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EMERGENZA SANITARIA
ARES 118
!i
DELIBERAZIONE
N.
31 8
DEL
1 4 NOV. 2014
Struttura proponente:
Codice settore proponente:
:\1
\'\
.FAVOREVOIB
Firma
Data
~vo~J\-h
Data)~
L~ - ior~
il
Il Dirigente addetto al controllo del budget, con la sottoscrizione del presente atto, attesta che lo stesso non comporta scostamenti
sfavorevoli rispetto al budget economico.
Voce del conto economico su cui si imputa la spesa:
Registrazione n
del
Data
Il Dirigente e/o il Responsabile del procedimento, con la sottoscrizione del presente atto, a seguito dell'istruttoria effettuata,
attestano che l'atto legittimo nella forma e nella sostanza ed utile per il servizio pubblico.
Responsabile del Procedimento:
Firma
Data
Il Dirigente:
Firma
Data
.1 4 NOV. 2014
Deliberazione n.
31 8
-pag.
del
,l.
IL DIRETTORE GENERALE
la deliberazione 1 febbraio 2014, n. 1, con la quale stato preso atto della
VISTA
nomina di Direttore Generale di questa Azienda, per anni tre, della Dott.ssa Maria Paola Corradi,
effettuata dalla Regione Lazio con Decreto del Presidente n. T00022 del 30 gennaio 2014;
la Legge Regionale 3 agosto 2004, n. 9, istitutiva dell' Azienda Regionale
VISTA
VISTI
VISTO
il quale si proceduto all'adozione delle Linee Guida per il Piano Strategico Aziendale, che
statuisce al punto 2. c) "i Direttore Generali trasmettono le proposte di Piano Strategico alla
Regione, per la relativa approvazione, entro il termine del 15 ottobre 2014";
VISTI
la nota e-mail 8 ottobre 2014, con la quale il Dirigente dell'Area Giuridico Normati-
va, Istituzionale e di Interfaccia con l'Avvocatura Regionale ha comunicato la proroga della data di
scadenza prevista, tra l'altro, per l'adozione del Piano Strategico al 15 novembre 2014, richiedendo
entro il termine del 15 ottobre 2014 - per ci che concerne i piani strategici - l'inoltro dei soli principi cardine;
il Decreto del Commissario ad acta 15 ottobre 2014, n. 331, di formalizzazione del
differimento dei termini di presentazione, tra l'altro, del Piano Strategico, preannunciato con la mail
di cui alla precedente alinea;
DATO ATTO
che con nota prot. n. 7179/2014 del 15 ottobre 2014 questa Azienda ha
2013/2015~1
Deliberazione n.
ATTESO
31 8
t 1 4 NOV. 'afl
del' 1 4 NOV. ~. ~
f
pag. )
Direzione;
SENTITO
CONSULTATE
DELIBERA
con il parere favorevole del Direttore Sanitario e del Direttore Amministrativo, riportati in frontespizio,
di adottare il Piano Strategico 2014-2016 dell'Azienda Regionale Emergenza Sanitaria ARES 118, che si allega come parte integrante e che si intende integralmente riportato (doc. n. 1);
di trasmettere il presente provvedimento alla Regione Lazio - Direzione Regionale Salute e
Integrazione Sociosanitaria, Area Giuridico Normativa, Istituzionale e di Interfaccia con
l'Avvocatura Regionale, per la relativa approvazione;
di dichiarare il presente provvedimento immediatamente esecutivo;
di pubblicare la presente deliberazione all'Albo Aziendale nei modi previsti dall'art. 31 della
L.R. n. 45196.
La presente deliberazione composta da n. S 3 pagine, di cui n. 1 allegato.
IL DIRETTORE GENERALE
Dott.ssa. M~
ARES
118
PIANO STRATEGICO
TRIENNALE
2014-2016
ARES 118
AZIENDA REGIONALE EMERGENZA SANITARIA
DIREZIONE GENERALE
Sommario
Introduzione.................................................................................................................................... 2
Premessa .......................................................................................................................................... 3
Introduzione
L'attuale Direzione Generale si insediata in data 02.02.2014 ed ha subito avviato
una ricognizione che evidenziasse gli assetti organizzativi in essere, la funzionalit ed
efficienza dei vari processi aziendali, le risorse umane, tecnologiche e strutturali a
disposizione, le criticit presenti nonch i punti di forza e le aree di miglioramento, in altre
parole ha cercato di definire lo stato di salute dell'Azienda.
Nei mesi successivi si dato anche avvio all'analisi dei possibili scenari aziendali in
relazione al recepimento degli indirizzi programmatici regionali quali i programmi operativi
2013-20 I S, il nuovo assetto della rete ospedaliera e gli obiettivi stabiliti dalla regionale Lazio
per le Aziende Sanitarie.
Tale percorso si poi concretizzato nella redazione di due importantissimi
documenti programmatori quali la redazione del nuovo Atto Aziendale e quella del Piano
Strategico Aziendale 2014-2016 mediante i quali si proceduto alla formulazione della
nuova vision (idee di sviluppo e di cambiamento), oltre all'ipotesi di soluzione per le
problematiche correnti, peraltro presenti in qualunque sistema organizzativo.
Per garantire la continuit delle azioni e la loro coerenza con gli obiettivi di
sviluppo individuati dalla Direzione Generale, con il presente Piano sono stati definiti gli
obiettivi triennali dell'Azienda da declinare nei diversi anni attraverso specifici documenti di
programmazione annuale ed il processo di budget.
Sar, peraltro, necessario sottoporre il presente documento strategico ad annuali
revisioni
ed
aggiornamenti,
suggeriti
dall'analisi
dell'andamento dell'Azienda
e dai
Premessa
Il Piano Strategico Triennale 2014-2016 rappresenta lo strumento programmatico
e di pianificazione aziendale, nel quale, partendo dai dati dell'attivit svolta, dai risultati
raggiunti, dagli obiettivi da perseguire, dalle risorse assegnate e da assegnare, dagli ambiti
di sviluppo aziendali sono stati definiti gli obiettivi strategici dell'Azienda di medio e lungo
termine, individuando gli strumenti per la loro realizzazione e per il loro monitoraggio.
Tale Piano rappresenta lo strumento attuativo dell'Azienda Regionale Emergenza
Sanitaria I 18 rispetto agli indirizzi programmatori regionali ed stato redatto in conformit
al O.CA n. 251 del 30 luglio 2014 inerente !'"Adozione delle linee guida per il Piano
Strategico Triennale 2014-2016" nonch del O.CA n. 368 del 31ottobre2014.
Tale documento costituisce lo strumento per definire le finalit, gli indirizzi, gli
obiettivi dell'attivit e individuare le azioni programmatiche conseguenti in modo:
>>>-
>>-
per i diversi ambiti aziendali, in linea con quanto previsto dagli indirizzi programmatori
regionali, che richiedono di definire uno strumento di governo unitario in grado di garantire
la coerenza tra programmazione, sistema delle responsabilit, allocazione delle risorse e
misurabilit delle performance, anche in conformit agli obiettivi definiti attraverso il
processo di budgeting, assegnati alle singole articolazioni organizzative dell'Azienda con
l'indicazione di specifici indicatori che ne consentano un monitoraggio periodico al fine di
garantire il loro raggiungimento.
dell'infrastruttura tecnologica aziendale (in termini sia di l.C.T. sia di tecnologie sanitarie sia
di mezzi di soccorso), che ha reso impossibile procedere ad una valorizzazione di dettaglio
nella elaborazione delle tabelle economiche e, quindi, del loro impatto sui bilanci di
previsione aziendali del triennio. Infatti allo stato attuale non possibile fare previsioni
realistiche circa i volumi di attivit che le nuove linee andranno a comportare n stimare
compiutamente i costi che ne deriveranno. Inoltre evidente che inevitabilmente i futuri
bilanci di previsione dell'Azienda dovranno necessariamente tenere conto dell'impatto che
le attivit di cui sopra comporteranno in termini di costi emergenti, i quali per dovranno
trovare compensazione in ambito regionali, in quanto il passaggio alla competenza di ARES
I 18 di queste attivit, attualmente garantite in proprio da ciascuna azienda sanitaria
regionale, dovr comportare presso ciascuna di essa la cessazione di tali costi direttamente
connessi ed il trasferimento delle relative risorse presso ARES I 18.
In considerazione di quanto sopra argomentato fisiologico ipotizzare che il
presente piano venga sottoposto ad un aggiornamento per tutte quelle parti che allo stato
attuale non si potuto approfondire e dettagliare, in quanto propedeuticamente
necessario chiarire, in collaborazione con le altre Aziende Sanitarie regionali, i volumi di
attivit e l'entit delle risorse economiche da transitare ad ARES 118.
CAPOI
PRESENTAZIONE DELL'AZIENDA
MISSION
L:Azienda ARES
continuit assistenziale.
Nell'esercizio delle suddette linee di attivit, l'ARES I 18 tende ad assicurare
Livelli Essenziali dell'Assistenza-LEA della risposta all'emergenza sanitaria, qui di seguito
indicati:
omogeneit dell'organizzazione dei soccorsi;
omogeneit del risultato del soccorso rispetto ai tempi di intervento;
omogeneit del risultato del soccorso rispetto alle condizioni cliniche del
paziente.
VISION
al
centro
delle
Reti
della
Continuit
fianco
sociale nel quale deve svolgere il suo compito istituzionale, che ne costituisce, come gi
riferito, la "mission".
L'ARES I 18 si propone di assicurare ai cittadini una risposta territoriale all'allarme
sanitario che risponda alle seguenti caratteristiche di operativit:
omogeneit di organizzazione, tempi di intervento e risultato in relazione
alle condizioni cliniche;
tempestivit;
affidabilit;
essenzialit;
adeguatezza;
flessibilit;
umanit;
integrazione operativa.
L'ARES 118 ritiene di perseguire le suddette caratteristiche di attivit attraverso
l'applicazione del Codice Etico, adottato gi dall'anno 2007:
Arrivare prima degli altri
Operare con umanit
Comprendere il dolore degli altri
Rispettare il paziente e i suoi familiari
Tranquillizzare con la corretta informazione
La criticit delle situazioni non deve far venire meno il rapporto di umanizzazione,
sempre alla base delle azioni da compiere.
AMBITO TERRITORIALE
E DATI
DI ATTIVIT
con
Lazio, suddiviso
operativamente nelle province di Roma, Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo, per un totale di
378 comuni, ed occupa una superficie di circa 17.232 Kmq di cui 54% caratterizzati da zone
collinari, il 26% da zone montuose ed il restante 20% da pianure. Con 1.287,4 kml, il
comune di Roma, risulta il pi esteso d'Italia e rappresenta ben lo 0,4% dell'intero territorio
nazionale (fonte ISTAT) e su di esso insiste circa il 7,4% della popolazione totale.
Il litorale, bagnato dal Mar Tirreno, caratterizzato da costa rocciosa e spiaggia, si
sviluppa per quasi 340 Km fra la foce del fiume Garigliano al confine con la Campania e la
foce del fiume Chiarone al confine con la Toscana. Il Tevere, terzo fiume d'Italia per
lunghezza, il fiume principale della Regione.
L:infrastruttura ferroviaria, con alta densit di traffico, si estende per 1.21 I Km con
163 stazioni classificate in: "linee fondamentali"
collegamento con le principali citt italiane); "linee complementari" (355 Km con minore
densit di traffico) e "linee di nodo" (232 Km all'interno di grandi zone di scambio e
collegamento tra linee fondamentali e complementari
metropolitane).
La rete stradale regionale estesa per un totale di 9.639 Km (fonte ACI) vede la
presenza di 473 km di autostrade (Autostrada del Sole, Grande raccordo anulare, RomaCivitavecchia, Roma-Fiumicino, Roma-Teramo) a cui vanno aggiunte le strade consolari.
A livello regionale inoltre presente, nel comune di Fiumicino, l'aeroporto
intercontinentale "Leonardo da Vinci" con un traffico di 36,2 milioni di passeggeri nel 2013
che lo classifica come primo scalo nazionale e settimo aeroporto d'Europa per passeggeri
complessivi.Assieme all'Aeroporto "Giovanni Battista Pastine" di Ciampino, forma il sistema
aereoportuale di Roma con circa 42 milioni e mezzo di passeggeri annui (2011).
La Regione Lazio altres dotata di tre porti principali (Civitavecchia, Fiumicino e
Gaeta). Il Porto di Civitavecchia un porto multifunzionale, diviso in un' area dedicata al
turismo, al diportismo ed alle crociere ed un'area per i traffici commerciali, la pesca e il
cabotaggio. Negli ultimi anni sono cresciuti i servizi cabotieri (Autostrade del Mare), cio
servizi di linea dedicati al trasporto di passeggeri e merci su rotte del Mediterraneo. Nel
20 I I il porto di Civitavecchia diventato il primo Porto crocieristico del Mediterraneo con
circa 2,6 milioni di passeggeri.
Per quanto attiene la popolazione di riferimento, secondo fonte ISTAT, il dato della
popolazione residente della regione Lazio di circa 5.800.000 di abitanti (Fonte ISTAT).
Inoltre, doveroso rappresentare che, accanto ai residenti, si aggiunge la
popolazione che a vario titolo transita nella regione e nella citt di Roma in primis, ove
necessario conteggiare la presenza turistica (determinata in via approssimativa in una
popolazione equivalente/giorno pari a circa I 55.000 unit), studenti fuori sede dei sei atenei
romani, la collocazione delle amministrazioni e organi centrali dello Stato e delle
rappresentanze diplomatiche degli stati esteri (dr. tabella seguente).
POPOLAZIONE
ESTENSIONE KMQ
DENSITA ABITATIVA
POP/KMQ
fu~!Jf!!~fl!ttft!~
235,n
92,44
152,0S
In particolare si sottolinea che, come facilmente si evince dalla lettura della tabella
soprastante, sulla citt e sulla Provincia di Roma insiste quasi il 75% dell'intera popolazione
della Regione Lazio a fronte di una superfce pari al 31 % del totale.
Il sistema di Emergenza-Urgenza extraospedaliero pertanto articolato in Unit di
Soccorso di Emergenza-Urgenza Sanitaria, a valenza provinciale, che a loro volta si
articolano in una rete territoriale costituita da postazioni, la cui ubicazione viene
determinata in funzione della densit abitativa, della rete stradale e della rete ospedaliera.
Pertanto l'ubicazione delle postazioni frutto di un processo dinamico che si pone come
obiettivo il rispetto della tempistica di arrivo dei mezzi al punto di soccorso, ovvero 8
minuti nelle aree urbane e 20 minuti nelle aree come indicato dalle Linee Guida della
Conferenza Stato Regioni del 1996.
Si riportano di seguito alcuni dati di struttura dell'Azienda ARES 118, nonch i dati
di attivit relativi all'anno 2013.
AM
MSA
MSB
TOTALE
CHIAMATE
TOTALI
IO
CHIAMATE
ENTRANTI
ATTIVIT DI SOCCORSO
PROVINCIA
SOCCORSI
MISSIONI
11
MISSIONI
Per quanto attiene le risorse umane in dotazione all'Azienda ARES I 18, si riporta
di seguito una tabella riassuntiva della situazione al 31.12.2013:
PERSONALE AL 31 DICEMBRE 2013 SUDDIVISO PER RUOLO ETIPOLOGIA CONTRATTO
ttN~10
'lt.&ll:t&M~
92
EXAtrr!1C...
',,
778
16
1727
27
'
9
1'0'f'AU
94
I
794
. 874
1763
BILANCIO DI
ESERCIZIO 2013
VALORE DELLA PRODUZIONE
Contributi in e/esercizio
Rettifica contributi e/esercizio per
destinazione ad investimenti
Utilizzo fondi per quote inutilizzate
contributi vincolati di esercizi precedenti
Ricavi per prestazioni sanitarie e
sociosanitarie a rilevanza sanitaria
Concorsi, recuperi e rimborsi
Compartecipazione alla spesa per
prestazioni sanitarie (Ticket)
Quota contributi e/capitale imputata
all'esercizio
Incrementi delle immobilizzazioni per
lavori interni
Altri ricavi e proventi
BUDGET
CONCORDATO 2014
146.074.446, 16
140.717.275,02
-314.737,92
144.426.256,80
0,00
0,00
3.410.474,38
2.736.940,25
739.236,84
0,00
43.349,80
1.467.118,11
1.467.118,11
0,00
0,00
55.079,73
85.036,81
140. 700.000,00
-606.188, 17
0,00
2.144.792,62
....
...,..
~
~,.
............f'UQk> .. . . .
12
62.333.662,20
65.447.953,42
1.859.507,69
1.950.000,00
316.520,06
786.051,00
55.087.481,60
55.490.762,03
162.829,45
119.125,25
37.760.789,26
37.106.426,93
4.253.164,76
3.986.960,79
790.024,65
842.593,53
429.298,41
429.298,41
1.382.094,69
1.382.094,69
7.312,02
7.312,02
98.521,52
98.521,52
0,00
0,00
151.321,48
0,00
Accantonamenti delt'eserc1%1o
550.259,12
506.779,44
-21.253.1 33,37
-26.15 7.999,54
-156.499,82
56.691,28
0,00
0,00
-1.686. 728,07
0,00
-23.096.361,26
-26.1o1.308,26
IRAP
6.602.567,49
6.201.566,55
IRES
322,17
9.236,30
RISULTATO D'ESERCIZIO
0,00
0,00
-29.699.250,92
-3 2.3 12. I I I , I I
BILANCIO DI
ESERCIZIO 2013
BI
B2
83
B4
BUDGET
CONCORDATO 2014
97.930.140
97.364.000
172.001
175.263
14.208.745
13.508.904
450.109
450.109
113.462.575
I 12.005.055
Cl
MEDICINA DI BASE
2.857.880
2.858.000
C3.4
48.557.315
53.000.000
51.415.194,62
55.858.000,00
164.877.769
167.863.055
13
ANALISI DI CONTESTO
L'ARES
normativi, economici
3.
14
O.CA n. 247 del 25 luglio 2014 inerente !"'Adozione della nuova edizione dei
Programmi Operativi 2013-2015 a salvaguardia degli obiettivi strategici di rientro
dai disavanzi sanitari della regione Lazio".
O.CA n. 259 del 6 agosto 2014 inerente !"'Approvazione dell'Atto di Indirizzo per
l'adozione dell'atto di autonomia aziendale delle Aziende Sanitarie della regione
Lazio".
Obiettivi aziendali assegnati con D.C.A. n. 148 del 29 aprile 2014 inerente la
"Definizione, ai sensi dell'articolo 3 bis, comma 5, del d.lgs. 30 dicembre 1992, n.
502, dei criteri generali e delle procedure per la valutazione dell'attivit dei
Direttori Generali delle Aziende del Servizio Sanitario Regionale e assegnazione
degli obiettivi per l'anno 2014".
aggiuntiva che rappresentato dalla precaria e difficile situazione complessiva aziendale, con
la quale inevitabilmente chiamata a fare i conti l'attuale Direzione Strategica.
Occorre preliminarmente partire dalla attuale configurazione di Ares I 18, che pur
nascendo
dalla
incorporazione
in
un'unica
azienda
delle
attivit
di
soccorso
precedentemente gestite a livello di singole ASL e, sebbene siano passati quasi I O anni dalla
15
sua
costituzione,
presenta
ad
oggi
ancora
una
non
completa
integrazione
economico-finanziaria
con
contabilit
separata
all'interno
del
bilancio
dell'azienda, nell'ambito delle risorse assegnate" (dr. pag 43 BUR Lazio del 20/10/2006 nel
quale stato a suo tempo pubblicato l'atto aziendale). Appare di tutta evidenza che l'attivit
amministrativa,
pur non
costituendo il
"core" dell'Azienda si
16
CAPO Il
STRATEGIE DI SVILUPPO AZIENDALE
Le linee di sviluppo e gli obiettivi che l'ARES 118 intende perseguire nel corso del
triennio 2014-2016, e che di seguito vengono esplicitati, racchiudono in s sia istanze di
ordine istituzionale (obiettivi istituzionali che discendono dagli indirizzi programmatori
regionali, programmi operativi 2013-20 I 5, riorganizzazione della rete ospedaliera, obiettivi
di mandato del Direttore Generale), sia istanze di ordine strategico aziendale (obiettivi
strategici che tendono a favorire lo sviluppo di aree e linee di attivit aziendali che si
ritengono strategiche al fine dell'assolvimento della mission aziendale).
Tali obiettivi saranno assegnati ai Responsabili di articolazioni organizzative
mediante il processo annuale di negoziazione di budget secondo il classico ciclo che
prevede le seguenti fasi:
- definizione ed assegnazione degli obiettivi, dei valori attesi e degli indicatori;
- collegamento tra obiettivi e allocazione delle risorse;
-monitoraggio degli scostamenti ed adozione di interventi correttivi;
- misurazione delle performance organizzative;
- rendicontazione dei risultati
raggiunti agli
organi di
indirizzo politico-
17
GOVERNANCE SANITARIA
a. Riduzione del numero Centrali Operative (C.O.) attraverso la soppressione
della C.O. Regionale e l'accorpamento delle C.O. di Roma Capitale e Roma
Provincia e di Rieti e Viterbo. Tale passaggio previsto dai Programmi Operativi
2013-2015 sulla scorta degli standard stabiliti dal documento della Conferenza
Stato-Regioni del 5 agosto 2014 inerente la "Definizione degli standard
qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all'assistenza ospedaliera"
che sanciscono la presenza di una C.O. 118 per bacini di popolazione uguali o
superiori a 600.000 abitanti. Tale riduzione connessa soprattutto con
l'obiettivo di contenere i costi di gestione degli apparati tecnologici, che cos
vengono concentrati su un numero inferiore di siti e che, soprattutto, rendono
possibile assicurare una migliore operativit e funzionalit tecnologica.
b. Riorganizzazione e rimodulazione del modello operativo per la gestione
dell'emergenza territoriale extra-ospedaliera in funzione:
dei nuovi assetti della rete dell'emergenza regionale nonch delle reti di
patologia tempo-dipendenti, in modo che la dislocazione territoriale dei
mezzi di soccorso sia quantitativamente e qualitativamente adeguata e
rispondente in termini di risposta tempestiva, efficace ed appropriata alle
richieste di soccorso da soddisfare;
del rispetto degli standard previsti dal documento della Conferenza
Stato-Regioni del 5 agosto 2014 che ha fissato gli standard relativi alla
determinazione del numero di mezzi di soccorso avanzato, con
individuazione per ciascuna centrale operativa del numero di questi ultimi
e di mezzi di soccorso di base da assegnare, definendone il numero
minimo ed ottimizzando il rapporto tra il loro numero, dislocazione,
sviluppo delle rete viaria e densit della popolazione servita.
della distribuzione delle varie tipologie di mezzi di soccorso nell'ambito
territoriale di ciascuna C.O. realizzando un completa integrazione degli
stessi in modo da garantire l'arrivo sul luogo del soccorso del mezzo pi
appropriato al codice di gravit assegnato al caso anche mediante il
ricorso a procedure di rendez-vous con i mezzi medicalizzati, in accordo
con quanto previsto dalla normativa vigente in termini di composizione
degli equipaggi dei mezzi di soccorso e delle tempi di percorrenza
previsti;
18
d.
comunitarie in materia, adottando il modello del call center laico. E' evidente che
per la sua realizzazione sar indispensabile l'adeguamento delle infrastrutture
tecnologiche (in questo ambito un elemento di facilitazione sar rappresentato dalla
riduzione del numero di centrali operative
I 18 su base regionale), ed il
f.
g.
19
che
dovrebbero
essere
acquisiti
nell'immediato
attraverso
la
pianificazione di un suo subentro nella gestione dei singoli contratti mediante cui
ciascuna A.S.L. o Azienda Ospedaliera regionale allo stato attuale gestisce in propria
tale tipologia di trasporti, con una dispersione e frammentazione delle risorse
utilizzate.
h.
Potenziamento della linea di attivit aziendale inerente la gestione dei grandi eventi,
che per numerosit e dimensioni assumono nella citt di Roma una notevole
rilevanza, che nessuna altra citt italiana chiamata a fronteggiare, e che
rappresentano da un lato una importante sfida organizzativa e dall'altro una
importante fonte di introito esterno per lAzienda non rientrando nelle attivit
remunerate a funzione dal S.S.R., in quanto attivit di protezione sanitaria e non di
soccorso.
i.
j.
k.
contempli
ruoli,
responsabilit,
risorse
impiegate,
20
SISTEMI
FLUSSI
INFORMATIVI,
SISTEMI
DI
TELE
nonch
del
tavolo
di
verifica
degli
adempimenti
connessi
GOVERNANCE AMMINISTRATIVA
Realizzazione ed attivazione dell'assetto organizzativo previsto nel nuovo atto
aziendale per quanto attiene gli ambiti amministrativi, la cui piena realizzazione consentir di
eliminare le criticit evidenziate in premessa e di perseguire gli obiettivi regionali di
competenza, in coerenza con le esigenze di omogeneizzazione e standardizzazione delle
procedure amministrative meglio descritte in precedenza, allo scopo di consentire un pi
elevato grado di raggiungimento degli obiettivi prefissati e pervenire alla certificazione delle
procedure amministrative, con particolare riguardo a quelle aventi riflessi sulla gestione del
bilancio. Nello specifico le azioni da perseguire sono le seguenti:
21
che
consentano
il
superamento
degli
stessi,
tagliando
processi
amministrativo/relazionali ridondanti.
amministrative di
supporto
alle centrali
operative
nell'ottica di
una
22
CAPO lii
TEMPISTICHE DI REALIZZAZIONE DEGLI OBIETTIVI
GOVERNANCE SANITARIA
(~~-o_a_E_TT~IV~O~~-)
...
(..:..>
.. )
. .... )
.....
Predisposizione di piano di
fattibiit che tenga ln
considerazione gli standard
previsti dalla nonnativa
nazionale e regionale
2015
Rldnlonedel11-o Oinnl
Operati.e i111cp,,....11one
Predsposlzione di specita>
documento relad1<> alla
clstrlbuzlone delle varie
afrer-
Ricognizione del'esistente
ed effettuazione studio di
fattiblit
Ricognizione dele
infrastrutture esistenti ai
fini di verifica dello stato
tecnologico dele Centrali
Operative in coerenza con
le ildicazioni ministeriali e
regionali
Riorganizzazione deUa
&encuale adeguamento
dele infrutruuure
-logiche e fonnazione
del personale ed ev-.ale
avvio progeuo in e - a
con le Indicazioni
miniMriilli e regionali
EweMulle adeguamento
del'esistente con
dele~
~efolllll!Zione
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Ricognizione ed analisi
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2016
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Riorganizzazione e
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Predisposizione di un
progetto di sviluppo con
quantificazione delle
risone umane e
tecnologiche
24
Predispotizione di un piano
di fmlblit con valutazione
dele risorse neceuarie
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GOVERNANCE SANITARIA
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Sistemi e flussi
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Effettuazione studio di
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GOVERNANCE AMMINISTRATIVA
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2015
Riorganizzazione e
rimodulazione dell'assetto
organizzativo
Progetto di riorganizzazione
del'assetto amministrativo
e recepinento nel nuovo
atto aziendale
26
2016
CAPO IV
SCHEDE DI VALORIZZAZIONE ECONOMICA DEGLI
INTERVENTI PREVISTI
Premessa
Giova
premettere
che
la
peculiare
natura
dell'attivit
posta
in
essere
istituzionalmente da ARES I 18 e gli interventi previsti dal presente piano strategico, anche
in attuazione dei Piani Operativi, rendono difficoltosa la declinazione degli stessi, al solo fine
della loro valorizzazione economica, con le modalit richieste dal O.CA n. 25I/2014.
Si sintetizzano, qui di seguito, le fattispecie cui ricondurre gli obiettivi e le
rispettive difficolt di definizione degli effetti economici degli stessi sul tendenziale.
I. Per alcuni obiettivi, gli interventi richiesti hanno natura squisitamente
organizzativa - si basano, cio, sulla progettazione di nuovi assetti di utilizzazione di risorse
che si trovano gi nella disponibilit dell'Azienda ed il cui costo, perci, grava gi sul bilancio
(interventi isocosto) -dr Grandi Eventi e Formazione.
2. Alcuni interventi riguardano investimenti finanziati, o meglio da finanziare, la cui
entit non allo stato conosciuta. L'utilizzo dei beni acquisiti in ragione di tali investimenti,
nell'impossibilit di prevedere nuove assunzioni di personale, attiene ad aspetti organizzativi,
o meglio ri-organizzativi - isocosto - per i quali si rimanda a quanto esposto sub I (dr
trasmissione E.C.G.).
3. Altri obiettivi coinvolgono ARES I 18 in progettazione di attivit le cui
caratteristiche non sono ancora del tutto definite. Tale assenza di definizione comporta, da
un lato, l'impossibilit di stabilire quali siano le risorse (interne o da acquisire) necessarie
all'implementazione delle attivit progettate, e dall'altro l'impossibilit di prevedere se ed in
che misura vi sar un impatto economico in variazione (v. attivazione numero unico
emergenza).
4. Per alcuni obiettivi, i costi da sostenere si riferiscono ad investimenti da
finanziarsi in conto capitale. Per questi, sono stati indicati costi presunti da sostenere, che
non trovano tuttavia corrispondenza nei valori riportati nello schema da compilare (v.
realizzazione nuove elisuperficie).
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Ipersonale in esubero:
nessun esubero. Il personale delle strutture accorpate transita ad altre linee di attivit
I costi per Il sistema informatico di supporto all'emergenza sanitaria sono attualmente sostenuti
dalla Regione (LAIT)
A carico ARES sono i costi di manutenzione degli apparati ed i sistemi di registrazione
La soppressione della e.o. Regionale e della Provincia di Roma non comporta minori costi per
ICT, in quanto a tale llvello l'accorpamento gi effettivo.
riduzione canoni telefonia fissa della centrale assorbita (circa 1.200 anno)
costi cessanti o emergenti
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trasmissione del tracciato ecg dall'ambulanza ai centri ospedalieri dotati di emodinamica Entro 31 maggio 2015 Viterbo
Entro 31 dicembre 2015 Rieti Frosinone Rom
personale in esubero:
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attivazione acquapendente costi manutenzione 13.000 annui
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2015
2015
2015
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gestione centralizzata dei trasporti di organi ed quipes (e pazienti) legati all'attivit trapiantologica
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costi di riorganizzazione I investimento e relative fonti: titolari le Aziende Sanitarie. Posslblllt di recupero di risorse attualmente non utlllzzablll
nell'attivit di soccorso in emeraenza
personale in esubero:
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Potenziamento della linea di attivit aziendale inerente la gestione dei grandi eventi
eventuale recupero personale non idoneo o proveniente dalla chiusura di centrali operative per
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Riorganizzazione della continuit assistenziale, con riduzione delle centrali dalle attuali 19 allo
standard previsto dall'Accordo Stato-Regioni 7 febbraio 2013, ed integrazione funzionale con le
attivit dell'Ares 118, con presa in carico anche della loro aestione.
Infrastrutture esistenti. Mezzi e personale tramite subentro nei rapporti di cui sono attualmente
titolari le Aziende Sanitarie. Posslblllt di recupero di risorse attualmente non utlllzzablll
nell'attlvlt di soccorso In emeraenza
personale in esubero:
E' prevista la ricollocazione del personale attualmente assegnato alla Centrale Operativa
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