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Silenzio, si uccide.

La mattanza siriana uscita dai nostri radar di avidi consumatori di notizie


perch troppo ripetitivo il quotidiano conteggio dei morti, perch troppo vani risultano gli appelli
della diplomazia internazionale, perch troppo palese la spaccatura che paralizza a vicenda
americani e russi, europei e cinesi. Una media di cento morti al giorno, secondo i ribelli? Pazienza,
prima o poi Assad cadr. Settecentomila pro!ughi entro la !ine dell"anno, secondo l"#$U?
Poveretti, manderemo aiuti, e intanto occupiamoci delle nostre urgenze.
$on la prima volta che lassuefazione prevale sui fiumi di sangue e sulle so!!erenze di massa,
accadde persino con il %ietnam, accade oggi con il &ongo, con il 'ali, con la Somalia, e al netto di
qualche ormai raro soprassalto di attenzione anche con l"(raq e con l"A!ghanistan. Perch non
dovrebbe succedere anche in Siria, quando abbiamo tante gatte da pelare in casa nostra? La risposta
che esiste una grande di!!erenza tra disattenzione e impotenza) la prima colpevole, ma la
seconda anche pericolosa.
Lo sanno tutti, al di l delle contrapposizioni e delle accuse, che la Siria una grande bomba a
orologeria. &he la guerra civile siriana pu* varcare i con!ini pi+ di quanto abbia gi !atto, pu* !ar
saltare i precari equilibri del Libano e coinvolgere (sraele, pu* minare la stabilit della monarchia
giordana, pu* complicare ulteriormente il dossier iraniano e quello curdo in ,urchia, pu* concedere
spazio sempre maggiore alle in!iltrazioni dei qaedisti e pesare su quel con!ronto tra !ratelli
musulmani e sala!iti che ormai la prima linea dei sussulti post-primavere. La Siria, insomma, pu*
mettere !uoco all"intero 'edio #riente, soprattutto se continuer a lungo una guerra che nessuna
delle due parti sembra in grado di vincere sul terreno.
Se anche non volessimo disturbare la nostra coscienza, dunque, dovremmo interrogare la nostra
ragione. ( massacri siriani non ci consentono di guardare dall"altra parte, ci incalzano con il loro
potenziale destabilizzatore, ci obbligano, o dovrebbero obbligarci, ad attuare quella atroce
distinzione che da sempre divide le carne!icine non contagiose da quelle che all"improvviso
possono entrarci in casa. $oi vorremmo che questa distinzione non esistesse, e l"#$U ha tentato di
cancellarla a!!ermando la .responsabilit di proteggere/ . 'a se il sangue non basta, guardiamo
pure agli interessi.
La 0ussia ne ha di cospicui, ma teme soprattutto una espansione 1ihadista nelle regioni islamiche
del &aucaso e !orse comincia a capire di essersi cacciata in un vicolo cieco con il suo appoggio a
2ashir al Assad. L"America teme anch"essa la presenza dei qaedisti, non vuole intervenire
3comunque non prima delle elezioni presidenziali4 , vorrebbe isolare l"(ran ma non a qualsiasi
prezzo. L"5gitto di 'ohammed 'orsi contro Assad ma anche contro un intervento esterno che
rischierebbe di !ar vincere i sala!iti al &airo. La &ina gioca le sue carte altrove, e segue la 0ussia
per pura convenienza tattica. La ,urchia !arebbe volentieri a meno del peso dei ri!ugiati e
dell"insidia ricorrente di un 6urdistan autonomo in caso di !rantumazione della Siria. L"5uropa, e
l"(talia pi+ di altri, si s!orzano di uni!icare le varie anime dei ribelli ma la via in salita.
,utti, in de!initiva, avrebbero interesse a negoziare un compromesso che !accia almeno !inire la
.guerra per procura/ che si nasconde 3male4 dietro il con!litto interno siriano. 7opotutto la distanza
che separa gli spettatori della carne!icina non incolmabile) americani e alleati 38rancia in
primissima linea4 vogliono che Assad se ne vada subito, russi e cinesi accettano che Assad se ne
vada ma al termine di un periodo transitorio.
5" stupe!acente che la diplomazia non riesca a !are il suo mestiere, che non ci sia una reale e ben
intenzionata ricerca di intese capaci di creare un !ronte unito della comunit internazionale. Uno
spazio dovrebbe esistere anche per l"(talia, vista la nostra !ermezza verso Assad e in parallelo i
nostri buoni rapporti con 'osca. &erto, questo non !arebbe automaticamente tacere le armi in Siria.
'a se la 0ussia premesse davvero su un Assad indebolito, e gli occidentali 3oltre al 9atar e
all"Arabia Saudita4 si !acessero sentire con i ribelli, !orse il plenipotenziario dell"#$U 2rahimi
verrebbe ascoltato anzich preso in giro. 8orse. 'a per !ermare quella atroce e quotidiana conta dei
morti che non ci emoziona pi+, bisognerebbe almeno provarci.
8ranco %enturini
!r.venturini:;ahoo.com

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