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Orango

di Raffaello Ugo
Capii di avere i piedi fuori dalle coperte. Erano freddi. Mi girai e cercai un punto pi caldo
nel letto.
Mai avuto i piedi cos freddi. Nessuna sensibilit nelle punte.
Mossi le gambe per riscaldarle facendo un po di attrito sulle lenzuola ma la situazione non
cambi di molto.
Ormai ero sveglio.
veglio e irritato.
birciai fuori dalle lenzuola.
Era ancora buio ed era domenica. !vevo aspettato la domenica per tutta la settimana. Ed
ero gi sveglio prima dellalba.
Cercai di intravedere le lancette dellorologio sul comodino senza cambiare posizione. "na
sembrava visibile ma# non riuscendo a vedere anc$e laltra# ogni ipotesi risultava inutile.
%ornai con la testa sotto le coperte per non perdere il tepore del letto. e non fosse stato
per i piedi mi sarei potuto# forse# riaddormentare. Ma &uella sensazione di disagio era
invadente.
Cercavo di non pensarci ma i piedi erano gelati. Mi sollevai. 'imasi seduto sul letto per
&ualc$e istante. (uardai la sveglia. Erano le &uatto e dieci. )erfetto# pensai. Mi ributtai gi.
Non avevo pi sonno. %irai su le gambe e cominciai a guardare in aria. (li occ$i
cominciavano a leggere le macc$ie di umidit del soffitto. !llungai la mano per
stropicciarmi i piedi. Non riuscivo nemmeno a sentirli.
Nessuna sensibilit.
)ensai di graffiarli per riattivare la circolazione ma le mie dita non trovarono alcunc$*.
palancai gli occ$i e mi sollevai di scatto. !ffondai le mani nel letto. Con un braccio buttai
di lato la coperta mentre accendevo la lampadina. !la luce improvvisa strizzai gli occ$i# ma
non abbastanza per non rendermi conto c$e non avevo pi i piedi. palancai gli occ$i e
scalciai incredulo.
Mi venne un convulso riso isterico.
Non avevo pi i piedi.
+uttai gi la coperta# il lenzuolo# guardai sbalordito il materasso. Niente. Mi aspettavo di
veder unenorme macc$ia di sangue# ma niente. Mi sporsi dal letto per cercare tra le
coperte in terra. (uardai in giro nella stanza come per rendermi conto. %ornai con gli occ$i
sui piedi,,. c$e non cerano.
Non cerano pi.
Esaminai i monc$erini delle gambe. %erminavano lisci e non cerano tracce di ferite o
irregolarit. Nessun segno di cicatrici# niente sangue.
-i# dove la sera precedente stavano i piedi# la pelle si ric$iudeva normalmente.
)er &uanto potesse essere normale &uello c$e vedevo.
Notai per c$e le gambe non mi dolevano.
olo &uella sensazione di freddo alle estremit.
Mi ricordai le storie dei militari rientrati dai g$iacci sovietici c$e dopo anni provavano
ancora sensazioni agli arti c$e non avevano pi.
.o avevo solo un po di freddo ai piedi.
Cominciavo anc$e ad abituarmici.
'iuscii a vedermi mentre mi guardavo le gambe seduto sul letto e mi trovai ridicolo.
"no dovrebbe urlare# pensai# piangere o c$iamare aiuto.
.o no.
tavo li a considerare il posto dove# fino a ieri sera# avevo i piedi.
Non ero nemmeno troppo spaventato. Certo# una grossa emozione iniziale ma#
complessivamente# si sarebbe potuto dire c$e lavevo presa bene.
apevo di persone c$e nel corso di un forte c$oc reagiscono in modo normale come se il
dramma fosse di &ualcun altro.
/altra parte se in &uel momento fossi sotto c$oc o no non cambiava molto la sostanza del
problema. Ero sorpreso# si# ma direi c$e la cosa cominciava piuttosto ad incuriosirmi.
Cominciai a ragionare freddamente sulla situazione.
.n fondo le gambe non mi dolevano. !nc$e la sensazione di freddo era molto meno
intensa.
Mi immaginai di avanzare pateticamente su stampelle.
0o sempre detestato gli invalidi con stampelle. %anti Enrico %oti senza gloria.
'idicoli.
/altra parte# trascinarsi sugli avambracci o peggio sulle mani 1# sicuramente# troppo
faticoso. -attrito del corpo per terra non mi avrebbe consentito c$e brevi tratti con lung$e
pause per riprendere fiato.
ulle ginocc$ia avevo provato da bambino e credo di non aver mai pi tentato
unesperienza cos dolorosa.
2orse utilizzando un piccolo pianale con ruote. %roppo scomodo per per salire e
scendere le scale della casa.
)ensai alle travi del soffitto.
"na volta buttata gi la leggera soletta# il soffitto era un intreccio di travi su tutta la
superficie della casa.
postarsi utilizzando le travi come rami3
.mmaginai c$e nemmeno i pavimenti sarebbero stati pi indispensabili. .n una casa dove
non si cammina# il pavimento 1 di troppo. )iano superiore e piano inferiore avrebbero
potuto diventare un unico spazio in cui muoversi.
Cerano dei lavori da fare# pensai# ma il tempo non mi sarebbe mancato# dora in avanti.
"n commesso viaggiatore senza piedi 1 una contraddizione in termini.
alutai mentalmente i colleg$i dellufficio# le bolle di accompagnamento# i clienti tignosi. .l
mio futuro era da un4altra parte. .l circo5 -avori su pareti di roccia a picco5 Esterni di
grattacieli in costruzione5
-avventura3
Mi venne in mente il 6meccano7 con cui giocavo da piccolo. Ora la mia casa avrebbe
potuto diventare un enorme meccano. Cercai di allungarmi fino alla tenda della finestra per
sollevarmi ma mi resi conto c$e lavrei semplicemente tirata gi.
%asselli inadatti per una tenda.
oprattutto nella mia nuova casa.
Non vedevo lora di cominciare.
Mi venne un dubbio.
2orse avrei potuto tenermi in e&uilibrio sui monc$erini.
2orse# con un po di pratica# sarei stato di nuovo in grado di camminare3
Mi sollevai sulle gambe. .n e&uilibrio cercai di valutare la fattibilit della cosa# dondolai#
ondeggiai e infine mi ribaltai nuovamente sul letto.
Meno male# pensai.
(uardai la stanza.
(li oggetti sembravano ac&uistare nuova vita. Cominciavo a vederli come prolung$e del
mio corpo. .mmaginavo di dondolarmi come un orango dalle travi del soffitto. i trattava di
procurasi un cacciavite# &ualc$e c$iodo e una diecina di metri di corda per cominciare a
modificare la struttura.
Mi rovesciai sulla pancia. Mi accorsi c$e sorridevo.
Erano anni c$e non mi sentivo cos bene.
orridevo e ridevo.
"na diecina di metri di corda3

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