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Da II Popolo, N. 2715, 29 maggio 1909, X.

Di Benito Mussolini IL VILISSIMO MESTIERE Il Presidente del Tribunale dottor Schumacher ha definito il giornalismo un mestiere . Mi permetta lonorevole Magistrato di aggiungere al suo sostantivo un piccolo aggettivo al superlativo e di dire: vilissimo mestiere . Poich qui, a Trento, ci sono i vilissimi mestieranti del giornalismo che hanno un cuore avvelenato dallodio settario e un cervello senza fosforo. Ci sono gli ignobili scriba che non hanno il coraggio di sostenere e difendere lopera della loro penna venduta. Io non voglio entrare in merito alla sentenza del tribunale *. Ne sono lieto perch ha deluso molte aspettative, frustrato tante speranze covate fra una seduta al Comitato diocesano e unaltra al confessionale e vorrei quasi gridare : Ci sono dei giudici anche a Trento e non solo a.... Berlino. N scaglier il sasso della mia profonda commiserazione a quel povero Gadler i cui dolori si pagano con cinquanta corone. Voglio solo documentare lignominia dei vilissimi mestieranti del giornalismo clericale. Nella Voce Cattolica dell11 gennaio comparve un trafiletto ingiuriatore **. Loffeso si reca alla direzione di quel giornale e domanda spiegazioni. Un redattore presente. Egli non si assume responsabilit. Si scarica sugli assenti. Dichiara sancta simplicitas! di non aver neppur letto larticolo. Lo legge e non lo trova offensivo. Si tratta di una signora Ernestina che fa dei viaggetti di piacere approfittando di unimmensa sventura nazionale. Gadler, il povero Gadler, fa il becero e ritiene con un candore degno di un Pangloss in ritardo, che quei diminutivi pieni di insidia non siano tali da sommuovere tutte le collere di un marito che sente la propria dignit. Ad ogni modo c un gerente. E voi, giudici, e voi cittadini pretendereste che loffeso si rivalga sul gerente, su questo uomo di paglia che bene spesso non legge neppure il giornale, di cui responsabile? No. Lironia non pu aggiungersi alloffesa. La percossa, lo schiaffo in questo caso lunico mezzo per ottenere una riparazione. Ma gli assenti tornano. Torna il Degasperi, direttore del giornale. C un vice-direttore insottanato ed un vagellante sgrammaticato. Nessuno di costoro assume la paternit del trafiletto diffamatore. Non c nessuno che abbia il coraggio civile di gridare : Signor Battisti ! Voi avete percosso un innocente! Lautore dellarticolo sono io e ne assumo la responsabilit!. Il Degasperi, luomo della prosa sciatta, asintattica, il superficiale che invoca un orario delle ferrovie austriache per sfuggire a un contradditorio imbarazzante, tace nellombra. Gli altri non si fanno vivi. Lo scrittore della frase atroce ancora un segreto redazionale. In altri paesi il cronista schiaffeggiato avrebbe chiesto una riparazione, ma non alla giustizia. In qualunque redazione i compagni di lavoro dello schiaffeggiato avrebbero fatto atto di solidariet con lui assumendone anche le difese. Ci sarebbe stata una vertenza cavalleresca, non mai un processo in tribunale. Qui, invece, si ricorre alla Giustizia per farsi liquidare.... il conto dei propri dolori con una somma di 50 corone. E non ha dunque ragione il Presidente Schumacher di definire il giornalismo un mestiere? E non ho diritto io di aggiungere l'aggettivo vilissimo ? Come non chiamare mestieranti i poveri Gadler, Spoleta, Degasperi, Chelodi, pennivendoli senza idee e uomini senza coraggio? O banditi nella macchia nera del giornalismo clericale : voi siete pi dispregevoli dellassassino che affronta lignaro viandante in pieno giorno a viso aperto! Voi aspettate invece la notte; voi colpite nella schiena; voi tentate insozzare col vostro fango le coscienze oneste e quando vi si chiama sulla piattaforma pubblica ad assumere la responsabilit delle vostre azioni, voi scivolate, sfuggite, vi nascondete o vi atteggiate suprema ipocrisia ! a vittime ! Per questa volta il tiro non v riuscito. La manovra non ha raggiunto lo scopo. Gli anni di galera che auguravate cristianamente a Battisti si sono ridotti a pochissimi giorni di arresto. La condanna materiale colpisce Battisti, ma v unaltra condanna alla quale non vi sottraete: la documentazione della vostra vilt.

* Il 28 maggio 1909 il tribunale di Trento aveva condannato Cesare Battisti reo di aver schiaffeggiato e percosso il cronista del Trentino Arcangelo Gadler in seguito ai fatti descritti in questo articolo a una settimana di arresto rigoroso inasprito da un digiuno, alle spese processuali, a rimborsare al danneggiato le spese sostenute per lacquisto di medicinali e a pagare al medesimo cinquanta corone per i dolori sofferti. ** Il tenore del trafiletto il seguente: Il Popolo laltro giorno stampava che i preti a Messina sono scappati, disertando dal luogo ove li chiama il dovere e abbandonando tanti infelici. Anche questa menzogna parve buona pur di fare dell'anticlericalismo. Ma gi per il Popolo di eroi non v' che la signora Ernestina Bittanti Battisti, la quale in soccorso dei danneggiati ha fatto un viaggetto circolare Trento-Roma-Napoli-Firenze! (N. d. R.) .

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