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Limmagine di copertina tratta da una grafica di Saul Steinberg, esposta alla Galerie Maeght Saint Paul de Vence

Contrappunto: lorigine di questo termine risale al XIII secolo, allorch per punctus sintendeva nota. Punctus contra punctum. Ossia combinazione di suoni simultanei di differente altezza. Il nome fu scambiato spesso, per designare la forma polifonica, con il termine armonia. E di questa che si tenta la ricerca.....

Verita`

E se verra` il sole .............................. E dolce, e` dolce

Dormire, nella frescura Della placida ignoranza .................................. Gwendolyn Brooks

Una nuova lente

E con questa lente assolutamente laica che val forse la pena riscrivere la nostra storia. Perche` nessuno di noi in realt nasce e tanto meno muore. Il resto della identificazione della vita appartiene ad un tentativo che ci perviene dai tempi mitologici, costruito per dare alluomo, dalluomo, una specie di regola a cui istintivamente e per limitata intelligenza non riusciva ad adeguarsi. Porlo cioe` in un certo ordine di idee nella catena onnivora della natura, offrirgli delle opportunita` di scelta che gli possano consentire di tessere nel tempo la propria esistenza senza esaurirsi fin dai primi istanti. E` forse stata la debolezza delluomo, la debolezza fisica e strutturale che lo ha rifugiato da sotto le stelle alla caverna rispetto a tanti esseri viventi che meglio resistevano allimpatto tremendo dei tempi, e forse per questo, si estinguevano. I saggi orientali non sostengono forse che il vero forte colui che appare pi debole. Ed cos che sono stati portati ad una lettura della vita, intesa come inizio e fine, di straordinaria luminosit. Altro non sia che perenne mutamento, apparenza e trasformazione, vestito e maschere, se vogliamo, di un qualcosa di estremamente piccolo e potente che si amalgama fino ad esprimerci. Entrare nel microcosmo di noi stessi per capire, nellincredibile scambio di pulsioni, non solo chi siamo e dove caso mai siamo diretti e forse neanche il perch. Oppure, forse, neanche per capire, ma solo per sedersi accanto ai nostri piccoli noi stessi e ascoltare il loro beato ed eterno cicaleccio. Potremmo immaginarli i nostri geni seduti in una grande e sterminata platea, che se la ridono con enorme spasso alle evoluzioni che il loro insieme, noi la cooperativa, agisce sul palcoscenico, consci del fatto che ogni avvenimento, ogni recita pi o meno ben fatta sar per loro motivo di trasmigrazione tra un attore e laltro. Un po come nelle sceneggiate napoletane in cui il pubblico, con propria passione partecipante, pu arrivare, con fischi ed applausi, a modificare landamento della commedia. Cos che noi non si sia, in definitiva, che palcoscenico di noi stessi. Metaforicamente linizio, lintervallo e la fine della commedia, che non e` assolutamente divina e che non potremo chiamare vita o morte, cos come potremo chiamarla Antonio e Cleopatra.

Di certo al di l di come vengono chiamati sono stati oggetto delle pi orrende speculazioni il cui utile sempre stato la resa in schiavit dellumanit. Sempre Lucrezio, grandissima mente, diceva religione refrenatus- inceppato dalla religione. Nel corso dei tempi, amen.

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