a te che mi conosci e non sai chi sono. Dj vu fra tutte era la sola che taceva rideva di un sorriso illuminante la pelle diceva di un linguaggio conosciuto qualcosa che promette forse fra due o tre secoli quando ritroveranno le mie ossa qualcuno penser che io l'ho vista davvero. poi sono rientrato a casa e ho letto una mia cosa che scrivemmo insieme. una cosa piena di parole e senza nemmeno un sorriso. Cartolina quanto dato strappare dalla vita chi pu dirlo! dal vento una folata o una manciata al grano! una mora dal rovo. sotto la mia finestra c' un ulivo ma non sta l" per qualche dea #enigna l'hanno piantato un secolo fa per dare olive. lo sa #ene il ragazzo che ogni sera ci porta il cane a pisciare$ nessuna vendetta pu la dea al massimo un #occone avvelenato dal vicino. lontano si stagliano i fratelli fino al mare in chiara solitudine il respiro come fosse qualcosa da aspettare. %telle distanti hai preso una distanza e l'hai appuntata su un muro irraggiungi#ile. del resto lo sapevi che di noi potevano toccarsi le mani e niente pi&. la tua speranza di un viaggio intermina#ile riluce nella notte fra le stelle che ammiro. criogenesi di un vecchio plenilunio fra un sorso e una tirata mi compongo cos" come composi la strana melodia che ti ha ingannata. #'n non arriva con rulli di tam#uro e squilli di trom#a! quasi mai sussurra qualcosa di carino capita un giorno cos"! come un altro un urlo che si strozza mentre giochi a nascondino c'era una piazza sotto la montagna il duomo! e poi la passeggiata piazza sella! la vespa una ragazza piccola! carina! e un rifugio lontano dove avreste dovuto vivere felici. tutta la vita un moto di ritorno chi mai ci potr dire dove era stata. %toriella di mezza estate d'estate il desiderio porcellana. sul tuo profilo suona un vecchio pezzo salsedine di un mare prosciugato fra gli arcipelaghi. la nostra et non mai stata una pangea guarda le stelle e prova a immaginarti sta#ile coccio su coccio! materia su materia strato dopo strato si arriva sempre al magma che inesora#ilmente fonde le forme che avevamo conosciuto. la porcellana invece si frantuma. (assato prossimo di punto in #ianco cessa del tur#ine rimane lieve #rezza. futile spoliazione dei ricordi$ resister il sapore del ta#acco appeso a un poco dopo. il resto l'ho gi dato a qualcuno che un giorno arriver convinto di regnare sul saccheggio. e invece sar vento e passer come tutto ci che passato. )lirt nell'attimo che stato il nostro corpo du##io ed esogenesi ci avevamo creduto ma come sai non cerco amore! vago per i margini di un gesto la mia felicit il deserto! l'acqua che trovi quando hai avuto molta sete. Toccata e sega non c' molto da dire! dove siamo la conta non descrive i nostri nomi l'arma #enigna dorme nel sacco a##iamo messo le illusioni la tua serenit! la mia mortale cosmogonia. noi siamo i segni del destino! misti a milioni di altri segni zodiacali. lasciami un #acio sopra il comodino dentro il #icchiere come una dentiera sia mai che un giorno fra il poco semolino che la vita possa venirmi in mente la tua carne. Cantaloupe island hai presente il coraggio di lasciarti suonare come un sa*+ ti capita che il senso di una sera esploda in qualche viso sconosciuto! la nota pi& alta e la radice che ti dormiva dentro. cos" l'aria il tuo pu##lico! la notte trasforma la seicento in limousine e trovi addirittura una scarpetta ,r. -. potresti svoltare in controsterzo e accendere un cerino a capo nord o perfino #allare la salsa inquadrato in #attaglioni e sei felice poi tutto scolora dentro un'al#a sporca! dei meloni ti restano le #ucce e una parola opaca! straniera! nemmeno urlata! sussurrata come un'ingerenza$ lavoro! lavoro! lavoro. /r#an %unda0 non c' un tutorial su come fare il mondo qualche consiglio da amici di #acheca se vedi un gatto digli del mio amore non c' un tutorial su come avere freddo chiudi sessione pochi cenni sul margine di un #ar mentre la gente parla di elezioni e di famiglie da mandare avanti. un pazzo ha detto chiaramente il nome di un poeta. c'erano viole e c'erano gli 1pod sulle cataste di parole al vento suonavano un refrain. nulla di vero invero! nei ricordi che cantano le streghe. niente nemmeno negli occhi di Clizia. di vero c' il cemento delle case le chiappe strette della ritirata la strategia che prevede l'attesa di un'altra mezzanotte da sollevare in segno di vittoria il luned" mattina. 1nadatto. sul monitor c' un angelo a #randelli2 l'hanno s#ranato i cani. se digito sul campo di ricerca 3serenit3 la prima foto un gatto seguito da paesaggi i cui colori fondono mari e cieli. poi qualche madre nel gesto di allattare2 una madonnina! e un cristiano ronaldo. nemmeno una immagine! dico una che sia per qualche verso familiare. che so! di un uomo seduto sul divano che #eve una #irra che guarda una puntata di 'a sua immagine' che... che cazzo la serenit+ provo a ricercare 3cazzi miei3 ma non dico cosa appare. (rimo 4ennaio qualcuno ha festeggiato altri sono schiattati. lo spumante un rivolo la#iale e vino rosso per credere nel dio dal fiato corto. non mi rimasto molto da predire qualche distanza ancora da aumentare poche righe da smaltire l'ennesima poesia! #rutte parole per fare del soggetto riduzione lo sguardo sulla s50line. non mi rimasto molto da guardare. ,aufragio. e poi pi& nulla voce viso verdesca o palom#aro sottofondo di vuoto in fondo al mare se morde non mi sanguina viso e voce sirena che sei stata la cosa pi& terri#ile sapere che non la sento pi& di notte tutto tace! l'oceano non era che un acquario. la nave un ciottolo sul fondo. 1nterno sera. una finestra con la luce gialla lampadario a glo#o! dentro si intuisce un divano. vento e pioggia di fuori. senz'altro ci sar qualcuno qualcosa sui fornelli e forse la lavatrice nel #agno di servizio. un gatto che dorme sopra il letto. nel frigorifero le uova! la carne e del formaggio grattuggiato. una #irra e un #ric5 giallo di latte parzialmente scremato. pi& altre ci#arie! ro#a da smaltire. girato l'angolo sono rimasti pioggia e vento. ci vuole poco per cam#iare le cose spesso sufficiente non vederle. 6equiem fra i denti di leone le orchidee c'era un giardino vicino alla scogliera un gatto sotto l'edera e di colpo una folla i volti che seguivano la #ara in cui rivivo deposto il mio sogno disperato di solitudine a picco sul mare. una poesia qualunque. fra i tanti qualunque si tiene sempre un ciocco di qualcosa il salice da cui facevi fruste la casa che hai a#itato quella volta che il #uio ti ha impaurito. fra questi qualunque qualcuno ci conserva addirittura un vecchio #acio ogni tanto lo prende e se lo lustra se lo appoggia al petto poi lo ripone cos" come era stato fra i qualcosa ricordo. fra i soliti qualunque c' sempre qualcosa di preciso l'originale #attito di un tempo. fra i miei qualunque ho messo qualcosa che il cuore non ricorda ma riconosce #ene$ qualunque cosa sia la teme come una frusta la casa dei fantasmi il #uio. ,on lasciarmi. quando si giovani si crede vi sia un grande progetto! filo a piom#o si insegna che il dolore doveroso che tutti i sacrifici andranno in cielo. quando ero giovane mi presero in marina un anno e mezzo a perseguire gli ordini di un qualche dio nascosto c'erano dei ragazzi che si ri#ellavano. li chiamavamo matti! noi altri matti recisi nell'imprinting da #am#ini ci siamo fatti grandi decisi a completare il nostro ciclo o forse semplicemente decisi dal gioco delle nuvole col vento. Tacchi alti trom#arti e cos" sia! sare##e facile pensarlo. invece il primo sintomo toccarti per su#limare un po' di meraviglia. questo non sai e per questo ti senti defraudata nel gettito irrisolto che una scopata. come d'altronde io non mi conosco di fronte alla #ellezza su cui posso soltanto esasperare il desiderio la vita! le tue chiappe ondeggianti gam#e che slanciano il mio sguardo il pi& possi#ile lontano dalla morte. )rida versare un po' di fiele nel veleno e mescolare al sangue mestruale. da quale parte vengano i colori dovunque arrivi il #olo di una vita all'arte non importa ho visto una #am#ina spaventata davanti alla tela vedeva un nido di organi interni uno spillone d'oro accanto al cuore e non sapeva la vastit che d la sofferenza al suo colore. 7stremisti invernali. per le vie colte dal freddo si aggirano esemplari in carne ed ossa ciascuno a modo suo col passo trafelato del destino con la lista di amici dentro al cuore la pass8ord conservata nel midollo uomini e post! persone e t8eets gente che incappa in cacche surreali ciascuna a modo suo poco virtuale. per le vie gelate di novem#re col cellulare in tasca! sognando di un amore in lontananza nascondono qualcosa fra i vestiti ognuno a modo suo pronto a farsi implodere di solitudine. 9lu da luned" comincio a ricucirmi. smetter di fumare e di s#ronzarmi. smetter di guardare le cose come stanno smetter di scrivere cazzate smetter di cedere alla notte da luned" prover a gestirmi lentamente come un #uonuomo qualunque mi cercher un lavoro mi far un'idea politica mi taglier i capelli mi cercher una donna che mi avvinca. da luned" comincio a riguardarmi come fossi veramente una cosa di cui valga la pena conservare un #uon ricordo. da luned" far soltanto sogni comandati non guarder filmini porno e mi laver le mani dopo aver pisciato. da luned" potrete contattarmi come se fossi un numero nella vostra ru#rica. da luned" sar di nuovo un uomo che si tinge di #lu i capelli #ianchi. %torm0 sei stata una tempesta : come sai da queste parti piove poco2 di vento e grandine sulle mie cose le hai trascinate via per molti sogni lasciandomi seduto sotto l'al#ero dell'impiccato. mi hai salvato la vita mi hai ricordato che la pelle addosso #isogna sentirsela toccare. e forse non saprai fra poco tempo che porto ancora i segni delle tue la##ra l'acqua che sei si verser nel mare e il vento forte lo soffierai su un altro volto verso le nuvole del temporale. ;oment in love. mi piace quando copri il seno per poi farlo s#occiare sul mio naso e il candido velluto delle cosce che li#eri dai jeans come se niente fosse la mia voglia di toccarti e quale #acio potrei mentre ti #agni non lo nego! sarei capace di restare sul tuo ventre ad ascoltare il mondo che cammina fra quel tepore fragile che emani divento il lato docile dell'uomo quando per non sparare fa l'amore. %our ;ash quando penso a una donna non scrivo mai di lei da ogni ricordo ne fermenta un altro di tutti i tepori mi resta un grande caldo l'aroma #arricato dentro senza timore potrei chiamarla Clizia ma non vero quello che vero muore in poco tempo e non vi nulla di angelico in questo demone che adoro piuttosto un fulmine di sangue che mi attraversa il corpo come un'orda di istinti famelici! di volti che ho #aciato! di cosce in cui sono rinato di lei c' una carezza troppo intensa per essere un soggetto definito da me! pensando a lei nasce un tornado che muore e si riforma sotto le enormi tette delle nuvole. <ereo talvolta mi dimentico di come siamo fatti. dimentico che anche tu appari nello specchio! guardi da dove guardo dio! resti nel margine che a##iamo consolidato. talvolta mi faccio ri#rezzo cos" attaccato al nostro manomettere l'evidenza! la scorta di ci che siamo stati sotto#raccio una tagliata di manzo! dell'acqua l'ammazzacaff. #en altra cosa l'aria che mi sento di respirare. l'aria che avrei voluto essere. ='aria. >reris se mai dovessi rinascere in un sogno come questo preferirei l'insonnia delle cose fuori dal lim#o escluso dai pensieri n vita n morte sola materia l'apparenza in deroga presunto il riciclaggio il fatto mio sare##e non occuparmi di nulla ma senza uomini e dei sulla coscienza. /niversale comunque sia si muove! lascia scie lumaca a cento all'ora sulla pelle quando si inchioda implode rash cutaneo! fine imminente e invece si riprende in qualche angolo di casino so lovel0 e profumato un senso intenso dicono alchimia composizione istinto di riproduzione. ma forse sottospecie di qualcosa pi& mite e generosa della specie sotto forma di emozione pi& precisa l'umidit dell'aria! un vento fresco e il sintomo volante sulle la##ra di cosa sta accadendo dentro il corpo. ,ero al #uio della mia voce per anni hai riposato nel mio a##raccio di terra mettesti le radici a##iamo visto insieme come si pu restare per non sapere andare ma quando ti recisi io sapevo che il tuo colore un'aquila fiorita sapevo che la pianta sopravvive cos" se ti ripenso vedo il nido dal quale sei volata e l'al#ero che ti credevo non che il fusto spoglio della mia om#ra. <rancione fuochi rosa i flamingos nello stagno per noi il tramonto e un'altra notte ripida era il vuoto del volo! la discesa rapace sulla preda! velo d'om#ra se tutto ci sem#rava un infinito #agliore era la morte in lontananza l'oscurit del mare il nostro sogno vago di partire rinascere qualcosa oltre confine #anditi o partigiani a guerra in corso ci sentivamo giovani di osare pelle da ricucire ossa da modellare carne da masticare e pi& idioti di cos" non si poteva essere felici. 1ncomprensioni. il mio amore se ne andata perch le ho detto troia non lo pensavo veramente volevo dirle stronza ma poi le ho detto troia e non saprei se si incazzata perch il termine generico magari la pi& troia sare##e stato meno tagliente pi& fuorviante e poi non l'ho mai trattata cos" nemmeno una volta. andando via mi ha urlato sei uno stronzo col cazzo piccolo ma non lo pensava davvero voleva dire medio e invece ha detto piccolo. per colpa delle parole! sempre loro che ci fanno dire cazzate per questo litighiamo senn saremmo molto pi& felici di me. >ne night in #en5o5 una notte come tante in qualche posto c' chi si scanna per una #irra! un goal annullato al ?@A per una donna. nella savana un leone avr pisciato saranno morti dei topi e qualche gatto e al varenne pu# gina patogena si data a un cesso pi& candido di merda! pi& di lei. uomini trom#ano donne che trom#ano altri uomini che trom#ano altre donne... una notte come tante una notte in cui la gente dorme i versi sono li#eri ma sciolti e per tutta questa civilt che disapprovo io sono a casa inutilmente al sicuro. /no scatto. c' lei ma non si vede come la musica the first cut 8on't hurt at all c' pure un motorino rotto! mezzo smontato! scantinati dietro i palazzi gialli di santa lucia una <BBC col motore di centoventisette. tutto questo c' ma non si vede quello che vedi sono occhi castani capelli spettinati una collanina d'osso che pende su un petto giovane. quello che vedi sono occhi castani che cam#iano colore con la luce ma sono ancora fatti di quel poco che hanno visto. troppo poco per essere cos" cattivi. 6acconto puerile ho amato anch'io una donna d'autunno fra i negozi! per le strade di una grande estate che aveva il sole pi& alto di sempre a mezzogiorno di un giorno di lavoro l'ho amata come fosse il ritornare sulle scale di casa! verso sera col profumo di #rodo di dado alla finestra! io l'ho amata come un notturno! un suono che non implica razione! senza pensarci su! l'ho amata perch semplicemente la amavo.