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JUNE AHRENS

[Valeria Mantarano, June Aherens in Strong Women, catalogo della mostra, a cura di Maria Selene Sconci, Spazio
Sculpture Art di Margherita Serra, Matera 11 luglio - 4 settembre 2013, Edizioni Arti, Brescia, 2013, ISBN 978-88-
97724-16-2]
Il coraggio della fragilit. Ci che contraddistingue la poetica artistica della Ahrens da riscontrarsi proprio nella forza
di riuscire a mostrare il proprio mondo interiore, ricco di innumerevoli e contrastanti sfumature emozionali, attraverso
le sue sculture e installazioni.
Ad impreziosire tutto questo anche la sua espressa volont, un chiaro invito, ad una condivisione quasi totalizzante
della sua esperienza di artista e di vita.
Non un caso, quindi, la scelta di utilizzare nei suoi lavori materiali frangibili e consunti dal tempo e dalluomo e
convenzionalmente definiti di scarto, come vasi, specchi e bottiglie rotti che caratterizzano soprattutto le sue pi
recenti ricerche artistiche (la serie dei Broken Worlds).
O materiali pi effimeri e di uso quotidiano, come filtri di condizionatori daria, schiume, colle, carta, cotone, spilli e
chiodi con cui la Ahrens sperimenta e si sperimenta nel tentativo di reinventarsi e reinventare una realt altra, un mondo
alternativo.
Risulta immediata, dunque, una collocazione della sua figura in quel filone dellarte cosiddetta Povera sviluppatosi sul
finire degli anni 60, tentativo estremo di negare larte tradizionale soprattutto nella scelta dei materiali e nelle tecniche.
Da un punto di vista tecnico-esecutivo, le opere scultoree della Ahrens sono il frutto di un attento e rigoroso studio, di
sperimentazioni e di lavorii manuali complessi e di lunga durata.
Ne sono un chiaro esempio le quattro opere presenti in mostra realizzate nel 2007 e rientranti nella serie Todays
Tomorrow in cui la forma scultorea realizzata con filtri di condizionatori daria o in fibra di vetro e volutamente celata,
quasi si fonde con un immaginario senso pittorico soffuso e morbido reso attraverso lapplicazione di schiume, cotoni e
feltro. La Ahrens entra in contatto diretto con linterno dei materiali che utilizza, li tocca manualmente e con il suo
animo, li plasma e li rimodella trasponendovi la sua parte intima e arricchendo di significato, in tal modo, lopera che
realizza.
Ruolo importante assume anche il colore, un colore vibrante, che trova spazio dopo una produzione per lo pi
caratterizzata da colori pi neutrali come il bianco e il nero (la serie dei Revealed and Concealed).
Quella della Ahrens, dunque, una sorta di esperienza sensoriale che la coinvolge in prima persona nel momento in cui
simmerge nella materia, nellinvisibile della materia.
Una visione quasi trascendentale e metafisica che, privata dellesperienza emotiva ed intellettiva dello spettatore nel
momento in cui fruisce dellopera, non risponderebbe alle aspettative che la scultrice si pone e cio il riconoscere e il
risvegliare riflessioni e sentimenti che ella stessa vive ma che in realt sono universali.


Valeria Mantarano

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