SCRITTORI LAUTORE LUCANO E IL SUO RAPPORTO CON I LIBRI E CON LA VITA
Nigro, il militante della pagina scritta A lui il premio Rodi-Giuseppe Cassieri di ENRICA SIMONETTI S crivere? una fatica, ma anche un gioco con la vita. E forse il ro- manzo che non ho an- cora scritto questo, il libro di ci che ho vissuto. Lo dice Raffaele Nigro, abituato a guardarsi dentro e indietro, ma con lo sguardo che va oltre quellorizzonte immaginario che tutti ci ritagliamo. Oggi gli viene conferito a Rodi Garganico il Premio letterario intitolato a Giuseppe Cassieri per il suo romanzo Il Custode del museo delle cere (Rizzoli). E loccasione sembra adatta a riconsiderare gli anni pas- sati, le gioie e i dolori della vita da scrittore e giornalista (caporedattore Rai, collaboratore della Gazzetta dal 1987). nonch la lunga la militanza nella pagina scrit- ta, con il successo del volume I fuochi del Basento - che vinse il Supercam- piello - o di Mal- varosa (premi Mondello, Flaiano e Campiello). Ni- gro, nato a Melfi nel 1947, ha scritto di tutto: saggi, te- sti teatrali e sog- getti cinematogra- fici, nonch quin- dici romanzi tra- dotti indiverse lin- gue. Lunico libro ambientato tra Ba- ri e un impreci- sato sogno lette- rario proprio lultimo, Il Custode del museo delle cere che si svolge ap- punto in un fan- tomatico museo pieno di cere - me- tafora del tempo che passa? - im- maginato sul por- to, tra il lungoma- re e la citt vec- chia. Qui, un vec- chio socialista di- silluso prova a contagiare la vo- glia di impegno al nipote Amedeo, che lo accompagna in questo meravi- glioso viaggio tra i fantasmi della sto- ria: da Nazim Hi- kmet a Biancalancia, Cassiodoro, Giuseppe Schiavone, Carmelo Bene, Pierpaolo Pasolini e Leonardo Scia- scia, conunitinerario che spazia tra il coraggio e la letteratura, tra i libri e la vita. Nigro, perch quel museo delle cere da lei immaginato a Bari? Si trova in una Bari maleodorante e metafisica, una Bari kafkiana e serve a raccontare la fine delle civilt e la caducit delle idee, o meglio del modo in cui le si vive e le si in- carna. Un romanzo sulla fine degli ideali e sulla voglia di riacchiapparli. Ma vero che scrivere vuol dire - come diceva Bukowski - tirare fuori la morte dal taschino, scagliarla contro il muro e riprenderla al volo? Non so se scrivere sia solo un gioco con la morte, ma con la vita senzaltro lo e con la propria onest. Scrivere una fatica immane, perch richiede concentrazione, ricerca continua di una ragione di scrittura, rinnova- mento dei temi nel rispetto di una forma personale. Meglio scrivere libri o fare il gior- nalista? Meglio i libri. La cronaca un frammentismo tematico continuo. Un libro un fiume, un viaggio lungo in compagnia di fantasmi dei quali tu puoi decidere quando devono sparire o se gli tocca vincere o perdere. Perch tutto asservito a qualcosa che devi dimostrare, alla risposta che intendi dare a un interrogativo. Qual il libro che non ha scrit- to ancora? Il romanzo di ci che ho vissuto. O lo stravolgimen- to di questo rac- conto. Per raccon- tare a me stesso le ragioni per cui so- no qui e ho attra- versato questo ma- re di gioie e di in- felicit. Ma non credo che ce la fa- r e penso sempre pi che il libro che scriver lultima pagina di tutte quelle che ho gi scritto. Il libro so- no in realt i libri che hai prodotto. Qual i libro del- la sua vita, quel- lo che le ha in- segnato di pi? Non un solo ti- tolo. Tutto Dosto- jevskij, Cervantes, Petrarca, Ariosto, Pratolini e Dante. Oggi non li rileg- gerei, perch sono molto pigro, ma mi rendo conto che c una stagio- ne per ogni lettu- ra. Chi il suo let- tore? Un fantasma che non mi so fi- gurare. Per la verit non riesco a credere che qualcuno possa amare i miei libri. Poi ogni tanto mi capita di incontrare persone che hanno letto qualcosa. E mi stupisco. Sono per lo pi donne. Perch si legge sempre meno? Perch ci sono molti svaghi e perch manca leducazione alla let- tura da piccoli. Non leggono i genitori e i professori e non leggono i giovani. Oggi a volte manca anche ladozione di un romanzo a scuola. Ed un peccato perch i benefici della lettura, anche se spesso non sono immediati, sono a scadenza lunga e solo chi si copre gli occhi non riesce a vederli. REALT E FANTASIA QUANDO LE INVENZIONI RICALCANO I SOGNI. IN COREA SONO NATI PERSINO I SECONDINI ELETTRONICI Il motore del 2000 ha perso lautista Dalla Google car che si guida da sola alle moto volanti: Blade Runner siamo noi di SERGIO FORTIS I l motore del duemila / sar bello e lucente, cantava fin dal 1977 Lu- cio Dalla, su testi di Ro- berto Roversi, nellalbum Automo- bili. Eppure, nonostante ladozione di quel brano per lo spot di un nuovo modello, la previsione non torna. Il motore del 2014 sporco di olio lubrificante, rumoroso, inquinante e focolaio di inflazione a causa del caro carburanti. Le auto ibride non hanno ancora acquisito la debita diffusione. Il mondo entrato nel Duemila con un parco macchine da modernariato, quando non da sfa- sciacarrozze. Adesso, per, qualcosa di real- mente futuro c, in campo auto- mobilistico. Ecco la Google Car, che porta due passeggeri e si pilota da sola. La sua foto trionfa sulla rete e su tutti i media. Lhanno raffrontata ad una Cinquecento un po pi smussata e, naturalmente, avveni- rista. Deriva da un progetto che risale al 2009 ed ha subito un ro- daggio di ben millecinquecento chi- lometri sulle mitiche strade della Californa. Ne illustra le caratteri- stiche Chris Urmson, responsabile della realizzazione: Non c' pi vo- lante, acceleratore e freno. Lauto segue le istruzioni delle mappe e il radar laser da 70 mila dollari che monta sul tettuccio eviter ogni ostacolo. La Google Car il logico rimedio ad una tgragedia della civilt tec- nologica. Dichiara Urmson: Ogni anno, in incidenti dauto, muoiono 33 mila persone solo negli Stati Uniti. la prima causa di mortalit nella fascia tra 4 e 34 anni. Nel mondo le vittime sono un milione e duecentomila. E, con i cinesi e gli indiani che passano in massa dalle due alle quattro ruote, dallottava causa di morte diventer la quarta. Togliendo il volante dalle mani degli uomini contiamo di eliminare il 90 per cento degli incidenti. Faremo altri test in citt a Mountain View, di cui abbiamo mappe molto detta- gliate, a partire dalla fine dellanno. Poi ci allargheremo al resto della California, perch l la legge con- sente le driverless car. Pi cauto Nevio Di Giusto, am- ministratore delegato del Centro Ri- cerche FIAT: Per ora una so- luzione che manca delle infrastut- ture necessarie per renderla davvero operativa. I prototipi che vediamo circolare sono soggetti a vincoli ben precisi, non hanno ancora la pos- sibilit di interagire con il contesto circostante. Resta molta strada da fare, diventeranno realt solo quan- do tutte le parti di questa inno- vazione saranno disponibili, forse non prima di 20 anni. Comunque, il traffico non avviene soltanto su quattro, ma anche su due ruote. Ed ecco la moto volante Ae- ro-X, in fibra di carbonio composita, lunga quattro metri e mezzo e larga poco pidi due. Ha due grandi rotori in orizzontale che la fanno somi- gliare ai flyer di molta fantascienza degli ultimi decenni, soprattutto ai velivoli della serie Bonelli di Nathan Never. Le due eliche, una anteriore ed una posteriore, assicurano la spinta verticale. LAero-X va a ben- zina, spinta da una propulsione e tre rotori. Con il pieno ha unautonomia di unora e mezza. I collaudi del prototipo definitivo avverranno nel 2016. Dopodich, allinizio dellanno successivo, la moto volante sar in commercio a 62 mila Euro, equi- valenti a 85 mila dollari americani. I cieli del XXI secolo somiglieranno con due anni di anticipo a quelli di Blade Runner, che si svolge nel 2019? Mentre i satelliti, gli shuttle e le stazioni orbitanti affollano la stra- tosfera, a riprova del sostanziale consolidamento nellesplorazione cosmica, il futuro irrompe nella quo- tidianit terrestre. Bisognerebbe ca- povolgere il titolo del saggio di John Horgan La fine della scienza: forse la scienza deve ancora cominciare. Body scanner: un dispositivo che esamina corporalmente i passeggeri degli aeroporti, invadendo la pri- vacy nel segno della sicurezza. Come nel film Total Recall Atto di forza, di Paul Verhoeven (1990), dove si ipotizza che nel futuro il controllo divenga pervasivo, con i raggi X disseminati per le strade a scan- daglate tutti. Sempre sul versante dellordine pubblico, nelle prigioni della Corea del Sud, dal marzo 2012 sono stati introdotti dei robot-secondini che sembrano realizzati sul modello di Wall-E, il popolare ometto mecca- nico dei cartoni animati. Lauto- mazione aveva gi un ruolo spe- rimentale molto nevralgico nelle tor- rette robot realizzate della Samsung Techwine disseminate lungo la fron- tiera che separa dalla Corea del Nord. Per i robot-secondini si avuto uno stanziamento di oltre 600 mila Euro. Il prototipo stato rea- lizzato in collaborazione con il Fo- rum asiatico per gli istituti cor- rettivi, lIstituto di ricerca coreano per lelettronica e le telecomuni- cazioni ed il Ministero dellecono- mia della conoscenza. Si tratta di un dispositivo dallaltezza di un metro e cinquanta centimetri e dal peso di settanta chilogrammi. Vi sono im- piantate telecamere e sensori pro- grammati per riconoscere compor- tamenti a rischio ed atti di violenza, nelle cui eventualit si avverte il personale umano. Sia nel caso delle automobili senza pilota sia nelle misure elettroniche di sorveglianza, il fattore premi- nente resta quello del trasferire allintelligenza artificiale il compito di sostituirsi allazione umana. E il libero arbitrio? IL SAGGIO IN UN VOLUME LATERZIANO PASSATO E ATTUALIT A CONFRONTO Attenti alloligarchia quando si maschera da... democrazia Il dialogo Canfora-Zagrebelsky pensando alla Le Pen e a Grillo Il futuro adesso Tutti i figli di internet . Gli anni passano, il futuro an- che. Perch il tempo trascina se stesso e cambia di continuo il mo- do di prefigurarsi il domani. Il pre- sente si riflette nelle visioni avveni- riste, condizionandole. Ed oggi la velocit dei mutamenti ha subito unaccelerazione che ridisegna ad un ritmo convulso la mappa delle cose prossime venture, con una parafrasi del romanzo di Herbert George Wells The Shape of Thin- gs to Come. Apartire dal medesimo universo tecnologico, con prevalenza elet- tronica ed informatica, lassetto consolidato degli ultimi decenni. Internet evolve fulminea. Dallepo- ca delle chat si passa a quella dei social forum, di Second Life, di Twitter, che azzera MySpace e mi- naccia Facebook. I motori di ricerca vengono surclassati da Wikipedia. Ma la sfera informatica concreta surclassava quella immaginaria. Anzi, era gi vecchia. Gli attuali computer sono versioni pi avan- zate dellapparecchiatura concepi- ta da Alan Turing durante la secon- da guerra mondiale per decifrare i codici segreti tedeschi. Quanto a Internet, si tratta solo dellapplica- zione combinata di telefono e tele- visione, scoperte che hanno un se- colo di vita. I contatti via modemsi praticano da un pezzo tra centri go- vernativi e istituti di ricerca. Negli anni 70 le grandi aziende utilizza- vano gi il time sharing, tempo parziale. Laveva intuito WilliamGibson nel racconto Il continuumdi Ger- nsback, dal cognome del fondatore della prima moderna rivista di fan- tascienza, Amazing Stories, il cui numero iniziale apparve il 5 aprile 1926. Il protagonista intravede una realt alternativa in cui pare essersi realizzato il futuro asettico, dagli stili aerodinamici, previsto dalla fantascienza classica. [s. f. ] I 40 ANNI DEL FUMETTO A CATANIA IL SUO AUTORE SI RACCONTA: LO FECI PER TROVARMI UN LAVORO Il blu di Lupo Alberto? Nacque per un errore LUPOSOLITARIO Unimmagine del fumetto e (a destra) Guido Silvestri NESSUN PILOTA A BORDO Sembra una Cinquecentoe putrasportare due passeggeri: il progettorisale al 2009 Oggi la cerimonia Il suo romanzo ambientato a Bari Conil romanzoIl Custo- dedel museodellecere (Rizzoli 2013), RaffaeleNigro havintolasecondaedizione del premioRodi Garganico- GiuseppeCassieri, manife- stazioneindettadal Comune epatrocinatadal Presidente dellaRepubblicaGiorgioNa- politano. Lagiuriadel premiochevie- neassegnatooggi presso lIstitutoTecnicoM.Del Giudicedi Rodi) presiedu- tadallitalianistaSalvatore SilvanoNigroedcomposta tragli altri daMassimoOno- fri eAntonioMotta. Allace- rimoniasarpresentelauto- re. NIGRO Lo scrittore nato a Melfi C U LT U R A &S P E T TAC O L I D emocrazia e oligarchia so- no concetti sviluppati nellantica Grecia, solo in apparenza contrastanti. questo il leitmotiv del recente saggio La maschera democratica delloligar- chia (Laterza ed., 2014, pp. 134 ), che riprende ampliandolo il con- tenuto di un dialogo svoltosi nel arco di poco pi di un semestre tra To- rino, Bologna e Roma. Un dibattito avente come protagonisti uno storico e un giurista, Luciano Canfora (eme- rito dellUniversit di Bari) e Gu- stavo Zagrebelsky (emerito dellUni- versit di Torino), coordinati da Ge- minello Preterossi, ordinario di Fi- losofia del diritto e Storia delle dot- trine politiche nellUniversit di Sa- lerno. Lagile e fluente volume propone una riflessione su quello che sembra essere un trend ti- pico dellattuale si- stema politico: la prevalenza di una dimensione non pi orientata ad attuare sic et simpliciter la Costituzione con i valori fondanti della societ democratica ivi disegnati ma piuttosto a scioglie- re una tensione che sembra radicaliz- zarsi sempre pi tra la classe dirigente e i soggetti politici nuovi operanti con strumenti per la raccolta del consen- so non tradizionali e che cercano di in- tercettare la rabbia dei deboli e delle fa- sce sociali non rap- presentate. Le recenti elezioni europee offrono pi di una conferma a tale tendenza, pur senza stravolgere il quadro politico complessivo, che ri- mane saldo. Dal Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo allUkip di Nigel Farage, dal Front National di Marine le Pen al SYRIZA di Alexis Tsipras: soggetti politici tra loro distanti mil- le miglia, eppure uniti sotto la ban- diera dellantieuropeismo che si co- lora di lotta ai poteri forti e alle oligarchie economiche. Zagrebelsky rileva come il nostro sia un tempo in cui la democrazia fuori discussione, inducendo i nuovi oligarchi ad operare osservando le forme istituzionali per poter rag- giungere il potere. Un potere la cui stessa fisionomia appare oggi mutata rispetto al passato, risolvendosi ad avviso del giurista in un mix tra denaro e potere che si rinforzano tra loro. Tesi suggestiva e condivisibile, a patto che non si dimentichi, come ricorda Canfora, che il fenomeno tuttaltro che nuovo: gi nel mondo classico le oligarchie erano presenti, pur se camuffate da aristocrazie. In questo caso al governo dei pochi si sostituisce il governo dei migliori, dei pi bravi e preparati, dei pi competenti. La democrazia, insom- ma, da sempre concretamente in- sidiata in quella che dovrebbe essere la sua essenza di governo del po- polo. Non si pu convenire con Zagre- belsky quando afferma che, mentre in passato potere e denaro erano strumenti, ma non fini, essendo fun- zione della politica di volta in volta promuovere la cultura (si pensi al fenomeno del mecenatismo), sovver- tire o riequilibrare i conflitti di classe (dalla Rivoluzione francese a quella russa), costituire alleanze o dar vita a guerre di espansione ( il caso del colonialismo), muovere alla conquista di altri Paesi e alla ci- vilizzazione di altri popoli (da Roma a Napoleone, fino agli esempi tragici del ventesimo seco- lo), oggi il potere economico a scan- dire il tempo, con tutte le conseguen- ze del caso. A par- tire dalla delegitti- mazione degli Stati sovrani, governati di fatto da gruppi e potentati globali, il pi delle volte ed questo il dato pi pericoloso non fa- cilmente identifica- bili. Oggi, come sotto- linea il giurista pie- montese con unespressione co- lorita, il denaro investito al fine di produrre altro de- naro, come nellal- bero degli zecchini di Collodi, a non essere piunmezzo ma, per lappunto, un fine, generando un corto circuito cui non possibile sottrarsi. Mettendo da par- te ogni inutile pessimismo, tuttavia, possibile individuare strade al- ternative per ristabilire il primato della politica, traendo linfa proprio dalla riscoperta del mondo clas- sico: leunomia (il buongoverno) la vera posta in gioco, ad avviso del filologo barese. Nei dialoghi socratici considerato buon politico colui che conosce le buone regole della sua arte e la sa ben praticare, allo stesso modo del flautista che sa suonare bene il flauto. Ma, naturalmente, il buon go- verno va riempito di contenuti. Ed allora, per tornare al presente, il conflitto oggi tra politiche sociali e difesa dei privilegi individuali, ma anche pi in generale tra aper- tura mentale nei confronti delle di- seguaglianze ed omologazione. Anche lEuropa prossima ventura dovr suo malgrado misurarsi con questi interrogativi, facendo del- le scelte, in grado di ripristinare il primato della politica o, quanto me- no, ai governi nazionali di dettare la linea a prescindere dai grandi in- teressi economici e finanziari. LO STORICO Luciano Canfora IL GIURISTAG. Zagrebelsky DRONI PERSEMPRE La Google Car (sopra) e il secondino-robot; sotto il filmBlade Runner Vetrina FINE LETTERATO, ACUTOSAGGISTA Il Campiello alla carriera assegnato a Claudio Magris n AClaudioMagrisstatoassegna- toil PremioFondazioneIl Cam- pielloallacarriera. Loscrittoree intellettualetriestinoritireril ri- conoscimentoallaCerimoniadi premiazionedel vincitoredella 52/maedizionedel PremioCam- piello, il 13settembreallaFenicedi Venezia. Il nostrounomaggio sottolineaRobertoZuccatoad unapersonalitdi straordinario spessoreintellettualeeculturale. Fineletterato, autorevolecritico eacutosaggistacontinuaZucca- to-, ClaudioMagrisnonsolotra gli scrittori italiani contempora- nei pioriginali, marientraanche trai piillustri rappresentanti dellaletteraturaeuropea. Lesue operedi narrativasi contraddi- stinguonoperunostileraffinato, incui l'esteticadellaparolasi uni- sceinmodomagistraleallaprofon- ditdellariflessionesaggistica. MagrisnatoaTriestenel 1939. L amiafamiglia quel- latradueanimali che appartengono a spe- cie diverse. Quando si ama una persona per me ha po- chissima importanza di che colore abbia la pelle l'altro, anche un alieno potrebbe essere funzionale alla co- struzione di una famiglia. Questo il messaggio che conil suo personaggio vuole trasmettere Guido Silvestri, in arte Silver, il pap di Lupo Alberto, che ieri a Catania ha inaugurato una mostra che celebra i 40 anni del lupo innamorato della gallinella Marta. Credo moltissimo nella famiglia ha aggiunto Silvestri penso che sia una missione costruirsela, e ritengo che la famiglia non sia necessaria- mente quella tra un individuo di ses- so maschile e uno di sesso femmi- nile. Parlando con i giornalisti Sil- vestri raccontacheil suopersonaggio nato dalla sua necessit di inven- tarsi un lavoro. Eperch il lupo? Perch affascina anche in modo negativo da quando siamobambini. unanimalenel qua- lemi identificoparecchio, perchani- male sia solitario ma che sa darsi un equilibrio anche vivendo in branco. In questa condizione mi riconoscevo da giovane. Il pap di Lupo Alberto si ricono- scevanel suopersonaggio: Inrealti personaggi dei fumetti dice - non crescono mai. Lupo Alberto aveva al- lora 25 anni e io pi o meno avevo quell'et. Poi per me la condizione sociale cambiata, mi sono sposato grande, sono anche cambiati i rap- porti con la societ mentre Lupo Al- berto rimasto una specie di emar- ginatocheviveai confini dellasociet perch non vuole integrarsi per tutta unaseriedi motivi cheeranoi miei di quando avevo vent'anni. Ora non lo sono pi e non c' pi questo imme- diatoriconoscermi nel miopersonag- gio. Assomiglio di pi al personaggio di Enrico la talpa. Se Lupo Alberto si fosse sposato, si fosse integrato, oggi sarebbe Enrico la talpa. Silvestri raccontacheil coloreblu nato in maniera accidentale. Lupo Albertodicenatoinbiancoenero com'era di moda e le migliori strisce dellepoca erano in bianco e nero. Il suo successo ha voluto che gli fosse dedicata una copertina che per forza di cose doveva essere a colori. Allora non c'era il photoshop, si davano le indicazioni di colore in modo abba- stanza sommario. Evidentemente ho dato delle indicazioni unp confuse e mi sono trovato Lupo Alberto sulla copertinaconquestocoloremoltoim- probabile. E poi il flirt. L'idillio tra lupo Al- berto e la gallina Marta spiega poi Silvestri nato come una battuta. Nelle prime strisce succedeva che questo lupo entrava nel pollaio, ra- piva la gallina e quando il pubblico si aspettava che se la mangiasse i due si baciavano teneramente e lei diceva Alberto nonpossiamo continuare ad incontrarci cosi, una situazione molto borghese in un contesto cos selvaggio. Allafinequestoamoretrai due diventato il perno su cui si messa a ruotare tutta la saga della fattoria. [A. A. ]