Sei sulla pagina 1di 13

Pent@gramma

Compendio Elettronico del Lectorium Rosicrucianum

iu

la nostra vita un dialogo: tutto parla in noi dialogo con se stessi

1 pent@gramma GIUGNO 2011

Sommario
Lectorium Rosicrucianum Contatti Attivit Pubbliche la nostra vita un dialogo: tutto parla in noi dialogo con se stessi
pag 6-15 pag 16-24

siste un filo doro che ci conduce al di fuori del labirinto della nostra realt decaduta e verso la Verit. Il compito della Scuola Spirituale Gnostica della Rosacroce dOro quello di aiutare i cercatori a trovare e a formare ununit vivente con questo luminoso filo doro, che tessuto con lamore, la saggezza, la conoscenza gnostica e lazione. Questo filo doro un Cammino che pu essere percorso anche oggi, un Cammino mostrato da tutte le religioni nella loro forma originaria e

autentica. Nessun Maestro o Iniziato pu trasferire la Verit: essa pu essere semplicemente vissuta in se stessi, mediante un processo interiore di trasformazione chiamato rinascita dellanima o trasfigurazione. Una Scuola di buona fede ha il compito di indicare il Cammino della trasfigurazione ai suoi allievi. Non lio, o la personalit, a essere coinvolto nel processo di trasfigurazione ma laspetto pi interiore delluomo, il S divino. La personalit diventa dunque uno strumento, la servitrice di un altro ordine, quello Divino, il Regno che non di questo mondo. Nonostante ci, si trover nel bel mezzo di questo mondo e si porr al servizio di ciascun essere umano. La Scuola Gnostica della Rosacroce dOro, nota anche sotto il nome di Lectorium Rosicrucianum, unorganizzazione moderna. Il suo messaggio di ordine universale si adattato perfino alla coscienza fortemente individualizzata delluomo del XXI secolo. Ciononostante, le sue radici sono profondamente piantate nellantica tradizione delle Scuole dei Misteri e, allo stesso tempo, rappresenta unevoluzione non solo dei precedenti impulsi di risveglio spirituale, come quelli degli gnostici, dei Catari, della Rosacroce classica del XVII secolo, ma anche di tutte le correnti autenticamente spirituali che vedono nel cuore umano lultimo retaggio dellUomo Originale: che attende di essere ridestato, in questa vita.

QUALCHE NOTIZIA IN PI
Volume 3- 2011 Maggio-Giugno 2011
Fondata nel 1924 nei Paesi Bassi da Jan van Rijckenborgh e Catharose de Petri, sotto il nome di Lectorium Rosicrucianum, la Scuola Spirituale della Rosacroce dOro si inserisce nelleredit spirituale delle Scuole dei Misteri. Attiva nel mondo intero, la sua vocazione quella di diffondere allumanit il ricco patrimonio gnostico del passato e, al contempo, evocare e trasmettere il cammino attuale della trasfigurazione, la filosofia gnostica della trasformazione dellanima. Le Scuole dei Misteri Gnostici sono sempre esistite attraverso il tempo, le generazioni, le civilt e sono la testimonianza vivente del mistero insito nelluomo, il suo ruolo e il suo posto nel mondo intero. LInsegnamento Universale si rivolge agli uomini che si sono messi alla ricerca della Verit fondamentale. Il fine perseguito immutabile, ha attraversato il tempo e lo spazio nella stessa identica maniera. Passando da nord a sud, da est a ovest, ha parlato al cuore delluomo cercatore che anela a riscovare lAutentico Fine dellEsistenza affinch, oggi
In copertina affresco del palazzo di Minosse a Cnosso

come ieri, egli possa realizzarlo in se stesso.

* Gli articoli di questa pubblicazione sono tratti dal periodico del Lectorium Rosicrucianum Pentagramma n 1 2011
2 pent@gramma GIUGNO 2011

lectorium rosicrucianum
3 pent@gramma GIUGNO 2011

CONTATTI

www.rosacroce.info

Attivit Pubbliche
GIUGNO 2011
06.06.2011 18.00 h - 20.00 h Porte Aperte Lectorium Sicilia, Catania 08.06.2011 20.45 h Apocrifo di Maria Lectorium Emilia Romagna, Ozzano 09.06.2011 20.30 h Incontri con la Rosacroce dOro Lectorium Venento, Dolo 15.06.2011 21.00 h Servizio di Tempio pubblico Lectorium Emilia Romagna, Ozzano 23.06.2011 20.30 h Servizio di Tempio Lectorium Venento, Dolo 25.06.2011 18.00 h INCONTRO DI DIALOGO Lectorium Liguria, Imperia

La Nuova Arca Via Monte Paolo, 29 47013 Dovadola (FC) Tel. 0543.934721 Piemonte Via Kennedy, 15 10024 Moncalieri (To) Tel. 011.6828503 Biella Frazione San Martino 13865 Curino (BI) Tel. 338.8057363 Lombardia Via Bicetti de Buttinoni,1 20156 Milano Tel. 339.4148272 Vicenza Via G. Mazzini 36030 Costabissara (VI) Tel. 338.8057211 Veneto Piazza Marzabotto, 24 30031 Dolo (VE) Tel. 338.8057388 Trento Via Brennero, 52 38100 Trento Tel. 338.8057301 Trentino Alto Adige Via Macello, 65 39100 Bolzano Tel. 339.4152881 Treviso Via Montello, 13 31056 Roncade Tel. 338.8057385 Liguria Via Conturli, 47 16042 Carasco (GE) Tel. 339.4151606
4 pent@gramma GIUGNO 2011

Imperia Via Tenente Paolo Gibelli, 7 18100 Imperia Tel. 339.4156048 Toscana Via Attilio DAngela, 3 51100 Pistoia Tel. 339.4149675 Emilia Romagna Via I Maggio 75/A 40064 Ozzano Emilia (BO) Tel. 339.4144628 Sardegna Via S. Vittoria 09070 Bauladu (OR) Tel. 0785.52104 Cagliari Via Macchiavelli, 46 09131 Cagliari Tel. 331.4321258 Lazio Via Tiburtina, 259-261 00162 Roma (RM) Tel. 331.4342937 Campania Via Leonardo di Capua, 19/A 80141 Napoli Tel. 0815.992380 Puglia Lungomare Starita, 24 70123 Bari Tel. 331.4322214 Sicilia Via S. Paolo, 14 95123 Catania Tel. 331.4321863 Chieti Via Alcide De Gasperi, 6 66054 Vasto (CH) Tel. 331.4321778

28.06.2011 21.00 h IL SIGNIFICATO DELLA MALATTIA Lectorium Toscana Lucca

LUGLIO 2011
07.07.2011 20.30 h Incontri con la Rosacroce dOro Lectorium Venento, Dolo 21.07.2011 20.30 h Incontri con la Rosacroce dOro Lectorium Venento, Dolo

AGOSTO 2011
25.08.2011 20.30 h Incontri con la Rosacroce dOro Lectorium Venento, Dolo

SETTEMBRE 2011
08.09.2011 20.30 h Incontri con la Rosacroce dOro Lectorium Venento, Dolo 22.09.2011 20.30 h Incontri con la Rosacroce dOro Lectorium Venento, Dolo

5 pent@gramma GIUGNO 2011

la nostra vita un dialogo: tutto parla in noi

Sta scritto, infatti: Quelle cose che occhio non vide, n orecchio ud, n mai entrarono in cuore di uomo, queste ha preparato Dio per coloro che lo amano. [] Lo Spirito infatti scruta ogni cosa, anche le profondit di Dio. (1 Cor. 2, 9-10)

Cerchiamo di immaginare quelle cose che occhio non vide, n orecchio ud Cerchiamo di immaginarle, perch siamo esseri umani desiderosi della conoscenza. Il desiderio di conoscenza uno degli aspetti caratteristici della manifestazione umana. Inoltre, se un individuo in grado di accordare la conoscenza alla propria immaginazione, alla ricchezza del mondo delle idee, supera qualsiasi altra creatura sulla terra. Per iniziare, pensiamo al ben noto passo del Vangelo di Giovanni: In principio era il Verbo, cio linfinita dimensione del principio non inteso come momento iniziale di un universo, ma come sorgente originale di ogni universo. Si riferisce alla profondit in
 pent@gramma GIUGNO 2011

cui loceano primordiale delle forme era come un singolo punto o granello. Gli gnostici davano a questo granello il nome di Abisso o Profondit. In tale Profondit, nel silenzio divino e nella pace delleternit, lenergia dellorigine, del principio, divenne soffio e forza dello Spirito. Nel riposo delluniverso si gener il movimento, come afferma il Vangelo di Tomaso, o il Verbo, come leggiamo nel Vangelo di Giovanni. Si dice: Lessere umano stato generato da un pensiero di Dio. Attraverso la parola, come essenziale espressione del pensiero, divenuto persona. Se si volesse descrivere ci, si potrebbe parlare di una voce che risuona da questa profondit, nel silenzio: Ritorna da me! Lessere umano stato chiamato; un
 pent@gramma GIUGNO 2011

Socrate e Seneca, bicephalus. Pergamonmuseum, Berlino

dialogo iniziato Quando viene generato un movimento, questo sempre seguito da un nuovo movimento. La vita movimento; il movimento suono; ogni cosa parla. Fino a quando la creazione in movimento, il Creatore parla con la sua creatura. Tutti noi siamo nati da una coppia di genitori. Essi possono far nascere un bambino, ma sono loro a donargli la vita o la forma? Possono determinare la durata della sua vita, la sua salute, o fornire al bambino caratteristiche come la bont, il sorriso, la sensibilit, lesperienza della sofferenza o del desiderio, o il miracolo degli occhi con cui pu vedere? Quando un bambino nasce, ci aspettiamo che questo patrimonio sia gi a sua disposizione, perch grazie a ci in grado di vivere la vita come la conosciamo. In realt, possiamo solo dire che la vita ha luogo in quanto manifestazione, cos da poter essere vista, sperimentata o vissuta. Significa trovarsi in una forma, attraverso cui e in cui qualcosa si pu manifestare. Questo qualcosa che si vuole manifestare potrebbe esser chiamato il pensiero primo, limmortale e originale primogenito del primo Padre. Qual lo scopo
 pent@gramma GIUGNO 2011

dellessere umano? imparare a parlare ed essere come il Padre e divenire perfetti! Perci divenite perfetti come il Padre. Ermete Trismegisto afferma: Come gli dei sono possesso di Dio, cos anche luomo. E il possesso delluomo il mondo. Se non vi fosse nessuno che vede questo mondo, nemmeno ci che vi potrebbe essere visto esisterebbe. Soltanto lessere umano comprende le cose dello spirito e vede quelle visibili perch non gli sono estranee. Egli dispone di entrambe le nature: la mortale e limmortale. Lessere umano ha tre forme essenziali: la forma spirituale, la forma animica e la forma materiale. TRE PUNTI DI PARTENZA Quando nasciamo come esseri umani in questo mondo apriamo gli occhi e ci prepariamo alla nuova avventura. Siamo, cos, immediatamente confrontati con tre aspetti della realt: abbiamo esperienza di noi stessi in quanto coscienza e, inoltre, vediamo le persone e gli altri esseri ed elementi della natura attorno a noi. In questo modo, ci vengono offerte tre chiavi per stimolarci a formulare in tempi brevi la domanda che tutti ci poniamo e per trovare le risposte adeguate. La domanda : Cosa sono venuto a

fare qui, per lamor del cielo? Le chiavi per scoprire la risposta sono: 1. La natura maestra. 2. La conoscenza di s ottenuta attraverso i rapporti con i nostri simili. 3. Il divenire coscienti dellaltro in noi, ossia lanima. Il mondo si presenta come uninfinita sorgente di impressioni, di cose da sperimentare e un continuo susseguirsi di nuove percezioni. possibile che la vita nasca dal bisogno di qualcosa di divino in cerca di realt oggettive da sperimentare. Il Creatore genera la vita affinch la vita possa percepire se stessa. Per, questo solleva un problema. La scienza gnostica parla del silenzio e lo chiama Ungrund, il Senza Fondo, o la profondit del non-essere. Da tale profondit risuona il richiamo da e per lo Spirito che nascosto ovunque in questo nulla: Vieni da me, e la creazione ha inizio! Il Senza Fondo contiene una profondit, un silenzio, un riposo, e un movimento (nascosto). Questo identico processo si ripete per la nascita nella materia di ogni essere umano. Egli conosce soltanto il desiderio per il mondo dal quale proviene (la madre).

Questo il solo elemento di cui consapevole: qualcosa in lui fa vibrare un richiamo: Ritorna! IL FUOCO CHE NUTRE SE STESSO Tutta la nostra vita un cammino di crescita; quando lo scambio, il dialogo tra noi e il mondo non pu pi avvenire, la vita ossia la nostra crescita si arresta e lanima si ritira. Per proteggerci da questa eventualit, le tre chiavi possono costituire una sorgente di ispirazione sempre pi profonda e vivificante. La natura maestra dellessere umano e dellarte di vivere; da essa apprendiamo le caratteristiche fondamentali sulla vita che generano in noi
 pent@gramma GIUGNO 2011

Affresco del Palazzo di Minosse a Cnosso

le domande essenziali sullo stesso tema. Se osserviamo pi profondamente queste caratteristiche, scopriremo come tutto sia interconnesso e interagisca con tutto. La natura trasformazione continua e quindi impermanente. Conscio di ci, il cercatore autentico percepisce la transitoriet di quanto accade intorno a lui simbolicamente, come metafora. Attraverso i rapporti con i nostri simili e con la natura, diveniamo coscienti di noi stessi, dei nostri limiti nei rapporti con gli altri, del modo in cui proviamo la compassione, della nostra impotenza o insospettata capacit e forza rispetto a
La morte di Socrate Jacques Louis David

quanto possiamo fare o non fare. Attraverso queste interazioni scopriamo la nostra unicit e impariamo a vedere che questo processo vale per ogni altro essere umano. In linea di principio, il processo uguale per tutti: procediamo dallindividuale alluniversale. Sulla base della solitudine dellautocoscienza e vivendone le limitazioni, raggiungiamo lAltro. Chi conosce se stesso pu divenire cosciente dellAltro in lui, dellanima. Questi sono gli insegnamenti delle Scuole dei Misteri. Liniziazione consiste nel divenire silenziosi e accedere al dialogo con lAltro in noi. Questo il fuoco che nutre se stesso. Dunque, il pensiero il dialogo interiore.

SOCRATE Esistono numerosi e magnifici dialoghi, riportati come testimonianze di grandi filosofi, di umili mistici, di Ges, o di persone normali come noi. In tutti i tempi e in ogni regione della terra, troviamo dialoghi, conversazioni che ci accompagnano nel nostro cammino di ricerca. Sono conversazioni che ci possono coinvolgere, al punto di consentirci di partecipare a esse. Forse, possiamo considerare Socrate come il maestro dei dialoghi. In ogni conversazione, egli poneva la domanda essenziale: Come dovrei vivere? Socrate (469-399 a.C.) era un personaggio molto conosciuto nellAtene dellet classica. Considerava come una missione passeggiare ogni giorno per le strade di Atene, circondato da numerosi discepoli tra i quali moltissimi giovani e si intratteneva con ogni genere di persone conversando su il Bene, il Bello e il Vero. Di se stesso, amava dire: Io sono come la levatrice dei miei amici (la madre di Socrate era una levatrice). Il mio interesse non per il corpo, ma per lanima che in travaglio. Io domando e domando e domando, fino a quando,

allimprovviso, il frutto nascosto della loro intelligenza intuitiva viene alla luce. Il suo fine era fare emergere le qualit nascoste degli esseri umani, quelle che portano dentro inconsapevolmente. Lignoranza la fonte di tutti i mali. Socrate voleva liberare gli esseri umani dagli impedimenti e dai limiti che bloccano lo sviluppo dellanima e la tormentano. In un dialogo con Tat, Ermete chiama tortura lazione di quegli impedimenti che si impongono e ci manipolano inconsciamente. Tat chiede a Ermete: Esistono dei torturatori dentro di me, Padre? Ermete: Non pochi, figlio mio, ed essi sono terrificanti e numerosi. Tat: Io non li conosco, Padre. Ermete: Questa profonda ignoranza la prima tortura, figlio mio; la seconda il dolore e la tristezza; la terza lintemperanza. Ne seguono altre nove, dice Ermete: Queste torture sono dodici, ma ne esistono molte altre che, a causa della prigione del corpo, costringono lessere umano a soffrire attraverso lattivit dei sensi. Per, quando Dio prova piet per lessere umano, essi desistono, bench non immediatamente. Lignoranza la piaga peggiore tra gli esseri umani, e il lamento biblico: il mio popolo perisce per
11 pent@gramma GIUGNO 2011

10 pent@gramma GIUGNO 2011

mancanza di conoscenza esprime la stessa idea. In questo contesto, la mancanza di conoscenza si potrebbe interpretare come non conoscendo il divino la mancanza di un dialogo col divino. Ci a causa del nostro mancato interessamento, o perch ci si esclude da tale possibilit nella falsa convinzione che il corpo e le sue percezioni sensoriali siano quanto di pi elevato esista nella vita umana. Lessere umano duplice: il suo corpo mortale,

ma la sua anima immortale. In quanto esseri umani, dovremmo occuparci seriamente di cosa stiamo facendo qui. Dovremmo sforzarci di prendere coscienza della nostra situazione e domandarci: cos lanima, limmortalit, lAltro in noi? Qual il nostro fine, avendo una forma a nostra disposizione attraverso cui possiamo esprimerci? Come possiamo approfittare di questa condizione, invece di lasciarci sfuggire le situazioni e le opportunit a causa dei problemi apparentemente insolubili che questa situazione genera? In uno dei dialoghi di Socrate, si cerca di trovare lessenza dellanima immortale e del corpo mortale. Alla base di questa conversazione troviamo la domanda: che importanza ha la vita di un essere umano per lanima, visto che esso muore, invece lanima continua a esistere? Dovremmo preoccuparci della nostra anima? Nellultima conversazione di Socrate, prima della sua morte, leggiamo: Allora, vuoi che ammettiamo due realt, una visibile e laltra invisibile? S, ammettiamolo. E che quella invisibile resta sempre immutabile, mentre la visibile mai? Ammettiamo anche questo. Bene continu Socrate noi non siamo

fatti, per una parte, di corpo e per laltra di anima? Certo. E a quale delle due realt credi che, per natura, il corpo sia pi affine? Egli rispose: chiaro a tutti che pi affine a quella visibile. E lanima? Alla visibile o allinvisibile? A questultima, Socrate, almeno per luomo. Ma quando noi parliamo di realt visibile o meno, la diciamo tale rispetto alla natura umana o, pensi, rispetto a qualche altra? A quella umana, certo. E che diciamo dellanima, che visibile o che non visibile? Che non visibile. Che dunque invisibile? S. Quindi lanima somiglia, pi del corpo, alla realt invisibile e il corpo a quella visibile. Necessariamente, Socrate. E non dicevamo poco fa anche che lanima, quando si serve del corpo per esaminare qualcosa, mediante la vista o ludito o un altro organo di senso (infatti, servirsi dellaiuto del corpo vuol dire, appunto, esaminare mediante i sensi) non dicevamo che lanima spinta dal corpo verso ci che mutabile e, allora, essa stessa ondeggia incerta e perturbata, presa da vertigini, come fosse ebbra, perch venuta a contatto con cose che cos si comportano? Certamente. Invece, quando essa si volge in una sua ricerca, tutta raccolta in s, allora, si eleva a ci che puro, immortale, eterno e

Con unintuizione gnostica e con la corrispondente energia liberatrice in un lampo interiore di reminiscenza la conoscenza dellanima pu manifestarsi nella coscienza

olete leggere la storia del re nato da se stesso? Allora, prima leggete il luminoso linguaggio del sole e quello delle stelle; ascoltate, poi, il timido sussurro della luna, la musica dei pianeti e quella della nostra madre terra. Essa canta una ninna-nanna per i suoi innumerevoli figli che, quando la loro anima sar pronta, apparterranno al paradiso.
James Morgan Pryse

immutabile, si sente di natura affine e gli dimora accanto, ogni qual volta che le sia possibile. Cos cessa dal suo lungo errare e resta immutabile e identica a se stessa, congiunta con quelle realt che sono tali. E questa condizione dellanima non si chiama intelligenza? (Platone, Fedone 2627 ed Garzanti, 1981) In questo modo, il problema stato definito con esattezza: nessuna delle due condizioni sono costanti o durature. compito dellumanit risolvere tale problema. In tutta la nostra vita, lappello che risuona alla nascita continua a ripetersi: Ritorna! Ritorna! Una leggenda chassidica riportata da Martin Buber (1878-1965) descrive come Dio chiami senza
13 pent@gramma GIUGNO 2011

12 pent@gramma GIUGNO 2011

ascolta la mia preghiera, che io mai possa perdere il contatto con lUno nel libero gioco dei molti.
Rabindranath Tagore

sosta lessere umano. Dove sei? Un uomo chiese a un rabbi (maestro in ebraico): Come dobbiamo interpretare la domanda che Dio pone ad Adamo: Dove sei? Il rabbi rispose: Credi che le Scritture siano eterne? Che ogni epoca, che ogni generazione e che ogni persona siano contenuti in esse? Laltro rispose: Lo credo. Bene. Allora, in ogni epoca, Dio rivolge questo appello a ogni essere umano: Dove sei nel tuo mondo? Sono trascorsi molti giorni e molti anni di quelli a te assegnati; tu dove sei giunto, nel tuo mondo? La risposta del rabbi, in realt, significa: Tu stesso sei Adamo, tu sei luomo a cui Dio domanda Dove sei? Dio intende produrre un effetto nelluomo, purch egli permetta a tale quesito di raggiungere il proprio cuore.
14 pent@gramma GIUGNO 2011

Adamo si nasconde per evitare di rendere conto, per sfuggire alla responsabilit del proprio comportamento. Ogni essere umano si nasconde con questa intenzione, poich ognuno come Adamo, si trova nella stessa situazione di Adamo. Certo, esiste in lui anche qualcosa che cerca Dio, ma Adamo rende sempre pi difficile poter trovare questo qualcosa. Tale la situazione in cui si presenta la domanda di Dio. Essa ha il compito di svegliare lessere umano, di tirarlo fuori dal nascondiglio e di distruggere il nascondiglio stesso; ha il compito di mostrare in quale strettoia finito e di risvegliare in lui la ferma volont di uscirne. Per, il sistema di nascondigli spinger continuamente Adamo a negare un simile turbamento del cuore. Infatti, la Voce non giunge come una tempesta che potrebbe minacciare la sua esistenza pi autentica, bens come un lieve sussurro, facile da smorzare. (Martin Buber, Il cammino delluomo). Jan v. Rijckenborg riassume concisamente la situazione nel suo libro La Gnosi Originale Egizia (volume IV capitolo 7): Perch avete un corpo? Per poterlo trascinare in questo mondo per alcuni anni,

attraverso difficolt e conflitti di ogni genere, per ottenere qualche successo professionale nella societ, per poter mantenere la testa fuori dallacqua, soltanto per concludere tutto ci con la morte? Per trascorrere tutti questi anni affogando nel vostro etere nervoso, nella malignit (termine con cui Ermete si riferisce alla nostra natura finita e mortale)? In una continua lotta e contrasti? questo il proposito della vostra vita? Dunque, perch abbiamo un corpo? Come insegna Ermete, il corpo uno strumento, un attributo dellanima atto ad agire al suo servizio, come suo servitore. Il desiderio dellanima originale puro, desidera solo contemplare la propria creazione originale e sviluppare le ulteriori possibilit ricevute dallAltissimo. Poich invisibile, la sua felicit si trova in ci che non appartiene ai sensi; infatti, lanima stata creata per congiungersi allo Spirito invisibile e per trovare in esso la pace. Desidera solo attrarre a s il proprio nutrimento o lenergia pi elevata, proveniente dalle sfere superiori. Per, nella realt delle condizioni spazio-temporali, lanima viene trascinata in unavventura sempre pi caotica attraverso la vita, dove arriva a

conoscere i piaceri della natura. Questa condizione si perpetua finch, indebolita, lanima pensa di dover vivere in questo modo Nonostante tutto, la particolare condizione di noi esseri umani rende possibile grazie alla Gnosi il risveglio da questo stato di debolezza, simile al sonno. Con unintuizione gnostica e con la corrispondente energia liberatrice in un lampo interiore di reminiscenza la conoscenza dellanima pu manifestarsi nella coscienza. Allora, si genera un cambiamento radicale: da questo momento, lanima assume il controllo. Essa si domanda: Cosa devo fare per ritrovare il mio primo amore?

edi leccelso omai e la larghezza de letterno valor, poscia che tanti speculi fatti sha in che si spezza uno manendo in s come davanti.
Dante, Paradiso, Canto XXIX, v.142-145

15 pent@gramma GIUGNO 2011

dialogo con se stessi


Conosci la Luce e diventa suo amico per sempre
Ermete, Pimandro

Libero per sempre. G.Tijskens, Belgio

Cerchi lavoro? Veramente no, ma voglio avere un incontro. Di cosa si tratta? Riguarda argomenti seri? Sar su Dio o su argomenti pi leggeri? Tutti e due: riguarder la vita umana, pesante per alcuni e leggera per altri. Perch vuoi parlare di ci? Se possibile, vorrei cercare di rendere la vita pi leggera a molte persone, rendere loro possibile la liberazione dalla pesantezza della vita. Dunque, cerchi la liberazione? S Per te stesso? Mi pare piuttosto egocentrico. S e no. Immagina di poter liberare gli altri solo se prima hai liberato te stesso. come dire che per formare un buon ambiente occorre iniziare da se stessi. questo lunico modo, no? Penso che questa sia arroganza: chi sei tu per decidere di poter liberare te stesso e gli altri,

di poter annullare la pesantezza della vita ed esserne liberati? In un certo senso, hai ragione: adesso non posso liberare me stesso, ma esiste una forza potente, estranea, interiore, capace di realizzare questo obiettivo. Non so ancora esattamente come, ma questo il reale motivo per cui desidero lincontro. Va bene, pu essere, ma su cosa basata la tua supposizione? Quale supposizione? Che un maestro interiore, invisibile, dovrebbe portare a termine il lavoro. Mi baso sulla saggezza delloriente e delloccidente. Sul sapere universale, come per esempio la tradizione del Cristianesimo occidentale secondo cui: il mio giogo dolce e il mio carico leggero. Secondo me, ci significa che il maestro interiore rende leggero quanto pesante,

16 pent@gramma GIUGNO 2011

17 pent@gramma GIUGNO 2011

questo viene anche chiamato cammino della croce. Allora, il tuo pensiero basato sulla fede nellautorit perch non hai ancora avuto esperienze dirette e, soprattutto, non hai risposto alla domanda: perch tutti devono essere liberati? e grazie a chi deve avvenire ci? grazie a te? Dici che vale la pena di approfondire in

stessi valori e sul comune buon senso; sono persone le cui anime possono incontrarsi sul piano mentale per scambiarsi delle idee. Obiettivo di tale scambio la reciproca comprensione; soprattutto, lobiettivo una nuova e migliore comprensione delle situazioni significative in cui ci si trova in quanto esseri umani. Tale comprensione pu avvenire attraverso una successione di intuizioni sempre pi sublimi, in una comunicazione viva e reciproca di ciascuno con la propria coscienza. Possiamo domandarci se sia possibile sviluppare un dialogo sulla base degli stessi valori e del comune buon senso? La nostra risposta affermativa, perch questa uguaglianza e questa razionalit non hanno alcun ruolo sulla scena mondiale. Il potere, le istituzioni, gli interessi, il profitto, la gloria e i conflitti conseguenti tutte condizioni esistenti a livello mondiale fanno s che un dialogo aperto sia raro. Sovente, limpulso ad avere un dialogo aperto viene sviato e rapidamente si trasforma in una lotta di potere o in una discussione da cui deve uscire un vincitore. Un comico olandese cos defin tale fenomeno: parlare senza comunicare. Secondo lui,

questo caratteristico nelle moderne comunicazioni verbali. Perci, quando delle persone riescono ad avere uno scambio di idee alla pari un evento eccezionale. La natura speciale del dialogo sta nellumanit e nella razionalit, altrimenti perch una persona dovrebbe iniziare una conversazione aperta se ricerca il profitto e linteresse personale? Per avere un vantaggio spirituale? Perch desidera progredire spiritualmente? Sappiamo che lo stato umano autentico considerato un miracolo nelle considerazioni ermetiche, e riveste un ruolo importante in questo numero del Pentagramma. Nella Gnosi Originale Egizia si legge che lessere umano una grande meraviglia. LETERNIT UN MISTERO Nel contesto gnostico ermetico, lessere umano considerato una meraviglia in relazione allantico concetto di uomo (in inglese: uomo=man) manas in sanscrito significa pensatore caratterizzato anche come figlio del sole. Nella civilt greca, vediamo lo stretto legame tra lessere umano e il suo pensiero autonomo: tutto ci si collega a Socrate e a Platone. Un dialogo aperto, uno scambio

di idee tra persone razionali, particolarmente importante. In questo contesto, il termine ermetico non significa sistema chiuso, ma la presenza in noi di un elemento immortale, eterno, in stato di latenza. Tale elemento infiammato o no, vivificato da lungo o da breve tempo nutre i pensieri razionali. Io sono un dio nel pi profondo dei miei pensieri. Questa unaffermazione sovente citata di Willem Kloos, autore olandese del XIX secolo. I filosofi illuministi Cartesio e Spinoza considerano unesistenza autenticamente umana solo se basata sul potere della comprensione, da cui la celebre frase: Penso, dunque sono. Possiamo trasmettere questa idea dellelemento interiore eterno, immortale? Possiamo esprimere i pensieri associati a tale idea in una conversazione con altri? Questo il problema, perch essere coscienti di ci una questione individuale, perch esprimere certi pensieri esige doti da artista; il linguaggio e le immagini trasmessi dalle parole sono fattori soggettivi e il loro significato, soprattutto oggi, cade rapidamente in disuso, si spegne e sparisce. Molti pionieri come Lao Tze e Buddha parlavano
19 pent@gramma GIUGNO 2011

maggior dettaglio quanto dici, e lo farei volentieri, preferibilmente dopo il colloquio. Sei daccordo? S, pare proprio che ne valga la pena. Per dire la verit, questo argomento interessa anche a me. Non solo lo trovo interessante, ma ritengo necessario per gli esseri umani imparare a separarsi da quanto pesa nelle loro vite. Ti auguro un buon colloquio. Grazie. PARLARE SENZA COMUNICARE Un dialogo pu avvenire tra due interlocutori se il loro concetto di conversazione basato sugli
18 pent@gramma GIUGNO 2011

poco ed erano molto silenziosi. Infatti, i saggi non parlano mai inutilmente. Allo stesso modo, anche i seguaci delle filosofie gnostiche e della Gnosi cristianoermetica sono persone di poche parole. Secondo la tradizione, quanto nellessere umano eterno e divino segreto. Questa affermazione vera ancora oggi. Parlare di questo mistero estremamente delicato, poich ogni parola in proposito ne diminuisce la forza. Ci avviene certamente, per esempio, in presenza di chi cerca di acquisire potere, successo, ricchezza e prestigio. Gli antichi Rosacroce conoscevano anche il concetto sub rosa, cio tenere sotto la rosa quanto doveva restare segreto. Essi conoscevano anche la frase: non dare le rose agli asini. IL DIALOGO VERTICALE Persino nel XX secolo, la filosofia riconosce lindicazione: Se non si pu parlare di qualcosa, si dovrebbe tacere (Wittgenstein). Saper tacere una grande virt, da est a ovest e dallantichit a oggi. Il silenzio non profana un ambiente sereno. Alla luce di ci e attraverso i manoscritti ermetici grecoegiziani, troviamo dialoghi spirituali da cui noi occidentali abbiamo trovato
20 pent@gramma GIUGNO 2011

spunti per gli scambi di idee. Sovente sono dialoghi verticali, cio dialoghi sulla base di una coscienza illuminata, in una relazione tra maestro e allievo. Ci significa anche fa parte del mistero una relazione tra maestro e allievo anche allinterno di se stessi. Un simile dialogo puramente spirituale, onesto e trasparente come un cristallo. Quando si impegnati in un simile dialogo, desiderosi di arrivare a conclusioni significative, importante formulare e concludere le affermazioni correttamente. Riportiamo come esempio un tale scambio interiore di idee. Qual lo stato della mia anima? Una domanda seria. Adesso so che lanima esiste e mi preoccupo che stia bene. Come fai a capire in che stato si trova la tua anima? Forse, domandandomi se mi sento pesante o leggero? Cosa significa precisamente? Pesante, nel senso di sentirsi attirati verso il basso, seguendo sempre i bisogni e i desideri umani. Leggero, nel senso di un alleggerimento quando lanima attirata verso lalto, dove impara su se stessa e sulla sua origine. Come fai a stabilirlo? una domanda difficile. Ci dipende da quanto io sono cosciente della mia

La Luce, nel senso dellilluminazione, attira lanima verso lalto dove questa riceve la conoscenza di s e della sua origine
responsabilit riguardo al suo bene. Possiamo distinguere due stati dessere. Uno in cui sperimento me stesso come essere umano, in cui vivo la mia vita quotidiana e vedo che spesso formidabile. Poi, c un altro modo di sperimentare questa vita. Come dovrei interpretare ci? Dovresti immaginare di sperimentarlo come manifestazione. Questo stato migliore dellaltro? Sei abbastanza bravo a far cadere qualcuno in trappola? Come ho detto, per me una questione di responsabilit. Allora, una buona coscienza, la soddisfazione di essere una brava persona Si, beh ma almeno sapere di essere una persona. Pensi che lanima sia la tua coscienza? No, non la coscienza, ma pu essere considerata come una voce. La coscienza un aiuto per te stesso, per assumerti le tue responsabilit, per preservarti dalloblio e per non farti cadere nella

collera cieca. Scusa, visto che stiamo parlando, dimmi per cortesia perch hai una tale tenerezza per questo misterioso essere interiore immateriale che tu assumi esista? Io non assumo nulla, lo conosco. C qualcosa di diverso, qualcosa di superiore al pensiero mentale: lintuizione. Lintuizione oltrepassa lintelletto, diretta, universale ed eterna. Questa conoscenza non si ottiene ragionando, ma del cuore. Cos, diviene possibile conoscere la ragion dessere divina, o lanima. Forse inizio a capire cosa intendi. Lo splendore che hai trovato trasforma la conversazione. Lo splendore dellanima ti circonda perch con essa hai iniziato il cammino. Se capisco bene, ci che essa dice ti arriva attraverso una diversa capacit di comprensione. Lo splendore dellanima consiste in una luce che consente di condividere una realt completa, vibrante e luminosa. S, intendo proprio questo per responsabilit. Attraverso il ragionamento, riusciamo a trovare la via che lanima deve percorrere, e comprendiamo pi chiaramente di poterci liberare dai nostri legami. Adesso che sappiamo, possiamo distinguere fra cosa lega le anime incarnate cio noi e cosa le libera. Comprendiamo cosa meglio fare e cosa meglio evitare. Se non stiamo
21 pent@gramma GIUGNO 2011

attenti, prendiamo il bene per il male e viceversa, e insorgono confusione e oblio. Sulla natura divina dellanima, Krishna dice ad Arjuna: Come la luce delle luci, essa permane oltre le tenebre della nostra ignoranza. La luce conoscenza, la sola cosa reale che possiamo studiare o conoscere, labitante del cuore. IL TUTTALTRO SPIRITUALE INTERIORE Dopo aver ottenuto la conoscenza autentica di noi stessi, del nostro essere interiore, della nostra anima e del fondamento divino della nostra esistenza comprendiamo sicuramente lorigine del pensiero ermetico. Sono le due forme umane. Ermete lo chiama meditare sulle cose essenziali, cos il circuito si chiude. In questo modo, si rivela nel microcosmo la forma originale dellessere umano la cui anima ha ricevuto questa possibilit e va a elevarsi perfettamente nel tuttAltro spirituale. Cos, vivendo e lavorando nella societ contemporanea, possiamo liberare la forza e la Luce per tutte le persone che ne hanno urgente bisogno. La forza e la Luce che emanano dalla vita originale universale possono essere sperimentate direttamente
22 pent@gramma GIUGNO 2011

nelle nostre vite e possono agire attivamente, perch il microcosmo stato strutturato cos dallalba dei tempi, dalla vita originale. Come sappiamo, la Luce vibrazione. Si parla di velocit della luce; andare pi veloce della luce impossibile. In un altro contesto, la Luce accompagnata da gioia e da felicit. La luce rende visibile la Terra e le conferisce bellezza. Attraverso la luce, questa bellezza diviene visibile. Se accendiamo la luce in una stanza vediamo larmonia del suo arredamento. A volte, quando camminiamo in un bosco, vediamo la luce che attraversando i rami con innumerevoli raggi scende sulle foglie, brilla sulla rugiada, scintilla e danza in migliaia di modi. A ogni passo, scopriamo una nuova gamma di colori, gli infiniti e ricchi colori dei raggi di luce. La Luce originale, la conoscenza dei due mondi, molto pi vibrante. Siamo certi nel pi profondo del nostro essere: questa Luce non mi abbandoner mai. unita a me sin nel mio sangue. Poich conosciamo i due mondi, le due nature, e poich abbiamo tenuto viva tale conoscenza grazie al dialogo con essa, possiamo dire che i due amici sono diventati un solo

essere in questo dialogo verticale. Inoltre, essi dovranno sparire dal microcosmo; al contrario, continueranno a collaborare allo sviluppo del nuovo campo di

vita. Chiunque abbia un simile dialogo unito a un sapere completamente diverso, grazie a un nuovo tipo di conoscenza vivente, la Gnosi.
23 pent@gramma GIUGNO 2011

No number. Opera espressionista di Jakson Pollock, 1995 circa

Frammento di un manoscritto della Dottrina Segreta, H.P.Blavatsky (1880 circa)

Edizioni Lectorium Rosicrucianum

Via Monte Paolo, 29 47013 Dovadola (FC) Tel. 0543.934721


24 pent@gramma GIUGNO 2011

Potrebbero piacerti anche