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Qualcuno

poesie di Toni Caredda


a te che mi conosci e non sai chi sono.
Dj vu
fra tutte era la sola che taceva
rideva di un sorriso illuminante
la pelle
diceva di un linguaggio conosciuto
qualcosa che promette
forse fra due o tre secoli
quando ritroveranno le mie ossa
qualcuno penser che io l'ho vista
davvero.
poi sono rientrato a casa
e ho letto una mia cosa che scrivemmo
insieme.
una cosa piena di parole
e senza nemmeno un sorriso.
Cartolina
quanto dato strappare dalla vita
chi pu dirlo! dal vento una folata
o una manciata al grano!
una mora dal rovo.
sotto la mia finestra c' un ulivo
ma non sta l" per qualche dea #enigna
l'hanno piantato un secolo fa
per dare olive.
lo sa #ene il ragazzo che ogni sera
ci porta il cane a pisciare$
nessuna vendetta pu la dea
al massimo un #occone
avvelenato dal vicino. lontano
si stagliano i fratelli fino al mare
in chiara solitudine il respiro
come fosse qualcosa da aspettare.
%telle distanti
hai preso una distanza e l'hai appuntata
su un muro irraggiungi#ile.
del resto lo sapevi che di noi
potevano toccarsi
le mani e niente pi&. la tua speranza
di un viaggio intermina#ile
riluce nella notte fra le stelle
che ammiro.
criogenesi di un vecchio plenilunio
fra un sorso e una tirata mi compongo
cos" come composi
la strana melodia che ti ha ingannata.
#'n
non arriva con rulli di tam#uro
e squilli di trom#a! quasi mai sussurra
qualcosa di carino
capita un giorno cos"! come un altro
un urlo che si strozza mentre giochi
a nascondino
c'era una piazza sotto la montagna
il duomo! e poi la passeggiata
piazza sella! la vespa
una ragazza piccola! carina!
e un rifugio lontano dove avreste
dovuto vivere felici.
tutta la vita un moto di ritorno
chi mai ci potr dire
dove era stata.
%toriella di mezza estate
d'estate il desiderio
porcellana.
sul tuo profilo suona un vecchio pezzo
salsedine di un mare prosciugato
fra gli arcipelaghi.
la nostra et non mai stata
una pangea
guarda le stelle e prova
a immaginarti sta#ile
coccio su coccio! materia su materia
strato dopo strato
si arriva sempre al magma
che inesora#ilmente fonde
le forme che avevamo conosciuto.
la porcellana invece
si frantuma.
(assato prossimo
di punto in #ianco cessa
del tur#ine rimane lieve #rezza.
futile spoliazione dei ricordi$
resister il sapore del ta#acco
appeso a un poco dopo.
il resto l'ho gi dato a qualcuno
che un giorno arriver
convinto di regnare sul saccheggio.
e invece sar vento e passer
come tutto ci che
passato.
)lirt
nell'attimo che stato
il nostro corpo du##io ed esogenesi
ci avevamo creduto
ma come sai non cerco amore! vago
per i margini di un gesto
la mia felicit il deserto! l'acqua
che trovi quando hai avuto
molta sete.
Toccata e sega
non c' molto da dire! dove siamo
la conta non descrive i nostri nomi
l'arma #enigna dorme
nel sacco a##iamo messo le illusioni
la tua serenit! la mia mortale
cosmogonia.
noi siamo i segni del destino! misti
a milioni di altri segni zodiacali.
lasciami un #acio sopra il comodino
dentro il #icchiere come una dentiera
sia mai che un giorno
fra il poco semolino che la vita
possa venirmi in mente la tua carne.
Cantaloupe island
hai presente il coraggio
di lasciarti suonare come un sa*+
ti capita che il senso di una sera
esploda in qualche viso sconosciuto!
la nota pi& alta e la radice
che ti dormiva dentro.
cos" l'aria il tuo pu##lico! la notte
trasforma la seicento in limousine
e trovi addirittura una scarpetta
,r. -.
potresti svoltare in controsterzo
e accendere un cerino a capo nord
o perfino
#allare la salsa inquadrato in #attaglioni
e sei felice
poi tutto scolora dentro un'al#a sporca!
dei meloni ti restano le #ucce
e una parola opaca! straniera!
nemmeno urlata! sussurrata come un'ingerenza$
lavoro! lavoro! lavoro.
/r#an %unda0
non c' un tutorial su come fare il mondo
qualche consiglio da amici di #acheca
se vedi un gatto digli del mio amore
non c' un tutorial su come avere freddo
chiudi sessione
pochi cenni sul margine di un #ar
mentre la gente parla di elezioni
e di famiglie da mandare avanti.
un pazzo ha detto chiaramente il nome
di un poeta.
c'erano viole e c'erano gli 1pod
sulle cataste di parole al vento
suonavano un refrain.
nulla di vero invero! nei ricordi
che cantano le streghe.
niente nemmeno negli occhi di Clizia.
di vero c' il cemento delle case
le chiappe strette della ritirata
la strategia che prevede l'attesa
di un'altra mezzanotte
da sollevare in segno di vittoria
il luned" mattina.
1nadatto.
sul monitor c' un angelo a #randelli2
l'hanno s#ranato i cani.
se digito sul campo di ricerca
3serenit3
la prima foto un gatto
seguito da paesaggi i cui colori
fondono mari e cieli.
poi qualche madre nel gesto di allattare2
una madonnina! e un cristiano ronaldo.
nemmeno una immagine! dico
una
che sia per qualche verso familiare.
che so! di un uomo seduto sul divano
che #eve una #irra
che guarda una puntata di 'a sua immagine'
che...
che cazzo la serenit+
provo a ricercare 3cazzi miei3
ma non dico cosa appare.
(rimo 4ennaio
qualcuno ha festeggiato
altri sono schiattati. lo spumante
un rivolo la#iale e vino rosso
per credere nel dio dal fiato corto.
non mi rimasto molto da predire
qualche distanza ancora da aumentare
poche righe da smaltire
l'ennesima poesia! #rutte parole
per fare del soggetto riduzione
lo sguardo sulla s50line.
non mi rimasto molto da guardare.
,aufragio.
e poi pi& nulla
voce viso verdesca o palom#aro
sottofondo di vuoto in fondo al mare
se morde non mi sanguina
viso e voce
sirena che sei stata
la cosa pi& terri#ile sapere
che non la sento pi&
di notte tutto tace! l'oceano
non era che un acquario.
la nave
un ciottolo sul fondo.
1nterno sera.
una finestra con la luce gialla
lampadario a glo#o! dentro
si intuisce un divano.
vento e pioggia di fuori.
senz'altro ci sar qualcuno
qualcosa sui fornelli e forse
la lavatrice nel #agno di servizio.
un gatto che dorme sopra il letto.
nel frigorifero le uova! la carne
e del formaggio grattuggiato.
una #irra e un #ric5 giallo
di latte parzialmente scremato.
pi& altre ci#arie! ro#a da smaltire.
girato l'angolo sono rimasti
pioggia e vento.
ci vuole poco per cam#iare le cose
spesso
sufficiente non vederle.
6equiem
fra i denti di leone le orchidee
c'era un giardino vicino alla scogliera
un gatto sotto l'edera
e di colpo una folla
i volti che seguivano
la #ara in cui rivivo
deposto
il mio sogno disperato di solitudine
a picco sul mare.
una poesia qualunque.
fra i tanti qualunque
si tiene sempre un ciocco di qualcosa
il salice da cui facevi fruste
la casa che hai a#itato
quella volta che il #uio ti ha impaurito.
fra questi qualunque
qualcuno ci conserva addirittura
un vecchio #acio
ogni tanto lo prende e se lo lustra
se lo appoggia al petto
poi lo ripone cos" come era stato
fra i qualcosa ricordo.
fra i soliti qualunque
c' sempre qualcosa di preciso
l'originale #attito di un tempo.
fra i miei qualunque ho messo
qualcosa che il cuore non ricorda
ma riconosce #ene$
qualunque cosa sia la teme
come una frusta
la casa dei fantasmi
il #uio.
,on lasciarmi.
quando si giovani si crede
vi sia un grande progetto! filo a piom#o
si insegna che il dolore doveroso
che tutti i sacrifici andranno in cielo.
quando ero giovane mi presero in marina
un anno e mezzo a perseguire
gli ordini di un qualche dio nascosto
c'erano dei ragazzi che
si ri#ellavano.
li chiamavamo matti! noi altri matti
recisi nell'imprinting da #am#ini
ci siamo fatti grandi
decisi a completare il nostro ciclo
o forse
semplicemente decisi
dal gioco delle nuvole col vento.
Tacchi alti
trom#arti e cos" sia! sare##e facile
pensarlo.
invece il primo sintomo toccarti
per su#limare un po' di meraviglia.
questo non sai e per questo
ti senti defraudata
nel gettito irrisolto che
una scopata. come d'altronde io
non mi conosco
di fronte alla #ellezza su cui posso
soltanto esasperare il desiderio
la vita!
le tue chiappe ondeggianti
gam#e che slanciano il mio sguardo
il pi& possi#ile lontano dalla morte.
)rida
versare un po' di fiele nel veleno
e mescolare al sangue mestruale.
da quale parte vengano i colori
dovunque arrivi il #olo di una vita
all'arte non importa
ho visto una #am#ina spaventata
davanti alla tela
vedeva un nido di organi interni
uno spillone d'oro accanto al cuore
e non sapeva
la vastit che d la sofferenza
al suo colore.
7stremisti invernali.
per le vie colte dal freddo
si aggirano esemplari in carne ed ossa
ciascuno a modo suo
col passo trafelato del destino
con la lista di amici dentro al cuore
la pass8ord conservata nel midollo
uomini e post! persone e t8eets
gente che incappa in cacche surreali
ciascuna a modo suo
poco virtuale.
per le vie gelate di novem#re
col cellulare in tasca!
sognando di un amore in lontananza
nascondono qualcosa fra i vestiti
ognuno a modo suo
pronto a farsi implodere
di solitudine.
9lu
da luned" comincio a ricucirmi.
smetter di fumare e di s#ronzarmi.
smetter di guardare le cose come stanno
smetter di scrivere cazzate
smetter di cedere alla notte
da luned"
prover a gestirmi lentamente
come un #uonuomo qualunque
mi cercher un lavoro
mi far un'idea politica
mi taglier i capelli
mi cercher una donna che mi avvinca.
da luned"
comincio a riguardarmi come fossi
veramente una cosa di cui valga
la pena conservare un #uon ricordo.
da luned"
far soltanto sogni comandati
non guarder filmini porno
e mi laver le mani dopo aver pisciato.
da luned" potrete contattarmi
come se fossi un numero
nella vostra ru#rica.
da luned"
sar di nuovo
un uomo che si tinge
di #lu i capelli #ianchi.
%torm0
sei stata una tempesta : come sai
da queste parti piove poco2
di vento e grandine sulle mie cose
le hai trascinate via per molti sogni
lasciandomi seduto sotto l'al#ero
dell'impiccato.
mi hai salvato la vita
mi hai ricordato che la pelle addosso
#isogna sentirsela
toccare.
e forse non saprai fra poco tempo
che porto ancora i segni
delle tue la##ra
l'acqua che sei si verser nel mare
e il vento forte
lo soffierai su un altro volto
verso le nuvole del temporale.
;oment in love.
mi piace quando copri il seno
per poi farlo s#occiare sul mio naso
e il candido velluto delle cosce
che li#eri dai jeans come se niente
fosse la mia voglia di toccarti
e quale #acio potrei mentre ti #agni
non lo nego! sarei
capace di restare sul tuo ventre
ad ascoltare il mondo che cammina
fra quel tepore fragile che emani
divento il lato docile dell'uomo
quando per non sparare fa l'amore.
%our ;ash
quando penso a una donna non scrivo mai di lei
da ogni ricordo ne fermenta un altro
di tutti i tepori mi resta un grande caldo
l'aroma #arricato dentro
senza timore potrei chiamarla Clizia
ma non vero
quello che vero muore in poco tempo
e non vi nulla di angelico
in questo demone che adoro
piuttosto un fulmine di sangue
che mi attraversa il corpo come un'orda
di istinti famelici! di volti
che ho #aciato! di cosce
in cui sono rinato
di lei c' una carezza troppo intensa
per essere un soggetto definito
da me! pensando a lei
nasce un tornado che muore e si riforma
sotto le enormi tette delle nuvole.
<ereo
talvolta mi dimentico di come
siamo fatti. dimentico
che anche tu appari nello specchio! guardi
da dove guardo dio! resti
nel margine che a##iamo
consolidato.
talvolta mi faccio ri#rezzo
cos" attaccato al nostro manomettere
l'evidenza! la scorta
di ci che siamo stati sotto#raccio
una tagliata di manzo! dell'acqua
l'ammazzacaff.
#en altra cosa l'aria che mi sento
di respirare. l'aria
che avrei voluto essere.
='aria.
>reris
se mai dovessi
rinascere in un sogno come questo
preferirei l'insonnia delle cose
fuori dal lim#o escluso dai pensieri
n vita n morte
sola materia l'apparenza in deroga
presunto il riciclaggio
il fatto mio sare##e
non occuparmi di nulla
ma senza uomini e dei
sulla coscienza.
/niversale
comunque sia si muove! lascia scie
lumaca a cento all'ora sulla pelle
quando si inchioda implode
rash cutaneo! fine imminente
e invece si riprende in qualche angolo
di casino
so lovel0 e profumato un senso intenso
dicono alchimia composizione
istinto di
riproduzione.
ma forse sottospecie di qualcosa
pi& mite e generosa della specie
sotto forma di emozione pi& precisa
l'umidit dell'aria! un vento fresco
e il sintomo volante sulle la##ra
di cosa sta accadendo dentro il corpo.
,ero
al #uio della mia voce per anni hai riposato
nel mio a##raccio di terra mettesti le radici
a##iamo visto insieme come si pu restare
per non sapere andare
ma quando ti recisi io sapevo
che il tuo colore un'aquila fiorita
sapevo che la pianta sopravvive
cos" se ti ripenso vedo il nido dal quale sei volata
e l'al#ero che ti credevo
non che il fusto spoglio
della mia om#ra.
<rancione
fuochi rosa i flamingos nello stagno
per noi il tramonto e un'altra notte ripida
era il vuoto del volo! la discesa
rapace sulla preda! velo d'om#ra
se tutto ci sem#rava un infinito
#agliore
era la morte in lontananza
l'oscurit del mare
il nostro sogno vago di partire
rinascere qualcosa oltre confine
#anditi o partigiani a guerra in corso
ci sentivamo giovani di osare
pelle da ricucire
ossa da modellare
carne
da masticare e
pi& idioti di cos" non si poteva
essere felici.
1ncomprensioni.
il mio amore se ne andata
perch le ho detto troia
non lo pensavo veramente
volevo dirle stronza
ma poi le ho detto troia
e non saprei se si incazzata
perch il termine generico
magari la pi& troia
sare##e stato meno tagliente
pi& fuorviante e poi
non l'ho mai trattata cos"
nemmeno una volta.
andando via mi ha urlato
sei uno stronzo col cazzo piccolo
ma non lo pensava davvero
voleva dire medio
e invece ha detto piccolo.
per colpa delle parole! sempre loro
che ci fanno dire cazzate
per questo litighiamo
senn saremmo molto pi& felici
di me.
>ne night in #en5o5
una notte come tante
in qualche posto c' chi si scanna
per una #irra! un goal annullato al ?@A
per una donna.
nella savana un leone avr pisciato
saranno morti dei topi e qualche gatto
e al varenne pu#
gina patogena si data a un cesso
pi& candido di merda! pi& di lei.
uomini trom#ano donne che
trom#ano altri uomini
che trom#ano altre donne...
una notte come tante
una notte in cui la gente dorme
i versi sono li#eri ma sciolti e
per tutta questa civilt che disapprovo
io sono a casa
inutilmente al sicuro.
/no scatto.
c' lei ma non si vede
come la musica
the first cut 8on't hurt at all
c' pure un motorino
rotto! mezzo smontato! scantinati
dietro i palazzi gialli di santa lucia
una <BBC
col motore di centoventisette.
tutto questo c' ma non si vede
quello che vedi sono occhi castani
capelli spettinati
una collanina d'osso che pende
su un petto giovane.
quello che vedi sono occhi castani
che cam#iano colore con la luce
ma sono ancora fatti di quel poco
che hanno visto.
troppo poco per essere cos" cattivi.
6acconto puerile
ho amato anch'io una donna
d'autunno fra i negozi! per le strade
di una grande estate
che aveva il sole pi& alto di sempre
a mezzogiorno di un giorno di lavoro
l'ho amata come fosse il ritornare
sulle scale di casa! verso sera
col profumo di #rodo
di dado alla finestra! io l'ho amata
come un notturno! un suono
che non implica razione!
senza pensarci su! l'ho amata
perch semplicemente
la amavo.

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