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NANNI, BECO

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Nanni Beco, tu sia il ben giunto.

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Beco Oh! dagli l giorno.

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Nanni Potta del ciel!o tu par de bucato, Tu sei pi bianco duno spazzaforno, Sarest mai de nulla accalappiato? Diacin che me risponda! e fa l musorno.

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Beco Che vuoi chio dica, che sii mangiato.

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Nanni Dondesci tu?

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Beco De qu.

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Nanni Deh! tu fa lgrosso, chi tha questo cotal cucito addosso?

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Beco Al corpo al ciel, che tu debbesser cieco? Nol vedi tu?

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Nanni No, io.

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Beco Mettiti gli occhi.

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Nanni Secci tu solo, o sei venuto teco?

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Beco Son con color.

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Nanni Con chi?

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Beco Co mie pidocchi.

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Nanni Oh! io ci son anchio. Deh! dimmel, Beco, dimmelo che la rabbia te spannocchi, vuomel tu dir?

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Beco Deh!non me tor la testa, dicotel io, son venuto alla festa.

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Nanni Non maraviglia che tu ha calzoni, e gli aghetti de seta, e nastri al tocco.

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Beco Oh! tu mi tien di questi decimoni! Io non son reo, benchio te paia sciocco.

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Nanni Oh! che so io? tu sei sempre a riddoni; io te veddi domenica al Marrocco, che tu parevi un maggio delle sei. Deh! dimme l ver: togliest poi colei?

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Beco Chi?

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Nanni La Catrina.

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Beco E quale?

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Nanni Ehi! Ghiarghionaccio, tu fa lbalordo, eh?

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Beco No alle guagnele: sio te nintendo, che te se secchi un braccio.

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Nanni Oh bugiardon! quella de Ton de Chele, che stava quinavalle al poderaccio, che tu gli atasti a batacchiar le mele.

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Beco Oh! tu me gratti, Nanni, aval la rogna: Che vuoi tu far de cotesta carogna?

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Nanni Essella teco mai rappattumata, a poi che voi pigliasti il bofonchiello?

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Nanni Eim, Nanni, ella s maritata.

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Beco A chi?

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Nanni A Mecarin de Ceppatello.

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Beco Diacin lo voglia!

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Nanni Ed io ne meno smane, io me rivilico, E de far qualche mal son stato in bilico.

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Beco Oh! lagalir, non mi far pi palore Da poi che te n uscito addosso il grillo.

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Nanni Eh non far, Nanni: Ella me buca il cuore, Ed hammel trapanato collo spillo, Tal che me sento sgretolar damore, Come fanno le vacche per lassillo, Che tu deresti, stu la guardi in viso, Chell derittamente un fiolariso.

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Beco Be si tu entri pur nel vitalbaio: Lagalir, che ti caschin le cervella.

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Nanni Io ho di loro a sgherrettare un paio, E cavar loro il ventre, e le budella, Se fussin bene un mezzo centinaio: Vedi chio porto sempre la coltella, Ed hol petto, le rene, e un landone, A poi che voglion meco far questione.

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Nanni Deh! no.

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Beco Deh! s.

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Nanni Deh! non fare.

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Beco Il fr, Nanni, Per questa croce, ch pan benedetto.

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Nanni Tu vai caiendo.

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Beco E che?

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Nanni De tuoi magli anni. Tu sai, se quel Mecruccio maladetto.

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Beco Oh! cotestui, sio lo piglio pe panni, Io lo voarrendellare in sur un tetto.

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Nanni E tu cacrai, se ti tarpa in tul mezzo, Io vo morir se non ti manda al rezzo.

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Beco Deh tu mhai forse qu per qualch sgherro! Io ho fatto a mie d pi di sei cose: Io corsi un miglio laltrier dietro a Cerro, E dissi: astetta, astetta, e non rispose, Perchio portavo un cotalon de ferro, Chaveva un po le punte rugginose; Ed al mercato, odi cosa saccente, Non ho paura, ed evvi tanta gente.

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Nanni To livi! oh tu sei bravo!

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Beco Alla pulita!

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Nanni Be s, tu frai lor dunque villania?

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Beco Al Corpo a dieci, a santa Margherita , Alle guagnel, chio fr qualch pazzia; E se gli ammazzon me prima costoro Io ammazzer poi dodeci de loro.

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Nanni Puollo far laria.

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Beco Oh! be noi ce siam drento, Tu non lo credi?

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Nanni Io l credo.

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Beco O che cicali ? Io ne vo saldamente addosso cento, Tu te ne ridi tu, de principali. Ma quando io fuggo, paio propio il vento, Vedi chio porto sempre gli stivali: E niniml io vo corre un, perch non moda, Io gli do sempre dove sta la coda.

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Nanni Dove?

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Beco Derieto.

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Nanni Oh! cos lantendio: Tu me par savio; a quel mo non vedegli.

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Beco Se me vedessi, non vi srebbe il mio; Io non son gi de questi avventategli; Io mengegno sottecchi, e dimbolo; Segli zuccone, appiccarmi a capegli, E dargli poi dinanzi in sulle stiene, Ma sai tu quandio lfo ? quandun mel tiene.

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Nanni Tu sei valente, in fin: ma quei vicini?

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Beco Oh! laghiamir, che son tutti pillacchere.

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Nanni Che fai tu qu fra questi cettadini?

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Beco Che credi alloste un canestruol di zacchere, E slanci un nugolon de gaveggini Con la staffetta, pifferi, e le nacchere: Gli Nardo, e Menichello, e Scudiscione, E Nencio, e Meo, e Drea, e Ghiandaione.

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Nanni Oh to col, che gente pricolose!

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Beco E tu?

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Nanni Ed io?

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Beco E che ci fai che sbronzoli?

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Nanni Ho trainato un asin pien di cose De fichi, terracrepi, e pappastronzoli, Per queste vie stranacce, e rovinose, Ed allostessa anchun de mia lattonzoli. Ma a questa festa (muta un po mantello) Hai tu veduto ancor nulla de bello?

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Beco Io ho veduto un tal lungo lungo, Che pare il mio paglia, ma non s grosso, Gli ha quinamonte in vetta a modun fungo, Ch giallo, e verde, e pagonazzo, e rosso, Sio te fussi in sul capo, io non vaggiungo.

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Nanni E tu avessi un campanile addosso. Quando lo vedestu?

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Beco Veddilo ieri, Che diavol ennei Nanni?

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Nanni Egli enno e ceri.

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Beco No, mattacone.

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Nanni O de che?

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Beco De legname.

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Nanni Questho io apparato pure izera. Alle guagnel che gli enno un gran bestiame! O se ne fussi a vendere alla fiera, Noi fremo, Dio, che train de litame! A chennei buoni?

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Nanni Enno buoni a guatare.

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Beco O vamo Nanni?

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Nanni Perch abbiam noi a andare?

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Beco Oh Dio! sio navessuno, egli enno begli, E me n intraversato il brulicho.

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Nanni Oh tu debbesser grosso!

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Beco Oh, s de quegli, E srebbe appuntamcnte il latto mio.

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Nanni Vanne, che sia impiccato tu ed egli. Ma vede st quellaltro lavoro?

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Beco Qual, Nanni? non gi io: e dove stava?

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Nanni A un capresto allaria e dondolava.

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Beco Fotta del ciel! e qual?

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Nanni Non odi quello.

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Beco Dimmel, che Dio te sbruchi.

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Nanni Oh, to tristizia! Io te dar un colpo in tul cervello: Dal Gonfalonier della giustizia, Quincoltre dal palagio, oh gli era bello! Mai vidi la pi nuova masserizia.

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Beco Cheregli infine?

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Nanni Er un dificio, un coso.

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Beco Alle guagnel, che tu sei dispettoso; Che te costegli a dirmi quel chegli era?

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Nanni Che diavol ne so io, sio nol conosco. Gli era de carta, de legno, e de cera, Ed aveva uno stil de quei dal bosco.

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Beco Erei femmena o mastio?

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Nanni S chegli era.

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Beco Che?

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Nanni Femmena.

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Beco Oh che dato te sial tosco: Non sapevi tu ir tanto codiandola?

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Nanni E dicevon chellera la girandola.

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Beco Pur lo dicesti, che te caschi il fiato.

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Nanni Do tu me irai venir la sconciatura. O Beco, tu saresti spiritato Stu avessi veduto una fegura.

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Beco E che fegura?

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Nanni Un diavol incantato; Egli era brutto come una paura.

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Beco E che faceva?

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Nanni Ve: mal pi bel giuoco, E se trillava, e saettava fuoco.

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Beco E de che fuoco fu?

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Nanni De quel che cuoce.

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Beco Potta del ciel! e con che? Nanni: Colle mani.

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Beco Erei dequeche fuggon dalla croce?

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Nanni Egli era, te so dir, de que marchiani; Daspettarlo sai dove? in sur un noce.

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Beco Eravi gente?

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Nanni Un miglia de cristiani.

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Beco Oh! sio ve fussi stato!

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Nanni E poi che srebbe? Tu sresti aval nel letto con la frebbe.

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Beco Oh! io debbesser qua de sette mesi.

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Nanni Vanne che sresti uscito del cervello.

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Beco E non uom per tutti esti paesi Che vadi, come me, senza mantello.

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Or giugne MECHERINO e dice

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Mecherino Ve, che ti codiai tanto che tintesi, Brutto, impiccato, ghiotto, ammorbatello, Ladroncelluzzo, viso de mora: Che ciarli tu della Catrina mia?

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Beco Al corpo a dieci, che gli Mecarino! Come fr io a vale?

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Nanni Oh! fa con mano: Raccomandati a Cristo, e a san Doiinino, Chio per me la vo dar quincentro al piano.

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Beco Deh! Nanni, stenta ancora un michinino, Che non me mandi in qual che buco strano. Ve tu, chegli ha l pugnale, e la sguerruccia, E vien bollendo come una bertuccia.

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Mecherino Sio te rigiungo ragazzaccio stiavo, Io ti concr, che tu non srai pi buono, E che non se smillanta, e fassi bravo, Appuntamente quandio non ce sono.

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Beco Non taccostar in qu, che tu sra slavo; Se tu taccosti io te dar l perdono.

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Mencherino lol vo veder.

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Beco Vien oltre, abbiti quella.

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Mecherino Io non vofare a dar nella scarsella.

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Beco Oh, te dial cancro.

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Mecherino Oh, tu me stracci e panni.

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Beco Damme pi, damme pi.

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Mecherino Or te dr io.

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Beco Deh! viemmi atare un po, se tu vuoi Nanni; Chio sono avvolto in tun gran pricolo.

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Mecherino Non taccostar in qu pe tua magli anni.

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Nanni Vuol tu per ammazzare?

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Mecherino In f de Dio, Se tu taccosti , e sai chio me ne scrupo, E ti parr daver gridato al lupo. Vuola tu, tu. Ve, Nanni, libramente, chio t dr.

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Nanni Questa sia larra, o sta a tua posta su.

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Mecherino Ohi, Ohi.

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Beco Oh, te dia san Niccolo.

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Nanni Cacciatel sotto.

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Mecherino Non me date pi.

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Nanni Lagga star Beco.

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Menechino Io non lo laggher.

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Nanni Tu ne toccrai.

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Mecherino Lagga chio me riabbia.

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Beco Oh, te venga l gavocciolo, e la rabbia.

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Menechino Tu hail torto, Giovanni.

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Nanni Io lho deritto. Dagli pur Beco.

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Beco Io gli ho reciso il naso.

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Nanni Fruga ntu l ceffo.

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Beco Oh te dia san Davitto: Ve che ci strai: tu ci sei pur rimaso!

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Mecherino In fe de Dio, che sio mi levo ritto Io te far pentir de questo caso.

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Nanni E tu cacrai.

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Mecherino Io non vo far con dua: Che vu tu dir?

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Nanni Che la Catrina sua.

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Mecherino Ell mia.

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Beco Ell mia.

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Nanni Dagli pur Beco.

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Beco Io lo trafiggo.

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Nanni Oh! cos, dagli forte.

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Mecherino Guardami gli occhi, chio non resti cieco.

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Beco O gaglioffaccio, te venga la morte.

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Mecherino Buon giochi, Nanni.. Viene GIANNONE Rettor del popolo e dice

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Giannone O venitene meco.

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Nanni Ed ove?

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Giannone Presto al Potest, alla Corte E tutta tre balzerete in pregione.

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Nanni Avviatoltre innanzo un p, Giannone.

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Giannone Innanzi vi vo io, brutta gentaccia; Che sempre sha sentir qualche pazza.

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Beco Tu mhai rotto le spalle.

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Mecherino E tu le braccia.

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Beco Or dirai tu, che la Catrina mia?

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Mecherino Tu vai caiendo.

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Beco E che? diavol lo faccia.

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Mecherino Tu ne vuoi anche.

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Beco El mal che Dio te dia.

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Giannone State cheti in malor gentaccia grossa, Che ve venga il gavocciol intru lossa. Giungono al POTESTA e GIANNONE dice

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Giannone Dio ve dia l giorno, ser lo Podest. Egli qua Nanni, Beco, e Mecherino Chhanno fatto rombazzo. Andate l. Podest Che quistion la lor? fia stato l vino: ed io gli accorder. Venite qu.

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Mecherino Io non intendo codesto latino. Dite in volgare, chio un p l cervel grosso. Podest Vi v far far la pace oggi, sio posso.

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Nanni Beco, va oltre, e d la tua ragione.

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Mecherino N, laga a dire a me; che son primio.

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Beco E tu debbi voler rifar cristione: E che s, chio te mando al solatio?

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Mecherino E io dir.

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Beco Tu non dirai, ghiarghione.

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Mecherino E perch conto?

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Beco Perch vuole Dio.

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Mecherino Ben lo vedr.

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Beco

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Se tu non istai cheto Te ne dr una.

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Mecherino E ove?

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Beco S de dreto. Podest Ors che la sarebbe una seccaggine, D su Becuccio.

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Beco Oh, Dio ve faccia sano.

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Noi siamo innanzi alla magnificaggine Di ser lo Podest di San Casciano: E ringraziata sia la dappocaggine, Egli per darci ci che noi vogliamo.

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Mecherino Tu sei un tristo.

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Beco Deh! lasciami dire, Chal sangue, allaria te lo far ratire. Io son Beco.

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Mecherino De chi?

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Beco Tu me to l capo: Sta cheto, dico.

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Mecherino Ed io vo favellare.

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Beco Io son Beco de Meo, de Ton, de Lapo.

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Mecherino Ser lo Vicario, e ve vuole ingannare.

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Beco De Biagozzo, de Drea de quei capi dal Rapo.

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Mecherino To, segli ha cominciato a cicalare!

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Beco Ed abbiam tolto dua poderi unguanno: Siam tutti ricchi, ed abbiam del gran danno.

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Mecherino Come me fa sudar questa giostizia! Lagatel dir, che se muoion de fame.

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Beco Noi raccogliam pur quando gli dovizia, Enfin nel letto ci troviam lo strame, Ed ognuno fornito a masserizia. Podest Quanti siate voi in casa?

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Mecherino Un brulicame. Podest Avete voi la casa? sta un po cheto.

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Beco La casa e l forno, e l sambuco derieto, E non valicato incor dua mesi, Che Mecherin qu tolse la Catrina, E vuola comun fante per le spesi, Oltralla dota, quella ciaccherina: Io non posso patir che me laddesi, Perch la gli troppo bianca farina, Paffuta, tonda, grassa, e sofficcioccia, Ed una sofficiente bracciatoccia. Costui ha denti da mangiar le ghiande, E n quattro volte e lar sfanfanata; Ed io dallotta in qu chio ero grande, Lho infino a questo punto gaveggiata Prima chio me mettessi le mutande, Pensate sell mia questa gambata. E l ser mha detto, Beco, ella te vuole, Ed hanne trascinato le parole. Podest E ei cos?

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Beco Per queste die guagnele, Che Ton suo padre me lave promessa.

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Mecherino E qual Ton bugiardaccio?

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Beco Ton de Chele. Parti, chio sappia dirti sell dessa? Ella diceva ben; Beco crudele, Quandio guardavo le bestie con essa, Lanel se tu mel metti un tratto in dito, Annogni modo io te vo marito.

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Mecherino E tu tavvolli, Beco, chella mia, E per men un denaio non te la drei.

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Beco Be se tu hai codesta fantasia, Andiamo un poco a domandarne lei.

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Mecherino Codesto tempo sr gittato via; Io non vo che tu sappia e fatti miei: Va cerca tua ventura, io son in tenuta.

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Beco Tu vai caiendo ancor, chella te puta.

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Mecherino E che me puoi tu far?

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Beco Tu lo vedrai: Io son veduto al Podest, per. Podest Io per me nol saprei giudicar mai. Lanello hagliel tu dato?

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Mecherino Messer n. Podest O Beco, aspetta, che tu te nandrai Forse contento.

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Mecherino A mentre chio ce str, Io so che si potr devincolare, Un tratto il mio no glie voio lagare.

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Beco E m venuto il pi bello appipito Di darti, te so dire, un rugiolone.

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Mecherino Fa conto, chio mi srei tagliato il dito, Tu vai caiendo dandarne al cassone. Podest Fate chun zitto non si sia sentito; Chio intendo cavarvi di quistione. Conosci tu questa Catrina, Nanni?

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Nanni Ser s, derieto alla grandezza, e panni. Ch, vedete, una camarlingona, Dassai gagliarda, ardita, e recipiente, La pare un assiuolo in su la nona, Ed ha dinanzi appunto meno un dente, E delle dua lucerne una uha buona, Laltra se potre metter tra le spente, Tarchiata, stietta, soda, e vendereccia. Podest Dove sta ella a casa ?

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Nanni In vacchereccia. Podest Va mettegli una boce.

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Nanni A i, Catrina. La CATRINA di lontano risponde.

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Catrina Che diavol hai ?

224/241

Nanni Stravalica il fossato.

225/241

Catrina Ho io a venir ritta alla collina ?

226/241

Nanni Attraversa il ciglion dallaltro lato, Che noi veggiam codesta tua bocchina, Che pare un maluscristo inzuccherato. Podest Hagliel tu messo?

227/241

Beco Eccola qu la ladra. Guardai un po se questa cosa quadra. Podest Vien qu, Catrina.

228/241

Catrina Dio ve dia il buon di, Che ciegli a dir? voi mavete scioprata. Podest Noi tabbiam oggi fatta venir qui, Che tu risponda, st sei domandata.

229/241

Catrina Io rispondr io. Podest Tu vedi cost Mechere, a chi tu eri maritata: Or tu hai a dire in coscienza tua, Chi tu vorresti pi di questi dua.

230/241

Catrina De quali? Oh, voi me frete vergognare: Guarda se mhanno mandai oggi a spasso! Podest Di pure il tuo parer, non dubitare, Che non ti parr aver perduto passo. Accostai oltre: di quel che ti pare: Guardagli in viso.

231/241

Catrina E io glie guardo basso, Dicolio presto, e quel chio dico mabbia. Podest S.

232/241

Catrina Io vo Beco.

233/241

Mecherino Oh, datti aval la rabbia.

234/241

Beco E a te lacetone; dissitel io? Oh! Dio te faccia Catrina de bene.

235/241

Mecherino Io voglio andare a fare il roveno Al parentorio, e a chiunche tattiene.

236/241

Beco Sio posso risaperne un brulicho, Io ti far duo pezzi delle stiene.

237/241

Mecherino Vien qua Catrina: che nhai tu veduto De farmi questo?

238/241

Catrina Perch m piaciuto. Non vedi tu come Beco biancoso, E grande, e grosso, e alto, e rilevato? E tu sei brutto, arabico, e sdegnoso, Affamatello, e sparuto, e sdentato?

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Nanni Or vanne, Mecherin, fatto al ritroso, E contraffa colui che ha perso l piato.

240/241

Beco Ser lo Vicario, andiamo intanto a bere Per lallegrezza. Podest E mi parre dovere.

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