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Da Come lantenna per i passeri di Marco Marrocco

[pagina 48] In corsa sul filo sospeso della sua anima, J non pu tacere. Nelson, che cosa questo? chiede. A te che sembra? Non lo so. Ma c qualcosa !osa? "n presentimento. #ene. $ di che si tratta? %ualcosa di orribile. %ui, al centro dello stomaco. &ttimo J, ottimo. 'ilen(io) urla qualcuno alle sue spalle. 'ilen(io) ripete leco nella sala.

[pagina 52] *e la+e+o detto, no? dice Nelson, compiaciuto. $ ora? !hi lo pu sapere. %ui, o,ni +olta di+erso. Ma tutta questa ,ente intorno, chi ?

!he ti importa di saperlo? -o sai o non lo sai? 'ono ,li in,rana,,i della macchina. Nelson che ca((o +uol dire? 'mettila di fare domande. 'e +uoi, puoi capirlo da solo. Nelson, senti No, sentimi tu) %ui dentro c tutto quello che de+i sapere del mondo. %uesto lo spettacolo, J, la messa in scena della +ita, della morte e della sofferen(a. "no spettacolo confuso a tal punto con la +ita che la ,ente non pi. in ,rado di distin,uere la +erit/ dalla fin(ione. $ intanto se ne nutre, lo respira, lo in,ur,ita e lo di,erisce e ne +uole ancora. %uesta roba mi fa schifo dice J. Ma cos0. $ non ci possiamo fare niente. N1 io, n1 tu.

***
Chiediamo dialoghi e ora a Marco di raccontarci su come come nascono i suoi che

qualche

suggerimento

scrivere quella

per molti una delle prove pi ardue per un narratore.

MM: I miei dialoghi nascono sempre da un conflitto. Non importante quanto sia grande il conflitto, se ci si vuole azzannare o accarezzare: c una questione irrisolta e le parole servono a tentare di sanarla.

I dialoghi riportati sopra sono a due: in questo caso penso sempre a due strumenti musicali che suonano luno con laltro, ma anche luno contro laltro. Cerco sempre di rispondere a una nota non con la nota pi scontata, ma con unaltra nota che si addica alla melodia, senza per! scadere nel "anale o nellovvio. #uanto al consiglio, ne ho uno solo: molto difficile esprimere un pensiero in un dialogo, ma molto pi difficile esprimerlo sotto a un dialogo. Cio, io mi preoccupo del lettore che deve poter capire cosa pensano i personaggi senza che gli si spiattelli in faccia, cosa non solo volgare, mi si passi il termine, ma anche decisamente anti$ artistica. %accio un esempio: se sei innamorato di una donna, arriverai un giorno a dirle &ti amo'. (rima di allora le dirai &"uongiorno', &ciao', ti arra""ierai perch) non ti rivolge le giuste attenzioni. (er uno scrittore, ma anche per un lettore, tutte queste parole sono pi interessanti del &ti amo' al quale inevita"ilmente si arriver*. +ono pi importanti i toni usati dallinnamorato, il suo desiderio di essere ricam"iato senza per! sem"rare troppo preso, la risposta della ragazza, -estituire al lettore cosa c dietro le parole solo con le parole, questa la sfida..

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