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Sabato 14 giugno 2014 22 Sabato 14 giugno 2014 23

SCRITTORI LAUTORE LUCANO E IL SUO RAPPORTO CON I LIBRI E CON LA VITA


Nigro, il militante
della pagina scritta
A lui il premio Rodi-Giuseppe Cassieri
di ENRICA SIMONETTI
S
crivere? una fatica,
ma anche un gioco con
la vita. E forse il ro-
manzo che non ho an-
cora scritto questo, il libro di ci che
ho vissuto. Lo dice Raffaele Nigro,
abituato a guardarsi dentro e indietro,
ma con lo sguardo che va oltre
quellorizzonte immaginario che tutti
ci ritagliamo. Oggi gli viene conferito
a Rodi Garganico il Premio letterario
intitolato a Giuseppe Cassieri per il
suo romanzo Il Custode del museo delle
cere (Rizzoli). E loccasione sembra
adatta a riconsiderare gli anni pas-
sati, le gioie e i dolori della vita da
scrittore e giornalista (caporedattore
Rai, collaboratore della Gazzetta dal
1987). nonch la lunga la militanza
nella pagina scrit-
ta, con il successo
del volume I fuochi
del Basento - che
vinse il Supercam-
piello - o di Mal-
varosa (premi
Mondello, Flaiano
e Campiello). Ni-
gro, nato a Melfi
nel 1947, ha scritto
di tutto: saggi, te-
sti teatrali e sog-
getti cinematogra-
fici, nonch quin-
dici romanzi tra-
dotti indiverse lin-
gue.
Lunico libro
ambientato tra Ba-
ri e un impreci-
sato sogno lette-
rario proprio
lultimo, Il Custode
del museo delle cere
che si svolge ap-
punto in un fan-
tomatico museo
pieno di cere - me-
tafora del tempo
che passa? - im-
maginato sul por-
to, tra il lungoma-
re e la citt vec-
chia. Qui, un vec-
chio socialista di-
silluso prova a
contagiare la vo-
glia di impegno al
nipote Amedeo,
che lo accompagna
in questo meravi-
glioso viaggio tra i
fantasmi della sto-
ria: da Nazim Hi-
kmet a Biancalancia, Cassiodoro,
Giuseppe Schiavone, Carmelo Bene,
Pierpaolo Pasolini e Leonardo Scia-
scia, conunitinerario che spazia tra il
coraggio e la letteratura, tra i libri e la
vita.
Nigro, perch quel museo delle cere
da lei immaginato a Bari?
Si trova in una Bari maleodorante
e metafisica, una Bari kafkiana e
serve a raccontare la fine delle civilt
e la caducit delle idee, o meglio del
modo in cui le si vive e le si in-
carna.
Un romanzo sulla fine degli ideali e
sulla voglia di riacchiapparli. Ma
vero che scrivere vuol dire - come
diceva Bukowski - tirare fuori la
morte dal taschino, scagliarla contro
il muro e riprenderla al volo?
Non so se scrivere sia solo un gioco
con la morte, ma con la vita senzaltro
lo e con la propria onest. Scrivere
una fatica immane, perch richiede
concentrazione, ricerca continua di
una ragione di scrittura, rinnova-
mento dei temi nel rispetto di una
forma personale.
Meglio scrivere libri o fare il gior-
nalista?
Meglio i libri. La cronaca un
frammentismo tematico continuo. Un
libro un fiume, un viaggio lungo in
compagnia di fantasmi dei quali tu
puoi decidere quando devono sparire
o se gli tocca vincere o perdere.
Perch tutto asservito a qualcosa
che devi dimostrare, alla risposta che
intendi dare a un
interrogativo.
Qual il libro
che non ha scrit-
to ancora?
Il romanzo di
ci che ho vissuto.
O lo stravolgimen-
to di questo rac-
conto. Per raccon-
tare a me stesso le
ragioni per cui so-
no qui e ho attra-
versato questo ma-
re di gioie e di in-
felicit. Ma non
credo che ce la fa-
r e penso sempre
pi che il libro che
scriver lultima
pagina di tutte
quelle che ho gi
scritto. Il libro so-
no in realt i libri
che hai prodotto.
Qual i libro del-
la sua vita, quel-
lo che le ha in-
segnato di pi?
Non un solo ti-
tolo. Tutto Dosto-
jevskij, Cervantes,
Petrarca, Ariosto,
Pratolini e Dante.
Oggi non li rileg-
gerei, perch sono
molto pigro, ma
mi rendo conto
che c una stagio-
ne per ogni lettu-
ra.
Chi il suo let-
tore?
Un fantasma
che non mi so fi-
gurare. Per la verit non riesco a
credere che qualcuno possa amare i
miei libri. Poi ogni tanto mi capita di
incontrare persone che hanno letto
qualcosa. E mi stupisco. Sono per lo
pi donne.
Perch si legge sempre meno?
Perch ci sono molti svaghi e
perch manca leducazione alla let-
tura da piccoli. Non leggono i genitori
e i professori e non leggono i giovani.
Oggi a volte manca anche ladozione
di un romanzo a scuola. Ed un
peccato perch i benefici della lettura,
anche se spesso non sono immediati,
sono a scadenza lunga e solo chi si
copre gli occhi non riesce a vederli.
REALT E FANTASIA QUANDO LE INVENZIONI RICALCANO I SOGNI. IN COREA SONO NATI PERSINO I SECONDINI ELETTRONICI
Il motore del 2000
ha perso lautista
Dalla Google car che si guida da sola
alle moto volanti: Blade Runner siamo noi
di SERGIO FORTIS
I
l motore del duemila /
sar bello e lucente,
cantava fin dal 1977 Lu-
cio Dalla, su testi di Ro-
berto Roversi, nellalbum Automo-
bili. Eppure, nonostante ladozione
di quel brano per lo spot di un nuovo
modello, la previsione non torna. Il
motore del 2014 sporco di olio
lubrificante, rumoroso, inquinante e
focolaio di inflazione a causa del
caro carburanti. Le auto ibride non
hanno ancora acquisito la debita
diffusione. Il mondo entrato nel
Duemila con un parco macchine da
modernariato, quando non da sfa-
sciacarrozze.
Adesso, per, qualcosa di real-
mente futuro c, in campo auto-
mobilistico. Ecco la Google Car, che
porta due passeggeri e si pilota da
sola. La sua foto trionfa sulla rete e
su tutti i media. Lhanno raffrontata
ad una Cinquecento un po pi
smussata e, naturalmente, avveni-
rista. Deriva da un progetto che
risale al 2009 ed ha subito un ro-
daggio di ben millecinquecento chi-
lometri sulle mitiche strade della
Californa. Ne illustra le caratteri-
stiche Chris Urmson, responsabile
della realizzazione: Non c' pi vo-
lante, acceleratore e freno. Lauto
segue le istruzioni delle mappe e il
radar laser da 70 mila dollari che
monta sul tettuccio eviter ogni
ostacolo.
La Google Car il logico rimedio
ad una tgragedia della civilt tec-
nologica. Dichiara Urmson: Ogni
anno, in incidenti dauto, muoiono
33 mila persone solo negli Stati
Uniti. la prima causa di mortalit
nella fascia tra 4 e 34 anni. Nel
mondo le vittime sono un milione e
duecentomila. E, con i cinesi e gli
indiani che passano in massa dalle
due alle quattro ruote, dallottava
causa di morte diventer la quarta.
Togliendo il volante dalle mani degli
uomini contiamo di eliminare il 90
per cento degli incidenti. Faremo
altri test in citt a Mountain View, di
cui abbiamo mappe molto detta-
gliate, a partire dalla fine dellanno.
Poi ci allargheremo al resto della
California, perch l la legge con-
sente le driverless car.
Pi cauto Nevio Di Giusto, am-
ministratore delegato del Centro Ri-
cerche FIAT: Per ora una so-
luzione che manca delle infrastut-
ture necessarie per renderla davvero
operativa. I prototipi che vediamo
circolare sono soggetti a vincoli ben
precisi, non hanno ancora la pos-
sibilit di interagire con il contesto
circostante. Resta molta strada da
fare, diventeranno realt solo quan-
do tutte le parti di questa inno-
vazione saranno disponibili, forse
non prima di 20 anni.
Comunque, il traffico non avviene
soltanto su quattro, ma anche su due
ruote. Ed ecco la moto volante Ae-
ro-X, in fibra di carbonio composita,
lunga quattro metri e mezzo e larga
poco pidi due. Ha due grandi rotori
in orizzontale che la fanno somi-
gliare ai flyer di molta fantascienza
degli ultimi decenni, soprattutto ai
velivoli della serie Bonelli di Nathan
Never. Le due eliche, una anteriore
ed una posteriore, assicurano la
spinta verticale. LAero-X va a ben-
zina, spinta da una propulsione e tre
rotori. Con il pieno ha unautonomia
di unora e mezza. I collaudi del
prototipo definitivo avverranno nel
2016. Dopodich, allinizio dellanno
successivo, la moto volante sar in
commercio a 62 mila Euro, equi-
valenti a 85 mila dollari americani. I
cieli del XXI secolo somiglieranno
con due anni di anticipo a quelli di
Blade Runner, che si svolge nel
2019?
Mentre i satelliti, gli shuttle e le
stazioni orbitanti affollano la stra-
tosfera, a riprova del sostanziale
consolidamento nellesplorazione
cosmica, il futuro irrompe nella quo-
tidianit terrestre. Bisognerebbe ca-
povolgere il titolo del saggio di John
Horgan La fine della scienza: forse la
scienza deve ancora cominciare.
Body scanner: un dispositivo che
esamina corporalmente i passeggeri
degli aeroporti, invadendo la pri-
vacy nel segno della sicurezza. Come
nel film Total Recall Atto di forza,
di Paul Verhoeven (1990), dove si
ipotizza che nel futuro il controllo
divenga pervasivo, con i raggi X
disseminati per le strade a scan-
daglate tutti.
Sempre sul versante dellordine
pubblico, nelle prigioni della Corea
del Sud, dal marzo 2012 sono stati
introdotti dei robot-secondini che
sembrano realizzati sul modello di
Wall-E, il popolare ometto mecca-
nico dei cartoni animati. Lauto-
mazione aveva gi un ruolo spe-
rimentale molto nevralgico nelle tor-
rette robot realizzate della Samsung
Techwine disseminate lungo la fron-
tiera che separa dalla Corea del
Nord. Per i robot-secondini si
avuto uno stanziamento di oltre 600
mila Euro. Il prototipo stato rea-
lizzato in collaborazione con il Fo-
rum asiatico per gli istituti cor-
rettivi, lIstituto di ricerca coreano
per lelettronica e le telecomuni-
cazioni ed il Ministero dellecono-
mia della conoscenza. Si tratta di un
dispositivo dallaltezza di un metro e
cinquanta centimetri e dal peso di
settanta chilogrammi. Vi sono im-
piantate telecamere e sensori pro-
grammati per riconoscere compor-
tamenti a rischio ed atti di violenza,
nelle cui eventualit si avverte il
personale umano.
Sia nel caso delle automobili senza
pilota sia nelle misure elettroniche
di sorveglianza, il fattore premi-
nente resta quello del trasferire
allintelligenza artificiale il compito
di sostituirsi allazione umana. E il
libero arbitrio?
IL SAGGIO IN UN VOLUME LATERZIANO PASSATO E ATTUALIT A CONFRONTO
Attenti alloligarchia
quando si maschera
da... democrazia
Il dialogo Canfora-Zagrebelsky
pensando alla Le Pen e a Grillo
Il futuro adesso
Tutti i figli di internet
.
Gli anni passano, il futuro an-
che. Perch il tempo trascina se
stesso e cambia di continuo il mo-
do di prefigurarsi il domani. Il pre-
sente si riflette nelle visioni avveni-
riste, condizionandole. Ed oggi la
velocit dei mutamenti ha subito
unaccelerazione che ridisegna ad
un ritmo convulso la mappa delle
cose prossime venture, con una
parafrasi del romanzo di Herbert
George Wells The Shape of Thin-
gs to Come.
Apartire dal medesimo universo
tecnologico, con prevalenza elet-
tronica ed informatica, lassetto
consolidato degli ultimi decenni.
Internet evolve fulminea. Dallepo-
ca delle chat si passa a quella dei
social forum, di Second Life, di
Twitter, che azzera MySpace e mi-
naccia Facebook. I motori di ricerca
vengono surclassati da Wikipedia.
Ma la sfera informatica concreta
surclassava quella immaginaria.
Anzi, era gi vecchia. Gli attuali
computer sono versioni pi avan-
zate dellapparecchiatura concepi-
ta da Alan Turing durante la secon-
da guerra mondiale per decifrare i
codici segreti tedeschi. Quanto a
Internet, si tratta solo dellapplica-
zione combinata di telefono e tele-
visione, scoperte che hanno un se-
colo di vita. I contatti via modemsi
praticano da un pezzo tra centri go-
vernativi e istituti di ricerca. Negli
anni 70 le grandi aziende utilizza-
vano gi il time sharing, tempo
parziale.
Laveva intuito WilliamGibson nel
racconto Il continuumdi Ger-
nsback, dal cognome del fondatore
della prima moderna rivista di fan-
tascienza, Amazing Stories, il cui
numero iniziale apparve il 5 aprile
1926. Il protagonista intravede una
realt alternativa in cui pare essersi
realizzato il futuro asettico, dagli
stili aerodinamici, previsto dalla
fantascienza classica.
[s. f. ]
I 40 ANNI DEL FUMETTO A CATANIA IL SUO AUTORE SI RACCONTA: LO FECI PER TROVARMI UN LAVORO
Il blu di Lupo Alberto?
Nacque per un errore
LUPOSOLITARIO
Unimmagine del
fumetto
e (a destra)
Guido Silvestri
NESSUN PILOTA A BORDO
Sembra una Cinquecentoe
putrasportare due passeggeri:
il progettorisale al 2009
Oggi la cerimonia
Il suo romanzo
ambientato a Bari
Conil romanzoIl Custo-
dedel museodellecere
(Rizzoli 2013), RaffaeleNigro
havintolasecondaedizione
del premioRodi Garganico-
GiuseppeCassieri, manife-
stazioneindettadal Comune
epatrocinatadal Presidente
dellaRepubblicaGiorgioNa-
politano.
Lagiuriadel premiochevie-
neassegnatooggi presso
lIstitutoTecnicoM.Del
Giudicedi Rodi) presiedu-
tadallitalianistaSalvatore
SilvanoNigroedcomposta
tragli altri daMassimoOno-
fri eAntonioMotta. Allace-
rimoniasarpresentelauto-
re.
NIGRO Lo scrittore nato a Melfi
C U LT U R A &S P E T TAC O L I
D
emocrazia e oligarchia so-
no concetti sviluppati
nellantica Grecia, solo in
apparenza contrastanti.
questo il leitmotiv del recente saggio
La maschera democratica delloligar-
chia (Laterza ed., 2014, pp. 134 ), che
riprende ampliandolo il con-
tenuto di un dialogo svoltosi nel arco
di poco pi di un semestre tra To-
rino, Bologna e Roma. Un dibattito
avente come protagonisti uno storico
e un giurista, Luciano Canfora (eme-
rito dellUniversit di Bari) e Gu-
stavo Zagrebelsky (emerito dellUni-
versit di Torino), coordinati da Ge-
minello Preterossi, ordinario di Fi-
losofia del diritto e Storia delle dot-
trine politiche nellUniversit di Sa-
lerno.
Lagile e fluente volume propone
una riflessione su
quello che sembra
essere un trend ti-
pico dellattuale si-
stema politico: la
prevalenza di una
dimensione non pi
orientata ad attuare
sic et simpliciter la
Costituzione con i
valori fondanti della
societ democratica
ivi disegnati ma
piuttosto a scioglie-
re una tensione che
sembra radicaliz-
zarsi sempre pi tra
la classe dirigente e
i soggetti politici
nuovi operanti
con strumenti per la
raccolta del consen-
so non tradizionali e
che cercano di in-
tercettare la rabbia
dei deboli e delle fa-
sce sociali non rap-
presentate.
Le recenti elezioni
europee offrono pi
di una conferma a
tale tendenza, pur
senza stravolgere il
quadro politico complessivo, che ri-
mane saldo. Dal Movimento 5 Stelle
di Beppe Grillo allUkip di Nigel
Farage, dal Front National di Marine
le Pen al SYRIZA di Alexis Tsipras:
soggetti politici tra loro distanti mil-
le miglia, eppure uniti sotto la ban-
diera dellantieuropeismo che si co-
lora di lotta ai poteri forti e alle
oligarchie economiche.
Zagrebelsky rileva come il nostro
sia un tempo in cui la democrazia
fuori discussione, inducendo i nuovi
oligarchi ad operare osservando le
forme istituzionali per poter rag-
giungere il potere. Un potere la cui
stessa fisionomia appare oggi mutata
rispetto al passato, risolvendosi ad
avviso del giurista in un mix tra
denaro e potere che si rinforzano tra
loro.
Tesi suggestiva e condivisibile, a
patto che non si dimentichi, come
ricorda Canfora, che il fenomeno
tuttaltro che nuovo: gi nel mondo
classico le oligarchie erano presenti,
pur se camuffate da aristocrazie.
In questo caso al governo dei pochi si
sostituisce il governo dei migliori,
dei pi bravi e preparati, dei pi
competenti. La democrazia, insom-
ma, da sempre concretamente in-
sidiata in quella che dovrebbe essere
la sua essenza di governo del po-
polo.
Non si pu convenire con Zagre-
belsky quando afferma che, mentre
in passato potere e denaro erano
strumenti, ma non fini, essendo fun-
zione della politica di volta in volta
promuovere la cultura (si pensi al
fenomeno del mecenatismo), sovver-
tire o riequilibrare i conflitti di
classe (dalla Rivoluzione francese a
quella russa), costituire alleanze o
dar vita a guerre di espansione ( il
caso del colonialismo), muovere alla
conquista di altri Paesi e alla ci-
vilizzazione di altri popoli (da Roma
a Napoleone, fino agli esempi tragici
del ventesimo seco-
lo), oggi il potere
economico a scan-
dire il tempo, con
tutte le conseguen-
ze del caso. A par-
tire dalla delegitti-
mazione degli Stati
sovrani, governati
di fatto da gruppi e
potentati globali, il
pi delle volte ed
questo il dato pi
pericoloso non fa-
cilmente identifica-
bili.
Oggi, come sotto-
linea il giurista pie-
montese con
unespressione co-
lorita, il denaro
investito al fine di
produrre altro de-
naro, come nellal-
bero degli zecchini
di Collodi, a non
essere piunmezzo
ma, per lappunto,
un fine, generando
un corto circuito
cui non possibile
sottrarsi.
Mettendo da par-
te ogni inutile pessimismo, tuttavia,
possibile individuare strade al-
ternative per ristabilire il primato
della politica, traendo linfa proprio
dalla riscoperta del mondo clas-
sico: leunomia (il buongoverno)
la vera posta in gioco, ad avviso del
filologo barese. Nei dialoghi socratici
considerato buon politico colui che
conosce le buone regole della sua
arte e la sa ben praticare, allo stesso
modo del flautista che sa suonare
bene il flauto.
Ma, naturalmente, il buon go-
verno va riempito di contenuti.
Ed allora, per tornare al presente,
il conflitto oggi tra politiche sociali
e difesa dei privilegi individuali, ma
anche pi in generale tra aper-
tura mentale nei confronti delle di-
seguaglianze ed omologazione.
Anche lEuropa prossima ventura
dovr suo malgrado misurarsi
con questi interrogativi, facendo del-
le scelte, in grado di ripristinare il
primato della politica o, quanto me-
no, ai governi nazionali di dettare la
linea a prescindere dai grandi in-
teressi economici e finanziari.
LO STORICO Luciano Canfora
IL GIURISTAG. Zagrebelsky
DRONI PERSEMPRE
La Google Car (sopra)
e il secondino-robot;
sotto il filmBlade Runner
Vetrina
FINE LETTERATO, ACUTOSAGGISTA
Il Campiello alla carriera
assegnato a Claudio Magris
n AClaudioMagrisstatoassegna-
toil PremioFondazioneIl Cam-
pielloallacarriera. Loscrittoree
intellettualetriestinoritireril ri-
conoscimentoallaCerimoniadi
premiazionedel vincitoredella
52/maedizionedel PremioCam-
piello, il 13settembreallaFenicedi
Venezia. Il nostrounomaggio
sottolineaRobertoZuccatoad
unapersonalitdi straordinario
spessoreintellettualeeculturale.
Fineletterato, autorevolecritico
eacutosaggistacontinuaZucca-
to-, ClaudioMagrisnonsolotra
gli scrittori italiani contempora-
nei pioriginali, marientraanche
trai piillustri rappresentanti
dellaletteraturaeuropea. Lesue
operedi narrativasi contraddi-
stinguonoperunostileraffinato,
incui l'esteticadellaparolasi uni-
sceinmodomagistraleallaprofon-
ditdellariflessionesaggistica.
MagrisnatoaTriestenel 1939.
L
amiafamiglia quel-
latradueanimali che
appartengono a spe-
cie diverse. Quando
si ama una persona per me ha po-
chissima importanza di che colore
abbia la pelle l'altro, anche un alieno
potrebbe essere funzionale alla co-
struzione di una famiglia. Questo il
messaggio che conil suo personaggio
vuole trasmettere Guido Silvestri, in
arte Silver, il pap di Lupo Alberto,
che ieri a Catania ha inaugurato una
mostra che celebra i 40 anni del lupo
innamorato della gallinella Marta.
Credo moltissimo nella famiglia
ha aggiunto Silvestri penso che sia
una missione costruirsela, e ritengo
che la famiglia non sia necessaria-
mente quella tra un individuo di ses-
so maschile e uno di sesso femmi-
nile. Parlando con i giornalisti Sil-
vestri raccontacheil suopersonaggio
nato dalla sua necessit di inven-
tarsi un lavoro.
Eperch il lupo? Perch affascina
anche in modo negativo da quando
siamobambini. unanimalenel qua-
lemi identificoparecchio, perchani-
male sia solitario ma che sa darsi un
equilibrio anche vivendo in branco.
In questa condizione mi riconoscevo
da giovane.
Il pap di Lupo Alberto si ricono-
scevanel suopersonaggio: Inrealti
personaggi dei fumetti dice - non
crescono mai. Lupo Alberto aveva al-
lora 25 anni e io pi o meno avevo
quell'et. Poi per me la condizione
sociale cambiata, mi sono sposato
grande, sono anche cambiati i rap-
porti con la societ mentre Lupo Al-
berto rimasto una specie di emar-
ginatocheviveai confini dellasociet
perch non vuole integrarsi per tutta
unaseriedi motivi cheeranoi miei di
quando avevo vent'anni. Ora non lo
sono pi e non c' pi questo imme-
diatoriconoscermi nel miopersonag-
gio. Assomiglio di pi al personaggio
di Enrico la talpa. Se Lupo Alberto si
fosse sposato, si fosse integrato, oggi
sarebbe Enrico la talpa.
Silvestri raccontacheil coloreblu
nato in maniera accidentale. Lupo
Albertodicenatoinbiancoenero
com'era di moda e le migliori strisce
dellepoca erano in bianco e nero. Il
suo successo ha voluto che gli fosse
dedicata una copertina che per forza
di cose doveva essere a colori. Allora
non c'era il photoshop, si davano le
indicazioni di colore in modo abba-
stanza sommario. Evidentemente ho
dato delle indicazioni unp confuse e
mi sono trovato Lupo Alberto sulla
copertinaconquestocoloremoltoim-
probabile.
E poi il flirt. L'idillio tra lupo Al-
berto e la gallina Marta spiega poi
Silvestri nato come una battuta.
Nelle prime strisce succedeva che
questo lupo entrava nel pollaio, ra-
piva la gallina e quando il pubblico si
aspettava che se la mangiasse i due si
baciavano teneramente e lei diceva
Alberto nonpossiamo continuare ad
incontrarci cosi, una situazione
molto borghese in un contesto cos
selvaggio. Allafinequestoamoretrai
due diventato il perno su cui si
messa a ruotare tutta la saga della
fattoria.
[A. A. ]

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