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Carissima, vivessi altre sette vite di sette secoli, non riuscirei in nessun caso a sfiorare la sostanza del tuo

essere. Siccome non posso fare a meno di sognarti spesso, dal sogno cerco una tua possibile descrizione in semplici simboli astrali che sembrerebbero rappresentare il tuo cielo di nascita. Mi soffermo sul tuo sole posizionato in quella costellazione che riferisce ad una bestia insieme sinistra e sacra, ossimoro di aggressivit visibile e di sensibilit intimamente nascosta. Insieme sembrava parlassimo lo stesso linguaggio, costituito di pensieri condivisi , forse spinti da quella passione che ci sublimava, due in uno con vorticose discese attraverso i nostri sensi. Sicuramente ci separava il solco scavato tra le tue pretese di assoluto e il mio saltellare tra i compromessi e le insicurezze. Sappi che mai mi salito il sospetto di una tua scarsa sincerit, di converso, scusa se non ho saputo superare le tue accuse di falsit, n spostarti dal nodo della tua ossessiva gelosia. i sento sempre in me, e a volte mi sorprendo a riprodurre inconsapevolmente tuoi gesti. Mi chiedo dove sei adesso , se hai sofferto come me per un!assenza che pesa nel persistere di questo sentimento incessante e sicuro come la sensazione di sospensione che attraversa la mia esistenza. "n saluto senza speranza

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