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Ufficio Diocesano di Pastorale della Scuola

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EDUCARE ALLA DIVERSIT

ANNO SCOLASTICO 2013 2014

Presentazione LUfficio diocesano di Pastorale Scolastica propone alle scuole il progetto Educare alla diversit, che si presta alla realizzazione di percorsi modulati secondo le esigenze della programmazione e dei piani di studio personalizzati, traducendosi in una grande ricchezza evarietdellapropostadidattica. Se la scuola fa inculturazione e socializzazione, cio trasmissione del patrimonio culturale di una nazione, ma anche educazione, cio simpegna a far emergere e coltivare lo spirito critico, la capacit di scelta liberae autonoma dello studente, non pu evitare di ragionare sulla diversit, intesa come risorsa, come ricchezza, anche come generatrice di conflittualitecomunqueespressionedellacomplessitdelvivereumano. Del resto incontrare gli altri non vuol dire cercare di livellare le differenze, pur se in nome dellunit.Lunitnonlafusionedidueesserisimili,perchlafusioneladistruzionedi uno dei due, per assorbimento da parte dellaltro Amare laltro volere con tutte le tue forzechesiasestessoechetusiatestesso(M.Quoist). Tutti gli ambiti culturali sono importanti e vanno esplorati, confrontati, discussi: valori, arte,scienza,lediverseformedellacivilt,illinguaggioelareligione. Osserva lo scrittore algerino Abdel Malek Smari: La storia insegna che i grandi popoli finiscono sempre per assorbire i traumi delle aggressioni dei popoli minori, per uscirne sempre pi forti e pi sani A mio avviso lintegrazione sar come un mare che a volte avanzaeavolteristagnaAnchela religionediversa,seriusciamoatenerlastaccatadalle perversioni ideologiche, potr diventare un pilastro saldissimo in grado di produrre soltanto amicizia e amore.. Non importa lessere algerino, o cinese, o italiano Per quanto mi riguarda non ho nessun problema di identit collettiva. La radice (lidentit) delluomo, come diceva un nostro poeta del Medio Evo, il proprio io. Malek la mia identit (CorrieredellaSera22.7.00).

Comeaderireallaproposta
Il progetto Educare alla diversit si presta alla realizzazione di percorsi modulati secondo le pi diverse esigenze didattiche. La corsia preferenziale per data a singoli incontri, della durata di una o due ore, mirati a sviluppare un contenuto specifico. Gli incontri si inseriranno nel percorso didattico elaborato dai docenti. Gli insegnanti che intendono aderire al progetto possono contattare direttamente i referenti dei progetti e gli operatori che svolgeranno gli incontri, per concordare tempi e modalit. Si richiede, inoltre, di comunicare gli avvenuti incontri allUfficio per la Pastorale scolastica, inviando una mail o un sms alla prof.ssa Donata Horak (cell: 339-3557623; e-mail: dnthorak@yahoo.it).

Costi
Alcune proposte contenute nel presente fascicolo sono a costo zero perch finanziate dagli enti proponenti. Diversi progetti sono, invece, sostenuti dallUfficio Pastorale Scolastica, fino a esaurimento delle disponibilit. Il progetto Ragazzi, siete connessi? richiede la copertura finanziaria da parte delle scuole o delle famiglie. Ciascun insegnante dovrebbe comunque attivarsi presso il proprio Istituto per ottenere nel limite del possibile un piccolo contributo, anche solo parziale. Questo permetter allUPS di liberare risorse per la realizzazione di un maggior numero di interventi.

Lincontro con laltro per scoprire se stessi: il discernimento per un personale progetto di vita.
Presentazione
Unadidatticaformativaeorientativasenzadubbionellefinalitdellascuolasecondariasuperiore. Fare orientamento, oggi, in un contesto di trasformazioni profonde e febbrili, significa porre in primo piano la promozione dellidentit personale e lo sviluppo di capacit di interazione con lambiente esterno, attraverso un processo che favorisca un personale progetto di vita dello studente. Lorientamento, pertanto, non pu essere limitato alla sola dimensione informativa. Il lavorosullinformazione,perdecodificarlaallalucediopinioniedati,svolgesenzaltrounafunzione importante, ma agisce a breve termine ed un sottoinsieme di un discorso pi generale che investe tutto il curricolo, in unazione trasversale che supera la disciplinariet e richiama lorizzonte delleducazione. In questa prospettiva gli studenti vanno guidati a conoscere sempre meglio se stessi, in relazione al proprioruoloeaquellochealtrisvolgononellacomunitcivile.Laconoscenzadissimisuraconla realtesterna;diquila necessit diimpararearelazionarsiconlambiente,lettonel presentecome frutto delle trasformazioni del passato, in una realt dinamica che interpella ladolescente e lo richiamaadesserneparte. Lincontro con testimoni, cio con persone che hanno scelto di formarsi e di impegnarsi in settori particolari e significativi del vivere civile e sociale, dice allo studente limportanza della scelta, in vistadiunarealizzazionepersonale,vissutaincoerenzaconivaloriguidadellapropriaesistenza.

Itinerario1:IncontridiunaodueoreconiconiugiBonacina,dellaCasaFamiglia SantaMarta,AssociazionePapaGiovanniXXIII
Obiettivi Incontrareduesposichehannoapertolalorocasaapersoneindifficolt,sole, bisognosedicureediaffetto; Evidenziarecomelaculturadellaccoglienza,dellospitalit,dellacondivisionepossa tradursiinsceltedivitainsolitequantopreziose. Svolgimentodellincontro Lapprocciosarnarrativo,inquantoiconiugiBonacinaracconterannolalorostoria. Seguirannoledomandeoleosservazionideiragazzi. Referente:ConiugiBonacina,ViaA.Genocchi33,PiacenzaTel:0523.455630

Itinerario2:Incontridiunaopiorecongiovanichehannosceltodiavvicinarsial mondodelvolontariato.
Obiettivi: - InformaresullepropostedivolontariatooffertedallaCaritasedallaDiocesi; - Incontrarealtrigiovanichesiimpegnanoavivereivaloridellasolidarietedellacondivisione conipoveri,congliemarginati,conchiindifficolt. - Sperimentarelimpegnoperlapromozionedelbenecomune. Propostadisvolgimentodellincontro/i: Apartiredaimmaginiounbrevevideodipresentazioneloperatoresollecitergliinterventidei ragazzi,fornirinformazioni,risponderadomande,racconteresperienze,ancheconlaiutodi testimoni. Referente: FrancescoMillione(Caritas)0523.332750cell.3470376143

Ragazzi siete connessi?


Propostaformativaperritrovarsienonperdersinellaretedellavita

Illaboratorio
La proposta strutturata in due incontri, realizzati come lezioni animate, volte a sensibilizzare rispettoaltemadeifattoriprotettiviefattoridirischioinadolescenza INCONTRO 1: FATTORI DI PROTEZIONE: (autostima, conoscenza di s, riconoscimento ed espressionedelleemozioni,empatia) INCONTRO 2: FATTORI DI RISCHIO: (nellarea dei fattori di rischio possono seguire 4 diverse tipologiediincontroasecondadelleesigenzedellascuolaedelgruppoclasse:SESSUALITAEAIDS ALCOOL,TABACCO,SOSTANZE ILLEGALI E GIOCO DAZZARDO AGGRESSIVITA,VIOLENZA E BULLISMONATIVIDIGITALI)

Obiettivi
sensibilizzareeinformarerispettoaltemadeifattoriprotettiviefattoridirischioinadolescenza

Tempi
dueincontridelladurataditreoreciascuno

Costi
linterventohauncostototaledi150omnicomprensiviacaricodellescuoleodellefamiglie

Valutazione
questionariobrevepostinterventoallaclassepervalutareilgradimento Referente:Dott.MaurizioIengo(psicologoeanimatoresociale) 3495544584mau_21@libero.it

Il Vangelo secondo Manzoni: Le risposte dei personaggi dei Promessi Sposi alle nostre domande filosofiche e teologiche
Propostadiincontroriservataaglistudentidellescuolemedieesuperiori In questo approccio ai Promessi Sposi lautore, partendo dalla figura dellInnominato, la interroga per sondare le dinamiche della conversione, e la inquadra nelle categorie kierkeegardiane di angoscia, disperazione e fede; da questa riflessione scaturisce lidea della centralit della grazia divina nel cammino della libert umana verso la salvezza., che pu essere tardivamente accolta, come nel casso di Gertrude, o respinta con impenitente pervicacia, come il ManzonilasciaimmaginareapropositodidonRodrigo. La grazia si esprime nel dono della fede, che prima di tutto una rinuncia allorgogliosa sicumera didonnaPrassedeeunabbandonarsiaidisegniinsondabilidellaProvvidenza,comeinsegnaLucia. Ma si riflette anche sulla concezione politica di Renzo, che da una sorta di iniziale giacobinismo perviene alla piena accettazione del Vangelo del perdono, o di Agnese, di cui si scopriranno doti intellettualiassolutamenteinaspettate. E cos anche gli altri personaggi, senza forzarne i tratti psicologici assegnati dal romanzo, vengono vagliati per rispondere a tutte le domande decisive dellesistenza umana e cristiana, nella profonda convinzione che nellopera manzoniana si trovi la lieta novella declinata nella concretezzadellavitadelXVIIsecolo

Conduttoredegliincontri
FrancescoRizzi,laureatosiconlodeinfilosofiaallUniversitdelSacroCuorediMilanoesumma cumlaudeinScienzeReligioseallaFacoltTeologicadellEmiliaRomagna.Hainsegnatofilosofiain variLiceidellaProvinciadiPiacenzaelatinoegrecoalloStudioTeologicoCollegioAlberonidi Piacenza. Hapubblicato,nel2012,conleditriceFedeeCultura,unlibrodaltitoloIlvangelosecondo Manzoni,reperibileintuttelelibrerie. Ilprogettosiproponedirealizzarepercorsicompostidi12oreciascuno.Ilnumerodioresar concordatoconidocentiinteressati.

Prof.FrancescoRizzi339.4752778mailfranzriz@libero.it

Televisione, cultura, educazione


Latelevisioneilgrandenarratoredelnostrotempo.Diconseguenzalanostraletturadellarealt risente delle indicazioni che ci fornisce la televisione. Si potrebbe addirittura affermare che ormai la realtdeveessereinquadratasecondoilmodellotelevisivoperesserecompresa. Ma la televisione non ha solo influito sui comportamenti, sui costumi, sulle mode, sui valori, sulle proposte di vita. Essa agisce anche sulla struttura del discorso, produce forme nuove per dire le cose. La logica dellimmagine si sta impossessando del nostro modo di pensare, di concepire, di collazionareifattitraloro,diorganizzareilmaterialementale:sitrattadiunalogicanuovarispetto alla logica tradizionale della cultura europea, che (era?) la cultura della parola, della causa e delleffetto,diquellochevieneprimaediquellochevienedopo. La logica dellimmagine una logica eminentemente paratattica, non c unimmagine causa e unimmagine effetto; le informazioni si presentano una accanto allaltra. E una cultura di informazioni parallele che giustappone fatti, notizie, frammenti. In questa realt bisogna orientarsi tra una quantit enorme di informazioni che non sono organizzate in un discorso, ma sono semplicementeaccostate. Comprendere il linguaggio televisivo dunque occasione culturale importante, perch concretizza unodeicompitidellascuola,ciolosservarelarealtallamoviola,percapirla,offrendoinoltregli strumentiperinterpretarla.

Itinerarididattici
ScuoleElementari 1) Noieicartonianimati:amicizie,famiglia,identit 2) Noielapubblicit:condizionamentievalori ScuoleMedie 1) Illinguaggiodellatelevisione 2) Tg,quandolinformazionediventaspettacolo 3) Tuttiicartonianimatisonobuoni? ScuoleSuperiori 1) Illinguaggiodellatelevisione 2) Tg,quandolinformazionediventaspettacolo 3) Lareligionevistadallatv Altrespecifichepropostepossonoessereconcordateconlinsegnante,inbasealleesigenzedidattiche.

Duratadegliincontri
Unaodueore.Sonopossibilianchemodulidi4oseiore.

Obiettivi
Rendereglistudentipiconsapevolidellinguaggiotelevisivo; Riconoscerealcuneformedellinguaggiotvattraversocuivengonoveicolativaloriestilidivita; Distinguerealcunigeneritelevisivi.

Svolgimentodellincontro Apartiredallavisionedibrevivideoloperatoreguiderglistudentilungounpercorsodidatticoche intendeprivilegiareildialogoeladiscussione.


Referente:Dott.ssaB.Sartori333.6682728

La pace () possibile
Benedetto Croce ha detto: La guerra non sar mai abolita perch nel seno della realt, inconcepibile senza guerra. E vero? C chi sostiene che la guerra sarebbe lultimo strumento della politica. Perch la storia costellata da tante guerre e da tanti drammi? E checosacipreparalavvenire? La pace, per tanti, soltanto unutopia, che vede spade e lance trasformate in aratri e si riduce a un sogno di quanti vogliono bilanci di vita e non di morte o violenza. In realt la pace unsogno legato,mani e cuore, alla coscienza di ognuno. Una pace senzaoperatori dipaceimpossibile,comesarsempreprecariaunapacecostruitasolosumediazioni. Peredificarelapaceoccorrecoinvolgeretuttalanostraumanit,senzaeserciti,ideologiee mercanzie varie. Occorre scrollarsi di dosso ogni cultura di violenza, di potere e di morte, perpromuovereluomointuttelesuepotenzialit. Realizzare la pace dunque, non semplice richiamo a vaghi principi, ma a quattro pilastri chesostengonolaCasadellapace(PapaGiovanniXXIII):verit,giustizia,amoreelibert. Questi valori universali della vita fondano norme di giudizio e decisionioperative valide per tuttigliuomini.

Tipologiadegliincontri Incontri di educazione alla pace di una o due ore, modulabili anche su percorsi di pi ore. La scansione dei tempi, i contenuti ed eventuali richieste specifiche vanno concordati con loperatore. Lo svolgimento degli incontri avviene seguendo metodologie di animazione: discussioni partecipate, simulazioni seguite da verbalizzazione, attivit a sottogruppi, utilizzo di video e immaginiperprovocareundibattitoedunariflessionepersonale. Contenuti: paceeconflitto(dalpersonaleallinternazionale) ledinamichedellaguerracontemporanea iconflittidimenticati(collocazionegeografica,causeeconseguenze) ilmercatodellearmi lagestionenonviolentadeiconflitti Obiettivi: Rendersi conto dei numerosi conflitti armati che insanguinano il mondo e di cui i nostri massmedia,ediseguitolenostrecoscienze,hannopersotraccia. Riconoscerechelapacenonsoloassenzadiguerra,macheunvalorefruttodigiustizia, dilibert,diuguaglianza Evidenziarelanecessitdiunimpegnopersonalepercominciarearealizzarelapace. Conoscereleconseguenzeabreveealungotermineportatedallaguerra. Sensibilizzarelaclassearealizzareun'operasegno. Referente: FrancescoMillione(Caritas):0523.332750347.0376143millione@caritaspiacenzabobbio.org

Mondo Visione

Nel nostro mondo la fame perseguita due miliardi di creature, due terzi di queste vivono nel sottosviluppo, almeno quindici milioni di lebbrosi si consumano per la tomba, la guerra "calda" si combatteinpipuntidelpianeta,laviolenzadialcunestruttureopprimemilionidiuomini. Ma se si affonda il bisturi, altre piaghe nascoste si aprono. Il pregiudizio razziale ancora radicato in variepartidelglobo.Moltebrutalitrichiamanol'infamerealtdelgenocidio:gruppinazionali,razzialio religiosisonodistrutti,comeilmezzomilionediabitantidelSudanmeridionale,comeilmilionedivittime dellatribIbodelBiafra,comegliIndiosdellAmazzoniainAmericaLatina. Ci sono poi gli schiavi, quelli con le catene ai piedi. Qualcuno parla di milioni, sicuramente almeno 250 mila, secondo un'inchiesta internazionale dell'ONU. Accanto alla schiavit esiste lo sfruttamento della donnainvarieformeequellodeibambiniedegliadolescenti,ancheperscopiturpi. Che dire poi della piaga dell'analfabetismo, dello smercio della droga, dell'industria dell'aborto, dei bambini abbandonati, dei vecchi emarginati? I "peccati sociali" si sviluppano come una piovra tentacolare,quasicisoffocanofinoalpuntoditogliercilasensibilitperreagire. Ma il male del mondo chiama a raccolta tutte le energie personali di ciascuno, obbliga ad un esame di coscienza, per scoprire se c', in ciascuno di noi, l'indifferenza o l'omissione. Perch le omissioni dei singoli,moltiplicate,"solidificanoeingrandisconolapalladinevechediventavalanga"(S.Lucarini).

Tipologiadegliincontri Incontridieducazioneallamondialitdiunaodueore,modulabilianchesupercorsidipiore.La scansionedeitempi,icontenutiedeventualirichiestespecifichevannoconcordaticon loperatore. Losvolgimentodegliincontriavvieneseguendometodologiedianimazione:discussioni partecipate,simulazioniseguitedaverbalizzazione,attivitagruppi,utilizzodivideoeimmagini perprovocareundibattitoedunariflessionepersonale.

Contenuti: a) Le"feritedelmondo":iconflitti,lafame,lemalattie,lapovertestrema. b) Laschiavitnel2000:ibambinigridano"aiuto!" c) LaglobalizzazionecongliocchidelSuddelmondo:gliscambicommercialidelmercato globale,ildebitoesterodeipaesipoveri,liniquadistribuzionedellericchezze; d) L'informazione:comefunzionaalivellomondialeequaligliaccessiafontialternative, oggettiveelibere; e) Leducazioneastilidivitaconsapevoliegiusti(sostegnoalvolontariatointernazionale, commercioequoesolidale,BancaEtica,bilancidigiustizia,sostenibilitambientale...). Obiettivi Individuarealcunideimaliedelleingiustiziesocialicheaffliggonol'umanit,inparticolare ladisparitdellerisorsetraNordeSuddelmondo. Capireimeccanismidellaglobalizzazioneedell'economiamondiale,introdurreanuovi modellidiconsumoedisvilupposostenibile Permettereunariflessionesull'obiettivitelatrasparenzadelleinformazionicheci vengonotrasmesse. Propostadicambiamentoinalcunicomportamentiquotidiani(stilidivitasostenibili, commercioequoesolidale,attenzioneagliavvenimentidelmondo)

Referente: FrancescoMillione(Caritas):0523.332750347.0376143millione@caritaspiacenzabobbio.org

Coltivatori e custodi del giardino dellEden: la salvaguardia del creato


Gli attuali modelli di produzione e consumo, basati sulla centralit del profitto da perseguire con qualunquemezzo, sono causa di profonde ingiustizie sociali(disparit di retribuzioni, sfruttamento dellavorominorileedabusodellavorofemminile,concorrenzasleale,esclusioneedemarginazione delle classi pi povere che non fanno mercato, monopolio esclusivo della tecnologia da parte dellenazionipisviluppate,manipolazionedellinformazione,ecc). Tali prevaricazioni sono strettamente connesse ad una serie di ingiustizie perpetrate ai danni dellambiente, visto come uninesauribile fonte di risorse ed allo stesso tempo come enorme discarica di rifiuti. La Terra percepita come fabbrica di prodotti per la vendita soggetta ad uno sfruttamento intensivo che non ne rispetta gli equilibri naturali. Questo comporta inquinamento, distruzioni, esaurimento delle risorse, a discapito nuovamente delle persone pi povere, peggiorandonelecondizionidivitagicompromesseinpartenza. La via di uscita inequivocabilmente una sola: la sufficienza sostenibile per tutti ovvero i ricchi devonoviveresemplicementeinmodocheipoveripossanosemplicementevivere! Tipologiadegliincontri Incontri di educazione alla sostenibilit di una o due ore, modulabili anche su percorsi di pi ore. La scansione dei tempi, i contenuti ed eventuali richieste specifiche vanno concordati preventivamente con loperatore. Lo svolgimento degli incontri avviene seguendo metodologie di animazione: discussioni partecipate, simulazioni seguite da verbalizzazione, attivit a sottogruppi, utilizzodivideoeimmaginiperprovocareundibattitoedunariflessionepersonale. Contenuti: Il concetto di risorsa (il valore intrinseco, la limitatezza e limportanza come bene per le generazionifuture) Luso e labuso delle risorse e le conseguenze (inquinamento, rifiuti,cambiamenticlimatici, guerre,impoverimentodellaterraedellepersone,ecc) Laresponsabilitversoilcreatonellegrandireligioni ResponsabilitambientaleeNuovistilidivita Obiettivi: Riconoscerenelproprioquotidianocicherisorsaeresponsabilizzarsiallusodellastessa; RiconoscerealcunipericolichesicelanodietroallosfruttamentodellaTerra; Comprenderechelanaturaunbenecomuneatuttalumaniteatuttelereligioni; Incominciare ad assumere atteggiamenti sobri, rispettosi dellambiente e attenti ai suoi problemi ed a chi ne viene minacciato (aprirsi a nuovi stili di vita, aderire a campagne globali,avviaregemellaggiconpopolazionichevivonoinEmergenzaAmbientale,ecc) Referente: FrancescoMillione(Caritas):0523.332750347.0376143millione@caritaspiacenzabobbio.org

Incontrare la fragilit Itinerario1:VisitaeincontrocongliospitidellaCasapermalatidiAIDSGiuseppe Venturini,localitLaPellegrina,StradaAgazzana,Piacenza.


Obiettivi Informarsi sullAIDS, su come si contrae, sulle cure, non in modo teorico, ma attraverso la spiegazione degli operatori che vivono quotidianamente a contatto conimalati. Percepirecheilmalatounapersonaconunasuadignit,daaccogliereedaiutare. Intuire che le esperienze e le storie di sofferenza e di malattia non si raccontano solo in televisione, ma sono vissute anche nella nostra citt, tra la gente che incontriamo

Svolgimentodellincontro Lincontrorichiedelinteramattinata.Glistudentiascolterannolesperienzadichilottacon lAIDS: la storia della sua vita, i suoi sogni, le sue speranze, la sua lotta quotidiana con la malattia.Potrannoporredomandesiaaglioperatorisiaagliospititestimoni. Referente:FrancescaSali0523/779410346/6747581don.venturini@laricerca.net

Itinerario2:Visite,durantelorarioscolastico,allaCasadellaCarit,inVia Vescovado,aPiacenza,cheospitapersonemoltodiversetraloro,ciascunaconi suoiproblemielesuerisorse.


Obiettivi *Sperimentareunrapportoinformaleearricchenteconpersonediversamenteabili; * Visitare un luogo che vuole essere sede di una famiglia accogliente e variegata, per let e leterogeneitdeisuoimembri. Svolgimento * Lincontro si svolger in tre momenti. Il primo dedicato alla presentazione reciproca ed alla creazione di un clima caldo, anche attraverso qualche canto. Poi gli operatori della casa racconteranno brevemente le finalit e la storia delle Case della Carit. Infine gli studenti si suddivideranno a gruppi, ciascuno dei quali si intratterr con un ospite: dialogando con Paolo, cantandoconWalter,giocandoacarteconSergio * E possibile anche prevedere visite successive, il cui programma sar concordato con gli operatoridellaCasadellaCarit,chiedendoancheaglistudentiunazionedivolontariato. Referente:SuorAnna0523.327300

Itinerario3:AssociazioneLaRicerca
LAssociazione, ispirandosi a Progetto Uomo del Ce.I.S di Roma (Centro Italiano di solidariet) valorizza la centralit della persona, il rispetto della sua integrit fisica e culturale, dei suoi valori di interrelazioneconglialtri,conparticolareattenzioneallesituazionididisagiosociale. Individua lautoaiuto come metodo educativo sia personale che di gruppo, rendendo le persone soggettoattivodelpropriopercorsodicrescitaecambiamento. Riconoscepreminenteilcoinvolgimentodellafamigliaintesacomerisorsa. Identificaillavorodicomunitcomestrumentoeducativoconaperturaversoesperienzeinnovative. Promuove, forma e sostiene il volontariato, tenendo conto della sua specificit e riconoscendo la suafunzionestrutturale.

Leseguentistrutturesiapronoallincontroconglistudenti edoffrono GRATUITAMENTEalleclassi delle scuole secondarie di secondo grado la possibilit di visite, testimonianze, convegni da concordareconiresponsabilideirispettiviservizi.
ComunitEmmaus ComunitTerapeutica residenzialeEmmaus (LocalitLaPellegrina Tossicodipendenticon problemipsichiatrici (DoppiaDiagnosi) Responsabile ANITABARBIERI TEL0523/779480

ComunitTerapeuticaLaVela ComunitTerapeutica Residenziale LAVELA Comunitterapeuticaper personedipendentida sostanze Responsabile MAUROMADAMA TEL0523/875211

ComunitMammebambiniLunaStellata ComunitTerapeutica residenzialeLunaStellata (Sede:ViaBubba20Piacenza) Donnetossicodipendenti configli Responsabile FAUSTAFAGNONI TEL0523/875211 CELL3488557990

I poveri ... sempre con noi


Inunasocietinrapidaevoluzione,aiutare,operlomenoaccorgersidichiindifficoltnon sempre facile. Per capire ci che importante fare, bisogna imparare ad ascoltare i poveriedosservarelarealtnelsuocomplesso. Lacrisiattanagliailpaeseeperunnumerosempremaggiorediitalianianchelquotidianit fontedipreoccupazione:lapovertnonpiunfattolontanodallesperienzachecolpisce colocolorochevivonoaimarginidiunasocietefficiente. Oltre 1270 persone si sono rivolte nel 2010 al Centro di Ascolto della Caritas diocesana ... una progressione numerica che da pi di vent'anni non conosce soste; ma dietro ogni numerochedefinisceilproblemapovertsicelanoaltrettantivoltiestorie. Iveripoverinonfannorumore(MadreTeresadiCalcutta) Tipologiadegliincontri Incontridisensibilizzazionealtemadellapovertdiunaodueore,modulabilianchesupercorsidi pi ore. La scansione dei tempi, i contenuti ed eventuali richieste specifiche vanno concordati preventivamente con loperatore. Lo svolgimento degli incontri avviene seguendo metodologie di animazione: discussioni partecipate, simulazioni seguite da verbalizzazione, attivit a sottogruppi, utilizzodivideoeimmaginiperprovocareundibattitoedunariflessionepersonale. Contenuti: a) b) c) d) e) Ladefinizionedipovertelasuapercezione. Inumeridellepovertelecaratteristichedelterritorio. Attraversolacrisi:unosguardoacauseedinamichedeipercorsicheportanoallapovert Iluoghidellepovert:conoscenzaepossibilevisitaallesedideiservizicaritativi. Lerisposteallapovert:educareadunostiledivitaattentoesolidale

Obiettivi 1. Comprendere la povert nelle sue accezioni profonde per non relegarla a fenomenodistante,mariconsegnarlacomerealtcomune. 2. Dare un volto e una storia ai poveri, avvicinare le dinamiche che portano all'esclusione, conoscernelecauseedaccostarsialdisagioquotidianodichiindifficolt. 3. Conoscere le risposte che il territorio fornisce al fenomeno povert, incontrare i luoghi dove i poveritrovanounsostegno. 4. Provare a fornire una risposta attenta e solidale a quanti, spesso molto vicini, vivono nella difficolt. Referente: FrancescoMillione(Caritas):0523.332750347.0376143millione@caritaspiacenzabobbio.org

Interazioni: oltre il pregiudizio


Straniero colui che lontano e contemporaneamente vicino. Nei sistemi politici moderni lo straniero colui che risiede in una nazione senza possederne la cittadinanza e ci implica una suaprimitivaesclusionedalpattocostituzionaleequindiilpossessodilimitatidirittipolitici. Tutte le societ producono stranieri, ma ognuna ne produce un tipo particolare, secondo modalitunicheeirripetibili(Z.Bauman) L'esperienza dell'essere straniero, tuttavia, antica quanto lo sono le societ umane perch definisceunadimensionepisfuggente,quelladinonsentirsiodinonesseresentitopartedella societincuisivive. Lemigrazionefondaeperfezionalecivilteallargailconcettodi patriaoltreiconfinimateriali, facendopatriadelluomoilmondo(BeatoG.B.Scalabrini) Lostranieroviaggiaspessopertrovarecondizionidivitamigliori,avoltetagliadefinitivamentei ponti con il suo paese d'origine, altre volte vive con la speranza di poter fare ritorno alla terra natale.Nonmalecercaredifarsentiretuttiacasa. Epifaciledisintegrareunatomocheunpregiudizio(A.Einstein)

Tipologiadegliincontri Incontridiunaodueoreciascunoperuntotalecomplessivodelpacchettocompletopariacirca4 ore di aula, modulabili anche su percorsi di pi ore. La scansione dei tempi, i contenuti ed eventuali richieste specifiche vanno concordati preventivamente con loperatore. Lo svolgimento degli incontri avviene seguendo metodologie di animazione: discussioni partecipate, simulazioni seguite da verbalizzazione, attivit a sottogruppi, utilizzo di video e immagini per provocare un dibattitoedunariflessionepersonale,testimonianzedimigranti. Obiettivi
Intuireladignitedilvalorepropriodiognipersonaumana,perfavorireilrispettoreciproco. Cambiare punto di vista, assumere quello dello straniero, entrare in empatia verso questa condizione,daltimoreallaconvivialit. Avvicinarsi alla realt dei luoghi dorigine da cui provengono i migranti: ai fattori storici, sociali, ambientalichelicontraddistinguonoechesonoallabasedelfenomenomigratorio(pushfactor). Confrontare le diverse ondate migratorie avvenute nel tempo per riscoprire due delle principali caratteristichedelgenereumano,lamobiliteladattamento. Capire i meccanismi di entrata ed uscita nel nostro paese (accenni sulla legislazione vigente) in particolareedellamobilitumanaingenerale. Favorire una serena riflessione sulle problematiche connesse a migrazioni e integrazione, affrontando la quotidianit delle relazioni che i ragazzi nella scuola e fuori di essa vivono con continuit.

Contenuti
Lettura dei dati statistici aggiornati sulla presenza degli stranieri in Italia o nella nostra citt. Confrontotradatirealiepercezionedelfenomeno. Elementidistoriadellemigrazioni. Riflessionesuunicitediversit,cultura,multiculturaeintercultura. Emersioneedanalisidisituazionicritiche. Ascoltoditestimonianzedirette/esamediesperienzeevissutimigratori

Referente: FrancescoMillione(Caritas):0523.332750347.0376143millione@caritaspiacenzabobbio.org

Bioetica
Da tempo, ormai, sul versante della riflessione etica che riguarda la vita umana e, in particolarmodo,sullefrontieredellabioeticainattounavivacediscussione.Interessataal dibattito non soltanto la vecchia etica che era attenta ai principi e alla ricerca delle norme di condotta, n soltanto la nuova etica che, pi che ai principi, cerca di rispondere ai singoli casi emergenti dallapplicazione delle nuove tecnologie alla vita umana, procedendo piuttosto alla maniera di unarte che di una scienza. Questo perch letica si ritirata nel campo del diritto, spesso esulando, o semplicemente ignorando, il discorso sui valori. Lareligione,edinparticolareilcristianesimo,nellasuaformacattolica,hadadirelasuain campo etico ed in campo bioetico, sulla base di una lunga riflessione che la tradizione ha consegnato alla postmodernit, ma anche a partire da una rivelazione che pretende di esserevalidaperognitempoeinogniluogo.Canchechi,tuttavia,accusa(nonsemprein modo del tutto disinteressato) proprio la religione di essere ostacolo alla scienza, impedendoconarcaicipregiudizilosviluppoedilprogressoumano. Ladiscussionedeiproblemibioeticadunquediestremaattualiteglistudentideltriennio delle scuole superiori possono apprezzarla, perch cominciano ad avere gli strumenti culturaliperdibattereeformarsiunaopinione(doxa)inproposito.

Obiettivi Favorireildialogoeilconfrontotraglistudenti. Provocarelariflessionecircailsensodellapropriavita,daassumereconresponsabilit. Dialogare con un esperto al fine di individuare criteri per una scelta responsabile in relazioneatemisignificatividellabioetica. Contenuti 1. TestamentobiologicoeilConsensoInformato 2. Eutanasia,suicidioassistito,accanimentoterapeutico. 3. IlproblemadellEcologia 4. Ildibattitocontemporaneosullecellulestaminali Svolgimentodellincontro Lespertointerpreterilruolodianimatore.Apartiredauncasoconcreto,(perlabioetica) chepresenterperladiscussionedeglistudenti,proporrlavisionecristianadeltema oggettodidiscussione. Sonoprevistiincontridiunaodueore,maanchemodulidiquattroore.

Referente:Prof.S.Lomi3356082250sergiolomi@yahoo.it

Un solo Dio Padre di tutti: il mosaico delle religioni


Negli anni 80 il pensiero comune riteneva che le religioni appartenessero al passato e fossero destinateaduninesorabiletramontonellindifferenzagenerale.Malecosenonsonoandatecos. La globalizzazione, i flussi migratori, Internet, i social network, anzich segnare lingresso in un era di indifferenziazione globale e religiosit universale (la new age, appunto), hanno visto laffermarsi di identit religiose forti, a volte contrapposte le une alle altre, con deviazioni identitarie,maancheconlalegittimaricercadisensoediverit. I tentativi di declinazione civile delle religioni a sostegno di una cultura e di un sistema di rapporti sociali si sono rivelati utopici. Le nostre societ sono ormai tutte segnate, a livello globale, dal pluralismoreligioso.Lastorianonsipufermareelereligionioggiconvivonoancheinunapiccola realt come quella piacentina, a volte ignorandosi, a volte cercando di conoscersi da buone vicine dicasa.Macdellaltro il pluralismo religioso ha una valenza teologica, voluto da Dio e dice qualcosa di Lui e del suo mistero. Ecco che la presenza di religioni diverse pu diventare una risorsa per scoprire la propria storia e la propria identit; ecco che le presenze religiose non cristiane spingono i cristiani a rendere ragione delle differenze confessionali tra le Chiese. La complessit religiosa del nostro tempo un seme della Parola di Dio seminato dentro questa nostra storia e chiede di essere coltivatoefattogermogliare. Obiettivi Conoscereifondamentidiunateologiadelpluralismoreligioso DistingueredialogointerreligiosoecamminoecumenicodelleChiese Praticareildialogoincontrandolaltro

Contenuti
Storiadelmovimentoecumenico IlcamminoecumenicodelleChieseinEuropainrelazionealprocessodiintegrazioneeuropea LeChiesecristianeaPiacenza:cattolici,ortodossi,evangelici Modelliditeologiadelpluralismoreligioso LafiguradiGesnelVangeloenelCorano Ildialogoislamocristianoalivellointernazionale,italianoelocale. IncontrodirettoconesponentidelleChiesecristianenoncattolicheeconmembridelCentro CulturaleIslamicodiPiacenza

Icontenutipropostisonoadattiallascuolasecondariadiprimoesecondogrado. Referente:prof.ssaDonataHorakcell.:339/3557623email:dnthorak@yahoo.it

Tra noi e voi: dialogo aperto tra dentro e fuori


Propostadiincontrotrailcarcereeilmondogiovanileriservataaglistudentidellescuolesuperiori
La giustizia, la trasgressione, il reato, la pena, la riconciliazione. Temi importanti e delicati troppo spesso affrontati con grande superficialit dai media; temi complessi dalla forte valenza educativa. Il progetto proposto da Oltre il muro ha lobiettivo di andare al cuore di queste tematiche e di affrontarle a partire dalcarcereedallestoriedellepersonecheloabitano.Ilcarcere,dunque,alcentrodelprogettoTranoie voi non solo per la sua forte valenza simbolica ma anche per lestrema complessit che lo caratterizza. In un gioco delle parti in cui le persone detenute e la loro situazione di estrema restrizione pongono uninfinit di domande molto importanti: attraverso quali percorsi sono arrivato fin qui? Quali responsabilit? Quali scelte? E possibile cambiare la propria vita? Quali strade per una riconciliazione? Qualegiustiziaequalepena?Lamiafamiglia?Imieifigli? Lobiettivo non quindi solo una generica educazione alla legalit ma una pi ampia riflessione sullessereumano,sullesuedebolezze,lecaduteelepossibilitdiemanciparsi.

ATTIVIT
Il lavoro nelle scuole costruito in stretta collaborazione con gli insegnanti che parteciperanno alla costruzionediunpercorsocheterrcontodelletdeiragazziedellecaratteristichedelgruppoclasse Alcunepossibiliopzioni: Incontri a scuola con testimoni privilegiati quali volontari, persone detenute o ex detenute, operatoripenitenziariocittadinivittimedireati Visionedifilmocortometraggidiargomentiinteressantiaifinidelprogetto Discussione a tema su testi autobiografici scritti da persone detenute e pubblicati sul giornale del carcerediPiacenzaSostaForzata Altrepropostescaturitedallincontrocoidocenti Dovecisianolecondizioni,sipensaancheaunoscambiodiscrittitrastudentiedetenutidellaredazione diSostaForzatasualcuneparolechiave:giustizia,esclusione,castigo,trasgressione,regole.

Ilprogettosiproponedirealizzarepercorsicompostida3modulidi12oreciascuno.Ilnumero dioresarconcordatoconidocentiinteressati.GliincontrisonoGRATUITI.

PRODOTTIFINALI
AlcunepaginededicateallinternodelgiornaleSostaForzatadicuisiprevedonoquattrouscite annuali Undiariodiprogettochetengamonitoratelevarieazioni Unarchiviodipensieriraccoltoinuncdcontenentetuttigliscrittiprodottiduranteilprogetto dentroefuoridalcarcere

REFERENTE
D.ssaCarlaChiappini339.5047291 carla.chiappini@fastwebnet.it Ilmondononumanoperchfattodaesseriumanienondiventaumanosoloperchlavoceumana risuonainesso,masoloquandodiventatooggettodidiscorso,didialogo HannahArendt

Terra di libert: percorsi di liberazione dalle mafie


IncollaborazioneconLibera,Associazioni,nomienumericontrolemafie
La mafia molto pi di una organizzazione a delinquere: essa alla base di un sistema sociale e generaunadiffusaculturadellillegalitchecondizionaicomportamentidimolti,benaldildellacerchia degli affiliati. La mafia si nutre di miti, superstizioni e riti di iniziazione che costituiscono una vera e propriaparodiadellareligione,sfruttandoilsentimentoreligiosodellepersonepisemplici.Lamafianon unfenomenolocale,maagiscesututtoilterritoriodelPaese,dalSudaNord,conmodalitdiverse. La Chiesa cattolica in Italia molto impegnata sul fronte della resistenza alla mafia e conta ormai diversi martiri tra i suoi sacerdoti e fedeli (pensiamo a don Peppe Diana, don Pino Puglisi, il giudice Rosario Livatino). Non un caso che Libera sia nata proprio dallintuizione di un prete, don Luigi Ciotti, che, nelloccuparsi di giovani vittime della tossicodipendenza, ha capito che bisognava andare alla radice del business costituito dal narcotraffico controllato dalle mafie. Lidea di fondo che lunione fa la forza: se la mafia tende a isolare le sue vittime, Libera, Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, nasce proprio come rete di associazioni che si stringono attorno ai familiari delle vittime innocenti delle mafie:inomidanondimenticarecelebratiil21marzo.AquestevittimeLiberahadedicatolecooperative nate sui beni confiscati alle mafie, perch i loro nomi possano continuare a vivere in questi progetti di ricostruzione sociale ed economica del territorio : cos sono nate, ad esempio, le cooperative Terre di donPeppeDianaeRosarioLivatinodiLiberaTerra. La cultura della legalit e della solidariet mina alla base il potere mafioso. In questo giocano un ruolofondamentalegliinsegnanti,perchlamafiatemelascuolapidellagiustizia(A.Caponnetto).

OBIETTIVI
1. Promuovere una cultura della legalit, della solidariet e dellambiente, basata sui principi della Costituzione,nellavalorizzazionedellamemoriastoricaperlepersonechehannooperatocontrole mafie. 2. Promuoverelelaborazionedistrategiedilottanonviolentacontroildominiomafiosodelterritorio ediresistenzaalleinfiltrazioniditipomafioso,presentianchealnord. 3. Distinguere le espressioni di autentica esperienza religiosa da fenomeni di carattere magico/superstiziosoostrumentale; 4. promuovere una cultura della legalit e ragionare criticamente sul rapporto tra i nostri comportamentiquotidianielaffermarsidellamentalitmafiosadiffusa.

ATTIVIT
Modulidi24oredaconcordarecongliinsegnantidellescuolediogniordineegrado. Alcunipossibilicontenuti: Conoscenzacriticadellemafieedelfenomenomafioso,valorizzazionedelleazionipropositivedelle societcivilenellalottaallemafie. IlprogettoLiberaTerra:lusosocialedeibeniconfiscatiallemafie Analisi del rapporto mafia religione : la religiosit dei boss, i riti di affiliazione, il controllo su santuarieprocessioni,ilboicottaggiodellenomaliattivitpastorali. Storiedisantit:donPinoPuglisi,ilgiudiceRosarioLivatino,donBeppeDiana... Incontro diretto con testimoni e volontari di Libera :racconto di esperienze dirette di lavoro sulle terreconfiscateallemafieodivolontariatoinquartiericontrollatidaorganizzazionimafiose.

REFERENTIPROGETTO
Prof.ssaAntonellaLiotti,referentediLibera,Associazioni,nomienumericontrolemafie,coordinamento diPiacenza:cell.329/2123544mail:piacenza@libera.it

Diversamente abili

Integrazione scolastica di bambini/ragazzi con disabilit


La legge n. 517 del 1977, profondamente innovativa per la scuola dellobbligo, sanc il diritto allinserimento ed allintegrazione degli alunni portatori di handicap nelle classi e nelle scuole tradizionali. da questo momento in avanti che si pose, in maniera ancora pi marcata, il tema della valorizzazione della diversit e delle differenze, affinch linserimento scolastico potesse trasformarsi in un reale processo di integrazione, tanto utile al soggetto disabile che ai suoi compagni di classe. Leducazione allintegrazione quindi da considerarsi come un impegno educativo pensato come un modo nuovo di proporre leducazione a tutti (e non solo al ragazzo disabile), specialmente per ci che concerne la formazione dellidentit personale e di quella socio-relazionale. Stimolare il rispetto delle diversit, il rispetto dellalterit, il riconoscimento del diritto alla differenza, non significa indurre gli alunni alla perdita della consapevolezza della propria identit; al contrario questo processo dovrebbe portare ad una maggior consapevolezza delle proprie caratteristiche personali, delle differenze rispetto allaltro ed alle possibilit di crescita derivanti da un incontro sincero con il prossimo. Come testimoniato dalla letteratura di settore, per favorire lintegrazione di allievi con bisogni speciali nel contesto classe, una risorsa fondamentale rappresentata dai compagni. Il loro coinvolgimento ed il supporto qualitativo che essi sono in grado di fornire ai loro coetanei con disabilit costituisce una condizione assolutamente primaria per promuovere processi inclusivi. Inoltre, i rapporti di scambio e la rete di amicizie che si determinano nellambito della classe tendono spesso a generalizzarsi anche a contesti extrascolastici, determinando le condizioni per una pi facile integrazione sociale.

Obiettivi: Aumentare la capacit di riconoscere, accettare ed assumere la diversit come valore arricchente; Essere consapevoli dei propri pregiudizi ed essere disponibili a modificare le proprie attitudini al giudizio; Aprirsi alla dimensione dellalterit attraverso lincontro ed il confronto con i pari, rispettando le specificit individuali; Aumentare le situazioni di benessere emotivo allinterno del gruppo-classe; Promuovere atteggiamenti di reciprocit ed incrementare le relazioni amicali; Potenziare competenze comunicativo-relazionali tra pari; Favorire lintegrazione dei soggetti disabili allinterno del gruppo classe. Itinerari didattici per scuole Elementari, Medie Inferiori e Medie Superiori. Durata del percorso: da concordare con il docente(indicativamente 3/4 incontri di unora ciascuno) Svolgimento degli incontri: a) Somministrazione di schede/questionari, al fine di ottenere una visione dinsieme del gruppo-classe, rilevando gli atteggiamenti, le sensazioni, le predisposizioni di ogni alunno relativamente al tema del rapporto con gli altri e dellintegrazione (sia in generale, sia nella specifica realt di classe). b) Visione di filmati e/o ascolto di racconti per introdurre il tema delle diversit e della disabilit, del pregiudizio e dellimportante ruolo che laltro ha nella formazione della propria identit (e viceversa). c) Utilizzo di giochi di ruolo e/o piccoli esercizi da svolgersi in classe per ragionare e confrontarsi sulla situazione dello specifico gruppo classe, sulle dinamiche delle relazioni esistenti tra i pari e sulle grandi potenzialit dellaccettazione delle diversit e dello scambio reciproco. d) Altre specifiche proposte concordate con linsegnante in base alle esigenze didattiche. Referente: Gianpaolo Luppi (Psicologo) 329/5368766 - Email: gianpi.luppi@gmail.com

Sportello di consulenza per lorientamento scolastico di studenti con disabilit


Se il passaggio da un ordine di scuola allaltro risulta sempre pi ansiogeno per un qualsiasi ragazzo, si pu ben capire quanto tale scelta rappresenti non solo un momento, ma una prospettiva esistenziale pi complessiva, a volte persino drammatica per gli studenti che, portatori di disabilit, abbiano terminato la frequenza di una scuola primaria o secondaria di primo grado, o che si affaccino per la prima volta nel mondo della scuola. A complicare la situazione vi sono le trasformazioni che nelle scuole stanno accompagnando la riforma, soprattutto nelle secondarie di secondo grado; ma soprattutto la difficolt di individuare, tra le numerose offerte formative, quelle che possono offrire reale integrazione in base alle caratteristiche dei singoli bambini e ragazzi, per mettere in moto una sinergia tra le possibilit, le capacit, le ricchezze di ogni alunno e le concrete prospettive formative. In particolare la scelta della scuola secondaria di secondo grado (la scuola superiore) rappresenta di fatto il momento pi delicato di tutta loperazione inserimentointegrazione, poich il riuscire o meno a individuare e realizzare soluzioni adeguate pu condizionare i successivi percorsi lavorativi e di autonomia. Per condividere con le famiglie un percorso che porti ad una scelta consapevole, lUfficio diocesano di Pastorale della Scuola attiva uno sportello di ascolto e consulenza, per lorientamento scolastico di studenti con disabilit. Gli operatori dello sportello sono disponibili ad accompagnare le famiglie in un percorso di orientamento, offrendo competenza ed esperienza, per aiutare gli studenti e i loro genitori ad attivare e valorizzare le proprie risorse.

Per informazioni: pastorale.scuolapc@libero.it

Prof. G. Marchioni 333.7541966 (pomeriggio-sera)

Strategie per favorire lapprendimento dellalunno disabile


Per assicurare la continuit dello sviluppo individuale delle esperienze educative, la scuola impegnata a conoscere e valorizzare le attitudini individuali, le conoscenze acquisite da ogni alunno e le sicurezze raggiunte sul piano affettivo, psicologico, sociale. Lesercizio del diritto alleducazione ed allistruzione non pu essere impedito dalla presenza di difficolt nellapprendimento scolastico, anche se legate a situazioni di disabilit. Lobiettivo dellapprendimento non pu mai essere disatteso e tanto meno sostituito da una semplice socializzazione in presenza, perch il processo di socializzazione in larga misura una questione di apprendimento, e perch la mancanza di corretti interventi di promozione dello sviluppo potrebbe produrre ulteriori forme di emarginazione. Mentre per la maggior parte dei soggetti pu essere sufficiente il potenziamento, laffinamento e la differenziazione della prassi didattica, per un minor numero di alunni in condizioni di particolari gravit sono necessari interventi qualificati di didattica differenziata. Comunque, lesperienza scolastica dellalunno in situazione di disabilit dovrebbe potersi sviluppare secondo un percorso unitario e fondamentalmente continuo, quanto pi possibile in armonia con i ritmi di maturazione e di apprendimento propri del soggetto. Per questi motivi lUfficio di Pastorale Scolastica della Diocesi di Piacenza-Bobbio cerca di valorizzare e diffondere i progetti didattici, nonch strategie e tecniche e metodi di insegnamento/apprendimento che costituiscono buone pratiche del fare scuola elaborate da docenti che operano nel nostro territorio.

Obiettivi - Apprendere una strategia didattica flessibile, funzionale a favorire lapprendimento dello studente disabile - Socializzare le buone pratiche elaborate dai docenti

Modalit operative - Incontri concordati personalmente con il referente del progetto, prof. William Bonacina: 0523.455630; william.bonacina@virgilio.it

Come noi
Quanti sono gli handicappati? Nessuno lo sa. Qualcuno parla di 607mila insufficienti mentali vari; 702mila insufficienti mentali medi; 25mila insufficienti mentali gravi; 332 mila tra epilettici, spastici, portatori di esiti di poliomielite e miodistrofie; 164mila minorati della vista e delludito. Il totale arriva a un milione e 888mila. A questi vanno aggiunti i disadattati del carattere e del comportamento che sono circa un milione e mezzo. La persona handicappata non vale meno di una normodotata, ma semplicemente diversa. Ha sue peculiari doti, sue ricchezze che possono essere coltivate, educate, apprezzate dalle persone che le vogliono bene, ma anche dalla societ civile. Per questo, invece di handicappato, parola che viene ancora usata nel linguaggio burocratico, si potrebbe parlare di diversamente abile.

Itinerari didattici Incontri con persone diversamente abili, che cercano di realizzare la loro vita coltivando le loro potenzialit. Obiettivi * Intuire la dignit ed il valore proprio di ogni persona umana. * Scoprire che il diversamente abile un uomo con sogni, progetti, emozioni, potenzialit che possono tradursi in competenze e abilit. Svolgimento degli incontri * Lapproccio sar narrativo, in quanto gli ospiti racconteranno la loro storia. Seguiranno le domande o le osservazioni dei ragazzi. Operatori: - Associazione ASSOFA: 0523/388003 associazioneassofa@email.it - Rosetta e Giancarlo Bianchini: 335/7011613 - Stefania Rossi e Tariku Dosi: mstefaniarossi@libero.it

Ai Dirigenti Scolastici delle Scuole della Provincia di Piacenza Loro Sedi

Oggetto: Presentazione del progetto Educare alla diversit

LUfficio di Pastorale scolastica della Diocesi di Piacenza-Bobbio propone il progetto di cui alloggetto. Educare alla diversit, proposto per lundicesimo anno consecutivo alle scuole superiori e per la ottava volta alle scuole primarie e secondarie di primo grado, ha avuto un successo insperato: sono stati circa 500 gli incontri svolti nelle scuole, oltre ai Convegni ed alle uscite didattiche programmate nellambito dellarricchimento dellofferta formativa. Anche questanno vengono proposti una molteplicit di temi, interessanti e vari, allinterno dei quali i docenti possono senza dubbio elaborare percorsi originali e didatticamente significativi. Basti ricordare leducazione alla pace, il rapporto nord-sud del mondo, limmigrazione, lanalisi del linguaggio televisivo, la disabilit Certo dellinteressamento Vostro e del Corpo Docente, invio distinti saluti ed auguro un buon anno scolastico.

Il Direttore dellUfficio Pastorale della Scuola (Giovanni Marchioni) Piacenza 20 agosto 2013

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