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STORIE 131 FOLLIA OMICIDA.

I SERIAL EILLEK

Serial k i l l e r e cinema: III^P* .n


Data di nascita: 1906
madre con ossessioni religiose e morali, orfano di padre V i t t i m e p r e s u n t e : tra 10 e SO

Vittime comprovate: 2
T i p o l o g i a v i t t i m e : donne Movente: missionario

Modus operandi: colpo di arma


da fuoco, dissezionamento del cadavere, cannibalismo S e r i a l k i l l e r : sedentario S e r i a l k i l l e r : organizzato

C o n d a n n a : ospedale psichiatrico, morto nel 1984

Anche se sono passati molti anni da quando si guadagn le prime pagine dei giornali il suo spirito ancora tra noi. n pochi conoscono Ed Gein ma tre grandi classici dell'orrore ispirati alla sua macabra vita, "Psyco", "Non aprite quella porta" e "il Silenzio degli innocenti" hanno terrorizzato milioni di persone. Edward Theodor Gein nacque l'8 agosto 1906 nel Wisconsin e presto la sua famiglia si trasfer in una fattoria a pochi Km da Plainneld. L'ambiente in cui crebbe fu quello di un'America provinciale, bigotta e rurale. Alla figura di sua madre, Augusta, donna dal carattere forte e duro si opponeva quella del padre, un uomo alcolizzato e disoccupato. Fu proprio Augusta ad influenzare il carattere di Eddy che si leg sempre pi a lei fino ad essere totalmente condizionato dai suoi rigori e fanatismi. La madre infatti era ossessionata dalla religione, dalla repulsione per il sesso e dalle regole morali che tutta la famiglia doveva rispettare, prima tra tutte la ripugnanza verso altre donne considerate strumenti del demonio, n padre di Ed mor nel 1940. Fochi anni dopo anche Henry il fratello maggiore fu trovato morto, presumibilmente d'infarto. Rimasti soli, lui e la madre, saldarono ancor di pi il loro rapporto. Ed non aveva una professione, viveva di lavoretti occasionali. Quando la madre fu colta da ictus e mor, il mondo gli croll addosso. La perdita dell'unica figura importante della sua vita gli caus uno profondo squilibrio mentale e la sua mente inizi a creare una realt delirante. Sigill la stanza della madre al plano superiore e ogni cosa fu lasciata in perfetto ordine come se Augusta fosse ancora in vita. Senza pi legami affettivi, Ed cominci a precipitare nel baratro della follia.
museo c r JuHiinale serial killer e pena di morte
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STORIE DI FOLLIA OMICIDA, I SERIAL KILLER

PUX

Fin dall'Infanzia pensava a se stesso come a una donna e addirittura in varie occasioni era stato sul punto di evirarsi; nell'identificazione con l'altro sesso credeva di trovare quella forza e quel potere che a lui mancavano e che aveva tanto ammirato nella madre. L'idea di diventare donna l'ossessionava. Cominci a studiare testi scientifici di anatomia, ma anche i necrologi dei giornali locali e diede sfogo alle sue morbosit Iniziando a frequentare 1 cimiteri con il preciso Intento di profanare tombe. Quando in paese avveniva un decesso, Ed si precipitava armato di pala e torcia elettrica. Dissotterrava il cadavere e lo portava a casa per i suoi macabri esperimenti. Gli psichiatri che studiarono il caso dissero che amava talmente sua madre, che aveva bisogno di profanare le tombe per prelevare pezzi di donne che gliela ricordassero. Le letture sugli esperimenti umani del Terzo Reich e i reportage sul cacciatori di teste dei mari del sud lo Ispirarono nel decorare le stanze della sua casa che addobbava con parti dei corpi trafugati: i teschi divennero scodelle per il brodo, orecchie e vagine andarono ad ornare i mobili, i capezzoli decoravano le cinture e con la pelle umana conciata cre macabri abat jour. Facce di donne semolate essiccate e Imbottite di carta, erano esposte come trofei sulle pareti. In una scatola Ed conservava diversi nasi che amava indossare, ma il pezzo forte di questa Inquietante collezione era un vestito di pelle umana. Le parti anatomiche meglio conservate dei cadaveri venivano lavorate da Ed per poterle Indossare al chiaro di luna durante le sue danze notturne, In cui cercava di trasformarsi indossando una maschera formata da uno scalpo e da un viso di donna, una maglietta di pelle umana con il seno e legando genitali femminili sopra i suoi. La sua mente vagava attraverso oceani di nera follia. Era il rigido Inverno del 1954 quando Ed decise che le sue visite notturne ai cimiteri del paese non gli bastavano pi e cos Inizi ad uccidere. In quegli anni scomparvero numerose donne ma nessuno pens mai ad Ed Geln; tutti lo conoscevano come un tipo un po' ritardato ma innocuo. Per i tre anni successivi esercit le sue folli fantasie sui corpi delle vittime; fino a quando una serie di voci sul suo conto, spinsero la polizia a fare un controllo alla fattoria Geln, quella che sarebbe diventata per tutti la casa degli orrori. Ed Geln quella sera non c'era. Lo sceriffo e i suoi uomini erano sulle tracce di Berenice Worden, l'ultima donna scomparsa nel nulla. Giunti alla fattoria, alcuni entrarono nella casa, mentre altri raggiunsero il capanno adibito a legnala. Gli agenti che varcarono la soglia della fattoria ebbero llmpresslone di essere precipitati all'Inferno. La sporcizia era ovunque e 11 lezzo che questa emanava Insopportabile: l'abitazione di Ed sembrava rispecchiare lo scompiglio della sua mente e il disordine Incredibile faceva da cornice al macabro arredamento. La testa della signora Worden fu rinvenuta all'Interno di un sacchetto di plastica. In una borsa trovarono un cuore mentre sul fuoco in una pentola bollivano interiora umane. Giunti in prossimit della catapecchia, forzarono la porta ed entrarono nella fatiscente costruzione. Compiuti pochi passi, uno degli agenti urt qualcosa: quando il fascio di luce delle torce elettriche Illumin la stanza, tutti i presenti ebbero un sussulto.
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STORIE ili FOLLIA OMICIDA) I SERIAL KILLER

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n corpo di una donna appeso al soffitto a testa in gi, pendeva sventrato, decapitato e senza organi genitali. I giornali intitolarono: "la casa degli orrori di Flalnfleld sconvolge la nazione". Ed Oein fu arrestato nel novembre del 1957 ma confess solo due omicdi. Scavando nel terreno attorno alla attoria la polizia trov 1 resti di almeno 10 donne, mentre in casa e nel magazzino furono rinvenuti le spoglie di altri 8 corpi. In tutto 18 persone. Ma quante di queste furono uccise da Ed? Durante il processo apparve estremamente tranquillo e freddo e in alcuni momenti compiaciuto per quanto si diceva di lui. La perizia psichiatrica lo classific come schizofrenico e incapace di intendere e volere e venne rinchiuso nel reparto psichiatrico del Centrai State Hospital di Waupun dove mor il 26 luglio dell'84 per cancro, quasi all'et di 80 anni. Questo caso di atroce follia omicida ispir registi e scrittori: Indimenticabile il capolavoro di Hitchcok, "Psyco", in cui Ed Geln Norman Bates, folle albergatore d provincia ossessionato dalla figura materna. Negli anni seguenti un'altra generazione viene terrorizzata dalle immagini del thriller "Texas Chainsaw Massacre", uscito in Italia con il titolo "Non aprite quella porta", dove un gigante con il volto coperto da una maschera di pelle, vive tn una tranquilla e solitaria casa d campagna, che invece si riveler una macelleria umana. Nel "Silenzio degli Innocenti" il killer Buffalo Bill, pazzo paranoico ossessionato dall'idea di diventare una donna, che rapisce, uccide e scuoia numerose ragazze per realizzare il suo abito in pelle umana. Oggi il cimitero di Planfeld ritornato ad essere un tranquillo cimitero di campagna e finalmente Ed Geln riposa in eterno vicino a sua madre.

r.V

COME NASCE UN SEBIAL KILLER?

4 PSICOLOGIA DELLA YIOLEHZA*


Il campo pi indagato riguarda i traumi infantili: un numero importante d assassini seriali presenta nella propria storia infantile una condizione di abbandono o abusoj&slco e psicologico. Appartengono spesso a famiglie altamente conflittuali o disgregate, allevati frequentemente da un solo genitore (Lunarini a, PLCOZZIM., 2004). Tuttavia indubbio che molti bambini cresciuti in situazioni di disagio riescono comunque a crearsi una vita dignitosa e socialmente rispettabile, senza necessariamente trasformarsi in serial killer. Inoltre non da trascurare il fatto che vi sono anche assassini seriali cresciuti in ambienti caratterizzati da buone relazioni fa.-miiia.-pi
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