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LEGGENDA
primavera
dellarte
LEGGENDA
PRIMAVERA DELLARTE
Eventi come la Primavera dellArte rappresentano unoccasione imperdibile per rilanciare
le enormi potenzialit artistiche e culturali della nostra Citt. Sin dal nostro insediamento
abbiamo avuto come obiettivo la diffusione, lapprofondimento e la difesa del nostro
immenso patrimonio culturale affinch possa costituire un riferimento per le giovani
generazioni che intendono comprendere il loro passato, interpretare il loro presente e
progettare il loro futuro con la consapevolezza che solo lArte e la Cultura possono regalare.
Attraverso la promozione di questi eventi culturali Gela pu tornare a scommettere sui
giovani e sull'arte, con l'intenzione di farlo non limitatamente al singolo evento ma
attraverso una programmazione accurata, poich l'arte una delle pi rilevanti forme
educative dello spirito umano e ogni frammento d'arte un ponte gettato verso un altro
universo. nostra personale convinzione, dunque, che occorra investire con rinnovato
entusiasmo su un terreno che ha estremo bisogno di essere dissodato, arato, stimolato per
dimostrarne la tanto auspicata fertilit. Il terreno di una citt che rinasce attraverso nuove
iniziative e nuovi investimenti che rappresentano il vero valore aggiunto per il rilancio di
quella Citt Normale che insieme tutti noi stiamo tentando di costruire. Auspichiamo che
questa settimana dedicata allArte in tutti i suoi aspetti contribuisca in maniera
determinante a rafforzare quel processo di cambiamento e di riscatto culturale che la citt
sta lentamente avviando. Ed in questottica noi amministratori continueremo ad impegnarci
per promuovere, guidare e, se possibile, incentivare le tensioni positive, le energie
impiegate ed i talenti nascosti di cui Gela sempre stata ricca.
Avv. Angelo Fasulo
Sindaco di Gela
LEGGENDA
Leggenda viene da lontano, da un altro tempo, da un altro luogo, non solo della
fisica, ma anche della metafisica, non solo del reale, ma anche del fantastico, insomma, dal
mito, dal sogno, dalla poesia, dallo spirito visionario, in cui tutto lieto, tutto possibile,
compreso limpossibile.
La nostra terra impastata di tutte queste cose, che poi hanno generato una storia singolare,
fatta di ascensioni e apoteosi e di repentine cadute, ma sempre tra le grandi madri di cultura, di
stile e di civilt, sempre tra nomi e lacrime, tra numi fondatori di linguaggio, come Empedocle
filosofo, Archestrato esteta, Archimede sapiente, Caronda Giurista, Timeo poeta e Diodoro
narratore di eventi. E cos non ha mai smesso dessere, uni fatti e uni misfatti, capaci di Vespro
e di grandi delitti, sempre dingegno supremo, fosse esso Antonello oppure Juvarra, sempre
pensante, in piedi pronta a cogliere, lalito dei venti, fino ad arrivare al segno del tempo
presente, al brulichio di tanti Mattia Pascal, usciti dalla penna di Pirandello, preceduti dai vinti,
in realt vincitori, di Verga, ai lastricati di vicer e gattopardi, raschiati al sole da Renato
Guttuso, dilatati da Migneco, immortalati dalle sagome gentili di Greco da quelle ruvide di
Messina, da quelle grezze di Mazzullo, tra tante e tante cose, che accadono e altri che i media e
lo spettacolo, fanno immaginare, anche se non sono mai avvenute e non avverranno mai. Sono
le nuove leggende, metropolitane secondo alcuni, alienazioni secondo altri, mentre si
consuma laria, si consuma il paesaggio. E come se dalla magia si passasse alloccultismo, in
maniera repentina, trasformando la luce in ombra, saltando tutti i successivi passaggi che
compongono la trasformazione, passando attraverso sfumature che sono segni di civilt, di
concezione del mondo.
In terra siciliana, vige la contaminazione tra classico e innovativo come in tante altre
situazioni, ma con delle specificit che connotano una scuola che attinge ad una luce
particolare, ad una concezione delleros, per determinare premesse o conseguenze che
hanno una individualit collettiva che lirium, che stile, nel senso che un sentire comune
che si appropria di tutto quanto nellaria e nelle cose, dellinvisibile e del visibile, per farne il
proprio oro, la propria favola, ma anche la propria commedia e la propria tragedia, in un
cerchio di perimetro, che segno e disegno, ma che nella propria area contiene le
architetture di psicologie del conflitto, che sono teatro, che sono rappresentazione, che sono
le risultanti di una differenza fatta casualit.
Una nuova magia, nasce, una nuova, inudita, leggenda, simile a quelle che vengono dai
fluttuanti racconti di magi viaggiatori, ogni volta diversi, che uno spirito, una mente, un cuore,
concepisce, tradisce lordinario ed il petulante e si dispone ad un nuovo inizio, poco
curandosi, dessere per forza originale, ma orientando lo sguardo verso linvenzione del
bello imperfetto, di quello a cui manca qualcosa, o tanto, per essere larte, una
trasformazione del tutto invisibile che prende i tratti del visibile. Ad ogni giorno, la propria
pena, ad ogni giorno la propria infinita gioia, di nascere e di vivere, come se in nessun altro
modo fosse possibile, se non trasformando lordinario in straordinario, la discesa in salita,
ma anche la salita in discesa, facendo con le mani e con la testa, un altro mondo avvolto
nellatmosfera dellassoluto, ma totalmente umano.
elenco artisti
TAVOLE
Dario Agati
Filippa Antinoro
Rosi Antinoro
Salvo Barone
Marco Bunetto
Desideria Burgio
Sandro Bracchitta
Simona Cavaglieri
Giovanni Chiaramonte
Giuseppe Colombo
Giuseppe Diara
Angelo Di Quattro
Giovanni Iudice
Andrea Lanzafame
Giovanna Lentini
Giovanni Lissandrello
Gualtiero Lo Curto
Daria Musso
Michele Principato
Floriana Rampanti
Francesco Rinzivillo
Giacomo Rizzo
Francesco Savatta
Elisa Vicari
2013
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