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Sabato 17 Agosto 2013 Corriere della Sera

IN PAGINA

La (molteplice) realt delle cose


di IDA BOZZI
Un romanzo polifonico, in cui i personaggi ruotano intorno alla figura centrale delladolescente Filippo: ma il protagonista di Linfinito sono io (La Vita Felice, pp. 224, 16,50) di Oriel

Pozzoli, incosciente in un letto dospedale dopo un incidente a scuola. Amici, genitori, professori, compagni e compagne di scuola, sfilando al capezzale del ragazzo, ricostruiscono la vicenda. Si intrecciano cos, nei racconti, episodi di bullismo, complessi puberali, amori, inimicizie, incomunicabilit tra padri e figli, mogli e mariti. La scrittrice e traduttrice Pozzoli tiene le fila di una narrazione piacevole, e usa lespediente dei

narratori plurali per mostrare i punti di vista diversi sulla realt di adulti e ragazzi: ci che per la banda dei compagni unavventura, per gli adulti unincursione teppistica, ci che per la goffa adolescente Michela un amore, per il ragazzo pi adulto una qualsiasi notte di sesso. Davanti al ragazzo incosciente, i giochi si scoprono e tutte le realt si intrecciano.
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Cultura
Il caso Un romanzo storico sullassedio di Barcellona scala le classifiche in Spagna

il Classico
La storia di Jim, ufficiale britannico di marina, che d diverse prove di coraggio, da quello sul campo, a quello che lo induce a presentarsi in una scomoda inchiesta. la storia di Lord Jim, di Joseph Conrad (foto), proposto da Bompiani (pp. 459, e 9,50) a cura di Mario Curreli.

Il libro

dal nostro corrispondente ANDREA NICASTRO


MADRID Letteratura e politica sono in cortocircuito. In Spagna le tensioni indipendentiste sono cos forti che diventato impossibile leggere un libro senza arruolarlo in un campo o nellaltro della battaglia. Pro o contro lindipendenza di Barcellona. necessaria una premessa. Nel settembre dello scorso anno, la clamorosa partecipazione popolare alla Diada, lanniversario della caduta di Barcellona del 1714, data elevata a fine della mitologica indipendenza della citt, ha scatenato le richieste indipendentiste dei politici catalani. Al grido di Madrid ci deruba si avviato un processo che dovrebbe portare ad un referendum di autodeterminazione e quindi allindipendenza. Ora, siccome la Spagna amputata della Catalogna fallirebbe il giorno dopo e finirebbe nella serie C degli Stati, centralisti, spagnolisti e castigliani hanno reagito in modo scomposto. In questo clima stato pubblicato Victus, romanzo storico dellantropologo scrittore Albert Snchez Piol che ha qualcosa in comune con Braveheart e la sua epopea scozzese. Victus racconta proprio la tragedia perfetta dellassedio alla citt del 1714 nellambito della guerra di successione tra Asburgo e Borbone. Appena uscito, gli indipendentisti lhanno battezzato come il grande romanzo catalano del 1714. I centralisti come fazioso. Il portavoce della sinistra catalanista (Erc), Alfred Bosch ha regalato Victus al ministro della Cultura Jos Wert, notorio centralista. La dedica la si pu immaginare nello stile di un vicer di Napoli: Ti, leggi e impara. Il premier (ovviamente spagnolista) Mariano Rajoy cosha sul comodino delle vacanze? Victus. Interessante, ma certo nella prospettiva nazionalista catalana. La polemica fa la gioia delleditore La Campana. Victus

] Unimmagine della presa di Barcellona, l11 settembre 1714, che chiuse la guerra per la corona di Spagna con la vittoria di Filippo V di Borbone sugli Asburgo, in favore dei quali si erano schierati i catalani ] Sono le vicende rievocate da Albert Snchez Piol nel romanzo Victus, Barcelona 1714, pubblicato in catalano e castigliano da La Campana (pp. 608, 15)

Victus come Braveheart Ultimo omaggio alla Catalogna


Gli indipendentisti cavalcano lepopea eroica di Piol
Lautore e le altre opere
Lo scrittore catalano Albert Snchez Piol (foto) nato a Barcellona, nel 1965. In italiano sono usciti La pelle fredda (Feltrinelli), Pagliacci e mostri (Scheiwiller) e Congo. Inferno verde (Fazi)

lopera di narrativa pi venduta in Catalogna. Ha sbancato le classifiche sin da aprile alla festa di San Jordi. Il bello che domina le vendite anche in tutte le altre regioni. Il chiacchiericcio tale che una casa di produzione (Brutal Media) ne ha comprato i diritti per farne un film. Il dubbio, per, che molti abbiano comperato questo romanzo, ma pochi abbiano davvero letto le sue 600 coinvolgenti pagine. Lautore, Snchez Piol ha fatto di tutto per restare fuori dalla smania etichettatrice. I libri una volta pubblicati diventano dei lettori ha detto pilatesco. Per avere una sua versione bisogna risalire a prima della bufera, a fine estate dellanno scorso quando il

romanzo arrivava in libreria. Ho voluto scrivere una storia rigorosamente documentata spieg in conferenza stampa , ma dal punto di vista del popolo. Pi precisamente disse los de abajo, i sottoposti, i senza potere. E la cosa bella (dal punto di vista letterario) che c riuscito. A tratti la rabbia del personaggio narrante somiglia agli oscuri (e imbarazzanti) motori della storia messi in scena da Umberto Eco in Baudolino o Il cimitero di Praga. Gente che fa la storia cercando di schivarne i colpi violenti. Snchez Piol, lo scrittore catalano vivente pi tradotto, dovrebbe infatti deludere i suoi sostenitori indipendentisti duri e puri per alme-

no tre motivi. 1) Ha scritto Victus in castigliano e non in catalano, come richiederebbe lortodossia indipendentista (misteri della creativit si giustificato). 2) Degrada il leader della Barcellona dellepoca, Rafael Casanova, a quasi codardo, nonostante sia la personificazione ufficiale della resistenza a Madrid. A ogni anniversario

Tra mito e politica Si racconta la tragedia perfetta: lassedio del 1714 nella guerra di successione tra Asburgo e Borbone

i suoi eredi moderni accumulano fiori sotto la sua statua. 3) Promuove a campione della difesa di Barcellona un generale castigliano, Villaroel, a cui, ovviamente nessuno degli indipendentisti catalani di oggi sogna di dedicare corone o statue. Per Snchez Piol, nel 1714 non si combattevano la catalanit e castiglianit, ma imperi e gente, los de abajo, che confusamente, 70 anni prima della Rivoluzione francese, cercava di trarre un vantaggio di libert e diritti dalle lotte dinastiche di sovrani ugualmente lontani, crudeli e indifferenti. Ma attenzione. Gi azzardare unintenzionale poveri contro ricchi o cittadini contro sudditi, sarebbe fare violenza ideologica a Victus. Richiesto di quale fosse la morale del suo La pell freda (in Italia edita da Feltrinelli), Snchez Piol rispose: Il tuo nemico molto simile a te. In Victus lex antropologo sembra aver riproposto la medesima verit. Peccato che i nemici di oggi siano troppo impegnati a combattersi per leggere. O per volerlo capire. @andrea nicastro
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Trasgressioni Marcel Jouhandeau e i suoi maestri del piacere: unautobiografia di iniziazione e liberazione omosessuale

Il miracolo erotico di Tiresia, oltre i confini dei sessi


di MASSIMILIANO CHIAVARONE
erch diavolo ho aspettato cos a lungo che Richard facesse di me una donna e che Philippe proseguisse nel minare le fondamenta, prima che Pierre completasse lopera? Se lo chiede Marcel Jouhandeau, in Tiresia, romanzo pubblicato nel 1954 e tradotto per la prima volta in italiano dalla Marchese Editore. Uno scritto che fa parte della trilogia crit Secrets, con Carnets de Don Juan e Le voyage secret. In Tiresia, Jouhandeau (1888-1979) prolifico autore francese, narra la sua liberazione sessuale e la sua passione per i rapporti omoerotici, quando ormai attesa la sesta decade dei suoi anni tenta unesperienza cos favolosa come cambiare di segno a tutte le preoccupazioni il

giorno prima di scendere nella tomba. Il vegliardo iniziato alla vera essenza del sesso tra maschi da quattro escort che incontra in un bordello parigino ogni gioved. I nomi dei maestri del piacere, Richard, Philippe, Il Nano e Pierre, diventano i quattro capitoli in cui lautore descrive i suoi congiungimenti carnali che operano in lui una trasformazione come per il mitologico Tiresia. Personaggio che percorre la letteratura come narra Ovidio nelle Metamorfosi era

Protagonista Il mitologico personaggio fu sia uomo che donna, prima di diventare un veggente che sa leggere in se stesso

stato sia uomo che donna, e poi diventato veggente, dono di Giove per rimediare alla cecit a cui lo condann la crudele e sciocca Giunone. Il cambiamento avviene anche nellautore. Dopo il piacere in lui nato il riccio, che ha sia qualcosa della flora marina che della fauna terrestre. Vegetale e animale al tempo stesso, lanello si apre e richiude, come se respirasse intorno al dito adamantino di Pierre. La matrice letteraria fortissima, si salda al sea change di shakespeariana memoria che poi si riversa in altri capolavori, uno tra tutti The Waste Land di Eliot, poema in cui anche Tiresia giganteggia. Se, per, nellopera del premio Nobel laura mitica serve a raccontare la sterilit del presente, in Jouhandeau mantiene il suo significato originario di rigenerazione miracolosa. Una ri-

nascita attraverso il sesso gay, tema che aveva gi affrontato Guillaume Apollinaire, un etero che mostra di conoscere i filamenti pi riposti del piacere omoerotico, anzi di usarlo come strumento di liberazione del maschio, quando nel suo scandaloso Le undicimila verghe del 1907 scrive: Lomosessualit ha reso gli uomini simili a dei e tutte le disgrazie provengono da quel desiderio che sessi diversi pretendono di nutrire luno per laltro. Sovvertire, dunque, la morale borghese paralizzata dalle leggi dettate da istituzioni ecclesiastiche, per aprire la porta a una sessualit pi rispettosa di orientamenti e affettivit. Un intento che percorre il Novecento e che nel 1976 quel genio di Michel Foucault deline nella sua Storia della sessualit in tre volumi. Appunto quella Volont di

sapere che trasforma il maschio cieco nei confronti della sua vera natura in Tiresia, cio in un veggente capace di leggere in se stesso senza falsi pudori o atroci infingimenti. Come del resto Carlo, il protagonista del postumo Petrolio pasoliniano. Ma Jouhandeau ci arriva anni prima nel suo romanzo, che un capolavoro per lautenticit del sentire. Con Tiresia, entra a pieno titolo nellavanguardia degli scrittori omosessuali che parlano di s senza maschere come Oscar Wilde, An-

Fuori dai dogmi Lautore parla del piacere senza maschere e sovvertitore della morale sdoganando il tema del corpo maschile

dr Gide, Jean Genet e Jean Cocteau. Ma soprattutto con le sue descrizioni sdogana nella letteratura moderna il tema del corpo maschile. Lammirazione per la sua bellezza diventa poi piacere estatico e sdilinquimento mistico per la pelle giovane e setosa paragonata al vello del daino: elastica e resistente per la ricchezza di testosterone. Tiresia contiene un carattere di sommossa raccontando semplicemente la verit. Un trionfo della natura umana finalmente libera dai lacci di elaborazioni e dogmi morali agli antipodi di essa. E un titolo che speriamo venga accompagnato dalla traduzione degli altri due volumi degli crit Secrets, quanto mai utili per scuotere la societ italiana permeata ancora di virilismo e machismo fuori tempo massimo.
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R lI libro: Marcel Jouhandeau, Tiresia, a cura di Ornella Tajani, con un saggio di Giuseppe Merlino, Marchese Editore, pp. 68, e 9,90

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