Infine, un approccio partecipativo all’‘apprendimento istituzionale’ (institutional learning)
implica una discussione aperta sulle assunzioni insite nel che cosa deve essere appreso e perché. Come abbiamo visto, la tecnoscienza ad alta potenza è sperimentata direttamente sui sistemi socio- ambientali del pianeta ed imparare dall’esperienza è una procedura piuttosto differente rispetto ad apprendere da un esperimento. In particolare, come mette in evidenza Jasanoff, l’esperienza è polisemica ed è dunque interpretabile intrinsecamente in molti modi diversi, attraverso una molteplicità di immaginari e narrazioni. In questa visione, scienziati, politici e la società civile sono chiamati ad impegnarsi in un processo di riflessione sugli eventi passati e sulle possibilità future attraverso lo sviluppo di un pensiero sistemico- ovvero relazionale- ed il recupero del potenziale creativo individuale e collettivo. Gli immaginari e le narrazioni dominanti, che informano l’apprendimento da un lato ed i processi della conoscenza e dell’immaginazione dall’altro, devono essere esplicitate e integrate con una pluralità di approcci, metodologie, linguaggi e schemi interpretativi elaborati e condivisi democraticamente (Benessia, Guarnieri, Angelotti 2008).