivo (fig.11a) variano tra 3 e 5 mg*L-1,


mentre il 30 nevembre 1995 (fig.11b) sono mediamente pi alti, ma sempre
sotto i 5 mg*L-1. Relativamente alla variazione monte-valle in estate si
osserva diminuzione di concentrazione a valle nelle ore diurne, con inversione
di tendenza nel periodo crepuscolare, parimenti il 30 novembre la diminuzione
verso valle costante.

V. DAGOSTINO, M.A. LENZI, A. MANTOVANI, M. PICARELLA

12-13luglio1995

30novembre1995

6
-27%

-25%

-15%

-20%

-19%

-23%

11.40

14.50

4
3

-12%

5
19.00

16.30
16:00

19:30

21:00

3.45
23:30

6.45
8:20

mg N-NO3 / L

mg N-NO3 / L

12:10

8.00

-10%

13:25

-10%
10.00

9.00
14:25

-10%
11.15

15:20

16:40

-8%
11.35

17:00

3
2

Monte Valle %variazionetralesezioni

Monte Valle %variazionetralesezioni

(a)

(b)

Figura Errore. L'argomento parametro sconosciuto.:


Il carico di azoto nitrico (fig. 12) a monte oscillante tra il valore di
740 e di 1400 mg*s-1, mentre mediamente sempre superiore a valle dove pu
arrivare a quota 2150 mg*s-1; pertanto si verifica un costante aumento di
carico a valle.

VALUTAZIONE DEL FLUSSO DI NUTRIENTI IN UN TRATTO DI UN


COLLETTORE SCOLANTE NELLA LAGUNA DI VENEZIA (FIUME DESE)

66%

53%

06-dic-94

24-feb-95

08-mar-95

57% 37%

34%

55%

40%

30-mag-95

79%

24-mag-95

61%

28-apr-95

41%

06-apr-95

61%

30-nov-94

26%

24-nov-94

2500

09-nov-94

Carico (mg N-NO3/s)

3000

2000
1500
1000
500
23-mar-95

13-ott-94

Monte Valle % variazione tra le sezioni


Figura Errore. L'argomento parametro sconosciuto.:
I valori del campionamento estivo (fig.13a) si mantengono
costantemente poco al di sotto del valore di 600 mg*s-1, ad eccezione dei
campionamenti a valle delle ore 21.00 e 23.30, in cui il carico aumenta fino a
1000 mg*s-1.

V. DAGOSTINO, M.A. LENZI, A. MANTOVANI, M. PICARELLA

30novembre1995

12-13luglio1995
30% 37% 55% 40% 44% 31%

2000
16:00 19:30 21:00 23:30 8:20
12:10
1500
11.40 14.50
16.30 19.00 3.45 6.45

1000

2500

mg N-NO3 / s

mg N-NO 3 / s

2500

2000

50% 52% 54% 53% 64%


13:25 14:25 15:20 16:40 17:00

1500 8.00

9.00

10.00

11.15

11.35

1000

500
0

500
0

Monte Valle %variazionetralesezioni

Monte Valle %variazionetralesezioni

(a)

(b)

Figura Errore. L'argomento parametro sconosciuto.:

4.6 Azoto Organico Disciolto


Per quanto concerne l'azoto organico disciolto (D.O.N.), la sua
concentrazione (fig.8) rimasta al di sotto del valore di 0,6 mg*L-1 e di 0,9
mg*L-1 rispettivamente nella sezione di valle e in quella di monte. In
occasione del campionamento del 6 aprile 1995, per, la concentrazione nelle
acque prospicenti il molino Gumirato salita fino a raggiungere il valore di
3,3 mg*L-1.

VALUTAZIONE DEL FLUSSO DI NUTRIENTI IN UN TRATTO DI UN


COLLETTORE SCOLANTE NELLA LAGUNA DI VENEZIA (FIUME DESE)

4.0
3.5

-47%

-1%

-64%

-27%

45%

-100%

-95%

-38%

mg D.O.N. / L

3.0
2.5
2.0
1.5
1.0
0.5
0.0
24/11/94 30/11/94 06/12/94 24/02/95 08/03/95 23/03/95 06/04/95 28/04/95

Monte

Valle

% variazione tra le sezioni

Figura Errore. L'argomento parametro sconosciuto.: Andamento della concentrazione


dell'azoto organico disciolto nelle due sezioni durante il periodo in esame e variazione montevalle in percentuale.

L'andamento temporale del carico dell'azoto organico disciolto nelle


due sezioni mostra (fig.15) che tale parametro si mantiene al di sotto del
valore di 350 mg*s-1 e di 430 mg*s-1 rispettivamente nelle sezioni di valle e
di monte. Nel campionamento del 6 aprile 1995 il valore del carico nella
sezione di monte per aumenta fino a 1000 mg*s-1 .

V. DAGOSTINO, M.A. LENZI, A. MANTOVANI, M. PICARELLA

1200
-14%

95%

-36%

22%

139%

-100%

-91%

-19%

mg D.O.N. / s

1000
800
600
400
200
0
24/11/94 30/11/94 06/12/94 24/02/95 08/03/95 23/03/95 06/04/95 28/04/95

Monte

Valle

% variazione tra le sezioni

Figura Errore. L'argomento parametro sconosciuto.:

4.7 Fosforo Ortofosfato


La concentrazione del fosforo ortofosfato (fig.XX) si mantiene al di
sotto del valore di 0,15 mg*L-1, aumentando notevolmente nel periodo di
comparsa delle schiume; l'aumento pi consistente si registra per solo a
monte, in particolare il 6 aprile 1995, quando viene raggiunto il massimo
assoluto pari a 1,9 mg*L-1. La variazione monte-valle espressa in percentuale
oscilla tra valori positivi e valori negativi. E' da notare comunque che quando
il fenomeno delle schiume appare in modo pi evidente ci si trova di fronte ad
una cospicua diminuzione della concentrazione nella sezione di valle.

VALUTAZIONE DEL FLUSSO DI NUTRIENTI IN UN TRATTO DI UN


COLLETTORE SCOLANTE NELLA LAGUNA DI VENEZIA (FIUME DESE)

1,9

1.0
-21% 17%

3%

1% -22% 27% 156% -85% -95%

-7% -9% -7%

mg P-PO4 / L

0.8
0.6
0.4

Monte

Valle

30-mag-95

24-mag-95

28-apr-95

06-apr-95

23-mar-95

08-mar-95

24-feb-95

06-dic-94

30-nov-94

24-nov-94

09-nov-94

0.0

13-ott-94

0.2

% variazione tra le sezioni

Figura Errore. L'argomento parametro sconosciuto.: Andamento della


concentrazione di fosforo ortofosfato nelle due sezioni durante il periodo
1994-95 e variazione monte-valle espressa in percentuale.
Nel campionamento estivo la concentrazione del fosforo ortofosfato
(fig.11) si mantiene intorno al valore di 150 g*L-1 in entrambe le sezioni,
senza verificarsi apprezzabili variazioni lungo il tratto in esame. La stessa
situazione, in rapporto alla variazione di concentrazione monte-valle, si
registrata il 30 novembre 1995, mentre i valori di concentrazione sono poco
pi bassi (<100 g*L-1)

V. DAGOSTINO, M.A. LENZI, A. MANTOVANI, M. PICARELLA

12-13luglio1995

30novembre1995
0,14

0,25
1%

7%

8%

2%

-3%

-2%

0,12

23:30
21:00
19:30
16:00
8:20
19.00
11.40
6.4512:10
3.45
16.30
14.50

0,10

-1%

-3%

-3%

8.00 13:25

9.00 14:25

10.0015:20

0,15

mg P-PO4 /L

mg P-PO4 / L

0,20

-9%
11.15
16:40

-6%
11.35

17:00

0,08
0,06

0,10

0,04

0,05
0,02
0,00

0,00

Monte Valle %variazionetralesezioni

Monte Valle %variazionetralesezioni

Figura Errore. L'argomento parametro sconosciuto.:


Nella figura 15 riportato il grafico relativo allandamento del carico
di fosforo ortofosfato nelle due sezioni durante lintera campagna. I valori
risultano essere inferiori a 150 mg*s-1, ad eccezione dei casi in cui sono
comparse le schiume; in particolare da notare il massimo valore registrato di
570 mg*s-1, nel campionamento del 6 aprile 1995. Comunque nella stessa
circostanza si verificato anche il massimo abbattimento del carico, il cui
valore del 91%.

VALUTAZIONE DEL FLUSSO DI NUTRIENTI IN UN TRATTO DI UN


COLLETTORE SCOLANTE NELLA LAGUNA DI VENEZIA (FIUME DESE)

324% -72% -91%

21%

39%

43%

30-mag-95

44% 112%

24-mag-95

99%

28-apr-95

600 36% 100% 67%

06-apr-95

Carico (mg P-PO 4/s)

700

500
400
300
200
100

Monte

Valle

23-mar-95

08-mar-95

24-feb-95

06-dic-94

30-nov-94

24-nov-94

09-nov-94

13-ott-94

% variazione tra le sezioni

Figura Errore. L'argomento parametro sconosciuto.:


Nella figura 17 sono riportati i due grafici relativi al fosforo
ortofosfato dei campionamenti di 24 ore. Se nel primo dei due i valori sono
circa 20 mg*s-1 e 25-30 mg*s-1 rispettivamente per la sezione di monte e
quella di valle, nel campionamento del 30 novembre 1995 mediamente i valori
sono pi bassi, e cio circa 14 mg*s-1 a monte e 17 mg*s-1 a valle. In entrambi
i casi comunque si verifica laumento del carico verso valle allincirca con la
stessa entit.

V. DAGOSTINO, M.A. LENZI, A. MANTOVANI, M. PICARELLA

30novembre1995

12-13luglio1995
60

mg P-PO 4 / s

mg P-PO 4 / s

120
78% 94% 97% 78% 72% 67%
100
21:00 23:30
16:00 19:30
8:20 12:10
80
6011.40 14.50 16.30 19.00 3.45 6.45
40
20
0

50

69% 65% 67% 55% 67%


13:25 14:25 15:20 16:40 17:00

40
30 8.00

9.00

10.00

11.15

11.35

20
10
0

Monte Valle %variazionetralesezioni

sez. Monte Valle %variazionetralesezioni

Figura Errore. L'argomento parametro sconosciuto.:

5. DISCUSSIONE E CONCLUSIONI
Il primo dato interessante che, a dispetto delle aspettative, lungo il
tratto in esame si verificano delle immissioni laterali, tali da far aumentare
costantemente la portata a valle. Questo daltra parte giustificato
considerando la natura risorgiva del territorio in esame. Pertanto si ha un
effetto diluente delle sostanze misurate, e questo particolarmente evidente
per lammoniaca, meno per i nitrati e i fosfati; al tempo stesso per il carico
aumenta anche in modo consistente come avviene per i nitrati. Ci
dimostrerebbe che le immissioni laterali contengono azoto e fosforo,
particolarmente nitrati. Dalle analisi delle falde profonde da -60 a -300 m della
zona intorno a Piombino Dese, risultano concentrazioni di nitrato fino a 20
mg*L-1, confermando quindi che nel tratto in esame potrebbero esserci
infiltrazioni di falda con alti contenuti in azoto nitrico. Ai fini di questa ricerca
quindi tali infiltrazioni rendono pi difficile la misura della capacit di
autodepurazione del fiume.

VALUTAZIONE DEL FLUSSO DI NUTRIENTI IN UN TRATTO DI UN


COLLETTORE SCOLANTE NELLA LAGUNA DI VENEZIA (FIUME DESE)

Qualit media delle acque di tipo europeo:


Parametro
unit di misura RIVER WATER GROUND WATER
Solidi
Sospesi
mg / L
25
0,35
Totali
Ammoniaca
0,7
1,5
mg NH4+ / L
Nitriti
0,2
tracce
mg NO2- / L
mg NO3- / L

Nitrati

(Tratto da ? di ?, libro di Alberto)

References
APHA, AWWA, WEF, Standards methods for the examination of water and wastewater, 18th
Edition, Washington, 1992.
BENDORICCHIO G., DI LUZIO M., BASCHIERI P., CAPODAGLIO A.G., Diffuse pollution in the
Lagoon of Venice, Wat. Sc. Tech., vol. 28, n.3-5, 1993.
BENDORICCHIO G., F. ZINGALES, G.M. CARRER, Verifica sperimentale di un modello di
simulazione dei carichi di nutrienti alla scala di bacino, Ingegneria Ambientale,
vol. XXIV, n. 5, 1995.
GHETTI P.F.,
IRSA-CNR, Metodi analitici per le acque, Roma, 1994.
MARCHETTI R., Leutrofizzazione, Franco Angeli Libri, Milano, 1987, 315 pagg.
VALDERRAMA J.C., The simultaneous analysis of total nitrogen and total phosphorus in natural
waters, Mar. Chem., 10, 109-122.
TARTARI , 1991.

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